I gesti d'Amore non richiedono nessun compenso.

Petra 28-06-18 18.00
Il titolo è un testo di Dawson's Creek! Il prosieguo è il mio commento! Un gesto d’amore può essere inteso come porre: una stretta di mano, un benevolo sorriso, una carezza, un bacio, ecc..
In sintesi, è offrire un dono.
L’intenzione del donatore del “gesto” è soggettiva.
Ogni persona si differenzia per la sensibilità nell’offrire il dono: come cosa e quale scelta strategica usare nel realizzare il “gesto”.
Fare un dono, di per sé, è già avere il “compenso”: il piacere, il gusto, la contentezza, l’immensa gioia intrinseca nel donare.
Il “gesto d’amore”, contemporaneamente, nel praticarlo è come un bucaneve che genera il “compenso!”
Il gesto/dono, se fatto con amore, è come un vulcano del quale non si conosce l’entità del dilagarsi della lava; è un momento di contegni privi di regole ragionate, il “gesto” sprigiona alimento all’inarrestabile vortice d’amore!
Ne consegue che non dovrebbero esserci motivazioni ragionate; qualora ci fossero inibirebbero “ l’amore”.
Il vero donare con amore è istintivo!
Ognuno può riflettere su un suo esempio avvenuto, chiedendosi il perché l’ha fatto!
Qualora lo abbia fatto con l’intenzione di venire contraccambiato, il suo gesto potrebbe non essere stato un “gesto d’amore”, bensì un preventivato conveniente baratto.
Chi è concorde con le mie spiegazioni è un donatore: leggiadro, sognatore, romantico, nonché generoso di “gesti d’amore, calamitato da una miriade di incantesimi!
L’umana verità del gesto d’amore, la conosce solo l’offerente del gesto d’amore praticato.
Non scordarsi che la vera verità all’uomo non è dato possederla.
E’ bene, quindi, custodire segretamente l’atto dell’offerta per evitare di apparire un caritatevole camuffato.
Petra.
markelly2 02-07-18 19.47
Dawson Creek, Beverly Hills, cartoni animati, certo: sciocchezzuole adolescenziali, con i loro messaggi positivi, tutti li hanno guardati, nessuno ha imparato niente.