Hammond X77

LenVianney 28-11-20 13.19
Ho recentemente acquistato in Olanda un Hammond X77 del 1969 ad un prezzo convenientissimo. So che molti "puristi" storcono il naso nel sentirlo nominare, ma credo che la cattiva fama sia immeritata. Premetto che possiedo già un C3 ed un A102 che sono abbinati a diversi Leslie, per cui come suonano lo so benissimo. Però mi sto rendendo conto che X77 è stato uno strumento ingiustamente discriminato in quanto, anche grazie alle soluzioni sonore del proprio Leslie X77L, ha delle sonorità molto peculiari impossibili da riprodurre con le austere consolle che lo hanno preceduto. Certo che all'epoca costava come un mezzo attico ai Parioli, per cui pochi, pochissimi lo hanno sentito dal vivo e lo hanno potuto apprezzare.
vin_roma 28-11-20 14.03
Consolle come H o X hanno il loro perché.
Si rivolgono ad altro genere, sono "meno organi" nel senso stretto e più portati a sostituire un'orchestra ...ma suonano e sono molto affascinanti.

Conosci Chris Waxaman (Klaus Wundelich), il mago di questo modello?
LenVianney 28-11-20 19.33
vin_roma ha scritto:
Conosci Chris Waxaman (Klaus Wundelich), il mago di questo modello?

No, o perlomeno, non a sufficienza per farmene un'idea. Dovrò approfondire in futuro, anche se da quel poco che è reperibile sul web o comunque vinili e CD il confronto con l'ascolto della "bestiaccia" dal vivo non regge. Sentire X77 che suona attraverso il proprio Leslie X77L, apprezzare le commutazioni dei tablet che cambiano i vari indirizzamenti del suono ai quattro amplificatori, soprattutto poi quando si attiva lo Space Sound", è un'esperienza assai gratificante. Devi essere nello stesso ambiente, altrimenti il bello di questo strumento si perde al 70%... Gli unici aspetti deludenti sono le percussioni, che confermano purtroppo in toto di essere figlie della propria epoca, ovviamente detto col senno di poi, e non ultimo le tastiere, purtroppo mutuate da quelle delle spinette tal quali e di cui si trascinano i noti difetti di cui il peggiore è il cedimento per distacco della base del cilindretto madrevite che fissa il tasto in plastica(ccia), ormai incrudita per trasformazione del polimero, al supporto in profilato metallico. Con quel che costava lo strumento, avessero utilizzato le stesse tastiere delle consolle sarebbe stato l'ideale, visto che C3, B3 e A100 sono stati costruiti sino al 1975.
vin_roma 28-11-20 23.43
lo suonai molti anni fa da Musicarte a Roma, col suo Leslie.

Per quello che so, le tastiere waterfall delle serie "canoniche" furono adottate per il basso costo, in controtendenza con l'intenzione iniziale di "imitare" un organo a canne. Ma effettivamente, per la tecnica Hammondistica che si è poi sviluppata sono più efficaci le WFall.

Le percussioni... sono quelle tipiche degli organi "orchestrali". In fondo L. Hammond non credette mai nel risvolto jazz e rock del suo strumento e il Leslie lo pensò come generatore del tremolo, come quello di un organo a canne.
Chris Waxman, in realtà Klaus Wunderlich che, per il mercato americano, adottò questo nome per non avere "ostacoli" dai risentimenti post bellici mostrando il vero nome tedesco.
Eccolo (quando ero bambino impazzivo per questi suoni)
L'audio, nello stereo, a volte perde presenza su alcuni suoni, questo perché il disco fu registrato in quadrifonia per rendere al meglio l'efficacia del Leslie.
pentatonic 28-11-20 23.43
Hai acquistato in Olanda senza vedere lo strumento? Hai un contatto conosciuto?
LenVianney 30-11-20 16.42
vin_roma ha scritto:
L'audio, nello stereo, a volte perde presenza su alcuni suoni, questo perché il disco fu registrato in quadrifonia per rendere al meglio l'efficacia del Leslie.

La migliore posizione d'ascolto per apprezzare pienamente la capacità espressiva resa dai quattro amplificatori del Leslie X77L è l'essere presenti nel locale dove esso si trova. Mi diverto a scegliere diverse soluzioni timbriche e poi commutare i vari tablets disponibili nella sezione Leslie. Le diverse commutazioni dei tablets influiscono apprezzabilmente sulle timbriche, a parità di setting dei drawbars. Soprattutto quando si inserisce il tremolo sul reverbero è come se cambiasse completamente la scena sonora. In effetti, anche sul Manuale vengono date indicazioni su come posizionare i microfoni nel caso si utilizzi X77 in sala di registrazione. Cosa sia risultato poi dalle riprese in quadrifonia originali credo resterà per sempre un mistero.
LenVianney 30-11-20 16.54
pentatonic ha scritto:
Hai acquistato in Olanda senza vedere lo strumento? Hai un contatto conosciuto?

Prima di acquistare mi sono fatto fare dal venditore diverse riprese video e audio, compresa una ripresa chiara di tutto lo strumento che andava poi a chiudere sulla targhetta con la matricola, che ho esaminato congiuntamente a Francesco Andrei, di Organ Studio Italia. In base al parere favorevole di Francesco, ho acquistato lo strumento, naturalmente completo del proprio Leslie X77L. Organ Studio Italia si è occupato del trasporto da Utrecht sino alla propria sede di Luni Mare, provvedendo successivamente ad attento e scrupoloso restauro, documentato con foto "step by step" che mi venivano inviate in tempo reale.