Amiga 2000

fulezone 05-05-20 09.23
Ho trovato questo video per nostalgici molto interessante su un pc degli anni 80... con 512k di ram si riescono a fare cose veramente interessanti, da montaggi video sino a gestire un generatore di suoni e via midi una Korg T3 per un pc di 35 anni fa è veramente sbalorditivo!
amiga 2000
mima85 05-05-20 11.32
giannirsc 05-05-20 12.07
Tempo fa ho ripreso un'amica 2000 che non usavo da 20 anni per farla vedere ai miei figli e si è accesa al primo colpo..
fulezone 05-05-20 13.47
@ giannirsc
Tempo fa ho ripreso un'amica 2000 che non usavo da 20 anni per farla vedere ai miei figli e si è accesa al primo colpo..
Il tizio ha il VST del Yahama DX7 e non sa nemmeno di cosa si tratta
SimonKeyb 05-05-20 14.04
@ fulezone
Ho trovato questo video per nostalgici molto interessante su un pc degli anni 80... con 512k di ram si riescono a fare cose veramente interessanti, da montaggi video sino a gestire un generatore di suoni e via midi una Korg T3 per un pc di 35 anni fa è veramente sbalorditivo!
amiga 2000
in proporzione sembra che questi sistemi fossero molto più efficienti di quelli di oggi, le prestazioni sono ridicole eppure fondamentalmente erano in grado di fare un sacco di cose.
mima85 05-05-20 14.16
SimonKeyb ha scritto:
in proporzione sembra che questi sistemi fossero molto più efficienti di quelli di oggi


Le risorse a disposizione erano limitate, quindi i programmatori dovevano spremere ed ottimizzare il più possibile il codice. Oggi invece, con gigabyte di RAM, gigaherz di processori multi-core e tera di spazio su disco, spesso si tende a buttar su strati su strati tra layer di astrazione hardware (che vabbeh, ci vuole, se no uno tanto vale che torni a programmare in Assembly), framework con relativi ambienti virtuali, librerie, cazzi e mazzi, con la conseguenza che i programmi diventano dei pachidermi per i quali servono ingenti risorse hardware, molte delle quali servono appunto per tutti gli strati sottostanti su cui poggia il programma.

Non è una questione di efficienza dei computer in se, tanto quanto di com'è cambiato lo sviluppo del software rispetto ad allora. Senza parlare del fatto che oggi ci sono programmatori che se gli chiedi cos'è un indirizzo di memoria manco ti sanno rispondere. Questi programmatori a quei tempi non sarebbero stati capaci di mettere insieme nemmeno il più semplice dei programmi, mentre oggi spesso li si trovano a lavorare nelle software house a produrre codice farraginoso, inefficiente, lento e pieno di bug.
donnye 05-05-20 22.23
@ mima85
SimonKeyb ha scritto:
in proporzione sembra che questi sistemi fossero molto più efficienti di quelli di oggi


Le risorse a disposizione erano limitate, quindi i programmatori dovevano spremere ed ottimizzare il più possibile il codice. Oggi invece, con gigabyte di RAM, gigaherz di processori multi-core e tera di spazio su disco, spesso si tende a buttar su strati su strati tra layer di astrazione hardware (che vabbeh, ci vuole, se no uno tanto vale che torni a programmare in Assembly), framework con relativi ambienti virtuali, librerie, cazzi e mazzi, con la conseguenza che i programmi diventano dei pachidermi per i quali servono ingenti risorse hardware, molte delle quali servono appunto per tutti gli strati sottostanti su cui poggia il programma.

Non è una questione di efficienza dei computer in se, tanto quanto di com'è cambiato lo sviluppo del software rispetto ad allora. Senza parlare del fatto che oggi ci sono programmatori che se gli chiedi cos'è un indirizzo di memoria manco ti sanno rispondere. Questi programmatori a quei tempi non sarebbero stati capaci di mettere insieme nemmeno il più semplice dei programmi, mentre oggi spesso li si trovano a lavorare nelle software house a produrre codice farraginoso, inefficiente, lento e pieno di bug.
Io ho l'amiga 500,ancora intonso.
Comprato nel 1990,con il mio primo stipendio.
Lo pagai 750 mila lire, completo di tutto.
mima85 05-05-20 22.31
donnye ha scritto:
Io ho l'amiga 500,ancora intonso.


Anch'io ne ho, un paio mi sembra. Più un sacco di altri rottam... ehm cose emo

Per fortuna ho iniziato ad accumularli quando erano considerati appunto rottami e venivano buttati via, che se avessi dovuto comprare ogni vecchio computer che ho in cantina nella mia collezione avrei speso un patrimonio.
1paolo 05-05-20 22.47
@ mima85
donnye ha scritto:
Io ho l'amiga 500,ancora intonso.


Anch'io ne ho, un paio mi sembra. Più un sacco di altri rottam... ehm cose emo

Per fortuna ho iniziato ad accumularli quando erano considerati appunto rottami e venivano buttati via, che se avessi dovuto comprare ogni vecchio computer che ho in cantina nella mia collezione avrei speso un patrimonio.
Io ho un Commodore 64 del 1985 con interfaccia midi (in/out) e programma di sequencer Siel ... avete un idea di quanto possa valere oggi ( compresi anche un centinaio di giochi dell epoca😛)?
mima85 06-05-20 11.09
1paolo ha scritto:
Io ho un Commodore 64 del 1985 con interfaccia midi (in/out) e programma di sequencer Siel ... avete un idea di quanto possa valere oggi


50 euro.
ruggero 06-05-20 11.18
mi dispiace aver venduto il mio Atari 1040 per una delle prime versioni di Cubase per PC...
KBL 06-05-20 11.28
mima85 ha scritto:
Le risorse a disposizione erano limitate, quindi i programmatori dovevano spremere ed ottimizzare il più possibile il codice.

programmare oggi in c++ è un po' come era programmare negli anni '80 in assembly.
Ed è curioso perché programmare in C negli anni '80 era come programmare oggi in python.
wildcat80 06-05-20 11.30
Io ho un 1040ST con hard disk e doppio floppy dsdd.
L'Atari se l'è giocata malissimo in ambito home computer perché per l'epoca aveva già un sistema operativo di una modernità spaventosa soprattutto come interfaccia utente, la GEM, che era superiore ai sistemi Apple dell'epoca (con relativa querelle).
Ma hanno preferito investire nel gaming.
mima85 06-05-20 11.40
@ KBL
mima85 ha scritto:
Le risorse a disposizione erano limitate, quindi i programmatori dovevano spremere ed ottimizzare il più possibile il codice.

programmare oggi in c++ è un po' come era programmare negli anni '80 in assembly.
Ed è curioso perché programmare in C negli anni '80 era come programmare oggi in python.
Esatto, più si va avanti e più i linguaggi diventano complessi e pieni di layer sottostanti.
giosanta 06-05-20 12.49
wildcat80 ha scritto:
Io ho un 1040ST con hard disk e doppio floppy dsdd.
L'Atari se l'è giocata malissimo in ambito home computer perché per l'epoca aveva già un sistema operativo di una modernità spaventosa soprattutto come interfaccia utente, la GEM, che era superiore ai sistemi Apple dell'epoca (con relativa querelle).

Se è per questo c'è ne stato uno che se li mangiava tutti a colazione, ma non ha avuto nessuna fortuna commerciale. Pochi ricorderanno l'Archimedes Acorn.
1paolo 06-05-20 12.51
@ mima85
1paolo ha scritto:
Io ho un Commodore 64 del 1985 con interfaccia midi (in/out) e programma di sequencer Siel ... avete un idea di quanto possa valere oggi


50 euro.
emo
anonimo 06-05-20 13.55
Amarcord, avevo due amiga un 1000 e un 500 linkati per poter giocare in due contemporaneamente con due schermi, roba futuristica all'epoca.
mima85 06-05-20 14.03
@ 1paolo
emo
È il computer più venduto della storia dell'informatica e questo lo rende un oggetto molto comune, non è affatto difficile da trovare.

50 euro sono anche troppi per un rottame informatico. Si, sono contro coloro che speculano vendendo a peso d'oro i rimasugli delle cantine (non mi sto riferendo a te ma parlo in generale). Sono quelli che stanno rendendo il retrocomputing un business e non più una semplice passione.
donnye 06-05-20 14.07
@ anonimo
Amarcord, avevo due amiga un 1000 e un 500 linkati per poter giocare in due contemporaneamente con due schermi, roba futuristica all'epoca.
Io con il 500 giocavo a Dragon's Lair, all'epoca, impressionante.
Ve lo ricordate?
Mi ricordo, se non erro, che era composto da svariati floppy, che andavo inseriti poi in successione.. Che roba!
Per non parlare poi di Shadow of the beast...
Lo usai anche un po' con il midi, attaccato ad una roland e35(la tastiera più usata nei piano bar negli anni 90).
Il software era halion, se non erro, dove provavo a farci girare dei campioni di steinway su CD.
Bei tempi....
SimonKeyb 06-05-20 15.09
@ mima85
È il computer più venduto della storia dell'informatica e questo lo rende un oggetto molto comune, non è affatto difficile da trovare.

50 euro sono anche troppi per un rottame informatico. Si, sono contro coloro che speculano vendendo a peso d'oro i rimasugli delle cantine (non mi sto riferendo a te ma parlo in generale). Sono quelli che stanno rendendo il retrocomputing un business e non più una semplice passione.
eppure è un oggetto che ha un certo fascino, anche se non è bello come una macchina da scrivere se ne avessi uno in buono stato me lo terrei come soprammobile