mark_c ha scritto:
Ma il MIDI che spazio occupa se da quanto ho capito registrate non tanto attraverso il protocollo MIDI ma attraverso la presa USB in MP3 o similare?
La registrazione (o riproduzione) midi contiene, in breve, solo l’informazione di quali note vengono suonate, quando e per quanto. Rispetto ad un file audio, un file midi ha dimensioni risibili. È un modo diverso di concepire la musica; ti faccio un parallelismo: pensa ad un libro digitale (un eBook), potremmo paragonarlo al file midi; un audiolibro (il libro letto da qualcuno) è il file audio corrispondente. In un cd ci stanno migliaia di ebook, ma solo un audiolibro. Nel secondo caso l’informazione è congelata: una voce precisa che con certo timbro legge ad una determinata velocità. Non puoi modificare nulla. Un eBook contiene solo le informazioni relative alle parole, ma puoi ingrandire i caratteri, per esempio; volendo, puoi cancellare metà libro e riscriverlo. Molti studi registrano in midi, quando ovviamente si può, in modo da poter correggere facilmente le note, la durata e il momento in cui sono suonate. E, perché no, anche lo strumento con cui sono suonate (ad esempio sostituire un Rhodes con un Wurlitzer). Quando hai la registrazione audio non puoi farlo!
Spero di aver risposto alla tua domanda! La praticità di un file midi è avere una registrazione multitraccia in poco spazio, puoi assegnare i suoni che vuoi, ma la qualità sarà data dalla bontà del generatore di suoni con cui riproduci il file midi; e ovviamente anche dal modo in cui è stato registrato il file midi. Il rischio è avere una riproduzione molto piatta e meccanica, soprattutto se si è abusato della quantizzazione.