I miei anni '80

MarcezMonticus 17-02-20 09.48
Belin, mancano gli anni '80 e allora mi tocca rimediare.
Nasco nel 1973 per cui la mia adolescenza coincide con un periodo di incredibile spensieratezza e leggerezza, dopo gli anni di piombo, le stragi di Stato, gli scioperi selvaggi a oltranza
C'erano i metallari, i paninari, i tozzi, i Masters of the Universe, il Drive In, i Duran Duran, gli Europe, gli Spandau Ballet, i Metallica, gli Iron Maiden, tutti quei brani finiti nella collezione One Shot '80 (vera e propria enciclopedia della musica anni '80) con brani che sono diventati pietre miliari della musica Pop internazionale (chi ha detto Video Killed the Radio Star? che è del '79 ma vabbè ha lanciato una tendenza sviluppatasi negli anni successivi), poi i Vetro Fragilissimo!
Chi?
I Vetro Fragilissimo, famosissima boy band genovese emo nella quale sono riuscito nell'impresa di suonare grazie alle sonorità di una (a me) sconosciutissima Yamaha DX7 affiancata poi da un'altra sconosciutissima Korg M1.
La prima fu un'esperienza mistica e indimenticabile, con il mitico ed introvabile libro (di cui non ricordo i ltitolo) che spiegava per filo e per segno come programmare la FM e le tabella già compilate, con il suo suono inconfondibile e unico, comprata dai miei fra mille sacrifici e poi affiancata dalla Korg grazie alla generosità di un compagno di band che me la prestò per il prestigioso tour che affrontammo e che ci lanciò nell'olimpo, nel gotha della musica locale genovese.
Ah, la DX7 venduta poi per un GEM S2 Turbo, ma questa è un'altra storia.
Tornando seri, io sono cresciuto con la musica sintetica, le drum machine, i synth digitali, ma la mia prima tastiera fu un farfisa scassatissimo su cui studiavo brani di musica classica, eravamo misci (poveri) e più di quello non potevamo fare.
Il Prog l'ho scoperto dopo, molto dopo, ma era uno sballo provare a diventare i nuovi Duran Duran, i nuovi Europe, senza riuscirci ovviamente ma era un momento davvero indimenticabile, dopo tutto ci sembrava possibile e raggiungibile.
Nostalgia canaglia.
MarcezMonticus 18-02-20 08.24
mima85 18-02-20 08.33
MarcezMonticus 18-02-20 08.48
@ mima85
Simple Minds
emo
Eh già, ma metterceli tutti diventa un'impresa titanica.
Grande band...!
pj_korg_tri 19-02-20 19.12
@ MarcezMonticus
emo
Eh già, ma metterceli tutti diventa un'impresa titanica.
Grande band...!
Tutti i gruppi citati meritano sicuramente un posto di rispetto nella storia del rock...
Li ho ascoltati ed anche seguiti...
Ma temo che gli anni dell adolescenza siano unici per ciascuno di noi, con annessa la “colonna sonora”.
pj_korg_tri 19-02-20 19.14
Ps: forse meno storici, ma mi dicevano qualcosa anche i Psychedelic Furs...
(I primi che mi vengono in mente oltre a quelli citati...)
Marcher 19-02-20 19.21
@ MarcezMonticus
Belin, mancano gli anni '80 e allora mi tocca rimediare.
Nasco nel 1973 per cui la mia adolescenza coincide con un periodo di incredibile spensieratezza e leggerezza, dopo gli anni di piombo, le stragi di Stato, gli scioperi selvaggi a oltranza
C'erano i metallari, i paninari, i tozzi, i Masters of the Universe, il Drive In, i Duran Duran, gli Europe, gli Spandau Ballet, i Metallica, gli Iron Maiden, tutti quei brani finiti nella collezione One Shot '80 (vera e propria enciclopedia della musica anni '80) con brani che sono diventati pietre miliari della musica Pop internazionale (chi ha detto Video Killed the Radio Star? che è del '79 ma vabbè ha lanciato una tendenza sviluppatasi negli anni successivi), poi i Vetro Fragilissimo!
Chi?
I Vetro Fragilissimo, famosissima boy band genovese emo nella quale sono riuscito nell'impresa di suonare grazie alle sonorità di una (a me) sconosciutissima Yamaha DX7 affiancata poi da un'altra sconosciutissima Korg M1.
La prima fu un'esperienza mistica e indimenticabile, con il mitico ed introvabile libro (di cui non ricordo i ltitolo) che spiegava per filo e per segno come programmare la FM e le tabella già compilate, con il suo suono inconfondibile e unico, comprata dai miei fra mille sacrifici e poi affiancata dalla Korg grazie alla generosità di un compagno di band che me la prestò per il prestigioso tour che affrontammo e che ci lanciò nell'olimpo, nel gotha della musica locale genovese.
Ah, la DX7 venduta poi per un GEM S2 Turbo, ma questa è un'altra storia.
Tornando seri, io sono cresciuto con la musica sintetica, le drum machine, i synth digitali, ma la mia prima tastiera fu un farfisa scassatissimo su cui studiavo brani di musica classica, eravamo misci (poveri) e più di quello non potevamo fare.
Il Prog l'ho scoperto dopo, molto dopo, ma era uno sballo provare a diventare i nuovi Duran Duran, i nuovi Europe, senza riuscirci ovviamente ma era un momento davvero indimenticabile, dopo tutto ci sembrava possibile e raggiungibile.
Nostalgia canaglia.
Mi hai fatto commuovere con gli anni 80....io sono del 75 ero piccolo e andavo al bar vicino a casa mia a giocare ai video games e un jubox vicino suonava sempre quella musica che ricordo con tanto affetto......
wildcat80 19-02-20 23.00
Io degli anni 80 musicali non ho ricordi particolari, nel senso che la consapevolezza è arrivata il decennio successivo.
Ricordo poco.
Enrico Ruggeri col chiodo e gli occhiali da sole (con lui ho superato la paura delle persone con gli occhiali scuri, ma ero piccolissimo).
Non so quale raccolta/contest per avere un poster di Bar di Jacopo.
I film con Madonna.
La mia vicina di casa, 10 anni più grande di me, che impazziva per i Duran Duran.
Il primissimo Jovanotti.
Poi la musica che passava per casa era altro, mia madre era fissata con i Beatles e Lucio Battisti, mio padre non era un grande appassionato, però apprezzava i Nomadi.
1paolo 20-02-20 13.28
Non possiamo parlare degli anni 80 senza nominare tre "colleghi" (ehm..) come Jean Michel Jarre, Howard Jones e Alan Parsons
maverplatz 20-02-20 14.21
A parte tutte le varie band rock/pop/new wave famose negli anni '80, a volte capita che un disco ti rimanga impresso in modo indelebile.
Etichetta sperimentale ZTT di Trevor Horn, che nella sua scuderia includeva band come "Art of Noise" e "Frankie goes to Hollywood".
Un unico disco, un desiderio segreto (link) di una formazione a 4 composta da:
- un percussionista classico (autore delle musiche);
- un bancario (autore dei testi);
- un'orefice che inizialmente averebbe dovuto cantare, ma poi si limitò alla sola voce recitata;
- l'amica dell'orefice come cantante!
1paolo 20-02-20 14.38
1paolo ha scritto:
Howard Jones

ecco, il suo caso è emblematico. Pur non essendo un rocker ne hard ne prog ma facendo tutto sommato della musica pop gli va riconosciuta la dimensione di artista: suonare live da solo son una montagna di tastiere e batterie elettroniche oltre che cantare è una cosa che in pochi sono o sarebbero in grado di fare. emo
berlex65 20-02-20 15.56
@ 1paolo
Non possiamo parlare degli anni 80 senza nominare tre "colleghi" (ehm..) come Jean Michel Jarre, Howard Jones e Alan Parsons
Hai dimenticato Vince Clarke 😂😂😂
(Yazoo depeche mode, ereasure, ecc.)
Ciao
1paolo 20-02-20 16.12
@ berlex65
Hai dimenticato Vince Clarke 😂😂😂
(Yazoo depeche mode, ereasure, ecc.)
Ciao
lo conosco poco ma i Depeche Mode sono tra i migliori di quegli anni; la band in cui suonavo in quel periodo era composta da due tastieristi, batterista e cantante (synthetic rock)
Antony 20-02-20 16.26
@ MarcezMonticus
Belin, mancano gli anni '80 e allora mi tocca rimediare.
Nasco nel 1973 per cui la mia adolescenza coincide con un periodo di incredibile spensieratezza e leggerezza, dopo gli anni di piombo, le stragi di Stato, gli scioperi selvaggi a oltranza
C'erano i metallari, i paninari, i tozzi, i Masters of the Universe, il Drive In, i Duran Duran, gli Europe, gli Spandau Ballet, i Metallica, gli Iron Maiden, tutti quei brani finiti nella collezione One Shot '80 (vera e propria enciclopedia della musica anni '80) con brani che sono diventati pietre miliari della musica Pop internazionale (chi ha detto Video Killed the Radio Star? che è del '79 ma vabbè ha lanciato una tendenza sviluppatasi negli anni successivi), poi i Vetro Fragilissimo!
Chi?
I Vetro Fragilissimo, famosissima boy band genovese emo nella quale sono riuscito nell'impresa di suonare grazie alle sonorità di una (a me) sconosciutissima Yamaha DX7 affiancata poi da un'altra sconosciutissima Korg M1.
La prima fu un'esperienza mistica e indimenticabile, con il mitico ed introvabile libro (di cui non ricordo i ltitolo) che spiegava per filo e per segno come programmare la FM e le tabella già compilate, con il suo suono inconfondibile e unico, comprata dai miei fra mille sacrifici e poi affiancata dalla Korg grazie alla generosità di un compagno di band che me la prestò per il prestigioso tour che affrontammo e che ci lanciò nell'olimpo, nel gotha della musica locale genovese.
Ah, la DX7 venduta poi per un GEM S2 Turbo, ma questa è un'altra storia.
Tornando seri, io sono cresciuto con la musica sintetica, le drum machine, i synth digitali, ma la mia prima tastiera fu un farfisa scassatissimo su cui studiavo brani di musica classica, eravamo misci (poveri) e più di quello non potevamo fare.
Il Prog l'ho scoperto dopo, molto dopo, ma era uno sballo provare a diventare i nuovi Duran Duran, i nuovi Europe, senza riuscirci ovviamente ma era un momento davvero indimenticabile, dopo tutto ci sembrava possibile e raggiungibile.
Nostalgia canaglia.
Anni 80...i migliori ( sono del 1967 )