Professionalità richieste

soicaM 01-02-21 04.28
Ho un figlio che quest'anno esce da ragioneria turistica e vorrei indirizzarlo su un percorso di studi valido, cioè le professionalità richieste dal mercato del lavoro moderno emo.
Nell'ultimo anno ha perso un po' l'entusiasmo e vorrebbe smettere, ma vorrei provare a consigliarlo con il vostro aiuto, grazie a tutti.
paolo_b3 01-02-21 09.40
@ soicaM
Ho un figlio che quest'anno esce da ragioneria turistica e vorrei indirizzarlo su un percorso di studi valido, cioè le professionalità richieste dal mercato del lavoro moderno emo.
Nell'ultimo anno ha perso un po' l'entusiasmo e vorrebbe smettere, ma vorrei provare a consigliarlo con il vostro aiuto, grazie a tutti.
Pensa, mia figlia sta meditando di iscriversi a ragioneria turistica.

Secondo me l'economia nei prossimi 5 - 10 anni subirà cambiamenti radicali, chissà quali saranno le professionalità ricercate in futuro.
In ogni caso la domenica su Rai 3 verso le 12 e 30 o le 13 c'è un programma che si chiama "il posto giusto" che noi seguiamo. Li qualche statistica sulle domande di lavoro le danno, anche consigli su come affrontare un colloquio, ma rimane il dubbio a cui accennavo sopra.

In sostanza sempre, ma mai come oggi, puntare alla formazione e non all'informazione, quando ti sei fatto i mezzi intellettivi poi le metodologie di lavoro le apprendi alla svelta.
soicaM 01-02-21 13.35
@ paolo_b3
Pensa, mia figlia sta meditando di iscriversi a ragioneria turistica.

Secondo me l'economia nei prossimi 5 - 10 anni subirà cambiamenti radicali, chissà quali saranno le professionalità ricercate in futuro.
In ogni caso la domenica su Rai 3 verso le 12 e 30 o le 13 c'è un programma che si chiama "il posto giusto" che noi seguiamo. Li qualche statistica sulle domande di lavoro le danno, anche consigli su come affrontare un colloquio, ma rimane il dubbio a cui accennavo sopra.

In sostanza sempre, ma mai come oggi, puntare alla formazione e non all'informazione, quando ti sei fatto i mezzi intellettivi poi le metodologie di lavoro le apprendi alla svelta.
Formazione sempre, informazione mai....
Grande Paolo, grazie emo 666
Raptus 01-02-21 17.09
Ciao,

se fossi un giovane diplomato sinceramente mi orienterei verso le discipline scientifiche in generale.
Lascerei perdere ingegneria che si fa solo se si è davvero portati per un certo modo di pensare (e di faticare).
Che non vuol dire per forza fare il programmatore, anzi quello lo sconsiglio (è l'operaio del futuro), infatti è stato l'errore della mia vita (ingegnere informatico)...
Vuol dire fare una laurea scientifica in generale, cioè scienze statistiche, fisica, matematica, scienze informatiche (che è già meglio di ingegneria informatica).
In generale quindi qualcosa di scientifico ma allo stesso tempo stimolante...
Lascerei perdere assolutamente le lauree umanistiche, legge ed economia, troppa competizione per le ultime e zero lavoro per la prima.
Se vuole restare inerente al suo campo per me l'unica è buttarsi a pesce sulle lingue, ma farle bene, seriamente, e soprattutto non inglese e spagnolo ma qualcosa di più particolare (anche solo il tedesco ti garantisce lavoro sicuro).
soicaM 01-02-21 17.23
@ Raptus
Ciao,

se fossi un giovane diplomato sinceramente mi orienterei verso le discipline scientifiche in generale.
Lascerei perdere ingegneria che si fa solo se si è davvero portati per un certo modo di pensare (e di faticare).
Che non vuol dire per forza fare il programmatore, anzi quello lo sconsiglio (è l'operaio del futuro), infatti è stato l'errore della mia vita (ingegnere informatico)...
Vuol dire fare una laurea scientifica in generale, cioè scienze statistiche, fisica, matematica, scienze informatiche (che è già meglio di ingegneria informatica).
In generale quindi qualcosa di scientifico ma allo stesso tempo stimolante...
Lascerei perdere assolutamente le lauree umanistiche, legge ed economia, troppa competizione per le ultime e zero lavoro per la prima.
Se vuole restare inerente al suo campo per me l'unica è buttarsi a pesce sulle lingue, ma farle bene, seriamente, e soprattutto non inglese e spagnolo ma qualcosa di più particolare (anche solo il tedesco ti garantisce lavoro sicuro).
Grazie raptus, è il consiglio che speravo, invece al tedesco come lingua non avevo pensato, forse per trasferirsi in Germania,
quindi studi scientifici ed informatici, emo
paolo_b3 01-02-21 17.59
soicaM ha scritto:
666

emo
soicaM 01-02-21 18.03
@ paolo_b3
soicaM ha scritto:
666

emo
emo
EADgbe 03-02-21 10.56
L'oro dell'immediato futuro sono i dati, una messe sterminata di dati che le aziende stanno accumulando e devono imparare ad usare, per cui condivido il consiglio di orientarsi verso facoltà scientifiche.
Detto ciò, l'università richiede impegno costante e in certi frangenti intenso. Ho visto cugini e nipoti abbandonare dopo il primo anno perchè, evidentemente, hanno scelto seguendo i consigli degli altri piuttosto che le loro inclinazioni naturali. Fare una cosa che non ti piace per 3 anni (minimo) non è facile, la scelta deve essere sua.
Comunque, anche se non è troppo convinto, penso sia meglio provare adesso e magari lasciar perdere tra un anno o due, piuttosto che abbandonare gli studi e poi a 30 anni rimpiangere di non aver nemmeno tentato.
soicaM 03-02-21 14.32
@ EADgbe
L'oro dell'immediato futuro sono i dati, una messe sterminata di dati che le aziende stanno accumulando e devono imparare ad usare, per cui condivido il consiglio di orientarsi verso facoltà scientifiche.
Detto ciò, l'università richiede impegno costante e in certi frangenti intenso. Ho visto cugini e nipoti abbandonare dopo il primo anno perchè, evidentemente, hanno scelto seguendo i consigli degli altri piuttosto che le loro inclinazioni naturali. Fare una cosa che non ti piace per 3 anni (minimo) non è facile, la scelta deve essere sua.
Comunque, anche se non è troppo convinto, penso sia meglio provare adesso e magari lasciar perdere tra un anno o due, piuttosto che abbandonare gli studi e poi a 30 anni rimpiangere di non aver nemmeno tentato.
Grazie per l'ottimo consiglio......abbandonare sarebbe una tragedia per noi, una sconfitta da perdente, anche perché sono sacrifici per tutti.
Impegno e costanza......e scienze, Grazie emo
paolo_b3 03-02-21 16.27
@ soicaM
Grazie per l'ottimo consiglio......abbandonare sarebbe una tragedia per noi, una sconfitta da perdente, anche perché sono sacrifici per tutti.
Impegno e costanza......e scienze, Grazie emo
Se proprio non riuscite a decidere, fagli fare un'esperienza di lavoro di un anno all'estero. Se ti informi ci sono delle organizzazioni che si occupano di questo, una specie di Erasmus lavorativo.
Intanto vede che differenza c'è tra studiare e lavorare, poi impara una lingua, si mette in tasca due soldini e fa curriculum.
soicaM 03-02-21 17.27
@ paolo_b3
Se proprio non riuscite a decidere, fagli fare un'esperienza di lavoro di un anno all'estero. Se ti informi ci sono delle organizzazioni che si occupano di questo, una specie di Erasmus lavorativo.
Intanto vede che differenza c'è tra studiare e lavorare, poi impara una lingua, si mette in tasca due soldini e fa curriculum.
L'estero sembra essere l'alternativa migliore emo, ma per me uno studente deve proseguire subito, comunque d'estate lavora al mare, grazie 667? O aspetto?
paolo_b3 03-02-21 19.37
soicaM ha scritto:
grazie 667? O aspetto?

Non ti preoccupare, il thanks non è obbligatorio.
d_phatt 08-02-21 00.24
soicaM ha scritto:
abbandonare sarebbe una tragedia per noi, una sconfitta da perdente

Dipende dal tipo di abbandono, perché se col tempo uno si rende veramente conto in maniera seria e responsabile che la sua strada è un'altra, forse non è giusto caricarlo di pressioni e farlo sentire fallito...parlo di massimo un semestre o un anno eh, già arrivati secondo è ora di tirare dritti verso la fine e comunque ovviamente uno non può cambiare idea centomila volte.

L'importante è fare tanto orientamento e capire bene cosa si fa nelle varie facoltà, magari seguire per curiosità qualche lezione, e poi valutare per bene.

È vero che oggi le materie scientifiche vanno per la maggiore, io stesso sono a Matematica, e proprio per questo posso confermare che non è possibile studiarla senza una grandissima passione, tanta determinazione e disponibilità a farsi un mazzo tanto. E lo stesso sicuramente vale per tanti altri corsi di studio affini.
soicaM 08-02-21 03.28
@ d_phatt
soicaM ha scritto:
abbandonare sarebbe una tragedia per noi, una sconfitta da perdente

Dipende dal tipo di abbandono, perché se col tempo uno si rende veramente conto in maniera seria e responsabile che la sua strada è un'altra, forse non è giusto caricarlo di pressioni e farlo sentire fallito...parlo di massimo un semestre o un anno eh, già arrivati secondo è ora di tirare dritti verso la fine e comunque ovviamente uno non può cambiare idea centomila volte.

L'importante è fare tanto orientamento e capire bene cosa si fa nelle varie facoltà, magari seguire per curiosità qualche lezione, e poi valutare per bene.

È vero che oggi le materie scientifiche vanno per la maggiore, io stesso sono a Matematica, e proprio per questo posso confermare che non è possibile studiarla senza una grandissima passione, tanta determinazione e disponibilità a farsi un mazzo tanto. E lo stesso sicuramente vale per tanti altri corsi di studio affini.
L'orientamento, al momento, non è una priorità emo, grazie per il supporto emo
Raptus 11-02-21 19.52
Perché anonimo?

Comunque il discorso "fallimento" è una fissa tutta italiana. Fino ai 30 anni secondo me sei libero di fare tutte le cazzate del mondo.
Sbagli ad andare all'estero a 20 anni? Chissene, torni in Italia con un CV con scritto che sai vivere in un paese straniero.
Sbagli indirizzo scolastico? Chissene tanto l'importante è fare un percorso che ti porti ad essere appetibile per il mercato, fino ai 30 anni non conta l'età (nemmeno in Italia per fortuna).

La storia del fallimento è tutta una brutta abitudine italiana usata come scusante per deresponsabilizzare le persone.
CavaliereNero 16-02-21 10.56
EADgbe ha scritto:
l'università richiede impegno costante e in certi frangenti intenso. Ho visto cugini e nipoti abbandonare dopo il primo anno perchè, evidentemente, hanno scelto seguendo i consigli degli altri piuttosto che le loro inclinazioni naturali. Fare una cosa che non ti piace per 3 anni (minimo) non è facile, la scelta deve essere sua.
Comunque, anche se non è troppo convinto, penso sia meglio provare adesso e magari lasciar perdere tra un anno o due, piuttosto che abbandonare gli studi e poi a 30 anni rimpiangere di non aver nemmeno tentato.


Sicuramente una Laurea Scientifica può dare qualche chance. L'Università richiede impegno ed un metodo di studio serio e proficuo. Non si può mandare tutto a memoria: bisogna imparare a ragionare, arrivarci con la logica ed il ragionamento (ovvio che alcune informazioni vanno memorizzate per forza) ed è molto utile, per studiare, prepararsi degli schemi, degli "specchietti", che aiutino ad organizzare il discorso, a ricordare i punti principali da sviluppare, poi, all'esame orale o scritto.

Ho conseguito una Laurea Scientifica e, se non avessi avuto un metodo di studio (che la Scuola Superiore, purtroppo NON mi ha insegnato, ma che, grazie ad un amico di famiglia, sono riuscito ad apprendere), avrei fatto dieci volte più fatica... ...quindi capisco i ragazzi che abbandonano: o studiano qualcosa che a loro non piace (solo perché sono stati consigliati a fare questa o quella Facoltà), oppure non hanno un metodo di studio efficace.

Oltretutto è un metodo che ti rimane anche nella vita: quando devi preparare un discorso ad un Convegno o ad una Conferenza, quando devi proiettare le diapositive di un file Powerpoint illustranti una tua ricerca, quando devi scrivere una Relazione per un Superiore o un Articolo per una Rivista Scientifica.... Il metodo è sempre lo stesso: "buttare giù" per iscritto i punti principali. Se hai tutte le nozioni già in testa (perché ti sei preparato ed hai studiato), ti basterà ricordare i punti principali di ogni argomento e svilupparli uno per uno...
Raptus 16-02-21 21.46
@ CavaliereNero
EADgbe ha scritto:
l'università richiede impegno costante e in certi frangenti intenso. Ho visto cugini e nipoti abbandonare dopo il primo anno perchè, evidentemente, hanno scelto seguendo i consigli degli altri piuttosto che le loro inclinazioni naturali. Fare una cosa che non ti piace per 3 anni (minimo) non è facile, la scelta deve essere sua.
Comunque, anche se non è troppo convinto, penso sia meglio provare adesso e magari lasciar perdere tra un anno o due, piuttosto che abbandonare gli studi e poi a 30 anni rimpiangere di non aver nemmeno tentato.


Sicuramente una Laurea Scientifica può dare qualche chance. L'Università richiede impegno ed un metodo di studio serio e proficuo. Non si può mandare tutto a memoria: bisogna imparare a ragionare, arrivarci con la logica ed il ragionamento (ovvio che alcune informazioni vanno memorizzate per forza) ed è molto utile, per studiare, prepararsi degli schemi, degli "specchietti", che aiutino ad organizzare il discorso, a ricordare i punti principali da sviluppare, poi, all'esame orale o scritto.

Ho conseguito una Laurea Scientifica e, se non avessi avuto un metodo di studio (che la Scuola Superiore, purtroppo NON mi ha insegnato, ma che, grazie ad un amico di famiglia, sono riuscito ad apprendere), avrei fatto dieci volte più fatica... ...quindi capisco i ragazzi che abbandonano: o studiano qualcosa che a loro non piace (solo perché sono stati consigliati a fare questa o quella Facoltà), oppure non hanno un metodo di studio efficace.

Oltretutto è un metodo che ti rimane anche nella vita: quando devi preparare un discorso ad un Convegno o ad una Conferenza, quando devi proiettare le diapositive di un file Powerpoint illustranti una tua ricerca, quando devi scrivere una Relazione per un Superiore o un Articolo per una Rivista Scientifica.... Il metodo è sempre lo stesso: "buttare giù" per iscritto i punti principali. Se hai tutte le nozioni già in testa (perché ti sei preparato ed hai studiato), ti basterà ricordare i punti principali di ogni argomento e svilupparli uno per uno...
Magari funzionasse anche nello studio della musica emo

Gli schemi mentali funzionano bene se quello che stai imparando è scientifico (quindi riconducibile a modelli più semplici).
Se hai a che fare con materie nozionistiche o sei veramente bravo a trovare concetti chiave (che a volte nemmeno ci sono) oppure devi per forza studiare tutto.
L'armonia ad esempio, se non la si studia nel profondo non la si capisce, sebbene sia una materia "logica" per molti aspetti se non si comprendono molti concetti di base non la si può imparare per approssimazioni successive.
CavaliereNero 17-02-21 07.09
@ Raptus
Magari funzionasse anche nello studio della musica emo

Gli schemi mentali funzionano bene se quello che stai imparando è scientifico (quindi riconducibile a modelli più semplici).
Se hai a che fare con materie nozionistiche o sei veramente bravo a trovare concetti chiave (che a volte nemmeno ci sono) oppure devi per forza studiare tutto.
L'armonia ad esempio, se non la si studia nel profondo non la si capisce, sebbene sia una materia "logica" per molti aspetti se non si comprendono molti concetti di base non la si può imparare per approssimazioni successive.
Certo che nelle materie nozionistiche devi studiare tutto!

Chi ha detto mai il contrario? Il metodo di studio o gli schemi mentali NON sostituiscono lo studio!

Ma come fai a ricordarti ciò che hai studiato?

Non devi studiare a memoria, a pappagallo, tipo poesia delle elementari! Devi trovare delle Parole Chiave, uno schema mentale che ti aiuti a tenere a mente ciò che hai studiato!

Ad esempio: "Ma con gran pena le reca giù" è una serie di Parole Chiave per ricordarsi la sequenza delle Alpi da Ovest ad Est:

MArittime,
COzie,
GRAie,
PENnine,
LEpontine,
REtiche,
CArniche,
GIUlie.

Esistono vari metodi di memorizzazione per le materie nozionistiche e ti assicuro che funzionano (io stesso ne ho utilizzati alcuni, ad esempio per preparare l'esame di Anatomia Umana, una serie infinita di nomi di Nervi, Muscoli, Ossa, strutture, Tessuti, Cellule ecc. e ancora li utilizzo quando devo memorizzare, tenere a mente liste di nomi o liste di numeri anche piuttosto lunghe)!

Ovvio che devi capire ció che memorizzi!

Gli schemi mentali di cui parlo servono solamente per "mettere in ordine" le informazioni principali e ricordarti i punti principali.

Mettiamo che tu debba fare una Conferenza su Beethoven: Devi memorizzare la sua data di nascita e di morte, alcune note di biografia, l'elenco delle Opere principali, ecc.

PRIMA DI TUTTO DEVI STUDIARE, sapere a menadito tutte queste informazioni, dopodiché puoi "metterle in ordine", ordinarle, ad esempio, per ordine cronologico (puoi parlare delle Opere in ordine cronologico, oppure dividerle per Sonate, Concerti per pianoforte e orchestra, Sinfonie ecc.), in modo da ricordarle più facilmente e da esporle in maniera ordinata e non casuale e confusionario, altrimenti, le persone che ascoltano la tua Conferenza, non capiscono niente.

Per quanto riguarda l'Armonia e la Musica in generale (suonando io il Pianoforte da 50 anni forse ne so qualcosa...) si tratta di un misto di nozioni teoriche e di capacità tecniche e manuali e anche fantasia e creatività se componi Musica tua. La Musica è sì Matematica (Pitagora docet), e studio (e bisogna non solo memorizzare ciò che si studia, ma anche capirlo e saperlo mettere in pratica e capire che esistono anche le eccezioni che confermano la regola), ma è anche Arte e Estro e manualità (saper mettere e muovere le mani e le dita in modo corretto sulla tastiera del Pianoforte).

Non credere, comunque, che le materie Scientifiche siano più semplici della Musica e siano solamente una serie di nozioni da imparare a memoria senza capire niente. Non è così!

Hai mai provato a studiare Chimica, Fisica, Biologia Molecolare o Matematica a livello Universitario, di Laurea Magistrale?

Non basta memorizzare tutto ciò che è scritto nei libri: bisogna SOPRATTUTTO E PRIMA DI TUTTO CAPIRE ciò che si studia, arrivarci anche con il ragionamento, altrimenti, all'esame (scritto o orale), se ti fanno una domanda un po' diversa dal solito, se ti chiedono una cosa che non è scritta sui libri (ma alla quale puoi arrivarci tramite altre nozioni e con il ragionamento), non sai rispondere e sei fregato!

Le materie scientifiche non sono puro nozionismo, una sequenza di nozioni messe lì una dopo l'altra. Le materie scientifiche le devi soprattutto capire, poi, certo, ci sono le nozioni da imparare a memoria (se ti chiedono qual è la lunghezza d'onda e la frequenza dei raggi Infrarossi lo devi sapere, lo devi ricordare, ma se non lo ricordi esattamente ci puoi comunque arrivare con il ragionamento partendo dalla lunghezza d'onda e dalla frequenza della luce visibile SE HAI CAPITO lo spettro delle Onde Elettromagnetiche...), ma sei hai memorizzato solo le nozioni senza capire nulla, sei fregato e verrai bocciato agli esami!

Ti assicuro che agli esami Universitari delle materie Scientifiche non passi se non hai veramente capito quelle materie!
CavaliereNero 17-02-21 09.25
CavaliereNero ha scritto:
Ad esempio: "Ma con gran pena le reca giù" è una serie di Parole Chiave per ricordarsi la sequenza delle Alpi da Ovest ad Est:

MArittime,
COzie,
GRAie,
PENnine,
LEpontine,
REtiche,
CArniche,
GIUlie.


Ovviamente, questo, è solamente uno stupido e semplicissimo esempio da Scuola Elementare, ma, il metodo, funziona anche con i numeri: puoi ordinare o dividere le cifre in gruppi in modo da ottenere Date di nascita, Anniversari, sequenze numeriche, Numeri di telefono, PER TE significativi, in modo da aiutarti a memorizzare liste di numeri...

Tu hai scritto: "Se hai a che fare con materie nozionistiche o sei veramente bravo a trovare concetti chiave (che a volte nemmeno ci sono)..."

Ecco, appunto: devi essere veramente bravo a trovare dei concetti chiave e ad inventarti delle parole chiave, delle frasi chiave PER TE significative, devi essere veramente bravo a capire quali sono i concetti più importanti da ricordare, una volta ricordati i quali, ti vengono in mente anche tutti gli altri concetti meno importanti.

Per questo dico che è importante avere un metodo di studio...

In questo consiste il metodo di studio: capire quali sono i concetti chiave, i concetti più importanti e trovare un modo per memorizzarli, per ricordarseli...

Ci sono persone che, questo metodo di studio, ce l'hanno innato dentro di loro ed altre (come me), che hanno dovuto, invece, impararlo grazie a qualcuno che ha avuto la gentilezza e la pazienza di insegnarlo.

Ricordo un mio compagno di Scuola delle Superiori: studiava Pianoforte al Conservatorio, praticava Sport a livello agonistico, studiava, andava bene a scuola... come faceva a far tutto bene? Probabilmente (almeno per la Scuola Superiore) aveva un metodo di studio. Per esempio mi diceva che a scuola, a lezione, stava ATTENTISSIMO, prendeva appunti, non si distraeva neanche un attimo, non chiacchierava con i compagni durante le spiegazioni dei Professori e questo gli serviva già "quasi" come studio, così risparmiava tempo, poi, per lo studio a casa (probabilmente con un "suo" metodo di studio)...
Raptus 17-02-21 19.15
@ CavaliereNero
CavaliereNero ha scritto:
Ad esempio: "Ma con gran pena le reca giù" è una serie di Parole Chiave per ricordarsi la sequenza delle Alpi da Ovest ad Est:

MArittime,
COzie,
GRAie,
PENnine,
LEpontine,
REtiche,
CArniche,
GIUlie.


Ovviamente, questo, è solamente uno stupido e semplicissimo esempio da Scuola Elementare, ma, il metodo, funziona anche con i numeri: puoi ordinare o dividere le cifre in gruppi in modo da ottenere Date di nascita, Anniversari, sequenze numeriche, Numeri di telefono, PER TE significativi, in modo da aiutarti a memorizzare liste di numeri...

Tu hai scritto: "Se hai a che fare con materie nozionistiche o sei veramente bravo a trovare concetti chiave (che a volte nemmeno ci sono)..."

Ecco, appunto: devi essere veramente bravo a trovare dei concetti chiave e ad inventarti delle parole chiave, delle frasi chiave PER TE significative, devi essere veramente bravo a capire quali sono i concetti più importanti da ricordare, una volta ricordati i quali, ti vengono in mente anche tutti gli altri concetti meno importanti.

Per questo dico che è importante avere un metodo di studio...

In questo consiste il metodo di studio: capire quali sono i concetti chiave, i concetti più importanti e trovare un modo per memorizzarli, per ricordarseli...

Ci sono persone che, questo metodo di studio, ce l'hanno innato dentro di loro ed altre (come me), che hanno dovuto, invece, impararlo grazie a qualcuno che ha avuto la gentilezza e la pazienza di insegnarlo.

Ricordo un mio compagno di Scuola delle Superiori: studiava Pianoforte al Conservatorio, praticava Sport a livello agonistico, studiava, andava bene a scuola... come faceva a far tutto bene? Probabilmente (almeno per la Scuola Superiore) aveva un metodo di studio. Per esempio mi diceva che a scuola, a lezione, stava ATTENTISSIMO, prendeva appunti, non si distraeva neanche un attimo, non chiacchierava con i compagni durante le spiegazioni dei Professori e questo gli serviva già "quasi" come studio, così risparmiava tempo, poi, per lo studio a casa (probabilmente con un "suo" metodo di studio)...
Ciao,
ti ringrazio per la puntualizzazione che senz'altro servirà per molti utenti, forse non hai letto tutti i post, sono un ingegnere e so bene cosa significhi quello che stai dicendo, volevo solo sottolineare il fatto che un metodo di studio è si importante ma va adattato anche secondo la materia che stai studiando, purtroppo non c'è una regola generale per ogni cosa.
Sai molto probabilmente perché il tuo compagno di scuola riusciva a fare tutto? Perché aveva il tempo per farlo e lo gestiva con metodo ma soprattutto con volontà.
Ho un vecchio conoscente che ha preso 3 lauree prima dei 30 anni, medicina, odontotecnica e chitarra. Sai perché ci è riuscito? Perché fino a quando l'ho conosciuto non usciva mai di casa, tutto il tempo lo spendeva a studiare, si sarà suddiviso tutto per materie etc. ma un essere umano ha un numero finito di ore da spendere...e qualcosa devi sacrificare.
Tutto si può fare, il fattore determinante è solo la volontà.