MIDI 2.0

Ne vogliamo parlare un po' per capirci qualcosa?

In sintesi (una bella lista per il piacere di Cyrano ):

1) Aumenta la risoluzione dei parametri dei controlli. Per fare un esempio, se prima la risoluzione consentiva valori da 0 a 127, adesso magari consentirà valori da 0 a 1'023 o da 0 a 16'383 e così via, a dipendenza di cosa sceglieranno. In questo modo non saranno più percepibili "scalini" ed altri artefatti, per esempio quando via MIDI si comanda il filtro di un synth.

2) Aggiungono la possibilità di comandare l'espressione di ogni singola nota (posso immaginare una roba del tipo metti giù un accordo, e poi fai pitch bend solo di una nota di quell'accordo).

3) Migliora la temporizzazione di tutto il sistema, probabilmente anche per via della maggior velocità della nuova interfaccia (magari non ci sarà più da lottare col ritardo MIDI quando si hanno tanti apparecchi concatenati tramite la porta MIDI THRU).

4) Il sistema si auto-configura, vale a dire che quando si collega un dispositivo probabilmente non ci sarà più da impazzire a settare canali MIDI e via dicendo, anche se posso pensare che verrà comunque mantenuta la possibilità di farlo manualmente.

5) Possibilità di portare il protocollo su web per interagire con applicazioni on-line, presumo siano cose del tipo sequencer su applicazione web che comanda direttamente gli apparecchi in locale, o viceversa.

A parte questo l'articolo non da molti altri dettagli.

Riguardo la maggior definizione dei valori discreti assegnabili ai vari controller, l'implementazione a 1024 step è già fattiva su synth VA di fascia medio alta tipo Jupiter Xm e Fantom, nonché sugli analogici con interfaccia digitale Korg della famiglia -logue.
Razionalizzare solo che questo aspetto in un nuovo protocollo MIDI è già molto positivo.

Da quello he avevo capito io era l'autoconfigurazione la novità più grande. In teoria non bisognerà più immettere Bank e program change per cambiare patch, ma avrai nel dispositivo (hardware o software) proprio il nome della patch creata. Cioè via midi viaggia anche la patch list, ma anche le patch user. Se è veramente così, è questa la cosa più comoda.

Oltre a quello che avete scritto, mi piacerebbe capire bene il discorso sulla retrocompatibilità e sul reale valore che può avere questo passaggio.
Anche a livello di implementazioni midi delle DAW che, in qualche modo, dovranno adattarsi, se utile.

Ma queste informazioni midi riusciranno a “transitare” sul vecchio cavo midi 5 pin..? O riguarderà a questo punto solo le usb-midi?
Ciao

È un protocollo di messaggi, può transitare sia via USB che midi 5pin, immagino.
Mi sembra che sia compatibile col vecchio protocollo, quindi uno può continuare a usare quello. Però prendete queste notizie con le pinze, non sono così informato. Qualcuno qua ci darà conferme o meno.

Il valore è insito nel fatto che non bisogna buttare alle ortiche 30 anni di strumenti elettronici perché non li si possono più pilotare con le nuove versioni delle DAW e dei controller che aderiranno al protocollo MIDI 2.0.

Immagini giusto. Non è il cavo a fare la differenza (perlomeno non a quelle basse velocità di trasferimento) ma l'elettronica ed il software di controllo che ci sta dietro.

Do per scontato che non lo facciano, è che sono solo curioso di vedere come funzionerà questa nuova versione.
Tutto lì.

Ah scusa ho capito male, pensavo che col discorso del valore ti riferissi alla retrocompatibilità, non a tutto il protocollo MIDI 2.0.

Comunque si, staremo a vedere quando ci saranno informazioni più approfondite e soprattutto qualche dimostrazione pratica di questo nuovo sistema.