Mi permetto di "tirare" le orecchie a Carl Orff...

vin_roma 01-10-21 19.37
Visto che siamo in tema didattico esprimo un mio parere sui Carmina Burana" di Carl Orff. Opera, all'ascolto, indiscutibilmente affascinante e carica di emotività.
...ma, io, dal punto di vista didattico e formale (per lo meno su "O Fortuna") ci trovo un grossolano errore: tecnicamente la partitura è scritta male!
Doveva essere scritta o in 3/1 o in 4/2+2/2 perché in 3/2, come appare, stravolge tutti i principi teorici dell'importanza degli accenti e tutte le frasi mancano l'appuntamento col battere e con il vero andamento tribale del ritmo interiore, e quest'opera, di ritmo, ne ha da vendere.

Contatela così, 4+2 o 2+1, non in 3 ...che si diventa scemi ad eseguirla!
WTF_Bach 01-10-21 19.45
4+2 per me…chissà perché non ha fatto così… pigrizia? Paura della critica?
giosanta 01-10-21 19.47
vin_roma ha scritto:
Doveva essere scritta o in 3/1 o in 4/2+2/2 perché in 3/2

Maestro, io non sapevo neppure che esistessero i tempi che citi.
Che dire, ringrazio per avere condiviso.
Ma Orff non è anche l'autore di un metodo di didattica musicale? Come direbbero nella Capitale "annamo bene..."
vin_roma 01-10-21 20.02
@ giosanta
vin_roma ha scritto:
Doveva essere scritta o in 3/1 o in 4/2+2/2 perché in 3/2

Maestro, io non sapevo neppure che esistessero i tempi che citi.
Che dire, ringrazio per avere condiviso.
Ma Orff non è anche l'autore di un metodo di didattica musicale? Come direbbero nella Capitale "annamo bene..."
Eeeh, ce ne sono di scritture con questi ritmi composti ...tanto per citarne uno: Béla Bartok.
Poi Dave Brubeck con "Blue Rondò 'a la Turk" che è scritto, si, in 9/8, ma non è quello canonico composto derivante dal 3/4, ma indica un 9/8 che ci dice che ci sono 9 crome ogni battuta (ciclo ritmico) ma non disposte in 3 gruppi da 3 (come un 3/4 suddiviso a terzine) ma in 2+2+2+3.

Infatti nell'originale c'è scritto 2+2+2+3/8, poi, chi non comprende queste peculiarità scrive questi obbrobri illeggibili canonicamente (solfeggialo, per capirne la radice, in 9/8... vai, vai...):
Bob_Braces 02-10-21 10.37
@ vin_roma
Visto che siamo in tema didattico esprimo un mio parere sui Carmina Burana" di Carl Orff. Opera, all'ascolto, indiscutibilmente affascinante e carica di emotività.
...ma, io, dal punto di vista didattico e formale (per lo meno su "O Fortuna") ci trovo un grossolano errore: tecnicamente la partitura è scritta male!
Doveva essere scritta o in 3/1 o in 4/2+2/2 perché in 3/2, come appare, stravolge tutti i principi teorici dell'importanza degli accenti e tutte le frasi mancano l'appuntamento col battere e con il vero andamento tribale del ritmo interiore, e quest'opera, di ritmo, ne ha da vendere.

Contatela così, 4+2 o 2+1, non in 3 ...che si diventa scemi ad eseguirla!
E' un'osservazione interessante e forse è vero che la parte del coro si leggerebbe più facilmente scritta in un altro modo, però altre parti orchestrali e in particolare le percussioni direi che hanno un andamento piuttosto marcatamente ternario.
In generale, mi sembra che il sapore poliritmico sia proprio una delle caratteristiche di questo brano.
BB79 02-10-21 21.13
Nei commenti del video se le danno di santa ragioneemo
vin_roma 03-10-21 03.26
@Bob_Braces
non è una composizione "moderna" nei canoni della prima metà del '900, è una composizione che, rifacendosi a un'aria medievale, ha due elementi distinti: il canto, spesso monodico, e una base armonico/ritmica. Direi che è più vicina al prog Rock che al contemporaneo classico. emo

L'ossatura è la declamazione di un testo in latino ed ha ricorrentemente questa struttura: > - - - > - /> - - - > - . Tutta l'apparente poliritmia dell'orchestra è subordinata al fraseggio del coro e solo i timpani, dal FF in poi, hanno una reale attinenza logica con la divisione in 3/2 chiamata in partitura.
Sono due giorni che ne discuto anche in un altro gruppo e tra loro c'è chi ha giustificato la divisione in 3/2 per l'esigenza di far cadere la fonetica latina sui battere ma anche chi ha ammesso che per eseguirla con cori amatoriali ha dovuto cambiare la divisione.
Io rimango convinto sul fatto che la struttura, l'impianto musicale, tecnicamente va basato sulla pulsazione > - - - > -, ma ...considerando che Orff non era certamente uno sprovveduto, ho pensato ad un suo colpo di genio: ha rotto la regola obbligando la lettura di ciò che è semplice tramite una chiave sbagliata, zoppa, in modo che sia a chi suona o che ascolta il tutto appaia sempre instabile, carico di ansia, incertezza, mistero.

Qui * le mie argomentazioni su una pagina della partitura che, non avendola mai vista prima ma conoscendone solo il suono della musica, leggendola mi ha destabilizzato e continuo a ritenerla tecnicamente sbagliata ma artisticamente d'effetto.

* In viola la divisione in 3/1
in azzurro la suddivisione in 4/2+2/2,
in verde i singoli movimenti del 3/1 suddivisi a quartine (per i meno avvezzi alla divisione (solfeggio) ovviamente in questo caso le quartine sono di quarti, se era 3/2 le quartine diventavano di ottavi e se era un 3/4 le quartine diventavano sedicesimi)
WTF_Bach 03-10-21 04.04
@ vin_roma
@Bob_Braces
non è una composizione "moderna" nei canoni della prima metà del '900, è una composizione che, rifacendosi a un'aria medievale, ha due elementi distinti: il canto, spesso monodico, e una base armonico/ritmica. Direi che è più vicina al prog Rock che al contemporaneo classico. emo

L'ossatura è la declamazione di un testo in latino ed ha ricorrentemente questa struttura: > - - - > - /> - - - > - . Tutta l'apparente poliritmia dell'orchestra è subordinata al fraseggio del coro e solo i timpani, dal FF in poi, hanno una reale attinenza logica con la divisione in 3/2 chiamata in partitura.
Sono due giorni che ne discuto anche in un altro gruppo e tra loro c'è chi ha giustificato la divisione in 3/2 per l'esigenza di far cadere la fonetica latina sui battere ma anche chi ha ammesso che per eseguirla con cori amatoriali ha dovuto cambiare la divisione.
Io rimango convinto sul fatto che la struttura, l'impianto musicale, tecnicamente va basato sulla pulsazione > - - - > -, ma ...considerando che Orff non era certamente uno sprovveduto, ho pensato ad un suo colpo di genio: ha rotto la regola obbligando la lettura di ciò che è semplice tramite una chiave sbagliata, zoppa, in modo che sia a chi suona o che ascolta il tutto appaia sempre instabile, carico di ansia, incertezza, mistero.

Qui * le mie argomentazioni su una pagina della partitura che, non avendola mai vista prima ma conoscendone solo il suono della musica, leggendola mi ha destabilizzato e continuo a ritenerla tecnicamente sbagliata ma artisticamente d'effetto.

* In viola la divisione in 3/1
in azzurro la suddivisione in 4/2+2/2,
in verde i singoli movimenti del 3/1 suddivisi a quartine (per i meno avvezzi alla divisione (solfeggio) ovviamente in questo caso le quartine sono di quarti, se era 3/2 le quartine diventavano di ottavi e se era un 3/4 le quartine diventavano sedicesimi)
Credo che la chiave di questa scelta sia legata, come hai accennato, ad una certa concezione di metrica Latina, dove “Tityre tu patulae recubans sub tegmine fagi” diviene “Titire tupatu leresub tegmine fagi”
Bob_Braces 03-10-21 09.50
vin_roma ha scritto:
o rimango convinto sul fatto che la struttura, l'impianto musicale, tecnicamente va basato sulla pulsazione > - - - > -, ma ...considerando che Orff non era certamente uno sprovveduto, ho pensato ad un suo colpo di genio: ha rotto la regola obbligando la lettura di ciò che è semplice tramite una chiave sbagliata, zoppa, in modo che sia a chi suona o che ascolta il tutto appaia sempre instabile, carico di ansia, incertezza, mistero.

Non so l'hai già visto, ma in questo video c'è una breve spiegazione delle scelte metriche (con esempi al piano) che io trovo convincente e che mi sembra vada nella direzione di quanto dici sopra.
Aggiungo solo altri due punti:
- Le prima quattro battute sono in 3/1, che è una delle suddivisioni che proponi anche tu. Il fatto che poi ci sia il cambio in 3/2 corrobora l'idea che la scelta di Orff sia assolutamente meditata e non causale.
- Le ultime 3 battute del coro (al punto 9) prima della nota finale hanno un andamento assolutamente ternario, che in qualche modo risolve lo stato di incertezza.

C.
markelly2 03-10-21 10.03
Qui e in altri spartiti che ho trovato in giro per il web, si indica la suddivisione in un modo forse più chiaro, seppur ancora non del tutto corretto.