Prima recensione sulla Nektar LX 88, mi è arrivata pochi giorni fa ed ecco le mie prime impressioni.
Aspetto :
Molto gradevole, bella la linea rossa sul grigio antracite. L'aspetto è molto solido e c'è unicamente da segnalare una plastica che si "macchia" con troppa facilità.
Meccanica :
Tasti davvero davvero suonabili. Una semipesata davvero dignitosa, se poi pensiamo al peso e al prezzo, a mio avviso è un acquisto obbligato. Il materiale è buono e i tasti sono in plastica lucida, non possiamo chiedere miracoli.
Controlli :
Tanti e collocati molto bene.
Degno di nota ( anche se molti vomiteranno ) c'è un transpose per semitoni ( utile per tastieristi pigri dove in certi pezzi il brano sale di un mezzo tono ad ogni giro.. ). Solite modulation e pitch molto solide, trimmer, pad e sliders davvero ben fatti. In mainstage mi ha rilevato di default molti controlli e il 9° e ultimo slider è mappato sul volume master..
Programmazione :
Ancora non ci ho messo le mani.
Premetto che alcuni funzioni presenti fisicamente come "layer" o "split" non le utilizzerò via Hardware ma programmerò direttamente Mainstage. Leggevo che non è troppo intuitiva, ma credo nulla di impossibile visto che c'è gente che lavora su DX5 e DX7 di Yamaha ( per non dire di peggio... ) ;-)
Ne vale la pena ? :
Sicuramente si per il suo prezzo.
Può essere un 88 unica e che fa bene tutto senza eccellere.
Non è pianistica nella meccanica ma forse non è questo il suo obbiettivo.
Personalmente ora la utilizzerò come unica tastiera, se un domani vorrò prendermi uno stage piano vero, il suo tasto semipesato mi permette di metterla sopra allo stage e usarla per synth, hammond e compagnia bella!
Edited 20 Apr. 2016 10:01