Piccola jam notturna

wildcat80 26-11-19 18.59
Non so se ve l'ho mai raccontato... Nella vita di tutti i giorni per campare faccio il chirurgo. Quando sei reperibile e passi un pezzo di nottata in sala operatoria, poi prender sonno è impossibile.
Quindi si fanno queste cose

Tutti suoni presi da R3 con minimo editing, tranne la traccia ritmica che è di una giocattolosa Yamaha PSS A50.
Registrato il riff e messo poi in loop.
Yamaha Ag03, convertibile Asus e Reaper.
Nessun effetto esterno o plug in, nessun sync. Ho solo allineato la traccia di batteria alla griglia.
Patches:
- MS20 bass
- DirectEP
- Jazz Guitar
- Arp26Lead

Chiedo venia per le stecche, è il bello della diretta notturna.
wildcat80 26-11-19 19.09
Dimenticavo. Ho caricato su Drive e spero sia accessibile, SoundCloud in questo momento non mi lascia accedere da fisso, mi lascia accedere dall'app ma non fa caricare emo
vin_roma 26-11-19 20.17
Nella vita di "tutti i giorni" non fai il chirurgo, "sei" un chirurgo, per tutta la vita. È diverso.

Esistono i lavori per vivere e i lavori che ti fanno vivere, esistere.
È quasi commuovente il contrasto tra l'innocenza dell'incisione e il contesto in cui l'hai realizzata.
Non si può commentare, per il resto... grazie!
wildcat80 26-11-19 20.37
Innanzitutto ti ringrazio, voglio però spendere due parole sulla contrapposizione faccio/sono.
La prima considerazione è formale. Io SONO un medico, che ha scelto di FARE il chirurgo. Nella vita ho preso due decisioni di pancia: fare medicina (senza aver aperto libro per il test di ammissione) e cambiare specialità a meno di 2 mesi dall'esame di ammissione. Due decisioni che potevano costarmi anni persi, ma sono dell'idea che quando vuoi una cosa, ed il tuo destino è quello, si può fare.
Quindi SONO un medico, che viene prima della specialità scelta. E stranamente ho scelto di fare una cosa per cui ho talento, anche se ovviamente questo l'ho scoperto in un secondo tempo.
La seconda è che, essendo un giovane medico (in Italia fino a 45 lo sei, altrove a 40 dirigi reparti, ma è un altro discorso), ho ancora sogni di gioventù.
Quindi per vivere faccio una cosa che mi consenta di coltivare le mie passioni, che poi non è assolutamente vero, perché anche se lo stipendio è buono, il tempo manca.
Sono almeno 10 anni che non riesco a studiare seriamente, ma sogno di fare le mie seratine con gli amici e di avere un bel suono. Un sogno realizzabile, visto che i tempi per aspirare a essere il novello Keith Jarrett sono passati da mo.
Così si cerca di vivere, perché vivere vuol dire sognare e scaricare tensioni e cattivi pensieri.
E riprendere a suonare è stata una cosa che mi ha aiutato molto nel mio esilio triennale fuori casa.
E il sacrificio, la stanchezza, vengono ripagati anche così, quando sei uno zombie che vorrebbe dormire ma non riesce, a buttar giù due note per il piacere di farlo.
Grazie,
Andrea
wildcat80 26-11-19 20.59
Poi in un secondo momento magari proseguo con le riflessioni, cosa da dire sul mio lavoro ce n'è a sufficienza per scrivere un'enciclopedia.
Ora vado in saletta, le 2 ore d'aria della settimana emoemoemo
paolo_b3 26-11-19 22.54
@ wildcat80
Poi in un secondo momento magari proseguo con le riflessioni, cosa da dire sul mio lavoro ce n'è a sufficienza per scrivere un'enciclopedia.
Ora vado in saletta, le 2 ore d'aria della settimana emoemoemo
Da questa tua testimonianza io colgo un aspetto che un po' mi riflette. Anche io faccio un altro lavoro e ne sono soddisfatto, per il semplice motivo che non mi pesa farlo.
Tuttavia trovo che fare musica sia un punto focale della mia esistenza, sia perchè mi mantiene tesa la corda del morale, sia perchè due ore di prove ti svuotano letteralmente il cervello dalle delusioni accumulate durante la giornata.
Quindi una prova, buttare giù un'idea, suonare al pianoforte quei brani che ti piacciono ed hai una sera da dedicargli così per puro piacere, sono attività che non possono e non devono mancare nella serata, se non hai impegni inderogabili.
Tutti i giorni si fa un piccolo passo nella direzione della musica e ieri ero peggio di oggi.

Nel tuo brano ci colgo una specie di labirinto mentale, una ricerca interiore. Varrebbe la pena dedicargli un attimo in più per sistemare meglio le cose.
wildcat80 26-11-19 23.36
paolo_b3 ha scritto:
Nel tuo brano ci colgo una specie di labirinto mentale, una ricerca interiore. Varrebbe la pena dedicargli un attimo in più per sistemare meglio le cose.


Guarda è una cosa nata così, volevo fare due note con l'R3 per fare sentire due suoni, e contemporaneamente ho avuto un'idea, sintetizzare la mia dea di suono da condividere con i ragazzi con cui sto suonando e con i quali stiamo riflettendo sul dafarsi.
Ho partorito il groove, poi la parte ritmica di piano Fender, una semplice linea melodica di chitarra morbida e poi ho detto fra me e me, lasciamo venire le note con un lead espressivo e capace di contrasti accesi.
Quel che vivo ogni giorno.
Antony 27-11-19 08.13
@ wildcat80
Innanzitutto ti ringrazio, voglio però spendere due parole sulla contrapposizione faccio/sono.
La prima considerazione è formale. Io SONO un medico, che ha scelto di FARE il chirurgo. Nella vita ho preso due decisioni di pancia: fare medicina (senza aver aperto libro per il test di ammissione) e cambiare specialità a meno di 2 mesi dall'esame di ammissione. Due decisioni che potevano costarmi anni persi, ma sono dell'idea che quando vuoi una cosa, ed il tuo destino è quello, si può fare.
Quindi SONO un medico, che viene prima della specialità scelta. E stranamente ho scelto di fare una cosa per cui ho talento, anche se ovviamente questo l'ho scoperto in un secondo tempo.
La seconda è che, essendo un giovane medico (in Italia fino a 45 lo sei, altrove a 40 dirigi reparti, ma è un altro discorso), ho ancora sogni di gioventù.
Quindi per vivere faccio una cosa che mi consenta di coltivare le mie passioni, che poi non è assolutamente vero, perché anche se lo stipendio è buono, il tempo manca.
Sono almeno 10 anni che non riesco a studiare seriamente, ma sogno di fare le mie seratine con gli amici e di avere un bel suono. Un sogno realizzabile, visto che i tempi per aspirare a essere il novello Keith Jarrett sono passati da mo.
Così si cerca di vivere, perché vivere vuol dire sognare e scaricare tensioni e cattivi pensieri.
E riprendere a suonare è stata una cosa che mi ha aiutato molto nel mio esilio triennale fuori casa.
E il sacrificio, la stanchezza, vengono ripagati anche così, quando sei uno zombie che vorrebbe dormire ma non riesce, a buttar giù due note per il piacere di farlo.
Grazie,
Andrea
Sei una gran brava persona, Andrea.
Farai del bene a prescindere e mi auguro che la tua carriera di chirurgo sia piena di soddisfazioni.
Te lo auguro anche in campo musicale.
marcoballa 27-11-19 11.58
@ wildcat80
Non so se ve l'ho mai raccontato... Nella vita di tutti i giorni per campare faccio il chirurgo. Quando sei reperibile e passi un pezzo di nottata in sala operatoria, poi prender sonno è impossibile.
Quindi si fanno queste cose

Tutti suoni presi da R3 con minimo editing, tranne la traccia ritmica che è di una giocattolosa Yamaha PSS A50.
Registrato il riff e messo poi in loop.
Yamaha Ag03, convertibile Asus e Reaper.
Nessun effetto esterno o plug in, nessun sync. Ho solo allineato la traccia di batteria alla griglia.
Patches:
- MS20 bass
- DirectEP
- Jazz Guitar
- Arp26Lead

Chiedo venia per le stecche, è il bello della diretta notturna.
interessanti le cose che si fanno di notte quando non si dorme emo

spesso pure io "produco" di notte, quando non dormo per motivi correlati alla tua professione (ma io sono un "cliente" del chirurgo, e non dormo perchè il mio Morbo di Crohn decide che non devo dormire...).
per il sottoscritto la musica notturna è una vera e propria terapia, in qualche modo siamo accomunati emo