[Polis] Schianto Eurofighter a Terracina

giannirsc 24-09-17 23.34
C'entra poco con la musica, forse ancora meno con la polis,ma oggi ero a Terracina e ho visto in diretta lo schianto dell'eurofighter..terribile..in video ho visto diversi incidenti simili,ma dal vivo è amplificato x10..tutto ciò per dire che il video/TV non rende mai l'emozione di una cosa (tragedia o gioia che sia) vissuta in diretta..forse ho scoperto l'acqua calda..ma questo incidente mi ha davvero turbato..mia moglie e miei figli che piangevano..un silenzio surreale su tutta la spiaggia con le sirene in lontananza..e l'ambulanza che sfrecciava dinanzi a noi con la moglie del pilota colta da malore all'interno..brutta giornata..
toniz1 24-09-17 23.58
@ giannirsc
C'entra poco con la musica, forse ancora meno con la polis,ma oggi ero a Terracina e ho visto in diretta lo schianto dell'eurofighter..terribile..in video ho visto diversi incidenti simili,ma dal vivo è amplificato x10..tutto ciò per dire che il video/TV non rende mai l'emozione di una cosa (tragedia o gioia che sia) vissuta in diretta..forse ho scoperto l'acqua calda..ma questo incidente mi ha davvero turbato..mia moglie e miei figli che piangevano..un silenzio surreale su tutta la spiaggia con le sirene in lontananza..e l'ambulanza che sfrecciava dinanzi a noi con la moglie del pilota colta da malore all'interno..brutta giornata..
Cavolo...
posso "vagamente" immaginare...
mi spiace per il pilota e i suoi cari.

vin_roma 25-09-17 01.08
@ toniz1
Cavolo...
posso "vagamente" immaginare...
mi spiace per il pilota e i suoi cari.

Per quanto mi appassionino gli aerei ho sempre evitato gli air show, osano troppo a pochi metri dalle teste del pubblico.
Comprendo l'impatto emotivo.
giannirsc 25-09-17 07.10
È vero.. troppi rischi, è per quello che ormai tutti gli aerei su li fanno al mare e con tutte le acrobazie rivolte verso il mare aperto.
tsuki 25-09-17 08.58
Tieni presente che lo sventurato 36enne pilota,faceva parte di un reparto "sperimentale" che testava in nuovi Jet,qundi il suo lavoro (purtroppo,povero ragazzo) era rischioso,e lui ne era conscio...Cio' non toglie nulla all'orripilante della vicenda,con i familiari che erano li' ad applaudirlo....Una cosa veramente terribile. Detto cio',io ricordo di aver assistito ad uno schow della Pattuglia Acrobatica prima della tragedia di Ramstein,in cui perse la vita il capitano Nutarelli...Ci sfrecciavano a 10 metri sopra la testa,ricordo ancora la pioggia di residui di combustibile che scendeva,e l'odore del kerosene fortissimo...Una cosa davvero pericolosissima,e noi come scemi ad applaudire.....Spettacolo pazzesco.
giulio12 25-09-17 09.57
@ tsuki
Tieni presente che lo sventurato 36enne pilota,faceva parte di un reparto "sperimentale" che testava in nuovi Jet,qundi il suo lavoro (purtroppo,povero ragazzo) era rischioso,e lui ne era conscio...Cio' non toglie nulla all'orripilante della vicenda,con i familiari che erano li' ad applaudirlo....Una cosa veramente terribile. Detto cio',io ricordo di aver assistito ad uno schow della Pattuglia Acrobatica prima della tragedia di Ramstein,in cui perse la vita il capitano Nutarelli...Ci sfrecciavano a 10 metri sopra la testa,ricordo ancora la pioggia di residui di combustibile che scendeva,e l'odore del kerosene fortissimo...Una cosa davvero pericolosissima,e noi come scemi ad applaudire.....Spettacolo pazzesco.
Direi che forse andrebbe ripensata l'utilità di questi show così rischiosi....
tsuki 25-09-17 10.18
Infatti Giulio,quello a cui ho assistito io credo che sia stato l'ultimo cosi' a ridosso della folla.Pensa che al c'entro c'era la tribuna delle autorita',ed il solista gli ha sfrecciato davanti a 15-20 metri....Poi c'e stata la tragedia di Ramstein,ed hanno cambiato le regole di esibizione.
chatullo 25-09-17 10.23
@ giannirsc
C'entra poco con la musica, forse ancora meno con la polis,ma oggi ero a Terracina e ho visto in diretta lo schianto dell'eurofighter..terribile..in video ho visto diversi incidenti simili,ma dal vivo è amplificato x10..tutto ciò per dire che il video/TV non rende mai l'emozione di una cosa (tragedia o gioia che sia) vissuta in diretta..forse ho scoperto l'acqua calda..ma questo incidente mi ha davvero turbato..mia moglie e miei figli che piangevano..un silenzio surreale su tutta la spiaggia con le sirene in lontananza..e l'ambulanza che sfrecciava dinanzi a noi con la moglie del pilota colta da malore all'interno..brutta giornata..
C'ero anch'io con moglie e figli, è successo proprio davanti a noi...pensavamo di passare una bella domenica, siamo tornati a casa scioccati...
giulio12 25-09-17 12.12
@ tsuki
Infatti Giulio,quello a cui ho assistito io credo che sia stato l'ultimo cosi' a ridosso della folla.Pensa che al c'entro c'era la tribuna delle autorita',ed il solista gli ha sfrecciato davanti a 15-20 metri....Poi c'e stata la tragedia di Ramstein,ed hanno cambiato le regole di esibizione.
Troppi rischi per tutti, anche per i piloti ...
SimonKeyb 25-09-17 20.55
@ vin_roma
Per quanto mi appassionino gli aerei ho sempre evitato gli air show, osano troppo a pochi metri dalle teste del pubblico.
Comprendo l'impatto emotivo.
dopo Ramstein sono state prese misure di sicurezza doverose per eventi di questo tipo. Purtroppo il margine di rischio per i piloti è sempre molto alto.
anonimo 25-09-17 21.56
@ SimonKeyb
dopo Ramstein sono state prese misure di sicurezza doverose per eventi di questo tipo. Purtroppo il margine di rischio per i piloti è sempre molto alto.
Nell'era pre-Ramstein non c'era per nulla la cognizione della sicurezza.

Noi del pubblico non eravamo coscienti dei rischi di quelle manifestazioni, fatte proprio sulle nostre teste.

Io ne ho vista una all'aeroclub di Torino, dove sfrecciarono a distanza ravvicinata (in relazione alla velocita' dei mezzi) le formazioni di mezzo mondo, e con il senno di poi mi vengono i brividi solo a pensarci (in Ucraina nel 2002 ci furono 77 morti e 540 feriti, in un sito non dissimile da quello di Torino).

Ma la piu' assurda fu allo stadio Comunale di Torino, quando a sorpresa spunto' una pattuglia acrobatica (Alpi Eagles) sopra le nostre teste (20 mila persone) e si mise a fare evoluzioni li, con passaggi anche bassi (oltre che le solite cose tipo la bomba ecc).
Non voglio immaginare cosa sarebbe potuto accadere in caso di incidente, non solo per gli effetti di un aereo nello stadio, ma anche e soprattutto per il panico che ne sarebbe scaturito.

Fortunatamente col tempo si sono compresi i rischi, e per quanto possa essere traumatizzante veder cadere in mare un aereo con il suo pilota, si pensi quanto lo sarebbe stato se fosse accaduto sulla folla. Dispiace per il pilota (e' sacrosanto), e comprendo anche quanto sia traumatico vedere dal vivo una scena simile. Gia' nel video, il silenzio improvviso dopo l'impatto, da l'idea della tragedia.


giannirsc 25-09-17 23.38
Dopo lo schianto mio figlio di 7 anni ha iniziato a piangere ci guardava e diceva" queste cose le vedo in tv spesso ma dal vivo sono troppo brutte le voglio vedere solo in Tv".. mia moglie ha iniziato a piangere io cercando di mantenere la calma li ho presi e portati alla macchina per allontanarli dalla spiaggia.. sulla spiaggia c'era chi piangeva o che strillava.. un paio di signore forse vedendomi più tranquillo mi hanno chiesto cosa fosse successo al pilota e io con rammarico gli ho detto che sicuramente era morto perché l'impatto era stato troppo violento.. ma il pensiero che mi è venuto subito dopo è che se una cosa del genere riesce a turbarti in questo modo, figuriamoci cose ben più gravi come terremoti o attentati il panico che possono generare tra la folla.
SimonKeyb 25-09-17 23.55
io ad agosto ero a Barcellona durante l'attentato, per fortuna ero in spiaggia, ma posso dire che nelle ore successive all'attacco si è respirata un aria terribile, di paura, amarezza....
poi le sirene, gli elicotteri, le strade mezze vuote...
Concordo che in televisione si può avere solo una minima percezione di quanto accade veramente nei luoghi colpiti dalle tragedie.
tsuki 26-09-17 00.05
Il problema è proprio questo....vedere le cose terribili che si vedono in TV crea una specie di anestesia...si pensa a queste cose come ad una fiction....poi invece quando le vedi dal vero,e respiri il terrore,la disperazione,vedi la morte dal vivo,allora e' un vero schock....Bisognerebbe tornare un po' tutti alla semplicita' delle cose vere,autentiche,e smettere di vivere in un mondo virtuale e falso,che porta cosi' lontano dalle realta' della vita e della vera dimensione umana,che ci impedisce di vedere le cose lucidamente ed obiettivamente..
anonimo 26-09-17 08.04
@ SimonKeyb
io ad agosto ero a Barcellona durante l'attentato, per fortuna ero in spiaggia, ma posso dire che nelle ore successive all'attacco si è respirata un aria terribile, di paura, amarezza....
poi le sirene, gli elicotteri, le strade mezze vuote...
Concordo che in televisione si può avere solo una minima percezione di quanto accade veramente nei luoghi colpiti dalle tragedie.
Io arrivavo dal sud della Spagna, e la tappa di riposo di meta' strada doveva essere Barcellona 17 agosto (con visita alla citta').

Fino al giorno prima, mia moglie ha insistito per fermarci li, ma all'ultimo ho scelto Girona perche' meno caotica, con disappunto di mia moglie che ci teneva a visitare la capitale catalana.

Eravamo in albergo quando tutte le televisioni sono andate in edizione straordinaria, e di colpo e' calato il silenzio tra la gente (turisti, personale ecc..).
Nel frattempo hanno cominciato a squillare i nostri telefoni, per le numerose telefonate che ci chiedevano dove fossimo : ho guardato mia moglie negli occhi, e ci siamo capiti al volo : e' stata una fortuna non trovarsi in quell'inferno nel giorno sbagliato.

Si respirava l'aria di una tragedia molto vicina : non era come in televisione, dove sai che e' vero ma senti tutto lontano, era tutto cosi' vicino ma ancora peggio, potevamo essere nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.

Come sarebbe andata non lo so (Barcellona e' comunque grande), pero' il clima di guerra, le zone rosse, i turisti bloccati e tutto il resto : al meglio avremmo vissuto uno scenario simile.

Al mattino successivo ho premuto per partire presto : Girona era blindata da uomini delle forze dell'ordine con le armi in mano, stessa cosa l'ingresso in autostrada, e poi coda alla frontiera dove le auto venivano controllate una per una...

Da allora mia moglie (che per un mese aveva insistito per quella sosta a Barcellona), non ha piu' nominato il capoluogo catalano...


SimonKeyb 26-09-17 20.32
mah io sono stato la cinque giorni dopo l'attacco, a parte un dispiegamento intensivo di forze dell'ordine e controlli, i catalani sono un popolo molto compatto; la routine è ripresa bene, e pensate che il giorno dopo nella rambla c'erano solo candele e mazzi di fiori vicino ai lampioni/fontane di plaza catalunya, da dove era entrato il furgone. Nè un rottame nè una goccia di sangue per terra.
La sera tardi (verso l'una) eravamo andati a bere intorno alla zona ma era tutto inaccessibile per consentire i lavori di pulizia evidentemente.
anonimo 26-09-17 23.32
@ SimonKeyb
mah io sono stato la cinque giorni dopo l'attacco, a parte un dispiegamento intensivo di forze dell'ordine e controlli, i catalani sono un popolo molto compatto; la routine è ripresa bene, e pensate che il giorno dopo nella rambla c'erano solo candele e mazzi di fiori vicino ai lampioni/fontane di plaza catalunya, da dove era entrato il furgone. Nè un rottame nè una goccia di sangue per terra.
La sera tardi (verso l'una) eravamo andati a bere intorno alla zona ma era tutto inaccessibile per consentire i lavori di pulizia evidentemente.
Noi siamo transitati in tangenziale di Barcellona nel primo pomeriggio del giorno dell'attentato (tre ore prima), ed ho tirato dritto su Girona (poco piu' a nord), arrivando piu' tardi del previsto, unicamente perche' avendola gia' visitata all'andata, il nostro unico scopo era riposarci per la tappa di meta' viaggio.

Al bivio tra Barcellona e Girona, mia moglie ha scattato una foto, quasi come a dire "perche' non giriamo qui?"...

Se avessimo optato per Barcellona, saremmo partiti di notte dal sud Spagna, per arrivare in tarda mattinata nel capoluogo catalano, prendere posto in hotel e poi andare in giro per la citta'.

Nell'orario dell'attentato ci saremmo sicuramente trovati nella zona del caos, anche se le possibilita' di restare direttamente coinvolti ci restano ignote.

Resta il fatto che da quel momento Barcellona e' stata blindata : chi era nella zona rossa non poteva uscire, e chi ne era fuori non poteva entrare.
Molti alberghi hanno offerto ospitatlita' ai turisti bloccati, pero' ci si sarebbe trovati in una situazione comunque grave e quel clima lo si respirava anche a Girona, visto che si sapeva che c'erano cellule di terroristi che vagavano.

Cosi' abbiamo deciso di partire piu' presto del previsto da Girona (la mattina dopo dell'attentato), ed abbiamo fatto bene, perche' la coda in frontiera era gia' consistente, ma dopo il nostro transito e' diventata lunghissima, sia prima che dopo la frontiera (perche' anche, e soprattutto i francesi, controllavano tutto e tutti).

Che cinque giorni dopo la situazione si sia stabilizzata, non mi stupisce : era pieno agosto ed occorreva restituire senso di sicurezza ai turisti, che sono comunque una risorsa fondamentale per la citta' catalana.

So solo che in quelle ore, i 50 km che ci separavano dalla zona dell'attentato, erano un sottile filo, e l'aria che si respirava era pesantissima : diversa da quando accendi la televisione a chilometri di distanza, e resti comunque a fiato sospeso. Li i chilometri sembravano centimetri, ancor di piu' riguardando quella foto scattata al bivio del destino.