Tabella delle keybeds dei piani digitali

anonimo 11-02-20 16.13
Comincio con la Yamaha.

Keybeds prodotte internamente per tutti i modelli

GHS
Materiale: plastica
Sensori: 2
Gradazione peso: a settori
Doppio scappamento: no

GH (Grade Hammer)
Materiale: plastica
Sensori: 2
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

GH3 (Grade Hammer 3)
Materiale: plastica
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

GH3X (Grade Hammer 3 X)
Materiale: plastica
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: sì

NW (Natural Wood)
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

NWX (Natural Wood X)
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: Sì

GrandTouch
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: Sì
Fulcro: più lungo rispetto alle altre keybeds
vin_roma 11-02-20 16.33
Cyrano, se mai ti capiterà di suonare con la meccanica del Numa Concert ...

...insomma, cercalo e vallo a provare, per me ne vale la pena.
giosanta 11-02-20 16.55
Cyrano ha scritto:
Comincio con la Yamaha...

Su quali modelli?
anonimo 11-02-20 17.01
@ giosanta
Cyrano ha scritto:
Comincio con la Yamaha...

Su quali modelli?
Questa è la lista di tutte le keybeds pianopesate che Yamaha impiega sui suoi digital pianos, eccetto gli ibridi.

Diciamo si va dai modelli economici al Clavinova 965GP.
anonimo 11-02-20 17.02
@ vin_roma
Cyrano, se mai ti capiterà di suonare con la meccanica del Numa Concert ...

...insomma, cercalo e vallo a provare, per me ne vale la pena.
Non appena vado in un negozio ben fornito la provo.
anonimo 11-02-20 17.31
@ anonimo
Comincio con la Yamaha.

Keybeds prodotte internamente per tutti i modelli

GHS
Materiale: plastica
Sensori: 2
Gradazione peso: a settori
Doppio scappamento: no

GH (Grade Hammer)
Materiale: plastica
Sensori: 2
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

GH3 (Grade Hammer 3)
Materiale: plastica
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

GH3X (Grade Hammer 3 X)
Materiale: plastica
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: sì

NW (Natural Wood)
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

NWX (Natural Wood X)
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: Sì

GrandTouch
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: Sì
Fulcro: più lungo rispetto alle altre keybeds
Ci vorrebbe un progetto culturale che portasse strumenti acustici gratuiti nelle biblioteche, nelle chiese, nelle scuole, in appositi spazi trattati a disposizione di chi non può averne per vari motivi. Gli strumenti con la crisi culturale che c'è si trovano. Adesso lo voglio proporre al prete. Tutto sto digitale ci sta allontanando dalla realtà, chiusi in casa con le cuffie. Una scuola non deve avere un pianoforte?
anonimo 11-02-20 17.33
Macios ha scritto:
Adesso lo voglio proporre al prete



Il mio prete mi ha cacciato dice che suono la musica del diavolo
anonimo 11-02-20 17.35
@ anonimo
Macios ha scritto:
Adesso lo voglio proporre al prete



Il mio prete mi ha cacciato dice che suono la musica del diavolo
emo, anch'io sono una pecorella smarrita, però quando viene a prendere la busta di Pasqua propongo
benjomy 11-02-20 17.39
@ anonimo
Ci vorrebbe un progetto culturale che portasse strumenti acustici gratuiti nelle biblioteche, nelle chiese, nelle scuole, in appositi spazi trattati a disposizione di chi non può averne per vari motivi. Gli strumenti con la crisi culturale che c'è si trovano. Adesso lo voglio proporre al prete. Tutto sto digitale ci sta allontanando dalla realtà, chiusi in casa con le cuffie. Una scuola non deve avere un pianoforte?
perdonami, ma sembra un discorso reazionario...
premesso che un pianoforte digitale non raggiungerà mai un pianoforte acustico per mille motivi già detti mille volte e che non starò a ripetere,è peraltro innegabile che il pianoforte digitale possa servire non a chiudersi in casa con le cuffie e allontanarci dalla realtà, ma a mille scopi nobili: potersi esercitare di notte, in luoghi dove è difficile reperire un acustico, avvicinare giovani al pianoforte ( magari all'inizio digitale per poi passare all'acustico), portare facilmente musica dove conm un acustico sarebbe diccifile.
Aggiungo che un acustico va mantenuto, con almeno una accordatura all'anno etc, con i relativi costi... il trasporto costa...
suvvia! apriamoci, cum grano salis, alle nuove tecnologie
mima85 11-02-20 17.39
@ anonimo
Macios ha scritto:
Adesso lo voglio proporre al prete



Il mio prete mi ha cacciato dice che suono la musica del diavolo
Troppe pentatoniche emo
anonimo 11-02-20 17.45
@ benjomy
perdonami, ma sembra un discorso reazionario...
premesso che un pianoforte digitale non raggiungerà mai un pianoforte acustico per mille motivi già detti mille volte e che non starò a ripetere,è peraltro innegabile che il pianoforte digitale possa servire non a chiudersi in casa con le cuffie e allontanarci dalla realtà, ma a mille scopi nobili: potersi esercitare di notte, in luoghi dove è difficile reperire un acustico, avvicinare giovani al pianoforte ( magari all'inizio digitale per poi passare all'acustico), portare facilmente musica dove conm un acustico sarebbe diccifile.
Aggiungo che un acustico va mantenuto, con almeno una accordatura all'anno etc, con i relativi costi... il trasporto costa...
suvvia! apriamoci, cum grano salis, alle nuove tecnologie
In effetti il digitale è comodo e utile.
La mia non era una chiusura ma un'apertura, anche autocritica e voglia di trasmettere.
Poi sono reazionario, ignorante e qualunquista, omofobo e maschilista, razzista, anche depravato, però voglio cambiare.
Comunque io nel digitale odio i tasti ballerini e la spaziatura non uniforme, i difetti dell'acustico.
anonimo 11-02-20 18.08
@ anonimo
Ci vorrebbe un progetto culturale che portasse strumenti acustici gratuiti nelle biblioteche, nelle chiese, nelle scuole, in appositi spazi trattati a disposizione di chi non può averne per vari motivi. Gli strumenti con la crisi culturale che c'è si trovano. Adesso lo voglio proporre al prete. Tutto sto digitale ci sta allontanando dalla realtà, chiusi in casa con le cuffie. Una scuola non deve avere un pianoforte?
Sarebbe una cosa bellissima.
anonimo 11-02-20 18.10
@ anonimo
Sarebbe una cosa bellissima.
Grazie
benjomy 11-02-20 18.25
Macios ha scritto:
però voglio cambiare

impegnati !emoemo
giosanta 11-02-20 18.42
@ mima85
Troppe pentatoniche emo
Casomai pentatonache...emo

benjomy ha scritto:
perdonami...

Sacrosanto.
Posso solo aggiungere che se all'epoca fossero esisti i digitali ora saprei forse suonare il pianoforte.
anonimo 11-02-20 19.04
Comunque sono d’accordo con Macios: se gli oratori, le parrocchie, i teatrini, i circoli, le palestre etcetera tenessero un piano acustico, o almeno un altro tipo di pianola, e lo lasciassero suonare ai ragazzini (ed anche ai “meno ragazzini”) sarebbe una gran bella cosa.

Due esperienze personali:

1) nella palestra del circolo arci dove i miei mi mandarono per fare non so più se ginnastica correttiva o che altra diavoleria, c’era un piano a coda che a me sembrava una cosa magica.

Non sapevo ancora suonare, avevo circa sei sette anni ed avrei cominciato con le lezioni solo in quinta elementare, ma composi il mio primo pezzettino, una cascatella di note acute che diveniva via via sempre più veloce ed intensa, che intitolai “gocce di pioggia”.

Quando i miei però seppero che, invece di correggere la mia postura con i sovietici esercizi del compagno professore, perdevo il tempo a strimpellando il piano, non mi fecero più andare.

2) nella cappella dell’oratorio dei padri canossiani c’era un organetto che padre Mariano usava per accompagnare le piccole funzioni. Dopo tante insistenze, visto che avevo cominciato a studiare piano, me lo lasciò suonare “per imparare le canzoni liturgiche”.

Io ovviamente iniziavo a strimpellare i brani da chiesa che andavano allora per la maggiore, tipo “esci dalla tua terra” e “l’anima mia anela” ma, quando pensavo che padre Mariano se ne fosse andato, iniziavo a storpiare Genesis, Deep Purple e compagnia bella.

Solo molti anni dopo il simpatico pretonzolo mi confidò che si nascondeva in sacrestia ad ascoltare per “godersi un po’ di rock”.
zaphod 11-02-20 19.14
@ anonimo
Comincio con la Yamaha.

Keybeds prodotte internamente per tutti i modelli

GHS
Materiale: plastica
Sensori: 2
Gradazione peso: a settori
Doppio scappamento: no

GH (Grade Hammer)
Materiale: plastica
Sensori: 2
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

GH3 (Grade Hammer 3)
Materiale: plastica
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

GH3X (Grade Hammer 3 X)
Materiale: plastica
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: sì

NW (Natural Wood)
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: no

NWX (Natural Wood X)
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: Sì

GrandTouch
Materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
Sensori: 3
Gradazione peso: graduale
Doppio scappamento: Sì
Fulcro: più lungo rispetto alle altre keybeds
se l'elenco include anche keybed non più in produzione, aggiungerei NW-stage, con
- materiale: legno (tasti bianchi) e plastica (tasti neri)
- 2 sensori
- gradazione: no
- scappamento: no
anonimo 11-02-20 19.15
@ anonimo
Comunque sono d’accordo con Macios: se gli oratori, le parrocchie, i teatrini, i circoli, le palestre etcetera tenessero un piano acustico, o almeno un altro tipo di pianola, e lo lasciassero suonare ai ragazzini (ed anche ai “meno ragazzini”) sarebbe una gran bella cosa.

Due esperienze personali:

1) nella palestra del circolo arci dove i miei mi mandarono per fare non so più se ginnastica correttiva o che altra diavoleria, c’era un piano a coda che a me sembrava una cosa magica.

Non sapevo ancora suonare, avevo circa sei sette anni ed avrei cominciato con le lezioni solo in quinta elementare, ma composi il mio primo pezzettino, una cascatella di note acute che diveniva via via sempre più veloce ed intensa, che intitolai “gocce di pioggia”.

Quando i miei però seppero che, invece di correggere la mia postura con i sovietici esercizi del compagno professore, perdevo il tempo a strimpellando il piano, non mi fecero più andare.

2) nella cappella dell’oratorio dei padri canossiani c’era un organetto che padre Mariano usava per accompagnare le piccole funzioni. Dopo tante insistenze, visto che avevo cominciato a studiare piano, me lo lasciò suonare “per imparare le canzoni liturgiche”.

Io ovviamente iniziavo a strimpellare i brani da chiesa che andavano allora per la maggiore, tipo “esci dalla tua terra” e “l’anima mia anela” ma, quando pensavo che padre Mariano se ne fosse andato, iniziavo a storpiare Genesis, Deep Purple e compagnia bella.

Solo molti anni dopo il simpatico pretonzolo mi confidò che si nascondeva in sacrestia ad ascoltare per “godersi un po’ di rock”.
Grazie maestro Cyrano.
mima85 11-02-20 19.33
Cyrano ha scritto:
Solo molti anni dopo il simpatico pretonzolo mi confidò che si nascondeva in sacrestia ad ascoltare per “godersi un po’ di rock”


Beh ma allora era un grande emo