Sequenza operativa registrazione basi musicali

Buongiorno a tutti, vorrei fare delle basi musicali con una daw, ma vorrei sapere in che ordine vengono registrati i suoni. il miei strumenti sono il piano e le tastiere, quindi partirei registrando la parte del piano con la melodia su una traccia, per avere la struttura portante del brano. Aggiungerei le seguenti tracce in quest'ordine: batteria, basso e strumenti vari. Questo ordine per la registrazione delle varie tracce è corretto, oppure bisogna fare diversamente ad esempio, prima la batteria, il basso, il piano ed infine gli altri strumenti? Voi come fate?

Credo che il procedimento sia soggettivo.
Per quanto mi riguarda - anche se non uso una Daw ma un looper a 5 tracce, ma il discorso é analogo - mi trovo a mio agio registrando in questa sequenza: batteria, basso, piano, synth e tappeti vari ( se necessari ), voce, e strumenti solisti (sax, tromba, o altro synth-lead).
Ripeto. Ognuno ha la sua "formula magica".

L'oridne giusto è uno solo: quello con cui ti trovi meglio, non c'è una metodologia precisa.
Io comincio SEMPRE dalla ritmica: prima la Batteria e poi il Basso per due motivi:
1. elimino il metronomo che, personalmente, mi toglie un po' di feeling con il brano.
2. ho il basso che mi ricorda la struttura portante del brano anche in caso di note diverse dalla fondamentale.
Tieni conto che la batteria ed il basso li puoi sempre editare in seguito (do per scontato che fai tutto con plugin e vst).
Aggiungo poi gli sfondi (pad, strings, organi, chitarre)
Solo alla fine vado con gli eventuali temi.

Di solito mi trovo bene registrando prima di tutto una “ghost track” di piano - che poi cancellerò - concernente melodia, armonia e punti salienti dell’arrangiamento.

Poi nell’ordine: batteria e basso, tappeti di tastiere, pianoforte, chitarre ritmiche, parti solistiche.

Come dice semar è molto soggettivo, in generale si tende a registrare prima il riferimento ritmico (almeno uno) o in alternativa se si vuol partire dalla melodia è importante farlo avendo già definito il tempo/scansione (4/4, 3/4,...) e suonando sul metronomo.

Ma dipende anche da cosa si sta incidendo (strumento e genere, brano originale o esecuzione/cover) e da dove parte l'ispirazione, ad esempio a me è capitato che alcuni brani siano nati non dalla melodia ma da una linea di basso, che ho quindi registrato per prima "in bozza" con il metronomo o (meglio) con una traccia di batteria semplice ma già con il tempo/scansione giusti e possibilmente anche lo stile che avevo in mente (a 120 4/4 gli accenti di uno swing o di una salsa o di un pezzo rock cambiano e se stai componendo possono influenzarti).
Altre volte invece sono partito dal piano, con o senza base ritmica di batteria, insomma non c'è davvero una regola e devi essere pronto anche a dover ritoccare le prime registrazioni/bozze ovvero a farne più versioni (take) di cui scegliere la migliore e/o le parti migliori.

E' un percorso, non aver timore di iniziarlo "a modo tuo" ed anche a variarlo di volta in volta.

Mi associo, solo che lo chiamo "piano guida"

Come già detto dagli illustri colleghi, non esiste una regola prefissata per registrare un brano musicale con la DAW. Proprio per il fatto di avere a che fare con un'attrezzatura digitale, ci possiamo permettere di segure l'ordine che ci aggrada, partendo dal presupposto che non c'è praticamente nessun limite per quanto riguarda il numero di tracce registrabili.
In genere, siccome sono un utente che ha iniziato molti anni fa, alla metà degli anni '80, ad utilizzare la tecnologia informatica per la musica (prima utilizzavo solo sequencer hardware MIDI sincronizzati al multipista analogico) ho ancora l'abitudine di lavorare moltissimo in MIDI, correggendo minuziosamente tutte le varie parti (fino a dove le mie capaclità me lo consentono) e successivamente passo alla registrazione vera e propria. In genere c'è una bella differenza a passare da un Yamaha QX7 ad un QY700, poi ad un MC-80ex fino ad un Apple Macintosh SE/20 con MotU Performer, nonostante lo schermo in B/N a 9".
Oggi, ho un sistema abbastanza sofisticato di interfacce audio Thunderbolt, potenzialmente potrei registrare tutti gli strumenti in diretta, facendo direttamente il master stereo .Tuttavia non ho perso il gusto della sovraincisione "vecchio stile", perché talvolta costruire un brano traccia dopo traccia, porta a risultati differenti da quelli che si ottengono avendo già tutte le tracce pronte.

Se devi creare una cover o comunque un pezzo strutturato come "canzone" con tanto di intro/strofa/ritornello/bridge/finale ti conviene costruire il tutto partendo dalla batteria/percussioni, poi basso, poi piano/chitarra et etc.
se, come me, vuoi comporre pezzi di musica inediti ma NON NECESSARIAMENTE CANZONI, parti da un qualsiasi spunto creativo e quindi da un qualsiasi suoni/strumento e POI ci costruisci intorno l'arrangiamento.
In questo caso il consiglio che posso dare è di non esagerare "nelle aggiunte" per non snaturare l'idea originale.
Buon lavoro!

Amen.

Ite, missa est...