Suonare in gruppo

fulezone 20-01-18 13.38
Salve ragazzi volevo da voi un consiglio, suonando con il mio gruppo ci siamo resi conto che ci sono dei problemi che non riusciamo a risolvere, se facciamo un brano improvvisato e vave una forma, ieri sera cosi abbiamo improvvisato una brano dei Litfiba ed è uscito discreto, non male, il problema è poi che provandolo il brano migliora sicuramente ma non raggiunge mai la perfezione, c'è sempre qualcosa che non va, così ci siamo un po' arenati sempre con gli stessi brani che escono discretamente ma non ottimi, ho detto di mettere il brano originale come sottofondo e di suonarci sopra in modo da rispettare tempi attacchi e battute e quando raggiungeremo un buon livello elimineremo la base di sotto e la eseguiamo senza base ma questo potrebbe avere anche riscontri molto negativi, ho dato a tutti la stessa versione da suonare ma capita sempre che ognuno di noi in base alla versione alla quale è affezionato riproduce quella, ognuno riproduce la sua e il brano se ne va per a emo qualche consiglio?
anonimo 20-01-18 13.40
è buona norma che tutti seguano la stessa struttura armonica
fulezone 20-01-18 13.41
@ anonimo
è buona norma che tutti seguano la stessa struttura armonica
la struttura armonica la seguiamo tutti ma in una versione una strofa la fa chitarra in un'altra il pianoforte, e io li ho ceduto ho pensato va be vuoi farla tu falla tu, ma altre cose? O non le fa nessuno o le fanno in due o uno la fa in un modo e un in un altro! Un assolo, uno stacco, la fine poi non si sa mai come deve essere, tipo tutti in coro crescendo e poi stop oppure tronca oppure a libtum!
Non si capisce mai, l'assolo finale degli Angeli di Vasco è venuto fantastico ma dopo 2 minuti di assolo deve finire ma non riusciamo mai a metterci d'accordo!
anonimo 20-01-18 13.44
@ fulezone
la struttura armonica la seguiamo tutti ma in una versione una strofa la fa chitarra in un'altra il pianoforte, e io li ho ceduto ho pensato va be vuoi farla tu falla tu, ma altre cose? O non le fa nessuno o le fanno in due o uno la fa in un modo e un in un altro! Un assolo, uno stacco, la fine poi non si sa mai come deve essere, tipo tutti in coro crescendo e poi stop oppure tronca oppure a libtum!
Non si capisce mai, l'assolo finale degli Angeli di Vasco è venuto fantastico ma dopo 2 minuti di assolo deve finire ma non riusciamo mai a metterci d'accordo!
serve qualcuno che prenda in mano la situazione e diriga il tutto imponendo l'arrangiamento
kurz4ever 20-01-18 13.51
@ anonimo
serve qualcuno che prenda in mano la situazione e diriga il tutto imponendo l'arrangiamento
Concordo se c'è chi ha le capacità e le competenze per farlo, altrimenti imponetevi le stesse versioni live dei pezzi che volete fare e provate a rifarli uguali. Così potrete studiare a casa ed arrivare in sala prove sapendo cosa vi aspetta. Tanto poi comunque dovrete limare...
BB79 20-01-18 14.22
@ fulezone
Salve ragazzi volevo da voi un consiglio, suonando con il mio gruppo ci siamo resi conto che ci sono dei problemi che non riusciamo a risolvere, se facciamo un brano improvvisato e vave una forma, ieri sera cosi abbiamo improvvisato una brano dei Litfiba ed è uscito discreto, non male, il problema è poi che provandolo il brano migliora sicuramente ma non raggiunge mai la perfezione, c'è sempre qualcosa che non va, così ci siamo un po' arenati sempre con gli stessi brani che escono discretamente ma non ottimi, ho detto di mettere il brano originale come sottofondo e di suonarci sopra in modo da rispettare tempi attacchi e battute e quando raggiungeremo un buon livello elimineremo la base di sotto e la eseguiamo senza base ma questo potrebbe avere anche riscontri molto negativi, ho dato a tutti la stessa versione da suonare ma capita sempre che ognuno di noi in base alla versione alla quale è affezionato riproduce quella, ognuno riproduce la sua e il brano se ne va per a emo qualche consiglio?
Per quella che è la mia esperienza, dando x scontato che le armonie ed il basso siano ok, occhio a non sovrapporre le stesse parti fra tastiere e chitarre. ..rischiate un minestrone sonoro e soprattutto curate le dinamiche sono molto importanti e vanno tenute sotto controllo.
In linea di massima ognuno deve riempire uno spazio assegnato e nulla più. ..suonare meno più piano e preciso. Evitare soli troppo lunghi due minuti ...mica suonate progressive???. Il resto vien da sé emo
clouseau57 20-01-18 14.55
Intanto complimenti per il post , e' molto intelligente anche se alcuni lo danno per scontato.
Secondo il mio punto divista bisogna attenersi ad alcune regole fondamentali se non si vuole creare un pasticcio

Prima regola : Suonare poco !
Mi spiego ...ognuno ovviamente vorrebbe improvvisare , esprimere cio' che ha dentro o la propria bravura tecnica.Esistono sicuramente parti in un pezzo dove uno strumento improvvisa ma cio' deve essere rigorosamente previsto e non si devono assolutamente accavallare piu' strumenti che improvvisano a meno che ( in casi rari ) non si tratti del classico duettare ( botta e risposta )

Seconda regola : Sezione ritmica ( Basso e batteria )
Questi due stumenti sono quelli che creano il " groove " , la parte musicale fondamentale sulla quale poggiano armonie ed assoli.Senza una buona sezione ritmica va' tutto a bad woman's'.Quindi occhio !

Terza regola : Studiare le singole parti
Ogni strumento deve conoscere alla perfezione la parte da suonare e deve fare quello , ne' piu' ne' meno , in modo pulito ed efficiente.Questo significa documentartsi con spartiti , tutorials sul tubo e chi piu' ne ha piu' ne metta.E' importante curare le dinamiche delle parti ,sopratutto negli assoli , nelle parti musicali previste o quando intervengono le parti vocali !

Quarta regola: Avere un capo
Come giustamente asseriva un forumer il " capo gruppo " e' colui il quale ha piu' capacita' tecniche piu' orecchio e sopratutto piu' esperienza.E' colui che dirige redarguisce ed approva l'operato del gruppo.Sembra cosa da poco ma non lo e' perche' implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove sarebbe buona norma registrare cio' che si prova alfine di mettere a fuoco le eventuali deficienze.

Quinta regola : Studiate !
E' fondamentale.Se si suona per puro cazzeggio tutto puo' andar bene ma se ci si propone di arrivare ad un solido traguardo bisogna studiare bene il proprio strumento ! Non c'e' verso o lo sifa' o lo si fa'.Un corridore che non conosce dove puo' spingere la propria auto rischia prima o poi inevitabilmente di schiantarsi

Sesta regola : Il progetto
A meno che non si suoni per puro diletto e senza " avere nulla a che pretendere " un gruppo che si rispetti deve avere un suo progetto che sia genere , cover etc.
Quindi sapere in che modo si vuole affrontare questo progetto , se realizzarlo in modo fedele o personalizzarlo.L'importante e' avere le idee ben chiare , sapere cosa si fa' e dove si va' !
Consiglio ovviamente se non esiste grande esperienza e conoscenza musicale di affrontare all'inizio progetti strutturalmente ( per tutti gli strumenti ) semplici o comunque di facile assimilazione per poi , insieme , progredire pian piano.

Queste secondo il mio opinabile punto di vista le regole base per affrontare un discorso di gruppo senza essere necessariamente dei mostri di tecnicismo.Tutto si costruisce e nulla si improvvisa.
Neppure le improvvisazioni !
emo
ahivela 20-01-18 15.38
fulezone ha scritto:
c'è sempre qualcosa che non va


Al 90 per cento il problema in questi casi e' dovuto a batteria o basso.
Quando funzionano bene, e insieme, questi due, il brano cammina da solo e suona gia' bene.
Senza batterista e bassista capaci (non tanto tecnicamente - non servono a nulla i virtuosismi - quanto musicalmente, con la testa intendo) non andrete mai molto lontano.
Per il resto sottoscrivo tutti gli ottimi consigli che ti ha gia' dato clouseau57
monika_A3 20-01-18 15.53
clouseau57 ha scritto:
Quarta regola: Avere un capo
(...) implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove (...)


Concordo al 100%. Mi è capitato diverse volte in passato di partecipare come tastierista di supporto in formazioni rock: non essendo dei professionisti, la tentazione di andarsene per i fatti propri sul finire di ogni riff è onnipresente.

Attualmente adottiamo questa soluzione: per ogni pezzo che suoniamo c'è una specie di 'incaricato' del gruppo che gentilmente impone delle linee guida... procedere in questo modo in un duo è appagante emo
fulezone 20-01-18 22.00
@ monika_A3
clouseau57 ha scritto:
Quarta regola: Avere un capo
(...) implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove (...)


Concordo al 100%. Mi è capitato diverse volte in passato di partecipare come tastierista di supporto in formazioni rock: non essendo dei professionisti, la tentazione di andarsene per i fatti propri sul finire di ogni riff è onnipresente.

Attualmente adottiamo questa soluzione: per ogni pezzo che suoniamo c'è una specie di 'incaricato' del gruppo che gentilmente impone delle linee guida... procedere in questo modo in un duo è appagante emo
So che é banale ma noi nasciamo come cover di Vasco, le canzoni che vengono bene sono Un gran bel film, gli Angeli viene discretamente, Sally cosi cosi, Ridere di te insomma qualcosa non va e la stessa cosa anche se un po' meglio una canzone per te, Vivere discreta, Vivere una favola carina ma da rivedere, Albachiara abbandonata e ora stiamo provando Colpa D'Alfredo, spesso mi ritrovo per evitare di fare ulteriore casino a suonare un paio di note di string non di più, suonare il minimo indispensabile, meglio gli spari sopra in cui accompagno le chitarre con l'hammond e ogni volta l'intro di piano carina anche se devo studiare un po' meglio e poi si perde, io mi accorgo degli errori che faccio ma poi riascoltando le registrazioni mi consolo nel sentire anche qualche errorino degli altri, il batterista é bravo e il bassista penso anche però forse qualche errore di troppo cmq é lui il leader del gruppo e io scelgo le versioni

Come si posta un brano?
fulezone 20-01-18 22.19
@ monika_A3
clouseau57 ha scritto:
Quarta regola: Avere un capo
(...) implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove (...)


Concordo al 100%. Mi è capitato diverse volte in passato di partecipare come tastierista di supporto in formazioni rock: non essendo dei professionisti, la tentazione di andarsene per i fatti propri sul finire di ogni riff è onnipresente.

Attualmente adottiamo questa soluzione: per ogni pezzo che suoniamo c'è una specie di 'incaricato' del gruppo che gentilmente impone delle linee guida... procedere in questo modo in un duo è appagante emo
Quando suonavo in un duo, anni fa, la mia cantante mi faceva dei gesti, pugno chiuso che gira significava continua, un giro di pugno e poi fermo significava chiudi, giro di pugno poi fermo con mano aperta chiudi sfumando, avevamo visto i gesti in un libro e funzionavano bene
SimonKeyb 21-01-18 02.02
@ fulezone
Quando suonavo in un duo, anni fa, la mia cantante mi faceva dei gesti, pugno chiuso che gira significava continua, un giro di pugno e poi fermo significava chiudi, giro di pugno poi fermo con mano aperta chiudi sfumando, avevamo visto i gesti in un libro e funzionavano bene
c'è anche il gesto dell'ombrello nel caso in cui sbagli tonalità? emo

i problemi di una band che non funziona solitamente o sono tuoi o sono degli altri emo nel dubbio sappi che esistono anche altre formazioni, se una non gira è per una serie di ragioni risolvibili o meno; alle volte non fa male cambiare aria.
anonimo 21-01-18 07.36
@ clouseau57
Intanto complimenti per il post , e' molto intelligente anche se alcuni lo danno per scontato.
Secondo il mio punto divista bisogna attenersi ad alcune regole fondamentali se non si vuole creare un pasticcio

Prima regola : Suonare poco !
Mi spiego ...ognuno ovviamente vorrebbe improvvisare , esprimere cio' che ha dentro o la propria bravura tecnica.Esistono sicuramente parti in un pezzo dove uno strumento improvvisa ma cio' deve essere rigorosamente previsto e non si devono assolutamente accavallare piu' strumenti che improvvisano a meno che ( in casi rari ) non si tratti del classico duettare ( botta e risposta )

Seconda regola : Sezione ritmica ( Basso e batteria )
Questi due stumenti sono quelli che creano il " groove " , la parte musicale fondamentale sulla quale poggiano armonie ed assoli.Senza una buona sezione ritmica va' tutto a bad woman's'.Quindi occhio !

Terza regola : Studiare le singole parti
Ogni strumento deve conoscere alla perfezione la parte da suonare e deve fare quello , ne' piu' ne' meno , in modo pulito ed efficiente.Questo significa documentartsi con spartiti , tutorials sul tubo e chi piu' ne ha piu' ne metta.E' importante curare le dinamiche delle parti ,sopratutto negli assoli , nelle parti musicali previste o quando intervengono le parti vocali !

Quarta regola: Avere un capo
Come giustamente asseriva un forumer il " capo gruppo " e' colui il quale ha piu' capacita' tecniche piu' orecchio e sopratutto piu' esperienza.E' colui che dirige redarguisce ed approva l'operato del gruppo.Sembra cosa da poco ma non lo e' perche' implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove sarebbe buona norma registrare cio' che si prova alfine di mettere a fuoco le eventuali deficienze.

Quinta regola : Studiate !
E' fondamentale.Se si suona per puro cazzeggio tutto puo' andar bene ma se ci si propone di arrivare ad un solido traguardo bisogna studiare bene il proprio strumento ! Non c'e' verso o lo sifa' o lo si fa'.Un corridore che non conosce dove puo' spingere la propria auto rischia prima o poi inevitabilmente di schiantarsi

Sesta regola : Il progetto
A meno che non si suoni per puro diletto e senza " avere nulla a che pretendere " un gruppo che si rispetti deve avere un suo progetto che sia genere , cover etc.
Quindi sapere in che modo si vuole affrontare questo progetto , se realizzarlo in modo fedele o personalizzarlo.L'importante e' avere le idee ben chiare , sapere cosa si fa' e dove si va' !
Consiglio ovviamente se non esiste grande esperienza e conoscenza musicale di affrontare all'inizio progetti strutturalmente ( per tutti gli strumenti ) semplici o comunque di facile assimilazione per poi , insieme , progredire pian piano.

Queste secondo il mio opinabile punto di vista le regole base per affrontare un discorso di gruppo senza essere necessariamente dei mostri di tecnicismo.Tutto si costruisce e nulla si improvvisa.
Neppure le improvvisazioni !
emo
Da incorniciare
maxpiano69 21-01-18 08.19
@ clouseau57
Intanto complimenti per il post , e' molto intelligente anche se alcuni lo danno per scontato.
Secondo il mio punto divista bisogna attenersi ad alcune regole fondamentali se non si vuole creare un pasticcio

Prima regola : Suonare poco !
Mi spiego ...ognuno ovviamente vorrebbe improvvisare , esprimere cio' che ha dentro o la propria bravura tecnica.Esistono sicuramente parti in un pezzo dove uno strumento improvvisa ma cio' deve essere rigorosamente previsto e non si devono assolutamente accavallare piu' strumenti che improvvisano a meno che ( in casi rari ) non si tratti del classico duettare ( botta e risposta )

Seconda regola : Sezione ritmica ( Basso e batteria )
Questi due stumenti sono quelli che creano il " groove " , la parte musicale fondamentale sulla quale poggiano armonie ed assoli.Senza una buona sezione ritmica va' tutto a bad woman's'.Quindi occhio !

Terza regola : Studiare le singole parti
Ogni strumento deve conoscere alla perfezione la parte da suonare e deve fare quello , ne' piu' ne' meno , in modo pulito ed efficiente.Questo significa documentartsi con spartiti , tutorials sul tubo e chi piu' ne ha piu' ne metta.E' importante curare le dinamiche delle parti ,sopratutto negli assoli , nelle parti musicali previste o quando intervengono le parti vocali !

Quarta regola: Avere un capo
Come giustamente asseriva un forumer il " capo gruppo " e' colui il quale ha piu' capacita' tecniche piu' orecchio e sopratutto piu' esperienza.E' colui che dirige redarguisce ed approva l'operato del gruppo.Sembra cosa da poco ma non lo e' perche' implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove sarebbe buona norma registrare cio' che si prova alfine di mettere a fuoco le eventuali deficienze.

Quinta regola : Studiate !
E' fondamentale.Se si suona per puro cazzeggio tutto puo' andar bene ma se ci si propone di arrivare ad un solido traguardo bisogna studiare bene il proprio strumento ! Non c'e' verso o lo sifa' o lo si fa'.Un corridore che non conosce dove puo' spingere la propria auto rischia prima o poi inevitabilmente di schiantarsi

Sesta regola : Il progetto
A meno che non si suoni per puro diletto e senza " avere nulla a che pretendere " un gruppo che si rispetti deve avere un suo progetto che sia genere , cover etc.
Quindi sapere in che modo si vuole affrontare questo progetto , se realizzarlo in modo fedele o personalizzarlo.L'importante e' avere le idee ben chiare , sapere cosa si fa' e dove si va' !
Consiglio ovviamente se non esiste grande esperienza e conoscenza musicale di affrontare all'inizio progetti strutturalmente ( per tutti gli strumenti ) semplici o comunque di facile assimilazione per poi , insieme , progredire pian piano.

Queste secondo il mio opinabile punto di vista le regole base per affrontare un discorso di gruppo senza essere necessariamente dei mostri di tecnicismo.Tutto si costruisce e nulla si improvvisa.
Neppure le improvvisazioni !
emo
emo emo sottoscrivo!
SimonKeyb 21-01-18 11.10
@ clouseau57
Intanto complimenti per il post , e' molto intelligente anche se alcuni lo danno per scontato.
Secondo il mio punto divista bisogna attenersi ad alcune regole fondamentali se non si vuole creare un pasticcio

Prima regola : Suonare poco !
Mi spiego ...ognuno ovviamente vorrebbe improvvisare , esprimere cio' che ha dentro o la propria bravura tecnica.Esistono sicuramente parti in un pezzo dove uno strumento improvvisa ma cio' deve essere rigorosamente previsto e non si devono assolutamente accavallare piu' strumenti che improvvisano a meno che ( in casi rari ) non si tratti del classico duettare ( botta e risposta )

Seconda regola : Sezione ritmica ( Basso e batteria )
Questi due stumenti sono quelli che creano il " groove " , la parte musicale fondamentale sulla quale poggiano armonie ed assoli.Senza una buona sezione ritmica va' tutto a bad woman's'.Quindi occhio !

Terza regola : Studiare le singole parti
Ogni strumento deve conoscere alla perfezione la parte da suonare e deve fare quello , ne' piu' ne' meno , in modo pulito ed efficiente.Questo significa documentartsi con spartiti , tutorials sul tubo e chi piu' ne ha piu' ne metta.E' importante curare le dinamiche delle parti ,sopratutto negli assoli , nelle parti musicali previste o quando intervengono le parti vocali !

Quarta regola: Avere un capo
Come giustamente asseriva un forumer il " capo gruppo " e' colui il quale ha piu' capacita' tecniche piu' orecchio e sopratutto piu' esperienza.E' colui che dirige redarguisce ed approva l'operato del gruppo.Sembra cosa da poco ma non lo e' perche' implicitamente si assume la responsabilita' di quello che si riesce a produrre.Intanto durante le prove sarebbe buona norma registrare cio' che si prova alfine di mettere a fuoco le eventuali deficienze.

Quinta regola : Studiate !
E' fondamentale.Se si suona per puro cazzeggio tutto puo' andar bene ma se ci si propone di arrivare ad un solido traguardo bisogna studiare bene il proprio strumento ! Non c'e' verso o lo sifa' o lo si fa'.Un corridore che non conosce dove puo' spingere la propria auto rischia prima o poi inevitabilmente di schiantarsi

Sesta regola : Il progetto
A meno che non si suoni per puro diletto e senza " avere nulla a che pretendere " un gruppo che si rispetti deve avere un suo progetto che sia genere , cover etc.
Quindi sapere in che modo si vuole affrontare questo progetto , se realizzarlo in modo fedele o personalizzarlo.L'importante e' avere le idee ben chiare , sapere cosa si fa' e dove si va' !
Consiglio ovviamente se non esiste grande esperienza e conoscenza musicale di affrontare all'inizio progetti strutturalmente ( per tutti gli strumenti ) semplici o comunque di facile assimilazione per poi , insieme , progredire pian piano.

Queste secondo il mio opinabile punto di vista le regole base per affrontare un discorso di gruppo senza essere necessariamente dei mostri di tecnicismo.Tutto si costruisce e nulla si improvvisa.
Neppure le improvvisazioni !
emo
qui parla l'esperienza, niente da aggiungere
michelet 21-01-18 11.49
Anche secondo me, che piaccia o meno, in un gruppo deve esserci qualcuno che prende le decisioni e dà le direttive. Magari questo avviene dopo che c'è stata una discussione per stabilire come verranno realizzati gli arrangiamenti delle canzoni e chi fa cosa. Però, una volta deciso, tutti devono attenersi a quanto democraticamente deliberato.
L'intelligenza dei singoli componenti sta nell'accettare in modo aperto e costruttivo le eventuali critiche volte al miglioramento della esecuzione nel suo complesso, perché tutto è perfettibile.
Tuttavia la realtà è ben diversa dalla teoria ed ecco perché, da molto tempo, ho abbandonato di suonare nei gruppi emo
anonimo 21-01-18 11.50
@ fulezone
Salve ragazzi volevo da voi un consiglio, suonando con il mio gruppo ci siamo resi conto che ci sono dei problemi che non riusciamo a risolvere, se facciamo un brano improvvisato e vave una forma, ieri sera cosi abbiamo improvvisato una brano dei Litfiba ed è uscito discreto, non male, il problema è poi che provandolo il brano migliora sicuramente ma non raggiunge mai la perfezione, c'è sempre qualcosa che non va, così ci siamo un po' arenati sempre con gli stessi brani che escono discretamente ma non ottimi, ho detto di mettere il brano originale come sottofondo e di suonarci sopra in modo da rispettare tempi attacchi e battute e quando raggiungeremo un buon livello elimineremo la base di sotto e la eseguiamo senza base ma questo potrebbe avere anche riscontri molto negativi, ho dato a tutti la stessa versione da suonare ma capita sempre che ognuno di noi in base alla versione alla quale è affezionato riproduce quella, ognuno riproduce la sua e il brano se ne va per a emo qualche consiglio?
Prècis lè mort
Roberto_Forest 21-01-18 12.06
Io non ho mai avuto problemi a suonare nei gruppi e il risultato era sempre quello che vi si aspettava a grandi linee. Solo una volta, in trio, ho avuto difficoltà perche batteriata non si ricordava mai gli stacchi, e faceva sempre gli stessi errori. Lì c'è poco da fare...
Che esperienza avete? Errori non dovete farne. In genere sono i batteristi che dettano il finale. Se il batterista è incerto non è un batterista. E anche il basso non deve sbagliare mai, ma i bassisti si sa sono sempre un po sbadati..
anonimo 21-01-18 12.26
@ Roberto_Forest
Io non ho mai avuto problemi a suonare nei gruppi e il risultato era sempre quello che vi si aspettava a grandi linee. Solo una volta, in trio, ho avuto difficoltà perche batteriata non si ricordava mai gli stacchi, e faceva sempre gli stessi errori. Lì c'è poco da fare...
Che esperienza avete? Errori non dovete farne. In genere sono i batteristi che dettano il finale. Se il batterista è incerto non è un batterista. E anche il basso non deve sbagliare mai, ma i bassisti si sa sono sempre un po sbadati..
Batteria e basso dettano legge nella musica
Ne ho conosciuti anch’io dei cani morti a suonare.
Subito abbandonati ( sbagliavano sempre le stesse cose ).
Irrecuperabili
clouseau57 21-01-18 13.38
michelet ha scritto:
Tuttavia la realtà è ben diversa dalla teoria ed ecco perché, da molto tempo, ho abbandonato di suonare nei gruppi emo

Come non condividere...emo