@ anonimo
Un minimo di voglia di proporre qualcosa di nuovo.
L'estetica del "nuovo a tutti i costi", del post-modernismo è quella che ha creato i trii di jazz che sfrangiano i maroni e i dream theatre...
Parlo del jazz, ma vale anche per il progressive: sono linguaggi ormai storicizzati che hanno una loro estetica e semantica ben precisa, ma sopratutto delle ragioni storiche sociali e politiche ben definite e tuttora valide.
Il nuovo nasce quando la situazione storico/politico/sociale crea i presupposti, e non è detto che tutto il nuovo sia bene o bello...anzi di solito il bene ed il bello nascono come ribellione e rottura, e non come acquiescente celebrazione dei valori acquisiti della weltanschauung.. (vedi Wagner, Schoenberg, ma anche Bach...e Parker, e Coltrane, e Coleman...e i Genesis, e il Punk...)
Insomma il jazz, quando è jazz, non sfrangia i maroni, ma quando è scimmiottatura senza la vera esigenza umana ed espressiva, quando è gramelot, quando è gioco intellettualistico o sciapo post-modernismo, allora sì, li sfrangia come nessun altro genere...
Edited 18 Mar. 2016 16:29