@ SinthArranger
Salve,
Vi ricordate dell'epoca delle riviste specializzate?
Avete nostalgia del periodo in cui acquistavamo European Musician e poi Strumenti Musicali con le varie recensioni dei Synth?
Mi sono ancora impressi i nomi dei recensori, Ralph Wilk e Peter Georges su European Musician, e poi Luca Pilla e Giulio Curiel su Strumenti Musicali.
Io ho acquistato tanto alla cieca, seguendo i giudizi di Luca Pilla senza mai pentirmi di averlo fatto.
Rimpiango molto non vederlo più nel Forum, il mio gusto si è anche formato secondo i suoi scritti e le sue recensioni, poi è subentrato Riccardo Gerbi che ogni tanto fà capolino nel Forum, e a poco a poco le riviste cartacee sono sparite.
Ma tutto passa e tutto deve finire, forse la nostalgia è legata anche al fatto che eravamo più giovani e la vita sembrava più rosea e meno amara.
Grazie,
SinthArranger.
La differenza è che prima con le riviste cartacee supplivi alla mancanza di immediatezza nel provare gli strumenti che hai oggi.
Io sono fortunato perchè sono nato a Genova ma per prendermi il mio primo DX7 (senza averlo mai sentito nè provato) dovetti andare a Chiavari, saltare scuola e stare tutto il giorno in negozio.
Lo feci perchè avevo letto da qualche parte (non ricordo quale rivista) che era, come si dice oggi, un "game changer" e lo fu davvero, per me.
Altri lo erano meno e avevano solo le riviste per farsi un'idea perchè il primo negozio era chissà dove e manco tanto fornito.
Così via fino a che non arrivò internet, le DAW, i VST, ecc...oggi in pochissimo tempo puoi addirittura fare paragoni immediati fra i suoni delle varie workstation o dei vari synth semplicemente stando a casa.
Puoi consultare mila forum dove trovil'utente coglione, ma anche quello serio, e ti fai un'idea.
In ogni caso, che tu legga una rivista cartacea oppure on-line, a un certo punto devi alzare il culo dalla sedia, andare in negozio e spippolare e suonare.
Ecco perchè non ho nostalgia delle riviste.
Oggi è tutto più facile.