Successo e meritocrazia: matrimonio possibile?

KirkNorton 07-04-20 11.20
Cari Amici,

questo è lo spazio delle discussioni sui generis? Ok. Propongo questo tema:

siamo tutti più o meno musicisti, più o meno bravi e preparati nel nostro settore specifico. Sappiamo che non tutti arrivano a farne una professione, e non è solo questione di preparazione, bravura e talento: ci sono diplomati al conservatorio che fanno altro nella vita e musicisti da strapazzo che arrivano, per tanti motivi, anche legittimi: puoi avere una tecnica perfetta ma non essere capace di trasmettere nulla, etc.

Sono cose che tutti sappiamo, non credo di aprire per primo questo vaso di pandora.

La domanda è questa: come gestisci quello che ti si scatena dentro quando senti per radio musica indecente, male interpretata, con cantanti che ne trovi di meglio al bar-karaoke? Come ti senti quando sai che potresti essere tu a suonare con... che sei all'altezza, e invece sul palco c'è uno o una che non arriva al tuo livello?

Preciso che non è una domanda dovuta a recriminazioni personali: io canto sotto la doccia e suono a casa e va bene così, sono al posto giusto.

Che ne pensate?

K.
paolo_b3 07-04-20 11.41
@ KirkNorton
Cari Amici,

questo è lo spazio delle discussioni sui generis? Ok. Propongo questo tema:

siamo tutti più o meno musicisti, più o meno bravi e preparati nel nostro settore specifico. Sappiamo che non tutti arrivano a farne una professione, e non è solo questione di preparazione, bravura e talento: ci sono diplomati al conservatorio che fanno altro nella vita e musicisti da strapazzo che arrivano, per tanti motivi, anche legittimi: puoi avere una tecnica perfetta ma non essere capace di trasmettere nulla, etc.

Sono cose che tutti sappiamo, non credo di aprire per primo questo vaso di pandora.

La domanda è questa: come gestisci quello che ti si scatena dentro quando senti per radio musica indecente, male interpretata, con cantanti che ne trovi di meglio al bar-karaoke? Come ti senti quando sai che potresti essere tu a suonare con... che sei all'altezza, e invece sul palco c'è uno o una che non arriva al tuo livello?

Preciso che non è una domanda dovuta a recriminazioni personali: io canto sotto la doccia e suono a casa e va bene così, sono al posto giusto.

Che ne pensate?

K.
Appena arrivato metti subito il dito sulla piaga? emo
Io penso che la gente faccia bene a scegliere ciò che gli piace, ma la società deve impegnarsi enormemente di più a diffondere la cultura, tanto per la musica quanto per il resto.

Vado a prendere i pop corn... emoemoemo
markelly2 07-04-20 12.21
@ KirkNorton
Cari Amici,

questo è lo spazio delle discussioni sui generis? Ok. Propongo questo tema:

siamo tutti più o meno musicisti, più o meno bravi e preparati nel nostro settore specifico. Sappiamo che non tutti arrivano a farne una professione, e non è solo questione di preparazione, bravura e talento: ci sono diplomati al conservatorio che fanno altro nella vita e musicisti da strapazzo che arrivano, per tanti motivi, anche legittimi: puoi avere una tecnica perfetta ma non essere capace di trasmettere nulla, etc.

Sono cose che tutti sappiamo, non credo di aprire per primo questo vaso di pandora.

La domanda è questa: come gestisci quello che ti si scatena dentro quando senti per radio musica indecente, male interpretata, con cantanti che ne trovi di meglio al bar-karaoke? Come ti senti quando sai che potresti essere tu a suonare con... che sei all'altezza, e invece sul palco c'è uno o una che non arriva al tuo livello?

Preciso che non è una domanda dovuta a recriminazioni personali: io canto sotto la doccia e suono a casa e va bene così, sono al posto giusto.

Che ne pensate?

K.
Mah, io lo scenario che descrivi nei media non lo noto particolarmente, non oggi; vedo piuttosto il contrario.
Artisti buoni o ottimi, al servizio di musica seriale, commerciale, brutta e becera.

Il problema vero mi sembra più questo. E negli ultimi, diciamo vent'anni? la situazione è andata peggiorando.
Se vogliamo sentire musica di qualità, la "chart" è l'ultimo posto dove cercare.
anonimo 07-04-20 13.56
la musica è un mercato e se la si intende come lavoro bisogna andare incontro alle esigenze del mercato, come in tutti i lavori il mercato cambia nel bene e nel male, fare il musicista non è solo una questione di schiacciare i tasti ma di relazioni con il pubblico e con l'ambiente musicale e soprattutto di marketing, hai un buon prodotto devi saperlo vendere, il problema grosso oggi è che i dischi non si vendono più e li c'era una grossa parte del guadagno, noto tra i bravi musicisti che conosco (molto bravi) che il porto sicuro a cui aspirano è l'insegnamento pubblico scuola o conservatorio, il famoso posto fisso che ti da una base di tranquillità a cui aggiungono gli extra con i concerti.
paolo_b3 07-04-20 14.02
@ anonimo
la musica è un mercato e se la si intende come lavoro bisogna andare incontro alle esigenze del mercato, come in tutti i lavori il mercato cambia nel bene e nel male, fare il musicista non è solo una questione di schiacciare i tasti ma di relazioni con il pubblico e con l'ambiente musicale e soprattutto di marketing, hai un buon prodotto devi saperlo vendere, il problema grosso oggi è che i dischi non si vendono più e li c'era una grossa parte del guadagno, noto tra i bravi musicisti che conosco (molto bravi) che il porto sicuro a cui aspirano è l'insegnamento pubblico scuola o conservatorio, il famoso posto fisso che ti da una base di tranquillità a cui aggiungono gli extra con i concerti.
Parlando con conoscenti pare che oggi per l'insegnamento ci sia richiesta. A te risulta?
anonimo 07-04-20 14.30
@ paolo_b3
Parlando con conoscenti pare che oggi per l'insegnamento ci sia richiesta. A te risulta?
qui ci sono un sacco di scuole private quindi penso che il mercato ci sia, quando insegnavo tanti anni fa lo facevo in tre diverse scuole private, chi guadagna molto sono gli insegnanti di canto che riescono a mettere su dei cori, un coro che va da 20 a 40 persone anche se pagano poco a testa alla fine del mese son soldi, senza contare le lezioni private, non è una cosa da tutti farlo ci vogliono capacità organizzative perchè alla fine qualche concerto devi farglielo fare
vin_roma 07-04-20 15.28
Credo che il punto sia: "chi ha successo lo merita veramente?"

Ovvero, quali sono gli ingredienti?
Basta essere bravi?
Oppure essere più imprenditori che bravi?
anonimo 07-04-20 19.46
vin_roma ha scritto:
Basta essere bravi?
Oppure essere più imprenditori che bravi?

tutte e due le cose. Puoi produrre l'auto più bella del pianeta ma se hai un commerciale che non la sa valorizzare resta in garage.
Tu che sei un eccellente musicista hai internet, usalo a tuo vantaggio, usalo.
Inizia a produrre video, tutorial etc....
markelly2 07-04-20 20.00
Io penso che a parte pochi casi ormai sempre più rari, avere "successo" sia riferito a sfondare in ambito pop, ossia in un campo che un vero artista e un vero fruitore di arte, non si augurerebbero mai, se non per arricchirsi economicamente.
Lo dimostra il fatto che qualunque musicista preferirebbe che gli venisse riconosciuto valore per essere originale e innovativo, o anche colto e cerebrale, piuttosto che finire nel calderone del mainstream insipido e ripetitivo.
KirkNorton 08-04-20 22.44
@ paolo_b3
Appena arrivato metti subito il dito sulla piaga? emo
Io penso che la gente faccia bene a scegliere ciò che gli piace, ma la società deve impegnarsi enormemente di più a diffondere la cultura, tanto per la musica quanto per il resto.

Vado a prendere i pop corn... emoemoemo
Per così poco! Avrei potuto girare il dito nella piaga! ;)
Comunque si, al di la di gusti personali e tendenze, un pochino di più si potrebbe fare secondo me.
KirkNorton 08-04-20 22.46
@ markelly2
Mah, io lo scenario che descrivi nei media non lo noto particolarmente, non oggi; vedo piuttosto il contrario.
Artisti buoni o ottimi, al servizio di musica seriale, commerciale, brutta e becera.

Il problema vero mi sembra più questo. E negli ultimi, diciamo vent'anni? la situazione è andata peggiorando.
Se vogliamo sentire musica di qualità, la "chart" è l'ultimo posto dove cercare.
Vero, non è nella chart che cerco la Musica ... può succedere, per accidente, ma di norma lì si trova altro: quello che vende. Per me non è la stessa cosa.
KirkNorton 08-04-20 22.49
@ anonimo
la musica è un mercato e se la si intende come lavoro bisogna andare incontro alle esigenze del mercato, come in tutti i lavori il mercato cambia nel bene e nel male, fare il musicista non è solo una questione di schiacciare i tasti ma di relazioni con il pubblico e con l'ambiente musicale e soprattutto di marketing, hai un buon prodotto devi saperlo vendere, il problema grosso oggi è che i dischi non si vendono più e li c'era una grossa parte del guadagno, noto tra i bravi musicisti che conosco (molto bravi) che il porto sicuro a cui aspirano è l'insegnamento pubblico scuola o conservatorio, il famoso posto fisso che ti da una base di tranquillità a cui aggiungono gli extra con i concerti.
Visione realista, potrebbe sembrare cinica ad alcuni ma credo che sia un tratto della tua personalità: sei diretto. Comunque sono d'accordo: in quanto mercato anche la musica è soggetta alle leggi del mercato, e qui si apre tutta una complessità. Oppure, puoi anche decidere di fare Musica eccellente - non che quella commerciale sia sempre brutta per definizione - e accettare che non ci diventerai mai ricco.
KirkNorton 08-04-20 22.53
@ anonimo
vin_roma ha scritto:
Basta essere bravi?
Oppure essere più imprenditori che bravi?

tutte e due le cose. Puoi produrre l'auto più bella del pianeta ma se hai un commerciale che non la sa valorizzare resta in garage.
Tu che sei un eccellente musicista hai internet, usalo a tuo vantaggio, usalo.
Inizia a produrre video, tutorial etc....
In parte sono d'accordo con te, ma non posso fare a meno di notare che avere dietro il music-system che ti sostiene (etichette, case discografiche, etc.) fa decisamente comodo. D'altra parte, quanti bravi musicisti non sfonderanno mai e rimarranno a mostrare un impressionante talento in un video che poi, anche girasse, rimane li e poi si passa al prossimo. Basta fare un giro su youtube per verificare quello che dico.
KirkNorton 08-04-20 22.57
@ markelly2
Io penso che a parte pochi casi ormai sempre più rari, avere "successo" sia riferito a sfondare in ambito pop, ossia in un campo che un vero artista e un vero fruitore di arte, non si augurerebbero mai, se non per arricchirsi economicamente.
Lo dimostra il fatto che qualunque musicista preferirebbe che gli venisse riconosciuto valore per essere originale e innovativo, o anche colto e cerebrale, piuttosto che finire nel calderone del mainstream insipido e ripetitivo.
Già, ma questo ha un prezzo: vivi di altro e non di musica, che rimane ... un hobby per il dopolavoro. Brutta faccenda.
vin_roma 09-04-20 00.48
KirkNorton, vorrei capire meglio i motivi che ti hanno spinto ad aprire questo thread.
anonimo 09-04-20 11.27
@ KirkNorton
In parte sono d'accordo con te, ma non posso fare a meno di notare che avere dietro il music-system che ti sostiene (etichette, case discografiche, etc.) fa decisamente comodo. D'altra parte, quanti bravi musicisti non sfonderanno mai e rimarranno a mostrare un impressionante talento in un video che poi, anche girasse, rimane li e poi si passa al prossimo. Basta fare un giro su youtube per verificare quello che dico.
sembra egoistico dirlo ma qualcuno mi ha insegnato: tu pensa per te che agli altri ci pensa il padreterno.
Insisti se vuoi arrivare ed usa tutti gli strumenti che oggi si hanno a disposizione.
Se sei bravo la gente prima o poi se ne accorge, mai demolarizzarsi, mai.

Boia chi molla emoemoemoemo
KirkNorton 09-04-20 14.00
@ anonimo
sembra egoistico dirlo ma qualcuno mi ha insegnato: tu pensa per te che agli altri ci pensa il padreterno.
Insisti se vuoi arrivare ed usa tutti gli strumenti che oggi si hanno a disposizione.
Se sei bravo la gente prima o poi se ne accorge, mai demolarizzarsi, mai.

Boia chi molla emoemoemoemo
emo
KirkNorton 09-04-20 14.10
@ vin_roma
KirkNorton, vorrei capire meglio i motivi che ti hanno spinto ad aprire questo thread.
Come dicevo, non è un caso di frustrazione personale: io sono esattamente dove devo essere.

Mi interessava sondare l'aspetto psicologico del nostro essere musicisti, capire come gestiamo il non poter esprimere quello che abbiamo. Ovviamente vale per tutti: ballerini, venditori di monopattini o altro.

Poi ci sarebbe il file: è davvero talento quello? Personalmente quando sento Beyoncé alla radio cambio stazione: quello non è canto, è urlare di gola e basta, e non è nemmeno piacevole da sentire (opinione, naturalmente). Abbiamo voci bellissime, diplomate al conservatorio che passeranno i loro giorni a far fare solfeggio ai bambini... Ma va beh, mi si dirà, le ingiustizie nella vita ci sono, poi dipende da come le prendi: magari la suddetta insegnante apprezza il suo mestiere e non farebbe mai a cambio con nessuno. :)

Un tema molto trasversale: ecco perché l'ho messo fra le chiacchiere.
paolo_b3 09-04-20 17.01
@ KirkNorton
Come dicevo, non è un caso di frustrazione personale: io sono esattamente dove devo essere.

Mi interessava sondare l'aspetto psicologico del nostro essere musicisti, capire come gestiamo il non poter esprimere quello che abbiamo. Ovviamente vale per tutti: ballerini, venditori di monopattini o altro.

Poi ci sarebbe il file: è davvero talento quello? Personalmente quando sento Beyoncé alla radio cambio stazione: quello non è canto, è urlare di gola e basta, e non è nemmeno piacevole da sentire (opinione, naturalmente). Abbiamo voci bellissime, diplomate al conservatorio che passeranno i loro giorni a far fare solfeggio ai bambini... Ma va beh, mi si dirà, le ingiustizie nella vita ci sono, poi dipende da come le prendi: magari la suddetta insegnante apprezza il suo mestiere e non farebbe mai a cambio con nessuno. :)

Un tema molto trasversale: ecco perché l'ho messo fra le chiacchiere.
Io distinguerei il mestiere del musicista dal mestiere del front man. Per fare il secondo occorrono soprattutto delle doti che nulla hanno a che vedere con la musica in se. E' un settore che ha il suo mercato di riferimento che non è quello del musicista. Di contro va detto che è un mestiere pesante e che richiede sacrifici come rinunciare alla famiglia, alla casa, finanche alla propria privacy. Per me sono pochi quelli che sarebbero in grado di reggerli. Non ti fare obnubilare dalle copertine dei settimanali.
Se fossi un bravo musicista il mio obiettivo sarebbe lavorare in un'orchestra, quelle vere, non accompagnare Beyoncè.
KirkNorton 09-04-20 17.13
@ paolo_b3
Io distinguerei il mestiere del musicista dal mestiere del front man. Per fare il secondo occorrono soprattutto delle doti che nulla hanno a che vedere con la musica in se. E' un settore che ha il suo mercato di riferimento che non è quello del musicista. Di contro va detto che è un mestiere pesante e che richiede sacrifici come rinunciare alla famiglia, alla casa, finanche alla propria privacy. Per me sono pochi quelli che sarebbero in grado di reggerli. Non ti fare obnubilare dalle copertine dei settimanali.
Se fossi un bravo musicista il mio obiettivo sarebbe lavorare in un'orchestra, quelle vere, non accompagnare Beyoncè.
Accompagnare Beyoncè!!!???? MAAAIIIIIIII !!! Quella mi rompe i timpani, e non dico di peggio perché siamo ancora in quaresima. Te lo dico dopo :))

Battute a parte, la vedo così anch'io, anche se, a noi elettrofoni il rapporto con le orchestre è normalmente precluso (finchè non diventi Vangelis).