mima85 ha scritto:
Il problema secondo me è che non si sono ancora catturati e compresi fino in fondo tutti quei dettagli, a livello di interazioni fisiche, che concorrono a creare il suono del pianoforte. Per questo i VST di pianoforte basati sul campionamento sono ancora quelli più realistici, perché possono contare su giga e giga di librerie (qui si che serve la memoria) campionate da strumenti acustici reali, quindi il risultato finale di tutti quei dettagli è registrato e fissato nei campioni. Una volta che questi dettagli saranno stati tutti compresi e modellati fino in fondo, allora anche la simulazione fisica riuscirà a salire di livello in quanto a realismo e ad eguagliare (e forse addirittura superare) i prodotti che si basano sul campionamento.
La penso anch'io così, è più una questione di bontà del modello che di potenza di calcolo. Se pensiamo che anche i modelli fisici degli elettromeccanici (intrinsecamente più semplici) hanno richiesto un certo tempo per essere perfezionati e ancora continuano ad essere criticati e migliorati (vedi cloni a modelli fisici di Hammond, Rhodes o Clavinet, quanta strada dai primi cloni HW o quelli SW tipo NI B4 agli attuali VB3 II o Legend e compagnia...), per il piano acustico siamo indietro di almeno una decina d'anni secondo me.
Per fare un parallelo, la generazione sonora a modelli fisici sta all'audio come il raytracing (o altre tecniche di visual modeling) sta al video: per quanto le tecniche di raytracing siano migliorate e raggiungano livelli di realismo notevolissimi (ma ci sono voluti molti anni dai primi "cartoon"in raytracing all'utilizzo di queste tecniche in film reali/realistici, cioè non di animazione) si continua a migliorarli perchè la complessità del reale è dura da eguagliare ( e meno male...)