Iscrizione triennio pianoforte jazz in età adulta

Raptus 23-12-15 18.19
E' possibile? emo

Vorrei chiedervi opinioni in merito...
teoricamente non avendo più limiti d'età essendo comunque una laurea triennale secondo voi è "fattibile" per un lavoratore trentenne?
Si in termini monetari che difficoltà... pensavo al triennio pianoforte jazz sperando non sia come il diploma 10 anni al quale non vorrei mai ambire...
Graziee
anonimo 23-12-15 18.56
io l'ho fatto a 40 emo
ahivela 24-12-15 14.06
raptus ha scritto:
teoricamente non avendo più limiti d'età essendo comunque una laurea triennale secondo voi è "fattibile" per un lavoratore trentenne?


Direi che sei nella media. Conosco anche chi l'ha fatto a 50 anni. I quarantenni poi non si contano...
Mia personale opinione: valuta se e' realmente quello che ti serve. Magari un buon insegnante privato e' piu' mirato, ed evita parecchi dispendii di tempo ed energie, su argomenti che magari non ti serviranno mai. A meno che non ti serva necessariamente il "pezzo di carta".
anonimo 24-12-15 14.34
Ho conosciuto musicisti usciti dal triennio jazz che sapevano suonare...ed altri che assolutamente non sapevano un H di jazz...dipende molto dall'insegnante che trovi

Dipende anche dalla tua situazione pregressa e da quello che vuoi imparare

Se mi si permette una posizione personale: per imparare a suonare il piano é troppo poco, per imparare il jazz é troppo (o meglio: non focalizzato abbastanza)

emo
anonimo 24-12-15 14.38
diciamo che è una sorta di specializzazione, devi comunque avere delle basi
anonimo 24-12-15 14.43
@ anonimo
diciamo che è una sorta di specializzazione, devi comunque avere delle basi
questo é uno che ha fatto il conservatorio jazz e suona beneemo
Edited 24 Dic. 2015 13:43
anonimo 24-12-15 15.11
@ anonimo
questo é uno che ha fatto il conservatorio jazz e suona beneemo
Edited 24 Dic. 2015 13:43
chi sarebbe? emo
anonimo 24-12-15 15.13
raptus sei di Rovigo quindi hai un ottimo dipartimento jazz al conservatorio di Rovigo, al piano mi pare ci sia Stefano Onorati.
anonimo 24-12-15 17.59
@ anonimo
chi sarebbe? emo
Un tale Superbaffone emo
shiningkeyboard 25-12-15 10.45
Si, è fattibile, ma come già detto valuta bene se è ciò che vuoi.

perchè ti serve quella laurea?


Vedo molte persone over 30 con già una vita professionale stabile (nel senso: che amano), e che non vorrebbero mai fare il musicista professionista, i quali però hanno come hobby più o meno coltivato (alcuni sono proprio bravi!) la musica.

E si iscrivono al conservatorio perchè, insomma, cioè, si dai, a tempo perso lo faccio.

ho sentito anche qualcuno lamentarsi perchè veniva trattato come "uno che lo vuole fare di mestiere".



e a sta gente spaccherei la faccia, ma solo perchè è natale.

emoemoemoemo
anonimo 25-12-15 12.02
allora:

1) il triennio puo' essere affrontato da chi ha già delle basi teorico pratiche abbastanza solide
2) tali basi verranno sviluppate in maniera abbastanza interessante (dipende dai docenti)
3) ci sono spesso alcune materie del tutto "accessorie" (non dico inutili ma quasi) rispetto al jazz
4) fare jazz significa quattro cose
- Conoscere il lessico armonico/melodico (o meglio "i lessici") jazzistici
- Conoscere il repertorio jazzistico
- Saper improvvisare
- ma sopratutto avere la forma mentis ed il feeling jazzistico

A mio modestissimo avviso il conservatorio puo' senz'altro aiutare ma non risolve, e non é l'unica via...ci sono fior di docenti privati e scuole "non accademiche" che stanno a mio avviso molto più "sul pezzo"

Poi é indispensabile l'ascolto mirato, le trascrizioni, frequentare il mileu jazzistico e fare amicizia con altri jazzisti, "rubare" da chi é più avanti, confrontarsi e discutere i propri dubbi, mettere su un piccolo gruppo (il jazz é sostanzialmente musica d'insieme, ed al "solismo puro" si arriva solo quando si é abbastaza evoluti)

Ecco qui

emo
shiningkeyboard 25-12-15 14.31
infatti, ciò che intendo è proprio che il conservatorio va preso come scelta anche "accademica" e non puramente formativa.

dal punto di vista didattico è mille volte meglio un insegnante privato non costretto da limiti di programmi e d'orario istituzionali.
anonimo 25-12-15 14.52
per quel poco che conta l'opinione di un mediocre bopper spompato, vi diro' dove ho imparato il poco che so

1) Tecnica strumentistica: le lezioni con Emilio Traverso, lo studio di qualche bella sonata/invenzione/valzer/notturno etc e lo studio del Chang
2) teoria in genere: il trattato di composizione di Schoenberg, l'analisi di capolavori della musica classica/pop/rock/jazz e il tentare di comporre sonatine, fughe, musica sacra, canzonette etcetera e analizzare il feedback ricevuto
3) il jazz:
- l'ascolto attivo dei musicisti che amo
- le dritte di Andrea Pozza e Dado Moroni
- i libri "the jazz theory book " e "the jazz piano book" di Mark Levine
- l'attenzione mentale e fisica verso il ritmo e lo swing
- suonare in diversi gruppi di impronta stilistica diversa, dal dixieland al modale "spinto", e analizzare il feedback ricevuto da colleghi musicisti, critici musicali e pubblico
- frequentare il milieu jazzistico, scambiare opinioni ed ascoltare chi ne sa di più
- l' apertura allo studio e contaminazione con altri stili e generi
- la riflessione e la rielaborazione/schematizzazione di cio' che via via apprendo
- l'odio sviscerato verso jan garbarekemo (e gli altri adepti della "fuga dal jazz")
Edited 25 Dic. 2015 13:55
Raptus 28-12-15 09.48
Prima di tutto un grazie per le risposte e buone feste a tutti emo

Ho pensato al triennio jazz per tre motivi essenzialmente, il primo molto ingenuo (non credevo fosse una specializzazione ma un corso a se stante), per gusti personali ho sempre ammirato le improvvisazioni jazz e per il fatto di avere comunque un qualcosa in mano, questa è più una cosa psicologica lo so.
Leggendo online mi son reso conto che non è così, il triennio è per chi almeno ha già fatto gli 8 anni precedenti di studio (o ne sa comunque a pacchi) infatti gli esami di ammissione non sarei in grado di affrontarli col mio attuale grado di preparazione, 15 anni da autodidatta e 2 anni che seguo un corso con un maestro.
Da un lato avete ragione quando dite che basterebbe il maestro, perchè ti permette una riuscita personale e dei risultati migliori più mirati. C'è pure da dire però che un approccio accademico non mi dispiacerebbe, mi trovavo bene all'università e sarebbe un sogno poter studiare musica con quelle stesse modalità (e impegno imho).
Mi informerò se i conservatori fanno dei corsi "propedeutici" o almeno alternativi pensati per gli adulti, lo trovo difficile ma non demordo.

anonimo 28-12-15 12.08
il conservatorio jazz ti da un insegnamento completo teoria e solfeggio, armonia, strumento principale e complementare, storia della musica ecc., non farti spaventare dal testi di ingresso i conservatori hanno bisogno di allievi e spesso sono di manica larga nell'accettare gli studenti, il bello viene dopo emo
191819 28-12-15 14.42
Ciao :) secondo me non devi preoccuparti troppo del test d'ammissione, in quanto come ti dicevano altri il conservatorio ha bisogno di iscritti e dunque non dovrebbero essere troppo selettivi. Io frequento il triennio di pianoforte "classico", ma ho degli amici che sono entrati al triennio jazz senza aver studiato in precedenza questo genere, se non quel minimo richiesto per l'ammissione s'intende. Credo comunque che l'importante sia impegnarsi una volta ammessi.
pianomanit 31-12-15 00.33
@ anonimo
raptus sei di Rovigo quindi hai un ottimo dipartimento jazz al conservatorio di Rovigo, al piano mi pare ci sia Stefano Onorati.
Dai Stefanino insegna a Rovigo? Lo chiamo così perchè l'ho visto sbocciare da ragazzino di 18 anni, essendo livornese come me. Orecchio assoluto da paura....emo
Raptus 10-01-16 16.02
Domanda cruciale, ma c'è frequenza obbligatoria? emo
anonimo 15-01-16 22.44
@ Raptus
Domanda cruciale, ma c'è frequenza obbligatoria? emo
A quanto ne sappia, almeno il 775, ammenoché non siano istituiti corsi speciali per studenti lavoratori