Korg 01w: Elaborare suoni in generale

aiki957 17-07-16 11.29
Ciao a tutti, ho diverse workstation e finora mi sono limitato ad utilizzare i suoni di default, volendo elaborare dei suoni, come si dovrebbe procedere? In realtà mi limiterò a partire dai suoni campionati, ma non so come utilizzare ed in che ordine i vari lfo attack chorus etc. In internet non mai trovato guide o tutorial esaustive. In particolare vorrei migliorare dei suoni di piano. Vi ringrazio anticipatamente per !'aiuto.
Marcher 17-07-16 12.01
Ciao....prima di tutto che tipo di workstation hai?
Potresti intanto provare a leggere meglio i tuoi manuali e poi provare a smanettare un po i vari knobs o sliders dedicati a cutoff per il filtro o alla resonance o per attack decay e release.....
aiki957 17-07-16 13.22
Roland rd 800, roland d50, korg pa3x, korg 01w fd, motif rack classic, kurzweil k1200 pro 76, il fatto è che i manuali li ho letti tutti, ma ti danno solo le indicazioni per agire su questo o quel parametro. In altri post ho letto che si consigliava di provare a smanettare sui parametri, a me invece piacerebbe seguire un tutorial dove passo passo, partendo da una forma d'onda o un suono campionato si inizia ad aggiungere un parametro, poi un'altro, spiegando anche magari a che servono, per arrivare poi al suono finito. In questo modo non si procederebbe per tentativi, ma si avrebbe una idea chiara di quello che si fa e perché. In Internet e you tube non ho trovato niente, eppure per noi tastieristi è di vitale importanza saper elaborare creativamente un suono, invece da quello che leggo, compriamo workstation evolute come kronos etc e poi ci limitiamo ad usare i suoi suoni o a modificare ad orecchio i suoi parametri. Forse alcuni a forza di provare e riprovare hanno sviluppato un modus operandi che li aiuta, ma che non si sentono di spiegare in rete, vista la complessità della materia, non li biasimo comunque.


vin_roma 17-07-16 13.53
È che la cosa si è evoluta "troppo" e nei giovani, o in chi si approccia solo ora, manca il Minimoog o similari con i suoi schemi semplici di Osc>Lfo>Vca adsr>Vcf adsr.

Dovresti cominciare con un synth, anche virtuale, ma che sia elementare nella catena audio.
filigroove 17-07-16 14.51
Purtroppo non possiedi macchine che ti aiutano visivamente, con un'interfaccia di facile gestione, hai synth anche molto complessi che basano il loro editing su pagine di menù e sottomenù. Io ti consiglio di studiare e far pratica sulla sintesi sottrattiva che è la base non solo dei synth analogici, ma anche di molti strumenti basati sui campioni. Ci sono molti strumenti virtuali sia per il computer che per dispositivi ios, nonché ottimi strumenti virtual analog sul mercato dell'usato. Dopo un po' di pratica dovresti poter intervenire almeno sulla Korg.
aiki957 17-07-16 16.18
Grazie
aiki957 17-07-16 16.19
Potete consigliarmi un vst free?
Constrictor 17-07-16 16.35
aiki957 ha scritto:

Roland rd 800, roland d50, korg pa3x, korg 01w fd, motif rack classic, kurzweil k1200 pro 76

Ma come è possibile possedere tutte queste macchine, per poi dover concludere di NON utilizzarle come si deve?

aiki957 ha scritto:

a me invece piacerebbe seguire un tutorial dove passo passo, partendo da una forma d'onda o un suono campionato si inizia ad aggiungere un parametro, poi un'altro

Ecco, ti stai rispondendo da solo e dovresti, appunto, provare, per cui, man mano che sperimenti i risultati, ti rimarranno impresse le procedure utiizzate nei vari tentativi di modifica.

aiki957 ha scritto:
spiegando anche magari a che servono, per arrivare poi al suono finito

Qualsiasi manuale contiene la DEFINIZIONE DI CIASCUN TASTO

Ad esempio negli arranger, c'è un Manuale di tastiera, un Data List che elenca le varie voci e quant'altro ed un Manuale di Riferimento dove sono dettagliate procedure e potenzialità, per una conoscenza globale e totale dello strumento.

Nel caso di specie, potresti scegliere una forma d'onda (Quadra, Triangolare, Sinusoidale), ed applicare, più semplicemente i quattro parametri fondamentali A-D-S-R (Attack, Decay, Sustain e Release), variare LFO e questo, può essere un buon punto di partenza per constatare le differenze timbriche che si determinano.
Edited 17 Lug. 2016 14:38
aiki957 17-07-16 17.04
Per quanto riguarda le macchine che ho, le ho comprate poco per volta in base alle necessità del momento ed ad occasioni che ho avuto, per differenziare i suoni e le qualità timbriche delle varie marche, sia quelle recenti che quelle vintage. D'altra parte conosco tantissimi musicisti che si limitano a suonare i timbri di default delle tastiere senza cimentarsi in elaborazioni, anche perché il tempo dedicato alla modifica dei suoni è sottratto allo studio di nuovi brani ed agli eventuali esercizi tecnici. Io personalmente ho letto a fondo i manuali per le elaborazioni dei suoni, quindi credo sarei in grado di effettuare delle modifiche ai timbri secondo il mio gusto musicale, cosa che cmq ho già provato a fare con buoni risultati. chiedevo invece se esistesse un tutorial per affrontare la materia in modo più sistematico, più approfondito e meno fai da te, tutto qui, cmq a quanto pare questa guida o tutorial non esiste,proverò a fare esperimenti con un sinth analogico vst free come consigliato. Ciao
mima85 17-07-16 17.41
Dai un'occhiata a questo sito, li ti puoi fare un'infarinatura su come funziona la sintesi.

Tieni sempre conto che, senza addentrarci in forme di sintesi complesse come la FM, generalmente un sintetizzatore rispetta questa catena di sintesi:

Oscillatore (o campione sonoro) -> Filtro -> Amplificatore -> Catena effetti (se presente) -> Uscita audio.

L'oscillatore è il materiale sonoro di partenza, che può essere un segnale puramente elettronico (onda a dente di sega, quadra/rettangolare, triangolare), oppure un campione di uno strumento come un pianoforte, una chitarra, eccetera.

Il filtro è quel componente che ti permette di modificare il timbro del suono attenuandone in vari modi alcune frequenze ed eventualmente rinforzandone altre (per fare quest'ultima cosa si usa un parametro che si chiama "Resonance").

L'amplificatore stabilisce il volume del tuo suono.

La catena degli effetti, quando c'è ti permette di "condire" il risultato finale con riverberi, delay, effetti a sfasamento di segnale come chorus, flanger, phaser eccetera.

L'uscita audio penso che si spieghi da sola emo

Oscillatori, filtri ed amplificatori possono essere modulati in vari modi per conferire movimento al suono. Come sorgenti di modulazione si usano dei componenti chiamati LFO (Low Frequency Oscillators, oscillatori a bassa frequenza) ed EG (Envelope Generators, generatori d'inviluppo).

I primi servono per applicare una modulazione ciclica all'elemento a cui ne viene assegnato il pilotaggio, quindi per esempio un LFO potrebbe modulare l'intonazione di un oscillatore per ottenere un effetto di vibrato, od il volume dell'amplificatore per ottenere un tremolo.

I secondi invece servono per stabilire il "movimento" del suono dal momento in cui premi il tasto fino al momento in cui lo rilasci. Per esempio, un EG potrebbe pilotare l'amplificatore per dare un attacco immediato al suono non appena si preme un tasto, per farne decadere il volume mano a mano che il tasto resta premuto, e per zittire il suono al rilascio del tasto. Lo stesso EG potrebbe pilotare anche il filtro in modo che sull'attacco il suono sia brillante, per poi progressivamente ammorbidirlo ed "incupirlo" mano a mano che il tasto viene tenuto premuto. In questo modo per esempio si sarebbe simulato a grandi linee il comportamento del suono di un pianoforte.

Ti ho dato un'infarinatura molto di base, ma una volta che hai compreso questi concetti, che vedrai che non sono nulla di complicato, e capito le interazioni tra i vari elementi della catena di sintesi, sarai in grado di creare o modificare i suoni su più o meno qualsiasi sintetizzatore.
Edited 17 Lug. 2016 15:48