Tyros 5 76 tasti disassemblato

fighterrx 01-10-15 15.46
https://www.youtube.com/watch?v=hJPl_Kp06AY

Qui si può vedere com'è fatto all'interno.

Prego notare che al minuto 4:05 - 4:40 si parla dei due chip (identici) che generano i suoni di Tyros (sono 2 probabilmente perché ciascuno di essi ha potenza di calcolo per sole 64 note di polifonia: 64x2=128). Sono usati in tantissimi prodotti Yamaha (lo speaker parla di "digital pianos"), gli strumenti con 64 note di polifonia probabilmente ne hanno uno solo (es: MO vs Motif ES). Questi chip sono proprietari Yamaha e si chiamano SWP51L (vedi link sottostante), e sono l'ultima evoluzione incrementale di una famiglia di chip similari, anche nel nome, usati da Yamaha da 15 anni a questa parte per tutti gli strumenti basati su campioni.

Questi sono i due processori più potenti della macchina (vedi anche le dimensioni fisiche del chip) e ciò nonostante costano solo 50 cents l'uno (= 1 $ tutti e due).

Notare poi che al minuto 4:50 si parla dei chip di memoria flash (per i campioni). Ci sono 6 chip da 1 Gbit cadauno (= 768 MB). Lo speaker parla di "chip da 1 Gbyte" e dice che "probabilmente ce ne sono altri dall'altro lato della scheda come in Tyros 4"). In effetti si sbaglia: sono chip da 1 Gbit (= 128 MB) e dietro non c'è niente.
Vedi:

http://sandsoftwaresound.net/arranger-memory-one-more-time/

Vedi anche:

http://sandsoftwaresound.net/psr-whats-inside-2/

Ne consegue che la memoria dei campioni del Tyros 5 è 768 MB, esattamente come il Motif XF.

Al minuto 5:30 si parla dei "famigerati" convertitori (oggetto di feticistiche perversioni da parte di alcuni utenti di questo forum). Ci sono 3 DAC (digital to analog converter) stereo ed 1 ADC (analog to digital). In sovraimpressione compare la marca (ma non il modello).
Sono questi:

http://www.akm.com/akm/en/product/detail/0021/

(sotto il titolo: stereo DACs)

Purtroppo non si menziona il costo, ma date le dimensioni dei chip, il fatto che sono commodities usate ovunque, e rapportandoli al costo dei due DSP principali della macchina, probabilmente costano meno di 10 cents cadauno.

Nel link "psr-whats-inside-2" di cui sopra si parla del processore principale che equipaggia il Motif XS e Tyros 3. Sono processori che sono infinitamente MENO potenti di quelli che si trovano in un qualsiasi cellulare da 50€, quindi il loro costo è sempre dell'ordine delle decine di centesimi.

E con questo speriamo di avere smitizzato una volta per tutte la questione dei convertitori che farebbero la differenza (anche di costo!! emo) tra i prodotti di punta e quelli medi. Notare a tal proposito anche il commento che lo speaker fà sul costo di alcuni occhiali di plastica "solo perché hanno una certa firma scritta sulle stanghette".
Edited 1 Ott. 2015 13:56
electonefan 01-10-15 17.28
Ciao grazie per la segnalazioneemo
Non ho ancora visto il video ma stasera lo guardo.
Non ho capito dove hai trovato l'indicazione del prezzo dei componenti, viene menzionato nel video.
Mi sembra strano che un DSP custom Yamaha costi solo mezzo dollaro, a meno che non lo usino in decine di migliaia di pezzi tipo su tutte le loro tastiere dai giocattoli fino alla tyros5 emo
fighterrx 01-10-15 18.57
Nel video lo speaker lo dice e fa proprio sventolare fisicamente davanti alla telecamera una banconota da 1 USD!

Può anche darsi che lo speaker abbia un po' sottostimato il costo, però stiamo comunque parlando di chip che devono costare pochi dollari, dato che con 50€ ti compri delle CPU desktop (AMD, Intel) multicore ed enormemente più potenti e con 1000 pin (questi chip ne hanno molti di meno).

Non dimentichiamoci inoltre che la memoria flash (es. SSD) costa ~ 60 cents al Gigabyte, quindi quello più o meno costano i 6 chip di memoria che ci sono nel Tyros e Motif.
Edited 1 Ott. 2015 17:51
andrew1 01-10-15 23.34
Come tutte le cose elettroniche (e non solo), e chi di noi le ripara, lo sà benissimo quanto costano i componenti elettronici e/o le schede.

Dietro a loro però ci sono ricerche, progetti, ingegnerizzazione, software, 2 o 3 passaggi di mano del prodotto finito ed ecco perchè si arriva ai prezzi che paghiamo noi.



giulio12 02-10-15 10.20
Aspetta, certe tastiere sono un furto e basta !!!! emo : tutta plastica e meccaniche mediocri .
kurz4ever 02-10-15 11.30
il valore è dato da domanda e offerta.

Se vendono a quel prezzo, quello è il valore, punto.
Se costa troppo per quello che la gente vuole allora non vende, punto.
Se anche avesse i chip in platino e diamante ma suonasse come una diamonica, allora varrebbe di più?
giulio12 02-10-15 13.32
Infatti, basterebbe lasciarle in negozio per far abbassare i prezzi. Internet potrebbe servire anche a questo. I consumatori potrebbero organizzarsi... emo
kurz4ever 02-10-15 16.13
non sono d'accordo neppure su quello, non tanto perchè non sia eticamente corretto o meno, ma chi produce strumenti musicali lo fa se guadagna. Se non guadagna produce strumenti sempre più giocattolosi, non abbassa i prezzi delle ammiraglie (non sul lungo periodo almeno), oppure esce dal mercato... In sintesi...non ci sarebbero più strumenti musicali....
poi ognuno compra in relazione al proprio budget.
La storia del 5 euro per chip posso farla per qualunque cosa... anche il tuo cellulare è fatto di plastica, vetro, sabbia (silicio) e pochi milligrammi di terre rare... dovrebbe valere 1€? E il lavoro di chi progetta, costruisce, distribuisce, pubblicizza, dimostra, vende, fornisce supporto, aggiorna... chi lo paga?
Edited 2 Ott. 2015 14:14
anonimo 02-10-15 18.25
giulio12 ha scritto:
Aspetta, certe tastiere sono un furto e basta !!!! emo : tutta plastica e meccaniche mediocri .

Quoto , vedi le meccaniche Yamaha dalla psr da 100 euro alla top class psr 970 sempre la stessa meccanica emo
andrew1 02-10-15 22.15
Ha ragione Kurz4ever, che poi dice quello che dico io.

Se uno reputa uno strumento giocattoloso, lo può lasciare sullo scaffale.
Io ad esempio me ne guardo bene dal comprare auto tedesche, perchè ho sempre reputato che il loro costo è almeno il doppio del loro valore (e recenti avvenimenti mi hanno dato retta, ma anche se non ci fossero stati quelli, un mio caro amico è meccanico, e basta frequentare la sua officina per vedere come sono fatte le auto "dentro").

Dopotutto ne a me ne a voi è stato il dottore ad ordinarci di comprare QUELLO strumento o QUELLA auto ...

Ed a proposito di dottori, se guardate dentro a molte apparecchiature medicali, scoprirete che, per renderle affidabili, oltre ad avere l'elettronica rindondata, utilizzano vecchissssssimi chip ed uP, che oggi sono quasi senza valore.

Il notevole costo di quelle apparecchiature, tutte plasticose pure loro, è dato appunto dalla loro affidabilità, ed anche dal software di analisi che c'è dentro, spesso, ovvero sempre brevettato.

Lo stesso vale per alcuni sensori.

giulio12 02-10-15 22.45
Si, siamo proprio schiavi del mercato... emo
kurz4ever 03-10-15 12.40
il mercato è la cosa più democratica che esista...devi mettere grano tuo per comprare cosa altrui, quindi scegli tu se ne vale la pena. E se qualcuno se ne esce con qualcosa di migliore allora devi migliorare anche tu altrimenti chiudi.... il problema c'è quando ci si mette d'accordo per tenere i prezzi alti o farli abbassare forzatamente, ma per fortuna mi sembra che almeno per la musica la concorrenza tra i produttori ci sia e sia ben viva..
Poi, se uno non vuole spendere 4K€ per un TOTL può prendere una s970 e una buona master (magari pesata) , no?
Petra 03-10-15 14.10
Ogni azienda è a fine di lucro! L'utile netto è l'obiettivo da conseguire. Ci sono dei prodotti "civetta" dove l'azienda si prefigge un "giro conto" ; ci sono poi altri prodotti che in base al loro smercio variano la percentuale di guadagno.
Comunque la fine ci deve essere "l'utile netto". Il costo di un prodotto è fatto dalle materie prime ecc. ed anche dai costi delle sperimentazioni non andate a buon fine. Il consumatore finale con l'acquisto partecipa a "Ricavi meno Costi, uguale Guadagno, ossia utile netto. E questo è solo nella fase produttiva. Infatti nella successiva fase commerciale si svolge in ugual modo. Sono due attività distinte per un prudente e saggio controllo.
L'azienda vitale nel mercato è sinonimo di "azienda provetta"

L'acquirente nella sua piena consapevolezza e soprattutto libertà decide cosa fere: acquistare o non acquistare.
Colui che si lamenta del proprio acquisto, dimostra di non essere stato abbastanza consapevole ma, non può dire di essere stato privato della libertà. E' bene predisporsi ad accettare il prodotto per quello che è, ricordandoci che "tutto quello che fa l'uomo è perfettibile". Naturalmente anche questo mio scritto.
Edited 3 Ott. 2015 14:16
carmol 03-10-15 16.05
la componentistica elettronica costa pochissimo!
la differenza tra un convertitore DA normale e uno audiofilo
è nell'ordine dell'euro,
quello che conta principalmente nella qualità audio finale
e quello che influsce sui costi sono la qualità del progetto,
cioè quanto sono concepiti bene i circuiti,
e la qualità dei condensatori, sono questi ultimi
che spesso fanno suonare bene o male una sorgente,
sia essa un lettore cd o una tastiera.
condensatori di qualità facilmente arrivano a costare molto
di più dei chip da fantastilioni di operazioni.
può sembrare paradossale, ma un'altra cosa che costa tanto
è la ferraglia.. un involucro di alluminio spazzolato
costa di oiù di tutta l'elettronica che c'è dentro.
Edited 3 Ott. 2015 14:13
andrew1 03-10-15 16.19
Quello che costa di più in questi strumenti è il progetto.

Non sapete quanto viene pagato, all'estero (perchè in itaglia ormai non si produce più nulla), un bravo ingegnere.
carmol 03-10-15 16.24
andrew1 ha scritto:
Quello che costa di più in questi strumenti è il progetto.

sicuramente, ma il progetto si fa una volta,
poi si produce una moltitudine di esemplari.
Spesso e volentieri nn si parte nemmeno da 0,
anzi quasi mai, si evolve sempre un progetto preesistente.
Queste multinazionali hanno margini di ricavo enormi,
fanno profitti spaventosi.
giulio12 03-10-15 17.28
Va bene i 4 k€ per una tastiera ma almeno, cari produttori, volete darci del materiale buono? Almeno una tastiera professionale e dei comandi solidi e non plasticoni . Con una t5 non dovrei aver bisogno di uno stage piano da affiancare o di un sinth per suonare con un gruppo.. È questo che intendo dire. La tecnologia c'è ma non te la danno per farti comprare una strage di tastiere...
andrew1 03-10-15 17.28
Ma anche perdite ...

Tieni conto di quante persone hanno anche sul libro paga ... e basta poco per passare dall'attivo al passivo ... anche un progetto sbagliato (guarda quanto costa lo scherzetto alla VW) oppure un investimento.

GEM docet ad esempio.

kurz4ever 03-10-15 19.24
@ carmol
andrew1 ha scritto:
Quello che costa di più in questi strumenti è il progetto.

sicuramente, ma il progetto si fa una volta,
poi si produce una moltitudine di esemplari.
Spesso e volentieri nn si parte nemmeno da 0,
anzi quasi mai, si evolve sempre un progetto preesistente.
Queste multinazionali hanno margini di ricavo enormi,
fanno profitti spaventosi.
oddio, ti ricordo che nel passato molte hanno fatto il botto e hanno chiuso, nel presente roland ha chiuso la divisione italiana ed è stata oggetto di un management buyout, per non parlare di gem qualche anno fa, o la fine di emu.. se sbagli un prodotto rischi, se ne sbagli due di fila chiudi..
Su di una cosa sono d'accordo: più passa il tempo, peggio costruiscono gli strumenti.... i modelli top resistono meglio, ma comunque tendono al risparmio. Per ora kurz sembra resistere a questo andazzo ma sembra l,unica..
carmol 03-10-15 22.40
kurz4ever ha scritto:
se sbagli un prodotto rischi, se ne sbagli due di fila chiudi..

Ovviamente fanno profitti spaventosi se vendono,
altrimenti fanno perdite spaventose.

Ma per non vendere al punto di andare in perdita
devono far ca**ate proprio grosse...
secondo me molti fallimenti e chiusure sono pilotate,
studiate a tavolino per altre convenienze e non dipendono dalle vendite.

Ricordiamo la Commodore, il c64 prodotto riuscitissimo,
ce n'era uno in ogni casa, senza esagerazione,
poi uscì l'amiga, e pure ne vendettero un fottìo,
eppure.. fallì. Io ancora non me lo spiego.

E, tornando alle tastiere,
le BK non sono state un flop tale da giustificare la chiusura della produzione italiana,
anzi non sono state per niente un flop IMHO.
Edited 3 Ott. 2015 21:24