@ benjomy
perdonami, ma sembra un discorso reazionario...
premesso che un pianoforte digitale non raggiungerà mai un pianoforte acustico per mille motivi già detti mille volte e che non starò a ripetere,è peraltro innegabile che il pianoforte digitale possa servire non a chiudersi in casa con le cuffie e allontanarci dalla realtà, ma a mille scopi nobili: potersi esercitare di notte, in luoghi dove è difficile reperire un acustico, avvicinare giovani al pianoforte ( magari all'inizio digitale per poi passare all'acustico), portare facilmente musica dove conm un acustico sarebbe diccifile.
Aggiungo che un acustico va mantenuto, con almeno una accordatura all'anno etc, con i relativi costi... il trasporto costa...
suvvia! apriamoci, cum grano salis, alle nuove tecnologie
In effetti il digitale è comodo e utile.
La mia non era una chiusura ma un'apertura, anche autocritica e voglia di trasmettere.
Poi sono reazionario, ignorante e qualunquista, omofobo e maschilista, razzista, anche depravato, però voglio cambiare.
Comunque io nel digitale odio i tasti ballerini e la spaziatura non uniforme, i difetti dell'acustico.