Mi coglie l’ispirazione

WTF_Bach 14-09-21 13.47
SCENARIO 1

Corro in soggiorno a cercare la valigetta col computer, ma non c’è, la donna delle pulizie l’ha spostata. Allora la chiamo per sapere dove l’ha messa. Non risponde.

Insisto, al settimo tentativo mi dice che l’ha messa in cima all’armadio mentre spolverava e si è dimenticata di rimetterla a posto.

Vado dal vicino a farmi prestare una scaletta (fortunatamente è in casa) rientro, recupero la borsa col computer e riporto la scala al vicino.

Rientro a casa, sgombro il tavolino del salotto che uso per poggiarci il computer e nel farlo faccio cadere il soprammobile regalatomi dalla fidanzata. Si rompe in mille pezzi. Bestemmio.

Faccio per attaccare il cavo di alimentazione ma mi accorgo che l’adattatore schüco non c’è più. Ritelefono alla donna delle pulizie, che mi conferma che l’aveva staccato per utilizzarlo con l’aspirapolvere. Vado in sgabuzzino e cerco lo schüco tra stracci, scarpe spaiate e scatoloni. Non c’è.

Terza telefonata alla donna delle pulizie, che purtroppo non sa chiarire dove abbia messo sto cazzo di adattatore.

Rifletto: o caccia al tesoro in casa, o ennesima visitina al vicino per farsi prestare il riduttore. Scelgo il vicino. È uscito.

Allora vado dal cinese sotto casa e compro l’ennesimo schüco (da qualche parte nel mondo dev’esserci il cimitero degli schüco smarriti, credo sia di fianco a quello dei calzini spaiati e delle matite scomparse), risalgo, collego e accendo il computer.

“Aggiornamento Windows in corso, si prega di attendere e non spegnere il computer”. Poco male, ne approfitto per cercare il cavo USB (dovrebbe essere nel cassetto della scrivania). Miracolo, non posso credere ai miei occhi! È proprio lì.

Ritorno in salotto e aspetto che Windows finisca di aggiornarsi. Aspetto. Aspetto. Bestemmio.

Ecco Windows ha finito l’aggiornamento: collego il cavo USB e lancio la DAW. Accendo la tastiera. Schiaccio due tasti. Non succede niente. Controllo le connessioni ed i settings di Reaper, che sarà semi gratuito ma ci vuole una laurea in ingegneria astronautica per farlo funzionare.

Nulla. Niente. Nada.

Bestemmio.

Poi mi viene il colpo di genio: sarà mica il cavo USB rotto? Corro di la dove tengo un gomitolo di cavi assortiti, semiannegati tra la polvere e resti di ferramenta e carpenteria residuati della costruzione delle casematte sul passo del Pordoi.

Mi taglio. Bestemmio. Speriamo che non mi venga il tetano. Sgarruppo un vecchio cavo USB mezzo marcio e spelacchiato, torno in salotto, connetto.

Funziona, ma nel frattempo la DAW mi chiede la chiave della licenza. La reinserisco. È sbagliata. Riprovo. È sbagliata.

Vado di nuovo in sgabuzzino per vedere se per caso ho tenuto in archivio la scatola della DAW. Scartabello tra un mucchio di scartoffie che neanche ai musei vaticani. La polvere mi fa venire un attacco d’asma, corro in bagno a cercare il ventolin, non lo trovo, mi sento soffocare.

Eccolo lì dietro a quei cazzo di balsami della mia fidanzata (laddove noi maschi facciamo tutto con un bagnoschiuma, le donne hanno un milione di prodotti: per il viso, per la mano destra, per quella sinistra, per i capelli lunghi, per quelli corti, la crema della mattina, della notte, dell’ora del the…).

Mi spruzzo il ventolin in gola mentre ormai sono quasi asfissiato. La crisi d’asma mi ha fatto ricordare la password della DAW.

Torno in salotto, metto la password. La DAW riparte, esce la schermata con il 14,750 suoni di piano acustico catalogati per produttore. Solo che non mi ricordo più cosa volevo suonare.

Apro la finestra, butto giù la tastiera, il computer e i cavi.

SCENARIO 2

Accendo il piano digitale e suono.
maxpiano69 14-09-21 13.59
(che fai, raddoppi i post?? Ed io ti copio ed incollo la mia risposta anche qui allora emo)

SCENARIO 3

Uso un computer (o meglio ancora un iPad) dedicato per il piano digitale, sempre montato e collegato, così non devo impazzire a cercarlo e/o mescolare su uno stesso device lavoro, casa e divertimento.

Mi siedo al piano digitale, lo accendo ed avvio la App che mi serve (Ravenscroft, ad esempio, anzi volendo la lascio sempre running) e suono.

Se mi va o mi viene l'ispirazione faccio anche partire una DAW (GarageBand) su cui mi son creato una-tantum un template con piano/basso/batteria e registro qualche idea.

PS: e se mi servono altri suoni e/o esce un Virtual Piano migliore, li ottengo a costo minimo rispetto a cambiare tutto il DP.
WTF_Bach 14-09-21 14.00
@ maxpiano69
(che fai, raddoppi i post?? Ed io ti copio ed incollo la mia risposta anche qui allora emo)

SCENARIO 3

Uso un computer (o meglio ancora un iPad) dedicato per il piano digitale, sempre montato e collegato, così non devo impazzire a cercarlo e/o mescolare su uno stesso device lavoro, casa e divertimento.

Mi siedo al piano digitale, lo accendo ed avvio la App che mi serve (Ravenscroft, ad esempio, anzi volendo la lascio sempre running) e suono.

Se mi va o mi viene l'ispirazione faccio anche partire una DAW (GarageBand) su cui mi son creato una-tantum un template con piano/basso/batteria e registro qualche idea.

PS: e se mi servono altri suoni e/o esce un Virtual Piano migliore, li ottengo a costo minimo rispetto a cambiare tutto il DP.
Il che non risolve il problema di connettori che si staccano, donne delle pulizie che staccano i cavi e perdono gli schüco, aggiornamenti a tradimento, password dimenticate… ma sopratutto non risolve il problema dei prodotti per l’igiene personale delle donne.emo
maxpiano69 14-09-21 14.01
@ WTF_Bach
Il che non risolve il problema di connettori che si staccano, donne delle pulizie che staccano i cavi e perdono gli schüco, aggiornamenti a tradimento, password dimenticate… ma sopratutto non risolve il problema dei prodotti per l’igiene personale delle donne.emo
Non si stacca nulla ed io parlo per esperienza personale pluriennale (tranne che per i prodotti igienici al femminile emo), vedi tu che sai... sarò un caso unico o raro? emo
d_phatt 14-09-21 14.02
Ho riso parecchio mentre leggevo il tuo intervento, e quindi grazie a prescindere.
Però non sono d'accordo. Almeno non del tutto.
Nel senso che l'utilizzo di un computer per fare musica (come qualsiasi altra attività umana) diventa molto più semplice e veloce se soggetto a determinate regole e a un certo set di buone abitudini nel fare le cose.

Configurando tutto nel modo appropriato (strumenti, cablaggi, OS, applicativi, memorie) si perde un po' di tempo all'inizio (ma in compenso si impara molto), ma poi tutto diventa più veloce e snello, basta mantenere un certo modo sano di lavorare al computer.
E se un giorno qualcosa dovesse andare storto, l'esperienza maturata all'inizio per settare il tutto permetterà (di solito) di sistemare velocemente il problema.

Poi certo, se si cambia di continuo computer, OS, programmi, lo sbattimento non finisce mai, bisogna saper realizzare qualcosa di stabile per qualche anno.

Come tutte le cose complesse il computer (che è di gran lunga il più complesso pezzo di attrezzatura prodotto dall'uomo) viene ad un prezzo, quello di dover imparare tante cose nuove per usarlo bene. Come per la musica del resto.

Neanche chi compra un Mac, il computer pronto e semplificato per antonomasia, è esente dal dover capire cosa è un buffer, cosa è la latenza, come funziona la DAW, eccetera.

Detto questo penso di capire il tuo intervento e la tua provocazione (se di provocazione si tratta), anche io preferisco non usare il computer se devo solo suonare. Anzi se devo solo suonare il pianoforte, preferisco non usare affatto la corrente elettrica...se non per fare un po' di luce, al bisogno.
WTF_Bach 14-09-21 14.04
@ maxpiano69
Non si stacca nulla ed io parlo per esperienza personale pluriennale (tranne che per i prodotti igienici al femminile emo), vedi tu che sai... sarò un caso unico o raro? emo
Beh a parte gli scherzi, avendo la possibilità di cablarsi uno studio in una zona dedicata solo a quello, con materiale dedicato solo a quello, lo scenario si fa meno catastrofico.

Ma per un hobbista che suona per diletto e non ha né lo spazio né le risorse per farsi lo studio digitale, le cose sono differenti…
d_phatt 14-09-21 14.05
@ maxpiano69
Non si stacca nulla ed io parlo per esperienza personale pluriennale (tranne che per i prodotti igienici al femminile emo), vedi tu che sai... sarò un caso unico o raro? emo
emoemoemo

Concordo in tutto, però per fare la doccia uso tre prodotti diversi (bagnoschiuma, shampoo e balsamo), va bene lo stesso? emo
WTF_Bach 14-09-21 14.08
@ d_phatt
emoemoemo

Concordo in tutto, però per fare la doccia uso tre prodotti diversi (bagnoschiuma, shampoo e balsamo), va bene lo stesso? emo
Sei sulla via della perdizione!emo

PS da ragazzo mi portavo ai campeggi scout una mezza bottiglia di gin che fungeva da dopobarba, disinfettante per i piccoli tagli, bevanda corroborante, antidepressivo e smacchiatore per le macchie di unto sulla divisa.
maxpiano69 14-09-21 14.08
@ WTF_Bach
Beh a parte gli scherzi, avendo la possibilità di cablarsi uno studio in una zona dedicata solo a quello, con materiale dedicato solo a quello, lo scenario si fa meno catastrofico.

Ma per un hobbista che suona per diletto e non ha né lo spazio né le risorse per farsi lo studio digitale, le cose sono differenti…
Ti mando una foto della mia VPC1 con sopra iPad Pro 2018, Yamaha AG03 e hub USB-c per collegare il tutto?
L'ingombro totale è quello della sola VPC1, gli altri oggetti ci stanno tutti sopra ed avanza pure spazio per un Nanokontrol.
Se prendessi un altro DP per casa, con o senza USB Audio, credo che replicherei lo stesso setup. emo
WTF_Bach 14-09-21 14.09
@ d_phatt
Ho riso parecchio mentre leggevo il tuo intervento, e quindi grazie a prescindere.
Però non sono d'accordo. Almeno non del tutto.
Nel senso che l'utilizzo di un computer per fare musica (come qualsiasi altra attività umana) diventa molto più semplice e veloce se soggetto a determinate regole e a un certo set di buone abitudini nel fare le cose.

Configurando tutto nel modo appropriato (strumenti, cablaggi, OS, applicativi, memorie) si perde un po' di tempo all'inizio (ma in compenso si impara molto), ma poi tutto diventa più veloce e snello, basta mantenere un certo modo sano di lavorare al computer.
E se un giorno qualcosa dovesse andare storto, l'esperienza maturata all'inizio per settare il tutto permetterà (di solito) di sistemare velocemente il problema.

Poi certo, se si cambia di continuo computer, OS, programmi, lo sbattimento non finisce mai, bisogna saper realizzare qualcosa di stabile per qualche anno.

Come tutte le cose complesse il computer (che è di gran lunga il più complesso pezzo di attrezzatura prodotto dall'uomo) viene ad un prezzo, quello di dover imparare tante cose nuove per usarlo bene. Come per la musica del resto.

Neanche chi compra un Mac, il computer pronto e semplificato per antonomasia, è esente dal dover capire cosa è un buffer, cosa è la latenza, come funziona la DAW, eccetera.

Detto questo penso di capire il tuo intervento e la tua provocazione (se di provocazione si tratta), anche io preferisco non usare il computer se devo solo suonare. Anzi se devo solo suonare il pianoforte, preferisco non usare affatto la corrente elettrica...se non per fare un po' di luce, al bisogno.
Anche il piano a coda suona meglio a luce di candela emo
d_phatt 14-09-21 14.10
WTF_Bach ha scritto:
Sei sulla via della perdizione!

emo
d_phatt 14-09-21 14.11
WTF_Bach ha scritto:
Anche il piano a coda suona meglio a luce di candela

Ha pure degli enormi fianchetti in legno, abbiamo spiegato tutto direi emo
WTF_Bach 14-09-21 14.12
A parte il raccontino romanzato, le cose stanno proprio come dicono gli amici Max e D_phatt: semplificare, standardizzare e avere tutto pronto.

Per questo spesso insisto che un setup iPad posato sul leggio-audio over usb è forse la cosa migliore per chi non ha esigenze professionali (tranne che poi ti finisce la batteria dell iPad sul più bello).
d_phatt 14-09-21 14.14
Comunque i nuovi Bach si sono mantenuti al passo con i tempi vedo emo
Sbaffone 14-09-21 14.20
comprati un basso
maxpiano69 14-09-21 14.21
@ Sbaffone
comprati un basso
emo meglio se acustico, anzi meglio ancora un UkuBass emo
semar 14-09-21 14.23
@ WTF_Bach
SCENARIO 1

Corro in soggiorno a cercare la valigetta col computer, ma non c’è, la donna delle pulizie l’ha spostata. Allora la chiamo per sapere dove l’ha messa. Non risponde.

Insisto, al settimo tentativo mi dice che l’ha messa in cima all’armadio mentre spolverava e si è dimenticata di rimetterla a posto.

Vado dal vicino a farmi prestare una scaletta (fortunatamente è in casa) rientro, recupero la borsa col computer e riporto la scala al vicino.

Rientro a casa, sgombro il tavolino del salotto che uso per poggiarci il computer e nel farlo faccio cadere il soprammobile regalatomi dalla fidanzata. Si rompe in mille pezzi. Bestemmio.

Faccio per attaccare il cavo di alimentazione ma mi accorgo che l’adattatore schüco non c’è più. Ritelefono alla donna delle pulizie, che mi conferma che l’aveva staccato per utilizzarlo con l’aspirapolvere. Vado in sgabuzzino e cerco lo schüco tra stracci, scarpe spaiate e scatoloni. Non c’è.

Terza telefonata alla donna delle pulizie, che purtroppo non sa chiarire dove abbia messo sto cazzo di adattatore.

Rifletto: o caccia al tesoro in casa, o ennesima visitina al vicino per farsi prestare il riduttore. Scelgo il vicino. È uscito.

Allora vado dal cinese sotto casa e compro l’ennesimo schüco (da qualche parte nel mondo dev’esserci il cimitero degli schüco smarriti, credo sia di fianco a quello dei calzini spaiati e delle matite scomparse), risalgo, collego e accendo il computer.

“Aggiornamento Windows in corso, si prega di attendere e non spegnere il computer”. Poco male, ne approfitto per cercare il cavo USB (dovrebbe essere nel cassetto della scrivania). Miracolo, non posso credere ai miei occhi! È proprio lì.

Ritorno in salotto e aspetto che Windows finisca di aggiornarsi. Aspetto. Aspetto. Bestemmio.

Ecco Windows ha finito l’aggiornamento: collego il cavo USB e lancio la DAW. Accendo la tastiera. Schiaccio due tasti. Non succede niente. Controllo le connessioni ed i settings di Reaper, che sarà semi gratuito ma ci vuole una laurea in ingegneria astronautica per farlo funzionare.

Nulla. Niente. Nada.

Bestemmio.

Poi mi viene il colpo di genio: sarà mica il cavo USB rotto? Corro di la dove tengo un gomitolo di cavi assortiti, semiannegati tra la polvere e resti di ferramenta e carpenteria residuati della costruzione delle casematte sul passo del Pordoi.

Mi taglio. Bestemmio. Speriamo che non mi venga il tetano. Sgarruppo un vecchio cavo USB mezzo marcio e spelacchiato, torno in salotto, connetto.

Funziona, ma nel frattempo la DAW mi chiede la chiave della licenza. La reinserisco. È sbagliata. Riprovo. È sbagliata.

Vado di nuovo in sgabuzzino per vedere se per caso ho tenuto in archivio la scatola della DAW. Scartabello tra un mucchio di scartoffie che neanche ai musei vaticani. La polvere mi fa venire un attacco d’asma, corro in bagno a cercare il ventolin, non lo trovo, mi sento soffocare.

Eccolo lì dietro a quei cazzo di balsami della mia fidanzata (laddove noi maschi facciamo tutto con un bagnoschiuma, le donne hanno un milione di prodotti: per il viso, per la mano destra, per quella sinistra, per i capelli lunghi, per quelli corti, la crema della mattina, della notte, dell’ora del the…).

Mi spruzzo il ventolin in gola mentre ormai sono quasi asfissiato. La crisi d’asma mi ha fatto ricordare la password della DAW.

Torno in salotto, metto la password. La DAW riparte, esce la schermata con il 14,750 suoni di piano acustico catalogati per produttore. Solo che non mi ricordo più cosa volevo suonare.

Apro la finestra, butto giù la tastiera, il computer e i cavi.

SCENARIO 2

Accendo il piano digitale e suono.
Si ma per accendere il piano digitale ci vuole il suo alimentatore. Che non sta al suo posto.

Telefoni alla donna delle pulizie, che dopo la 4a telefonata, esasperata, ha staccato il telefono.

Bestemmi e dai un calcio all' impianto stereo, che sembra di metallo ma é costruito con plastica di infima qualitá, e si rompe con gran fracasso.

Bestemmi come un lupo mannaro ateo, ma stavolta ti ricordi che l' alimentatore dello stereo ha la stessa tensione, quindi cannibalizzi l' impianto stereo e fai per collegare il piano digitale, e ti accorgi che la polaritá é invertita. Tentenni se provare lo stesso - ci sará pure un ponte raddrizzatore in questi piani digitali che ci fanno pagare un occhio no ?! - oppure provare dal vicino. Scegli la seconda alternativa.

Il vicino sta nel salone a suonare i vst con il pc ma siccome ha un problema tra il driver bluetooth e le casse, é costretto ad usare la cuffia e quindi non sente il campanello.

Dopo un sonoro bestemmione da competizione, decidi di andare dal cinese sotto casa per acquistare l' ennesimo adattatore. Il cinese ha tutto, ma quelli a 9V con il + al centro sono finiti proprio poco prima. Li puó ordinare per la settimana prossima. Senti di avere un attacco di violenza cieca e prima di picchiare il cinese e di incendiargli il negozio, corri in strada e prendi a calci la prima macchina che ti capita a tiro.

Era un' auto civetta dei carabinieri. Ti portano al comando e ti sbattono in cella. C' é giá un altro tizio. Suona la melodica. Lo strozzi.
maxpiano69 14-09-21 14.25
@ semar
Si ma per accendere il piano digitale ci vuole il suo alimentatore. Che non sta al suo posto.

Telefoni alla donna delle pulizie, che dopo la 4a telefonata, esasperata, ha staccato il telefono.

Bestemmi e dai un calcio all' impianto stereo, che sembra di metallo ma é costruito con plastica di infima qualitá, e si rompe con gran fracasso.

Bestemmi come un lupo mannaro ateo, ma stavolta ti ricordi che l' alimentatore dello stereo ha la stessa tensione, quindi cannibalizzi l' impianto stereo e fai per collegare il piano digitale, e ti accorgi che la polaritá é invertita. Tentenni se provare lo stesso - ci sará pure un ponte raddrizzatore in questi piani digitali che ci fanno pagare un occhio no ?! - oppure provare dal vicino. Scegli la seconda alternativa.

Il vicino sta nel salone a suonare i vst con il pc ma siccome ha un problema tra il driver bluetooth e le casse, é costretto ad usare la cuffia e quindi non sente il campanello.

Dopo un sonoro bestemmione da competizione, decidi di andare dal cinese sotto casa per acquistare l' ennesimo adattatore. Il cinese ha tutto, ma quelli a 9V con il + al centro sono finiti proprio poco prima. Li puó ordinare per la settimana prossima. Senti di avere un attacco di violenza cieca e prima di picchiare il cinese e di incendiargli il negozio, corri in strada e prendi a calci la prima macchina che ti capita a tiro.

Era un' auto civetta dei carabinieri. Ti portano al comando e ti sbattono in cella. C' é giá un altro tizio. Suona la melodica. Lo strozzi.
emoemo
toniz1 14-09-21 14.45
siete fortissimi! emoemoemoemo
paolo_b3 14-09-21 14.52
@ semar
Si ma per accendere il piano digitale ci vuole il suo alimentatore. Che non sta al suo posto.

Telefoni alla donna delle pulizie, che dopo la 4a telefonata, esasperata, ha staccato il telefono.

Bestemmi e dai un calcio all' impianto stereo, che sembra di metallo ma é costruito con plastica di infima qualitá, e si rompe con gran fracasso.

Bestemmi come un lupo mannaro ateo, ma stavolta ti ricordi che l' alimentatore dello stereo ha la stessa tensione, quindi cannibalizzi l' impianto stereo e fai per collegare il piano digitale, e ti accorgi che la polaritá é invertita. Tentenni se provare lo stesso - ci sará pure un ponte raddrizzatore in questi piani digitali che ci fanno pagare un occhio no ?! - oppure provare dal vicino. Scegli la seconda alternativa.

Il vicino sta nel salone a suonare i vst con il pc ma siccome ha un problema tra il driver bluetooth e le casse, é costretto ad usare la cuffia e quindi non sente il campanello.

Dopo un sonoro bestemmione da competizione, decidi di andare dal cinese sotto casa per acquistare l' ennesimo adattatore. Il cinese ha tutto, ma quelli a 9V con il + al centro sono finiti proprio poco prima. Li puó ordinare per la settimana prossima. Senti di avere un attacco di violenza cieca e prima di picchiare il cinese e di incendiargli il negozio, corri in strada e prendi a calci la prima macchina che ti capita a tiro.

Era un' auto civetta dei carabinieri. Ti portano al comando e ti sbattono in cella. C' é giá un altro tizio. Suona la melodica. Lo strozzi.
Sei un grande!