Maghetto ha scritto:
1) Ho sempre saputo che l'amplificatore ideale per questo tipo di piano è il Fender Twin Reverb Amp, la cui potenza non lo renderebbe adatto alle mura domestiche. Ebbene, io ho un Rhodes Mark 1 88 tasti ed un Fender Twin Reverb Amp (85W) e per avere un suono adeguato il volume, tanto dell'amplificatore quanto del piano, non deve essere inferiore a 6/7. Ho provato l'amplificatore sotto un altro Rhodes, con il medesimo risultato, e poi con una Stratocaster, questa volta con risultati strabilianti: volume max sopportabile da orecchio umano 2/3. Verdetto: l'amplificatore funziona bene; le diverse performances sono da imputare - mi è stato detto da un tecnico - alla diversa impedenza dei due strumenti (Rhodes e chitarra). Il risultato migliore, sia in termini di volume che di qualità timbrica, l'ho raggiunto collegando, tra il piano e l'amplificatore, un mixerino Yamaha MG06.
Voi che ne pensate?
esperienza col mio Fender Rhodes MKI 1972 (ancora col marchio Fender).
il mio è dotato di preamp originale incorporato, con il famoso (o famigerato) tremolo stereo elettrico con le lampadine. pertanto può uscire sia in versione "standard" passiva che in versione stereo preamplificata attiva (con segnale decisamente più potente).
detto ciò confermo che, per avere la sonorità tipica che a noi piace tanto, la soluzione dell'ampli da chitarra (ne ho provati un paio, uno valvolare e uno "low cost" a transistor) con cono almeno da 12'' è "la morte sua". ciò rende molto bene con l'uscita mono passiva del piano che ha segnale bassino ma sfruttando l'amplificazione del combo da chitarra (meglio se valvolare) tutto viene decisamente enfatizzato. suono cattivello e grintoso.
confermo anche che in appartamento non è semplicissimo avere il suono bello pieno da microfonare, a meno di farmi costruire un altro ingombrante isobox (come quello in cui tengo il leslie).



poi invece utilizzo l'uscita preamplificata (stereo) così com'è direttamente nell'impianto: l'equalizzatore del preamp fa il suo lavoro e attivando il tremolo con il tipico panpottaggio destra-sinistra e solo un minimo di riverbero aggiunto dal mixer il sound è decisamente struggente, molto più "delicato" e "morbidoso" del precedente, ma ugualmente bello.
alla fine (per motivi pratici) per registrare, in linea di massima, faccio passare il segnale del piano attraverso il
pedale valvolare BURN, che contiene sezione effetti dedicati al piano elettrico. miscelando la ottima simulazione di ampli/cabinet per chitarra (col beneficio del drive valvolare) con un phaser leggerissimo già il 90% della fatica è fatta (per avere il suono.... poi bisognerebbe anche saper suonare, ma su quello io purtroppo sono ancora un po' indietro....).
sul tubo (marcoballa) trovate qualche esempio di suono utilizzando questa ultima configurazione (Fender Rhodes dentro al pedale BURN)