L'apparente declino degli expander

d_phatt 27-06-20 11.22
Salve a tutti, ispirato sia da qualche recente thread che da riflessioni personali di lunghissima data, vi chiedo: cosa pensate delle recenti "politiche" delle varie case produttrici riguardo agli expander? Che siano desktop, rack, di qualsiasi formato.

È vero che ora ci sono i computer portatili che sono l'expander modulare e personalizzabile per eccellenza...ma non è la soluzione per tutti, e non ci sono gli ultimi suoni dei produttori storici di tastiere. L'ultimo grande rack Yamaha è il Motif XS, non è mai uscito un expander del Kronos, né delle Nord recenti...il (mio) sogno di un sistema hardware modulare, personalizzabile ed espandibile nel tempo diventerà sempre più difficile da realizzare nel futuro?
giannirsc 27-06-20 11.40
Io ho preso tempo fa integra-7 e non ho più sentito l'esigenza di comprare tastiere nuove... mi piacerebbe ad esempio un Expander da casa nord per leggere i loro vari campioni.. Insomma il nord sample player lo acquisterei volentieri.
Roberto_Forest 27-06-20 11.43
Forse perché ora per il live per tanti bastano i suoni di un'unica tastiera, e quindi basta una fonte sonora per essere coperto su tutto. Una volta forse prendevi un expander per un unico suono e non c'erano tastiere che coprivano tutti i suoni. Ora la qualità dei suoni su tutte le workstation è mediamente molto alta. Con una mid level qualsiasi puoi coprire tutti i suoni possibili.

Un altro motivo può essere che la gente è più stupida. Secondo me è partito dopo l'avvento degli smarphone e dei loro sistemi operativi iper semplificati rispetto al computer: la gente si è instupidita e preferisce avere una cosa semplice da usare piuttosto che una cosa con più funzioni ma più complessa. Che è anche uno dei motivi per cui Nord vende tanto. Quindi i vari expander, e relative catene midi avanzate, sono troppo difficili e la gente preferisce il semplice.

P. S. Hai dimenticato Roland Integra, che l'expander generalista più recente ancora in produzione.
paolo_b3 27-06-20 11.53
@ d_phatt
Salve a tutti, ispirato sia da qualche recente thread che da riflessioni personali di lunghissima data, vi chiedo: cosa pensate delle recenti "politiche" delle varie case produttrici riguardo agli expander? Che siano desktop, rack, di qualsiasi formato.

È vero che ora ci sono i computer portatili che sono l'expander modulare e personalizzabile per eccellenza...ma non è la soluzione per tutti, e non ci sono gli ultimi suoni dei produttori storici di tastiere. L'ultimo grande rack Yamaha è il Motif XS, non è mai uscito un expander del Kronos, né delle Nord recenti...il (mio) sogno di un sistema hardware modulare, personalizzabile ed espandibile nel tempo diventerà sempre più difficile da realizzare nel futuro?
Probabilmente le politiche a cui ti riferisci sono basate sui volumi di vendita.
Per me la gente ha smesso di comperarli perchè con due macchine di un certo livello come potenza di calcolo sei a posto. Se hai bisogno di molti suoni su un'unica keybed, anche se è 88 tasti splittabile come ti piace di più, sei limitato.
divicos 27-06-20 12.03
@ Roberto_Forest
Forse perché ora per il live per tanti bastano i suoni di un'unica tastiera, e quindi basta una fonte sonora per essere coperto su tutto. Una volta forse prendevi un expander per un unico suono e non c'erano tastiere che coprivano tutti i suoni. Ora la qualità dei suoni su tutte le workstation è mediamente molto alta. Con una mid level qualsiasi puoi coprire tutti i suoni possibili.

Un altro motivo può essere che la gente è più stupida. Secondo me è partito dopo l'avvento degli smarphone e dei loro sistemi operativi iper semplificati rispetto al computer: la gente si è instupidita e preferisce avere una cosa semplice da usare piuttosto che una cosa con più funzioni ma più complessa. Che è anche uno dei motivi per cui Nord vende tanto. Quindi i vari expander, e relative catene midi avanzate, sono troppo difficili e la gente preferisce il semplice.

P. S. Hai dimenticato Roland Integra, che l'expander generalista più recente ancora in produzione.
Ci sono anche Dexibell Sx7, Gemini, Crumar Mojo Desktop.. Più tutti i vari synth desktop e modulari, ancora abbastanza diffusi.

Però hai forse centrato il punto, anche se non parlerei propriamente di "stupidità", ma di immediatezza d'uso.
Un setup midi complesso richiede studio, dedizione, e capacità di risolvere i vari problemi che si possono incontrare.
Un lavoraccio, e se con un'unica WS fai più o meno le stesse cose premendo due pulsanti, perché no?

Infatti sono rimasti i synth, appunto. Chi lavora con analogici o modulari ha conoscenze tecniche mediamente più alte, e non si spaventa nel creare una catena audio/midi complessa.
d_phatt 27-06-20 12.15
È vero che c'è anche l'Integra! Non l'ho nominato apposta proprio perché c'è, così come il Gemini che è fantastico, ecc...però ci sono anche tanti assenti illustri.
Poi faccio notare che non necessariamente un sistema master più expander deve essere tanto complesso...magari può essere composto da una sola master e un solo expander, però quelli che dico io, abbino suoni e meccanica a mio piacimento...oppure ho già una master, con modulo aggiungo facilmente suoni senza aumentare troppo peso e ingombro come succederebbe con una seconda tastiera.
Diciamo che ci sarebbe più libertà di scelta e personalizzazione, inoltre puoi sostituire solo un pezzo per volta, quello che serve...per me è un peccato essere limitati in questo. Poi chi vuole ha sempre le Nord, le workstation..macchine che trovo meravigliose, oltretutto...non ho assolutamente niente contro di loro, anzi! Ad avercele...forse non romperei tanto con sti expander!
Fabri72 27-06-20 12.17
@ d_phatt
Salve a tutti, ispirato sia da qualche recente thread che da riflessioni personali di lunghissima data, vi chiedo: cosa pensate delle recenti "politiche" delle varie case produttrici riguardo agli expander? Che siano desktop, rack, di qualsiasi formato.

È vero che ora ci sono i computer portatili che sono l'expander modulare e personalizzabile per eccellenza...ma non è la soluzione per tutti, e non ci sono gli ultimi suoni dei produttori storici di tastiere. L'ultimo grande rack Yamaha è il Motif XS, non è mai uscito un expander del Kronos, né delle Nord recenti...il (mio) sogno di un sistema hardware modulare, personalizzabile ed espandibile nel tempo diventerà sempre più difficile da realizzare nel futuro?
Forse per non cannibalizzarsi la gamma, contestualmente al lancio di un nuovo modello, potrebbero fare il modulo della serie prima.
Esempio: contestualmente al Montage lancio il Motif XF rack. Il problema però si crea con chi vuol permutare la tastiera della generazione precedente! emo Chi gliela compra più?

Chissà che non facciano uno Jupiter Xm senza i tasti?
Integra uscì un pelo dopo a Jupiter 80.
Dopo l'uscita di Integra, che costava meno di Jupiter 50, penso che gli unici che avran comprato Jupiter 80 sian stati quelli che lo han trovato, per poche settimane, sul sito del tedesco a 1.400€. Jupiter 80 prima stava intorno ai 2.600€.
Come diceva Michele Paciulli nell'intervista con R.Gerbi ormai manca l'effetto Wow. Gli elementi di novità son sempre più piccoli.

La stessa Dexibell ha lanciato la SX7, inizialmente ad un prezzo importante, immagino per evitare di mettere fuori mercato S3 ed S7.
Fatto curioso: P3 e P7 e S1 castrati del Midi In e Out. Morale: Preferisci i tasti o le prese Midi?
Secondo me su quella fascia di prezzo son castrazioni controproducenti.

Per la cronaca adesso il P3 si trova nuovo a 895€.

Sul versante dei cloni hammond invece succede il contrario. Modulo Crumar e Modulo Viscount.
Legend Solo con doppio set di drawbars. Mojo 61 con secondo set di drawbars integrabile.
MarcoC 27-06-20 14.23
@ Fabri72
Forse per non cannibalizzarsi la gamma, contestualmente al lancio di un nuovo modello, potrebbero fare il modulo della serie prima.
Esempio: contestualmente al Montage lancio il Motif XF rack. Il problema però si crea con chi vuol permutare la tastiera della generazione precedente! emo Chi gliela compra più?

Chissà che non facciano uno Jupiter Xm senza i tasti?
Integra uscì un pelo dopo a Jupiter 80.
Dopo l'uscita di Integra, che costava meno di Jupiter 50, penso che gli unici che avran comprato Jupiter 80 sian stati quelli che lo han trovato, per poche settimane, sul sito del tedesco a 1.400€. Jupiter 80 prima stava intorno ai 2.600€.
Come diceva Michele Paciulli nell'intervista con R.Gerbi ormai manca l'effetto Wow. Gli elementi di novità son sempre più piccoli.

La stessa Dexibell ha lanciato la SX7, inizialmente ad un prezzo importante, immagino per evitare di mettere fuori mercato S3 ed S7.
Fatto curioso: P3 e P7 e S1 castrati del Midi In e Out. Morale: Preferisci i tasti o le prese Midi?
Secondo me su quella fascia di prezzo son castrazioni controproducenti.

Per la cronaca adesso il P3 si trova nuovo a 895€.

Sul versante dei cloni hammond invece succede il contrario. Modulo Crumar e Modulo Viscount.
Legend Solo con doppio set di drawbars. Mojo 61 con secondo set di drawbars integrabile.
Seppure sono passato anche io a VST sia su Mac che su iPad ho ancora un vecchio expander Kurzweil ME1 vendutomi dal buon Clouseau e me lo tengo stretto........quando vado a suonare me lo porto sempre almeno per sentirmi sicuro nel caso il Mac e l'iPad mi lasciassero a piedi emo
JoelFan 27-06-20 14.26
Anche io penso che il declino degli expander non sia apparente ma reale.
C'è poco da fare. La flessibilità offerta dai computer/tablet è troppo avanti rispetto ai vecchi expander.

La loro estinzione è a mio parere questione di poco tempo.
d_phatt 27-06-20 14.31
JoelFan ha scritto:
La loro estinzione è a mio parere questione di poco tempo.

È la mia paura. Spero che non sarà così...
d_phatt 27-06-20 14.34
Altra considerazione: un expander non è soggetto ad usura meccanica, ma solo all'invecchiamento dei componenti. Finché funziona, funziona al suo massimo.
Una tastiera no...la generazione sonora digitale è sempre perfetta finché funziona, ma la meccanica può peggiorare o rendere tutto inutilizzabile col tempo.
zerinovic 27-06-20 14.48
ognuno di noi ha un potenziale expander con se, il suo smartphone...ora secondo me il processo è gia iniziato...ma non manca molto per vedere strumenti con una presa lightning o usb-c (oltre alla consueta usb B) +alloggio del cell, e app dedicata. e non mi riferisco solo ad un app di utility ma ad una vera espansione dello strumento...
keyboard7 27-06-20 14.55
@ d_phatt
Salve a tutti, ispirato sia da qualche recente thread che da riflessioni personali di lunghissima data, vi chiedo: cosa pensate delle recenti "politiche" delle varie case produttrici riguardo agli expander? Che siano desktop, rack, di qualsiasi formato.

È vero che ora ci sono i computer portatili che sono l'expander modulare e personalizzabile per eccellenza...ma non è la soluzione per tutti, e non ci sono gli ultimi suoni dei produttori storici di tastiere. L'ultimo grande rack Yamaha è il Motif XS, non è mai uscito un expander del Kronos, né delle Nord recenti...il (mio) sogno di un sistema hardware modulare, personalizzabile ed espandibile nel tempo diventerà sempre più difficile da realizzare nel futuro?
a me gli espander piacciono come idea, perché poi scegli tu con quale master pilotarli, però secondo me i pochi ancora in circolazione hanno dei prezzi eccessivi, a quel prezzo ti compri una tastiera completa. Se consideri che il vivo P3 lo trovi nuovo intorno agli 800 euro ( e puoi mettere dentro i suoni che vuoi) il modulo dexibell costa troppo. Se gli expander si attestassero sui 500 euro circa, secondo me avrebbero un grosso mercato, io per primo. Mi piacerebbe un expander del crumar seven, Ma anche la Yamaha Reface CP se la facessero a expander (senza i mini tasti e con delle memorie utente) mi interesserebbe molto. Se devo spendere mille euro per un expander, a quel punto vado su uno stage piano usato
d_phatt 27-06-20 15.01
@ zerinovic
ognuno di noi ha un potenziale expander con se, il suo smartphone...ora secondo me il processo è gia iniziato...ma non manca molto per vedere strumenti con una presa lightning o usb-c (oltre alla consueta usb B) +alloggio del cell, e app dedicata. e non mi riferisco solo ad un app di utility ma ad una vera espansione dello strumento...
Però non sarebbe un po' triste? Sarò eccessivamente nostalgico forse, ma uno strumento professionale progettato fino all'ultimo transistor per produrre del suono non ha tutto un altro fascino e valore rispetto a uno smartphone qualsiasi prestato alla musica?
Anche tralasciando per un attimo il discorso affidabilità...che pure non è secondario.
keyboard7 27-06-20 15.03
@ zerinovic
ognuno di noi ha un potenziale expander con se, il suo smartphone...ora secondo me il processo è gia iniziato...ma non manca molto per vedere strumenti con una presa lightning o usb-c (oltre alla consueta usb B) +alloggio del cell, e app dedicata. e non mi riferisco solo ad un app di utility ma ad una vera espansione dello strumento...
Questa cosa mi intriga ma ancora non riesco a capirla. Come fai a utilizzare uno smartphone se i vst di piano tipo native instruments pesano tantI giga e costano parecchio? Per ospitare un vst di piano, uno per i piani elettrici e uno per il cp80 devi dedicare un computer solo a quello. Come fai a farlo con il telefonino? Se è possibile mi interessa tanto
Fabri72 27-06-20 15.07
d_phatt ha scritto:
Altra considerazione: un expander non è soggetto ad usura meccanica, ma solo all'invecchiamento dei componenti.

e non sei costretto a venderlo per problemi di spazio
tsuki 27-06-20 15.12
L'expander è sempre stata una cosa intelligente,ma non facile da gestire.Una volta erano a polifonia limitata e non numerosissimi suoni,per cui i Professionisti,ma anche i semi-Pro,si facevano un bel frigorifero con dentro vari expander solitamente di marche diverse da "accoppiare" come volevi -io avevo Roland,Yamaha,Proteus,Oberheim,Korg- tutto cablato con un sommatore a Rack,si gestiva con una master a 76 o 88 tasti,base con ruote al frigo e via.Ci voleva parecchio a programmare ma alla fine se un po' ci sapevi fare i risultati erano davvero notevoli. Poiché non c'erano strumenti a multisintesi,si vendevano parecchio gli expander,potevi farti un sistema con sintesi L.A.,FM,Campionamento analogica,poi arrivavi ed eri gia' cablato,collegavi 4 jack ed avevi finito.Oggi ci sono tastiere con millemila suoni,9 sistemi di sintesi diversa,di tutto e di piu';poi i giovani spippolano di Pc o Tablet che è una bellezza,ovvio che il mercato degli expander è a dir poco contratto.Tuttavia secondo me' hanno ancora un senso;per esempio,se accoppi un Integra con una Nord Stage,o un expander Motif ad una delle varie WS,ti si aprono orizzonti nuovi….Speriamo che qualcuno rimanga in produzione...
Roberto_Forest 27-06-20 15.34
@ keyboard7
Questa cosa mi intriga ma ancora non riesco a capirla. Come fai a utilizzare uno smartphone se i vst di piano tipo native instruments pesano tantI giga e costano parecchio? Per ospitare un vst di piano, uno per i piani elettrici e uno per il cp80 devi dedicare un computer solo a quello. Come fai a farlo con il telefonino? Se è possibile mi interessa tanto
Le app dell'ipad sono un altra cosa rispetto ai vst per computer. Sono due mondi diversi. Con l'iPad ad oggi ci fai circa il 5% di quello che ci fai col pc/mac. Infatti le app con suoni campionati grandi sono poche, e pochissime sono sopra il giga. Native instrumebts non c'è ovviamente per iPhone/iPad. Ciò non toglie che ci puoi comunque fare molto. Sopratutto in suoni non campionati tipo synth VA ad esempio.
JoelFan 27-06-20 15.52
Suonare con expander è peraltro, per quanto mi riguarda, anche scomodo.
Non ho controllo facile sul volume, a meno di avere un pedale d'espressione.
Quando suono devo continuamente regolare il volume dell'esecuzione, altrimenti rischio di non farmi sentire o uscire troppo.
Con una tastiera "suonante" è tutto lì a portata di mano.

Se devo portarmi master, expander ed anche pedale d'espressione, oltre a tutto il resto, non mi passa più.
Meglio una tastiera.
zaphod 27-06-20 15.59
@ d_phatt
Salve a tutti, ispirato sia da qualche recente thread che da riflessioni personali di lunghissima data, vi chiedo: cosa pensate delle recenti "politiche" delle varie case produttrici riguardo agli expander? Che siano desktop, rack, di qualsiasi formato.

È vero che ora ci sono i computer portatili che sono l'expander modulare e personalizzabile per eccellenza...ma non è la soluzione per tutti, e non ci sono gli ultimi suoni dei produttori storici di tastiere. L'ultimo grande rack Yamaha è il Motif XS, non è mai uscito un expander del Kronos, né delle Nord recenti...il (mio) sogno di un sistema hardware modulare, personalizzabile ed espandibile nel tempo diventerà sempre più difficile da realizzare nel futuro?
secondo me, a livello medio-alto gli expander sono stati sostituiti da computer e da prodotti come i Seelake, che di fatto sono computer formato expander. Ormai dischi con vst ne fanno parecchi, direi, quindi un computer dal vivo diventa indispensabile se si vogliono riproporre gli stessi suoni. Se girassi tanto con il portatile, farei un pensiero a prendermi un Seelake (anche se monta Windows emo), per avere un apparecchio dedicato ai vst che non attira i ladri come un macbook... immagina di dover iniziare la serata e scoprire che ti hanno alleggerito del portatile.
A livello medio-basso (non parlo di capacità, ma di numero e/o importanza di date e produzioni) l'esigenza è meno sentita ed in effetti una sola tastiera ti copre parecchie sonorità.
Ragion per cui ritengo che gli expander stiano diventando una nicchia estrema.