@ Michio
Fortunatamente la vpc1 la ho in noleggio quindi si tratterebbe di terminare i mesi di noleggio. Volendo potrei anche prendere un digitale a mobile.
Non nascondo che ho provato un ibrido Yamaha n1 x meccanica bellissima, ovviamente, in cuffia suono spettacolare ma suonato con i suoi altoparlanti ho avuto qualche dubbio....visto il costo. Pensavo infatti di dare via il gb1 per tenere l' n1 x; ma poiché non mi permutavano il piano e cmq la differenza se pur vendessi il gb1 privatamente è abbastanza, sono leggermente scettico se tenere l'ibrido come unico pianoforte sia una scelta giusta.
Detto questo, i dubbi sono nati dal fatto che dopo aver studiato sulla vpc1, quando poi vado a lezione e suono sul c6 del maestro mi trovo con i "volumi" e il tocco per così dire sbagliati e in un certo senso e come se avessi perso la metà del tempo.
Tengo a precisare che non ho velleità professionistiche, sono solo un quarantenne che ha ripreso a suonare dopo molti anni e si ritrova con gli stessi problemi di condominio di quando ne aveva 20, con la consapevolezza di rompere le p.... quando si fanno quei noiosissimi studi di tecnica.
Nella prima decade di ottobre dovrei andare a provare un Casio Celviano in un open day dalle mie parti, non nascondo che è una meccanica che mi incuriosisce molto, anche se secondo il mio modestissimo parere, il problema fondamentale è che il sensore non ha la stessa elasticità delle corde quando viene percosso dai martelletti.
Io prenderei un portatile, ad esempio p515, il pianoforte già ce l'hai, ti serve qualcosa per studiare da mettere dove vuoi, in camera,in garage, di fuori, ovunque ti lascino in pace per quell'oretta/due al giorno, anzi più sono diversi e meglio è, così ti abitui a suonare di tutto su tutto e con le orecchie, non con le dita,
, io ero e sono nelle tue stesse identiche condizioni e
così ho trovato un equilibrio
Poi un brano dura pochi minuti e quando lo suonerai bene sull'acustico avrai soddisfazione tu e chi ti ascolta, sempre comunque negli orari giusti