Caso poggi/stasi... che ne pensate?

textars 13-08-15 20.02
I clienti dell’ufficio non avrebbero gradito di essere seguiti da un professionista condannato per omicidio. Disoccupato, dunque, e con scarse possibilità di trovare un altro impiego in attesa del processo la cui data d’inizio la Suprema Corte deve ancora fissare. Forse in autunno, ma non è escluso che si arrivi al 2016. Dopo la condanna, la Procura Generale non ha preso in considerazione la possibilità di arrestarlo tenendo conto che il giovane, sempre presente alle udienze, non ha mai manifestato la minima volontà di allontanarsi dall’Italia. A Stasi non resta che sperare nel torrenziale ricorso presentato alla Cassazione dai sui avvocati, 360 pagine firmate dal professor Angelo Giarda affiancato dal figlio Fabio e dall’avvocato romano Antonio Albano, nuova entrata nel collegio difensivo

Alberto Stasi, presunto colpevole e disoccupato. Otto anni dopo non ci sono ancora certezze giudiziarie su chi abbia assassinato Chiara Poggi in quella tersa giornata estiva a Garlasco. La Corte d’Assise d’Appello di Milano gli ha inflitto 16 anni di carcere col rito abbreviato il 17 dicembre 2014 dopo che la Cassazione aveva cancellato due precedenti assoluzioni: una pronunciata dal gup di Vigevano Stefano Vitelli nel 2009, l’altra dai giudici milanesi di secondo grado nel 2011. L’ex studente bocconiano vive un momento molto delicato anche perchè, nei giorni successivi alla condanna, si è chiuso il suo rapporto di lavoro con lo studio commercialista in cui era impiegato.

Che ne pensate?
emo
ettore_duliman 15-08-15 17.09
troppi gradi di giudizio, processi troppo lunghi.

chi non ha disponibilità economiche ha la vita rovinata, anche se alla fine risulta innocente.

se non ci sono prove certe inutile girarci intorno.
i processi penali dovrebbero essere i più sempici, o ci sono registrazioni audiovideo o impronte digitali o dna o tracce informatiche oppure l'accusato va' liberato

il perfetto è nemico del bene
pretendere che tutti i colpevoli siano sempre arrestati o che tutti gli innocenti siano sempre scagionati purtroppo non è fattibile
una giustizia più breve, e certa, mediamente gioverebbe di più alla società ed ai singoli
BB79 15-08-15 19.08
Da giurista ed avvicato del libero foro debbo quotare in toto Ettore...il brodo è troppo lungo ed i costi enormi...sia per le parti che per la società. ...non possiamo permetterceloemo
anonimo 15-08-15 21.09
Immaginatevi che in una denuncia per violenze coniugali le affermazioni della sedicente parte lesa sono apprezzabili come prova!

zavaton 17-08-15 22.23
ettore_duliman ha scritto:
se non ci sono prove certe inutile girarci intorno.
i processi penali dovrebbero essere i più sempici, o ci sono registrazioni audiovideo o impronte digitali o dna o tracce informatiche oppure l'accusato va' liberato

Pura utopia... purtroppo!

Dai sù, sappiamo benissimo come vanno a finire certi processi quando gli imputati sono personaggi di rilievo e pieni di soldi, prove o non prove anche se il colpevole venisse beccato con le mani nel sacco e ci fossero prove schiaccianti poi in merito alla bravura di qualche bravo avvocato (per coloro che hanno i soldi per pagarlo) il soggetto verrebbe giudicato innocente perchè i fatti non sussistono.

Almeno in Italia le cose vanno in questo modo... Hai voglia a dire "la legge è uguale per tutti" emoemoemo
Edited 18 Ago. 2015 13:30
anonimo 18-08-15 19.37
In linea teorica, in italia il processo penale funziona secondo il concetto del " libero convincimento del giudice", ovvero in giudice é libero di apprezzare qualunque prova desideri (le "prove legali" ovvero quelle che il giudice deve assolutamente tenere in considerazione sono ormai pochissime, tipo la confessione del reo)

Una volta apprezzate liberamente le prove, il giudice deve stendere un "percorso logico" che spieghi in via rigorosamente sillogistica le ragioni delle sue valutazioni delle prove e il perché da tale "percorso logico" derivi una sentenza di assoluzione o condanna

Ad esempio in un processo per guida in stato di ebbrezza il giudice può disattendere il valore dell'etilometro se, per esempio, risulta provato in maniera coerente che l'indagato ha tenuto nel momento della contestazione del reato una serie univoca e sostanziosa di comportamenti incompatibili collo stato di ebbrezza (per assurdo: ha risolto a mente equazioni di terzo grado mentre eseguiva perfetti salti mortali)

In pratica, i percorsi logici e la catena di risultanze sillogistiche di molte sentenze sono talmente deficitari che la cassazione deve cassare per "manifesta illogicità della sentenza"

PS avvocati del forum, ho detto giusto?emo
Edited 18 Ago. 2015 17:39
michelet 19-08-15 01.25
A parte i tempi biblici della giustizia, ci sono parecchi elementi che, pur non suffragati da prove schiaccianti, fanno presumere la colpevolezza dello Stasi.
Ad esempio la sua persistente ed impenetrabile glacialità e le evidenti azioni di depistaggio attuate (cambio delle scarpe ed indumenti, peraltro mai trovati), la tentata distruzione delle fotografie pedopornografiche dal PC con il quale scriveva la tesi, le incongruenze con gli orari del decesso della vittima e tante altre cose ancora.
Aggiungiamo anche la non immediata tempestività degli inquirenti completa il quadro di difficoltà della ricostruzione della scena del delitto e dell'andamento dei fatti.
Insomma, Stasi è obiettivamente colpevole, ma è stato non solo bravo, furbo e fortunato ma anche le tempistiche della giustizia giocano a suo favore.

Il movente dell'omicidio, a mio modesto avviso, è stato il timore che la povera Chiara Poggi rivelasse a terzi il comtenuto delle fotogtafie pedopornografiche trovate nel PC. Perché il segreto rimanesse tra le mura, Stasi ha eliminato i possibili testimoni.
anonimo 21-08-15 16.59
Del reato di detenzione di pedopornografia lo Stasi é stato assolto, mentre risulta provato che fruisse di pornografia "normale" insieme alla vittima

Insomma, il movente non regge
Markelly 21-08-15 23.05
Siamo alle solite: in mancanza di una confessione, o della flagranza di reato, col cavolo che la "perfetta" macchina giudiziaria italiana riesce a mettere al fresco gli assassini.
anonimo 24-08-15 09.39
Beh per ora lo hanno condannato
Markelly 24-08-15 16.19
Dicevo in generale.
Come hai fatto notare tu stesso, mancano le prove schiaccianti al di là di ogni dubbio.
Il che lascia aperto il caso...
anonimo 28-08-15 00.48
ci sono diversi approcci al processo penale:

1) in dubio pro reo: nel caso che permanga un dubbio, anche non grande, si assolve (il vecchio concetto, ormai teoricamente abolito, dell'insufficienza di prove)

2) oltre ogni ragionevole dubbio: il giudice giudica secondo il suo libero convincimento, basato sull'apprezzamento del fatto e delle prove (libere anch'esse), e condanna a meno che non sussista un "ragionevole dubbio" (qualcosa in più di una mera incongruenza o di una minima debolezza dell'impianto accusatorio, o eventualità pur possibili ma remote benché astrattamente formulabili)

3) con sufficiente certezza: qui il paradigma é invertito, il giudice condanna se esiste una sufficiente certezza che le prove sostengano l'impianto accusatorio