Suoni naturali ed artificiali

Petra 01-08-17 21.14
I suoni ottenuti dall'oscillazione di un corpo a contatto con l'aria vengono definiti: suoni naturali. Quelli ottenuti mediante "zuffe elettriche" sono suoni elettronici. Sono certo che ho esposto l'argomento in modo non corretto ma, sono fiducioso che avete colto il nocciolo della mia domanda. Premessa: sovente si sente palesare che il suono "naturale" è migliore da quello prodotto dai sintetizzatori. Certamente è diverso ma, quello naturale qualificarlo come "migliore" , è perché la nostra memoria lo ha immagazzinato molto di più rispetto ai suoni elettronici? L'assuefazione al suono naturale occupa quasi tutta la capienza della memoria: senza spazio di memoria - priva la capacità volitiva nell' analisi conoscitiva?
paolo_b3 01-08-17 21.26
@ Petra
I suoni ottenuti dall'oscillazione di un corpo a contatto con l'aria vengono definiti: suoni naturali. Quelli ottenuti mediante "zuffe elettriche" sono suoni elettronici. Sono certo che ho esposto l'argomento in modo non corretto ma, sono fiducioso che avete colto il nocciolo della mia domanda. Premessa: sovente si sente palesare che il suono "naturale" è migliore da quello prodotto dai sintetizzatori. Certamente è diverso ma, quello naturale qualificarlo come "migliore" , è perché la nostra memoria lo ha immagazzinato molto di più rispetto ai suoni elettronici? L'assuefazione al suono naturale occupa quasi tutta la capienza della memoria: senza spazio di memoria - priva la capacità volitiva nell' analisi conoscitiva?
Per me non esiste il suono artificiale: qualsiasi causa di una variazione di pressione dell'aria è fonte di suono ed ergo è naturale. Poi esistono strumenti che producono suoni senza l'uso di correnti elettriche ed altri che ne fanno uso. A priori nessuno dei due può essere considerato migliore dell'altro. La questione è prettamente personale. emo
maxpiano69 01-08-17 21.27
@ paolo_b3
Per me non esiste il suono artificiale: qualsiasi causa di una variazione di pressione dell'aria è fonte di suono ed ergo è naturale. Poi esistono strumenti che producono suoni senza l'uso di correnti elettriche ed altri che ne fanno uso. A priori nessuno dei due può essere considerato migliore dell'altro. La questione è prettamente personale. emo
emo ad esempio... un tuono é "naturale" eppure "elettrico"...
paolo_b3 01-08-17 21.34
@ maxpiano69
emo ad esempio... un tuono é "naturale" eppure "elettrico"...
Dai... non giocare sporco...emo
maxpiano69 01-08-17 21.44
@ paolo_b3
Dai... non giocare sporco...emo
emo
LennyK 01-08-17 22.07
@ maxpiano69
emo
Poi ci sono i suoni "gassosi" che muovono l'aria...
vin_roma 01-08-17 22.21
C'è da distinguere: suoni naturali e suoni "elettrici" fondamentali contro suoni lettrici che vogliono imitare i suoni naturali.
markelly2 01-08-17 23.01
Esistono suoni di tastiere elettroniche anni 80 che danno l'orticaria emo

Tipo gli arrangiamenti degli Erasure e simili emo
mima85 02-08-17 00.09
Petra ha scritto:
I suoni ottenuti dall'oscillazione di un corpo a contatto con l'aria vengono definiti: suoni naturali. Quelli ottenuti mediante "zuffe elettriche" sono suoni elettronici. Sono certo che ho esposto l'argomento in modo non corretto


Al contrario, la... sintesi (emo) non fa una grinza.

Petra ha scritto:
Premessa: sovente si sente palesare che il suono "naturale" è migliore da quello prodotto dai sintetizzatori.


Dipende. Se per "suono prodotto dai sintetizzatori" si intende la mera imitazione dei suoni naturali, è ovvio che quelli naturali siano migliori. Un'imitazione per definizione non può essere migliore di ciò che viene imitato. Un campione di pianoforte Steinway non potrà mai essere migliore dello stesso pianoforte da cui è stato registrato.

Ma se il sintetizzatore, invece di essere usato come strumento imitatore, è usato più propriamente per generare nuovi suoni, non si può parlare di suoni migliori o peggiori di quelli naturali. Semplicemente perché quei suoni in natura non sarebbero possibili.
maxpiano69 02-08-17 02.53
A parte l'ironia sui tuoni, come dice mima si tratta di intendersi su cosa definiamo "naturale": far vibrare una corda di violino con un archetto o far muovere un trasduttore (speaker) mediante una tensione elettrica di cui controlliamo la forma d'onda sono entrambi modi "artificiali" (inventati dall'uomo) per creare onde sonore nell'aria.

Possiamo disquisire sulla piacevolezza o meno dei vari risultati, ovviamente, ma gli "Elettrofoni" sono strumenti musicali a tutti gli effetti, come gli altri.
paolo_b3 02-08-17 08.12
mima85 ha scritto:
Dipende. Se per "suono prodotto dai sintetizzatori" si intende la mera imitazione dei suoni naturali, è ovvio che quelli naturali siano migliori.


Non lo darei per scontato. Piacciono alla stragrande maggioranza delle persone. Per fare però un esempio che è senza dubbio un po' fuorviante, per l'utilizzo dal vivo, soprattutto in determinati contesti, il suono del pianoforte digitale è più semplicemente gestibile sul piano del mixaggio. Anche un piano acustico può essere usato, certo, ma deve essere equalizzato.
vin_roma 02-08-17 11.21
@ paolo_b3
mima85 ha scritto:
Dipende. Se per "suono prodotto dai sintetizzatori" si intende la mera imitazione dei suoni naturali, è ovvio che quelli naturali siano migliori.


Non lo darei per scontato. Piacciono alla stragrande maggioranza delle persone. Per fare però un esempio che è senza dubbio un po' fuorviante, per l'utilizzo dal vivo, soprattutto in determinati contesti, il suono del pianoforte digitale è più semplicemente gestibile sul piano del mixaggio. Anche un piano acustico può essere usato, certo, ma deve essere equalizzato.
Riguardo l'ultima frase emo penso il contrario. È che sono i sistemi di amplificazione ad avere carenze nel riprodurre la realtà. Una sinfonica dal vivo ha un suono che nessun impianto riuscirà a replicare per il pubblico.
anonimo 02-08-17 11.40
Il problema va letto appunto come espresso da Vincenzo e da altri Amici

1) rapporto tra un suono naturale e la sua "replica" elettronica: entrano in ballo una miriade di elementi, non ultimo lo stadio finale della catena sonora (amplificatore e casse)

2) i suoni "elettronici" in se e per se: in questo caso ciò che conta è la capacità di un suono di partecipare alla costruzione dell'opera d'arte
paolo_b3 02-08-17 12.08
@ vin_roma
Riguardo l'ultima frase emo penso il contrario. È che sono i sistemi di amplificazione ad avere carenze nel riprodurre la realtà. Una sinfonica dal vivo ha un suono che nessun impianto riuscirà a replicare per il pubblico.
Credo che il tuo punto di vista vada catalogato come consuetudine. Non puoi affermare in maniera oggettiva, o se vogliamo, non puoi dimostrare che il suono reale degli strumenti acustici sia migliore. Poi che tu ed io (e molti altri) la pensiamo così è un altro fatto, a mio parere.
Pensa ad esempio alla chitarra elettrica, probabilmente è nata come emulatore della chitarra acustica, ma oggi che si è creata una sua dignità di strumento originale, ti chiedo è meglio l'acustica o è meglio l'elettrica?
anonimo 02-08-17 12.27
@ paolo_b3
Credo che il tuo punto di vista vada catalogato come consuetudine. Non puoi affermare in maniera oggettiva, o se vogliamo, non puoi dimostrare che il suono reale degli strumenti acustici sia migliore. Poi che tu ed io (e molti altri) la pensiamo così è un altro fatto, a mio parere.
Pensa ad esempio alla chitarra elettrica, probabilmente è nata come emulatore della chitarra acustica, ma oggi che si è creata una sua dignità di strumento originale, ti chiedo è meglio l'acustica o è meglio l'elettrica?
il discorso non è "meglio o peggio"

il discorso è:

1) se voglio emulare uno strumento cosiddetto "acustico", la resa finale dev'essere più possibile eguale a quella dello strumento emulato (trascurando poi le problematiche di esecuzione...vedi trombe o sax campionati)

2) se lo scopo è creare un suono funzionale alla mia poetica artistica, allora per assurdo un suono "infedele" può essere persino più adatto, anche in contesto di emulazione di strumenti acustici

emo
vin_roma 02-08-17 12.39
Paolo, il mio era riferito al fatto che secondo te un piano acustico dal vivo deve essere equalizzato... In realtà lo si fa per sopperire a problemi logistici non inerenti allo strumento.
maxpiano69 02-08-17 12.52
@ vin_roma
Paolo, il mio era riferito al fatto che secondo te un piano acustico dal vivo deve essere equalizzato... In realtà lo si fa per sopperire a problemi logistici non inerenti allo strumento.
Credo che entrambi diciate cose "diversamente esatte", ovvero in un contesto puramente acustico come quello di un orchestra, senza alcuna necessitá di amplificazione (o per scelta) il problema non si pone ed ogni strumento suona per quello che é, mentre Paolo credo si riferisca a quelle situazioni in cui dell'amplificazione non se ne possa fare a meno.
paolo_b3 02-08-17 14.08
@ vin_roma
Paolo, il mio era riferito al fatto che secondo te un piano acustico dal vivo deve essere equalizzato... In realtà lo si fa per sopperire a problemi logistici non inerenti allo strumento.
Avevo premesso che l'esempio poteva essere fuorviante. Però rimango dell'idea che non si possa dire in assoluto qual è il suono migliore.
Sempre in tema di pianoforte, è vero che i vari Yamaha CP70 e Kawai EP308 sono nati per semplificare la vita a chi doveva amplificarli dal vivo, ma di fatto hanno creato una sonorità tipica, che nella musica leggera per me è di gran lunga migliore del suono di un pianoforte acustico a pieno spettro di frequenza. Tale suono invece è insostituibile nella musica classica od in determinati altri generi.
paolo_b3 02-08-17 14.11
@ anonimo
il discorso non è "meglio o peggio"

il discorso è:

1) se voglio emulare uno strumento cosiddetto "acustico", la resa finale dev'essere più possibile eguale a quella dello strumento emulato (trascurando poi le problematiche di esecuzione...vedi trombe o sax campionati)

2) se lo scopo è creare un suono funzionale alla mia poetica artistica, allora per assurdo un suono "infedele" può essere persino più adatto, anche in contesto di emulazione di strumenti acustici

emo
Eh certo, ma questo ragionamento diviene affascinante se si esula dai due punti che hai elencato, che poi era la domanda che poneva Petra.
Se suoni un synth con la speranza di rifare un sax, la maggioranza degli ascoltatori se può se ne va, questo è banale emo
paolo_b3 02-08-17 14.16
@ maxpiano69
Credo che entrambi diciate cose "diversamente esatte", ovvero in un contesto puramente acustico come quello di un orchestra, senza alcuna necessitá di amplificazione (o per scelta) il problema non si pone ed ogni strumento suona per quello che é, mentre Paolo credo si riferisca a quelle situazioni in cui dell'amplificazione non se ne possa fare a meno.
In generale come già ho detto, mi piaceva tenere il "pallino della discussione" al di fuori dell'emulare, come tentativo di copiatura pedissequa. Altrimenti Mima che conosce il teorema di Nyquist ci ha già chiuso il thread. emo