wildcat80 ha scritto:
Oggi ho un collega di 45 anni che aveva anche lui interrotto gli studi da ragazzino, e ha ripreso, in un doppio binario: la classica e il jazz.
Secondo me ha fatto benissimo. Anni fa ho preso lezioni di canto moderno e tuttora mi diletto, ma sento che mi manca l'impostazione lirica che comunque in certe situazioni è utile. Infatti in autunno vorrei iniziare a prendere lezioni di canto lirico, avvisando però il maestro che le mie reali intenzioni non sono imparare il belcanto ma soltanto l'impostazione. Non so se esistano insegnanti di canto moderno che formano anche sull'impostazione lirica, io qui in zona non ne ho trovati.
wildcat80 ha scritto:
Tutta questa premessa per dire che a una certa età non è impossibile imparare, anzi, per molti aspetti più si è adulti più c'è la testa, e si riesce a far rendere il poco tempo disponibile al meglio, più che da ragazzini.
Si cresce e si matura come in tutto il resto.
Sempre secondo me, se l'obiettivo non è il posto fisso in una orchestra, l'età conta fino a un certo punto. Ho esperito personalmente - confrontandomi con altri adulti - che l'entusiasmo e l'abnegazione contano più dell'età. Vedo ragazzini privi di qualsiasi passione per la musica, spinti dai genitori a studiare uno strumento. Poco tempo fa ho suonato con un batterista letargico, di una freddezza impressionante... ho saputo in seguito che era diplomato in conservatorio!
wildcat80 ha scritto:
Sul versante jazz è una tragedia, perché fatica molto a uscire dal concetto di armonia classica, ma pian pianino sta iniziando a capire e a suonare.
Io ho fatto il percorso contrario, ho studiato armonia "moderna" in passato e da due anni sto districandomi nell'armonia classica. Devo ammettere che forse sarebbe stato meglio se avessi fatto l'opposto, perché l'armonia jazz, almeno in Italia, viene spiegata in modo "meccanico", per velocizzarne l'apprendimento: i voicing, le sostituzioni armoniche, etc etc, ma se non hai un buon maestro che ti segue e ti mostra esempi concreti di come mettere in pratica il tutto, resti alla stregua del teorico. E ovviamente devi maturare il buon gusto, quindi ascoltare tanta musica jazz e blues anche mentre studi l'armonia classica.... poi la musica d'insieme nel jazz è un altro aspetto fondamentale per crescere, ma in provincia gli aspiranti jazzisti sono pochi e il confronto è molto limitato. Ahimé, non siamo a Boston! Conosco alcuni validi musicisti che dopo esperienze negli Usa sono tornati con un bagaglio tecnico impressionante!! Ma proprio un altro mondo! E non sono andati per studiare, ma per suonare on-the-road, o nei teatri, nei musical, etc. "rubando" idee e trucchi qua e là da chi ne sapeva più di loro. Alcuni di loro mi hanno raccontato di aver jammato con turnisti che negli anni 70 suonarono con gruppi del calibro dei Doors!
Pardon ho divagato. Tornando a "bomba", trovo comunque propedeutica l'armonia scolastica perché fa capire dei concetti che nei testi di armonia moderna danno per scontati o escludono a priori, basandosi su un approccio "comportamentale" anziché "cognitivo" (perdonatemi il lessico da psicologo, non me ne venivano a mente altri).
Inoltre spesso siamo condizionati da sogni o desideri mutevoli nel tempo, e per fortuna è così! Tutto muta.
20 anni fa suonavo rock, blues e volevo approfondire il jazz. Oggi di quel periodo è rimasto poco, l'attenzione si è spostata sulla classica e sui compositori di colonne sonore (non ascolto quasi altro). Per cui anche l'oggetto degli studi è radicalmente cambiato.
Mi scuso per l'OT.