Brani molto semplici ma molto belli

fulezone 04-10-18 15.55
Con il mio gruppo stiamo provando dei nuovi brani, alcuni molto famosi come Loosing My Religion, Come Thogheter, oggi proveremo per la prima volta Iris dei Goo Goo Dolls, la cosa di cui mi sono reso conto è che molti di questi brani sono di una semplicità imbarazzante, anche Loosing My Religion è ripetitiva alla noia, 5 minuti di canzone sempre uguale, a sentirla invece sembra un brano molto ricco e complicato, stessa cosa per Iris, alla fine anche quella dei Beatles si svolge in un giro sempre uguale di pochi accordi, così mi è venuta l'idea che forse il segreto del successo sta nella semplicità del brano, al cervello sembra piacere le cantilene ripetitive per cui un brano che alla fine è fatto da pochi accordi semplici risulta piacevole all'ascolto...
é possibile quello che dico oppure è una sensazione sbagliata che ho?
FranzBraile 04-10-18 16.21
@ fulezone
Con il mio gruppo stiamo provando dei nuovi brani, alcuni molto famosi come Loosing My Religion, Come Thogheter, oggi proveremo per la prima volta Iris dei Goo Goo Dolls, la cosa di cui mi sono reso conto è che molti di questi brani sono di una semplicità imbarazzante, anche Loosing My Religion è ripetitiva alla noia, 5 minuti di canzone sempre uguale, a sentirla invece sembra un brano molto ricco e complicato, stessa cosa per Iris, alla fine anche quella dei Beatles si svolge in un giro sempre uguale di pochi accordi, così mi è venuta l'idea che forse il segreto del successo sta nella semplicità del brano, al cervello sembra piacere le cantilene ripetitive per cui un brano che alla fine è fatto da pochi accordi semplici risulta piacevole all'ascolto...
é possibile quello che dico oppure è una sensazione sbagliata che ho?
Mah... per me non esistono i "pezzi facili"... E' facile e "non sempre" se li fai in spiaggia con "una" chitarra. Altrimenti quello che tu senti pieno nell'originale è appunto l'arrangiamento che di solito ad un gruppo di 4 persone "sfugge" e poi ci si chiede perché sia vuoto e via dicendo.
Prendi ad esempio un file MIDI di quelli buoni, caricalo su MuseScore o altro e vedrai che gli strumenti in gioco sono molto più dei soliti quattro e che all'interno del pezzo ci sono molte variazioni, arpeggi, armonie e stiamo parlando di un semplice MIDI.
D'altra parte possiamo dire che "non esiste" nemmeno il pezzo "difficile", se questo pezzo difficile lo dividi ad es. misura per misura e vai ad apprendere pezzo per pezzo l'intera canzona, ecco che qualcosa che sembrava difficilissimo comincia ad essere abbordabile.....
Tutto sempre IMHO emo
Aggiungo... SI è vero! Un semplice ritornello orecchiabile può diventare un successo (questo una volta).... Es.: O mare nero mare nero mare ne'....
Oggi come oggi... il massimo successo che puoi avere col miglior ritornello (che poi diventa un tormentone) ti dura una e una sola stagione.... l'anno prox nessuno più lo canterà...
Il motivo??? Mi sfugge..... emo
Raptus 04-10-18 17.00
@ FranzBraile
Mah... per me non esistono i "pezzi facili"... E' facile e "non sempre" se li fai in spiaggia con "una" chitarra. Altrimenti quello che tu senti pieno nell'originale è appunto l'arrangiamento che di solito ad un gruppo di 4 persone "sfugge" e poi ci si chiede perché sia vuoto e via dicendo.
Prendi ad esempio un file MIDI di quelli buoni, caricalo su MuseScore o altro e vedrai che gli strumenti in gioco sono molto più dei soliti quattro e che all'interno del pezzo ci sono molte variazioni, arpeggi, armonie e stiamo parlando di un semplice MIDI.
D'altra parte possiamo dire che "non esiste" nemmeno il pezzo "difficile", se questo pezzo difficile lo dividi ad es. misura per misura e vai ad apprendere pezzo per pezzo l'intera canzona, ecco che qualcosa che sembrava difficilissimo comincia ad essere abbordabile.....
Tutto sempre IMHO emo
Aggiungo... SI è vero! Un semplice ritornello orecchiabile può diventare un successo (questo una volta).... Es.: O mare nero mare nero mare ne'....
Oggi come oggi... il massimo successo che puoi avere col miglior ritornello (che poi diventa un tormentone) ti dura una e una sola stagione.... l'anno prox nessuno più lo canterà...
Il motivo??? Mi sfugge..... emo
Il motivo è molto semplice, il tormentone non punta alla qualità del ritornello ma alla orecchiabilità generale, son due cose diverse.
Una canzone di Battisti (esempio perfetto a mio parere) è fantastica perchè il ritornello non lo ricordi perchè orecchiabile ma perchè è di grandissimo impatto. Cosa vuol dire d'impatto? Che ha quel qualcosa in più, parole fuse con la musica che non danno solo piacere all'orecchio ma anche al cervello.
E' quello che non capiscono secondo me molti artisti di adesso.
Ascolto spesso artisti amatoriali, hanno ritornelli accattivanti, quello che vuoi ma... dopo? Non ti ricordi nemmeno di aver ascoltato la canzone.
Purtroppo dagli anni novanta in poi s'è persa l'enfasi sulla melodia prediligendo molto di più la parte ritmata... il perchè? Mode.. forse si erano troppo assuefatti a quello stile preferendo più avanti brani dall'andamento meno altalenante (se hai un ritornello di grande impatto, di solito lo enfatizzi con delle strofe meno piene e questo non piace a tutti).
Una sorte simile l'ha avuta anche la presenza degli assoli nelle canzoni pop. Se notate prima degli anni 90 piazzavano assoli ovunque... adesso nella commerciale son praticamente scomparsi.
fulezone 04-10-18 17.20
@ Raptus
Il motivo è molto semplice, il tormentone non punta alla qualità del ritornello ma alla orecchiabilità generale, son due cose diverse.
Una canzone di Battisti (esempio perfetto a mio parere) è fantastica perchè il ritornello non lo ricordi perchè orecchiabile ma perchè è di grandissimo impatto. Cosa vuol dire d'impatto? Che ha quel qualcosa in più, parole fuse con la musica che non danno solo piacere all'orecchio ma anche al cervello.
E' quello che non capiscono secondo me molti artisti di adesso.
Ascolto spesso artisti amatoriali, hanno ritornelli accattivanti, quello che vuoi ma... dopo? Non ti ricordi nemmeno di aver ascoltato la canzone.
Purtroppo dagli anni novanta in poi s'è persa l'enfasi sulla melodia prediligendo molto di più la parte ritmata... il perchè? Mode.. forse si erano troppo assuefatti a quello stile preferendo più avanti brani dall'andamento meno altalenante (se hai un ritornello di grande impatto, di solito lo enfatizzi con delle strofe meno piene e questo non piace a tutti).
Una sorte simile l'ha avuta anche la presenza degli assoli nelle canzoni pop. Se notate prima degli anni 90 piazzavano assoli ovunque... adesso nella commerciale son praticamente scomparsi.
Prendi IRIS, un brano del 1998, non parliamo di un tormentone lo avremmo già dimenticato e invece è un brano di 20 anni fa, non so nemmeno se i Goo Goo Dools hanno fatto altri brani, io dico un brano semplice che praticamente ripete 3 accordi per tutto il brano
Sim La Sol, 3 minuti e 35 secondi di brano fatto con 3 accordi,
10 dischi di platino
4 milioni di copie vendute di un singolo!

uno si scervella per fare quacosa di originale quando invece bastano 3 accordi per fare un successono,
so di non essere brano a spiegarmi, ma l'intero brano si articola in 3 accordi
chitarra basso batteria e strings
LukeBB 04-10-18 17.25
E msno male che sono scomparsi gli assoli 😂😂😂😂😂😜😜

Scherzi a parte, l’arte di certi pezzi storici sta proprio nella semplicità della scrittura, ma prendi come together: un’innovazione, per l’epoca, come pochi sono riusciti a fare. La ritmica particolare di Sir Rngo, e il giro di basso mai sentito prima di McCartney. E qui chi si scaglia contro i Beatles farebbe bene a riascoltarli interamente con attenzione. Piacciano o non piacciano, ma hanno fatto la storia 👏🏼

Comunque la semplicità non è da sottovalutare: paradossalmente è quasi più difficilesuonare un giro di accordi con il giusto equilibrio e l giusta intenzione, piuttosto che un caxxo di assoloda 30o note al secondo.

È evoluto il modo di fruire la musica, la produzione musicale è stata totalmente rivoluzionata, ed è evoluto anche il modo di suonare del chitarrista.
Raptus 04-10-18 17.46
@ LukeBB
E msno male che sono scomparsi gli assoli 😂😂😂😂😂😜😜

Scherzi a parte, l’arte di certi pezzi storici sta proprio nella semplicità della scrittura, ma prendi come together: un’innovazione, per l’epoca, come pochi sono riusciti a fare. La ritmica particolare di Sir Rngo, e il giro di basso mai sentito prima di McCartney. E qui chi si scaglia contro i Beatles farebbe bene a riascoltarli interamente con attenzione. Piacciano o non piacciano, ma hanno fatto la storia 👏🏼

Comunque la semplicità non è da sottovalutare: paradossalmente è quasi più difficilesuonare un giro di accordi con il giusto equilibrio e l giusta intenzione, piuttosto che un caxxo di assoloda 30o note al secondo.

È evoluto il modo di fruire la musica, la produzione musicale è stata totalmente rivoluzionata, ed è evoluto anche il modo di suonare del chitarrista.
Si ma l'orecchio umano è ancora quello.
Mentre posso capire che un assolo possa stancare (in realtà se fatti come negli anni novanta per me invece arricchisce, opinioni emo) un ritornello di forte impatto per me è eterno.
Motivo per cui ci troviamo sempre a scrivere di brani di tanti anni fa, semplicissimi (tecnicamente) ma stra complessi se li si deve reinventare.
Adesso invece tutti guardano solo alla tecnica, alla qualità realizzativa e l'orecchiabilità generale senza cercare il sentimento e di emozionare chi ascolta.
anonimo 04-10-18 17.49
fulezone ha scritto:
Thogheter


Together.

Ad ogni modo, e da sempre: "l'arte del ceramista sta nella ciotola".

Contrariamente a quanto leggo spesso qui, io sostengo che la grandezza musicale non sia quella di infilare scale da trecento note al secondo mettendoci dentro gli accordi di 9 diminuita quando meno ce lo si aspetta (cosa di cui non frega niente a nessuno).

La cosa difficile non è fare le cover di Jarrett, ma scrivere Il Cielo in una Stanza.
ruggero 04-10-18 17.59
@ anonimo
fulezone ha scritto:
Thogheter


Together.

Ad ogni modo, e da sempre: "l'arte del ceramista sta nella ciotola".

Contrariamente a quanto leggo spesso qui, io sostengo che la grandezza musicale non sia quella di infilare scale da trecento note al secondo mettendoci dentro gli accordi di 9 diminuita quando meno ce lo si aspetta (cosa di cui non frega niente a nessuno).

La cosa difficile non è fare le cover di Jarrett, ma scrivere Il Cielo in una Stanza.
quando scrivo canzoni con un caro amico (che ne sa più di me) mi dice che il brano funziona quando pur spogliandolo rimane in piedi. Inoltre la maggiore efficacia si ha quando il senso del brano (il messaggio) è adeguato al vestito (la musica, la melodia). Questi che avete citato sono esempi che ricalcano le caratteristiche che ho citato.
orange1978 04-10-18 18.59
é una questione di alchimia degli ingredienti, di equilibri delicati, sottili...in cui si fondono differenti aspetti che interagiscono tra loro chimicamente.

come nella cucina....prendi la pizza....cosa cé di piu buono di una pizza margherita, pomodoro mozzarella basilico olio origano....un pizzico di sale...se gli ingredienti sono buoni e la cottura é ok, e se la base ovviamente é ben fatta, é un piatto di sicuro successo, uno potrebbe dire ma é semplice, perche non metterci sopra 40 ingredienti invece che due o tre? sarebbe piu complessa e quindi piu buona perche raffinata....e invece no, dipende.

dipende dalla situazione, se é una cena di classe o un pranzo veloce o se é una cena leggera ma gustosa, ma fare un buon piatto con pochi ingredienti semplici e di qualitá certo che é possibile, la ricetta vincente spesso é la semplicitá unita al gusto, con le canzoni succede piu o meno la stessa cosa.
markelly2 04-10-18 19.44
@ fulezone
Con il mio gruppo stiamo provando dei nuovi brani, alcuni molto famosi come Loosing My Religion, Come Thogheter, oggi proveremo per la prima volta Iris dei Goo Goo Dolls, la cosa di cui mi sono reso conto è che molti di questi brani sono di una semplicità imbarazzante, anche Loosing My Religion è ripetitiva alla noia, 5 minuti di canzone sempre uguale, a sentirla invece sembra un brano molto ricco e complicato, stessa cosa per Iris, alla fine anche quella dei Beatles si svolge in un giro sempre uguale di pochi accordi, così mi è venuta l'idea che forse il segreto del successo sta nella semplicità del brano, al cervello sembra piacere le cantilene ripetitive per cui un brano che alla fine è fatto da pochi accordi semplici risulta piacevole all'ascolto...
é possibile quello che dico oppure è una sensazione sbagliata che ho?
Un brano semplice ma bello e incisivo come questo senza tuttavia essere banale.
fulezone 04-10-18 20.50
@ markelly2
Un brano semplice ma bello e incisivo come questo senza tuttavia essere banale.
Io ho avuto l'impressione che spesso si confonde la bellezza di una musica con la bravura dell'esecutore, ci sono brani che sono effettivamente insuonabili, complessi, difficili, chi li suona deve essere veramente bravo, e allora siccome chi suona quel brano deve per forza essere bravo allora quel brano deve essere per forza bello...
markelly2 04-10-18 20.52
Qualcuno di voi afferma che suonare un brano semplice può comunque essere difficile.
Sì certo, capisco che in certi casi sia così, però prendiamo Loosing My Religion proposto dal nostro Fulezone.
Dai ammettiamolo è facilissimo.
Certi brani sono belli senza avere alcuna difficoltà.
Anche se io personalmente dico che sì è bello, ma non è un capolavoro imho.
Mentre già Come Together ha qualcosa in più, di particolare e innovativo, una carica nuova che ancora oggi incanta.
markelly2 04-10-18 20.55
@ fulezone
Io ho avuto l'impressione che spesso si confonde la bellezza di una musica con la bravura dell'esecutore, ci sono brani che sono effettivamente insuonabili, complessi, difficili, chi li suona deve essere veramente bravo, e allora siccome chi suona quel brano deve per forza essere bravo allora quel brano deve essere per forza bello...
La semplicità spesso paga, ma io ammiro anche chi riesce a fare cose per me insuonabili (per mia scarsa tecnica ma soprattutto per mia mancata comprensione concettuale)
anonimo 05-10-18 16.10
@ markelly2
La semplicità spesso paga, ma io ammiro anche chi riesce a fare cose per me insuonabili (per mia scarsa tecnica ma soprattutto per mia mancata comprensione concettuale)
Un bravo musicista è quello che sa suonare le cose semplici con gusto, la giusta sensibilità, il tocco adeguato, il tiro giusto. È qualcuno capace di "far parlare" il brano.

Chi si arrampica a fare le sboronate è un fenomeno da baraccone o un bravo musicista che fa il fenomeno da baraccone.
lucabbrasi 05-10-18 17.14
..sto partecipando in questo periodo in una cover di Sade. Molti dei pezzi sono costruiti su 2-3 accordi.
Ma il gioco di equilibri, dinamiche e quant'altro è di una difficoltà mai provata...ho provato meno difficoltà quando suonavo roba tipo "Hang up your hang ups" di Hancock...
markelly2 05-10-18 20.03
@ anonimo
Un bravo musicista è quello che sa suonare le cose semplici con gusto, la giusta sensibilità, il tocco adeguato, il tiro giusto. È qualcuno capace di "far parlare" il brano.

Chi si arrampica a fare le sboronate è un fenomeno da baraccone o un bravo musicista che fa il fenomeno da baraccone.
Veramente io pensavo a gente tipo Terry Reily, Luigi Nono, Robert Fripp.
fulezone 05-10-18 20.27
@ markelly2
Veramente io pensavo a gente tipo Terry Reily, Luigi Nono, Robert Fripp.
Cmq per quanto riguarda Iris é semplice come giro di accordi perché si alternano 2 gruppi di accordi ma poi la struttura musicale invece non é così semplice, mi doceva il batterista che andare fuori tempo in questo brano é veramente facile perche si alternano due metriche totalmente differenti tra loro che si intersecano in un passaggio molto piu complesso, cmq il brano é molto bello
LukeBB 05-10-18 20.48
@ fulezone
Cmq per quanto riguarda Iris é semplice come giro di accordi perché si alternano 2 gruppi di accordi ma poi la struttura musicale invece non é così semplice, mi doceva il batterista che andare fuori tempo in questo brano é veramente facile perche si alternano due metriche totalmente differenti tra loro che si intersecano in un passaggio molto piu complesso, cmq il brano é molto bello
Basta studiare bene e fuori tempo non ci vai, alla fine alternano solo un 6/8 e un 4/4, non c’è di mezzo un 13/16 😂😂😂😂
fulezone 05-10-18 21.13
@ LukeBB
Basta studiare bene e fuori tempo non ci vai, alla fine alternano solo un 6/8 e un 4/4, non c’è di mezzo un 13/16 😂😂😂😂
Ma infatti non e andato fuori tempo ha detto che é facile andarci
anonimo 06-10-18 20.46
markelly2 ha scritto:
Veramente io pensavo a gente tipo Terry Reily, Luigi Nono, Robert Fripp.


Oh be'. Allora stiamo parlando di grandi compositori. Lì si tratta di "altra" tecnica, di "altra" difficoltà: intellettuale.