@ wildcat80
Condivido un paio di esperienze che credo abbiate vissuto tutti.
Anni fa avevamo messo su una band specializzata in soul, r&b e souljazz, con tanto di sezione fiati (tromba, sax contralto, tenore e baritono). Un sound molto bello, musicisti estremamente eterogenei per età ed estrazione musicale, però avevamo un gran bel suono e voglia di suonare.
Questa band aveva un grosso problema, anzi 2: la sezione fiati e la cantante, che per motivi folli si rifutava di cantare Amy Winehouse, cosa che ci avrebbe dato maggior possibilità di procacciare serate, erano gli anni in cui andava fortissimo. Prima c'era stato un problemino legato al fatto che avevamo una batterista donna, hiovane e brava, che però era lesbica e si era innamorata della cantante, arrivando ai limiti dello stalking... risolto cambiando batterista. Il problema fiati era legato al fatto che andavano riarrangiati, e l'ingrato compito ovviamente era stato affibiato a me.
Dopo una serie di nottate perse a lavorare su Muse Score, continuando ad arrivare alle prove con gente che non si era minimamente degnata di prepararsi, ho mandato tutti a quel paese e la band si è sciolta.
Un'altra esperienza negativa invece è stata con una band precedente, in cui il cambio di chitarrista ha generato una serie di scazzi incredibili.
Il vecchio chitarrista per motivi personali aveva deciso di lasciare, non era un fenomeno ma era una bravissima persona e soprattutto uno che sapeva stare sul palco suonando bene pur co i suoi limiti tecnici. Non era un virtuoso, faceva poche note ma bene, con i suoni giusti, gli assoli dei vari pezzi se li studiava e arriva sempre preparato.
Ci manda un amico a sostituirlo. La premessa era che lui suonava solo con la fidanzata, cantante, utilizzando basi che realizzava lui perché era stufo di suonare con incompetenti.
Lui era un virtuoso, ma completamente pazzo. Una serata live facciamo un pezzo nuovo, faccio un assolo di piano inedito, mai provato, che però aveva raccolto molto successo nella band e anche nel pubblico. A fine serata arriva da me e mi dice che ho fatto una cosa che non c'entrava nulla, che "i miei amici mi hanno fatto notare che la tua metrica con il pezzo non c'entrava nulla", non dico nulla e ci rivediamo in saletta la settimana dopo, dove fa una parte allucinante al batterista perché aveva sbagliato un passaggio, era andato fuori tempo, non ricordo.
Il batterista, che era un uomo di una certa età piuttosto incazzoso se ne andò mollandoci lì. Ci sono voluti giorni per rimetterlo in ragione.
La volta dopo impazzisce col bassista per un problema di volumi, un'altra volta mi rompe le scatole per i suoni che non erano di suo gradimento (stavamo facendo un tributo ai Deep Purple, passavo la DB3 in un Rotosphere saturato, c'è ben poco da dire...), al che mi sono incazzato per sommatoria di eventi, dicendogli che se si ritrovava a suonare da solo non era tanto per incompetenza altrui quanto perché pur essendo bravo non sapeva stare al mondo. Me ne vado, prendono come tastierista uno che faceva pianobar e karaoke, fanno una serata una e vengono alle mani... il tastierista era un bel caratteriale, ed era la prima volta che suonava in gruppo in vita sua, non aveva ancora capito che in gruppo non puoi occupare tutto lo spettro acustico con il piano, scazzottata e fine della band. Io ero andato ad ascoltarli e non potete capire quanto ho goduto.
Ci sono tante di quelle prime donne in giro che veramente c'è da ridere per non piangere
Che poi si ritengono professionisti ma cercano gruppi su villaggiomusicale
Riguardo al titolo di studio, nessuno ha mai detto che sia un punto di arrivo. Ho solo detto che secondo me è più facile che i simili, cioè chi ha lo stesso bagaglio culturale, stia meglio con chi ha esperienze dello stesso tipo.
Poi ci sono anche tanti altri fattori che incidono, c'è pure il genere... per fare alcuni generi servono determinate caratteristiche...