modellazione fisica ep

Dadopotter 30-01-22 21.39
ha oramai preso piede, e finalmente direi, la modellazione fisica per Rhodes, Wurly e Clavi portando così il livello, spesso scarsino, di realismo a qualità quasi analoghe agli originali!

chiedo al forum come vediamo la qualità di queste emulazioni mettendo a confronto, per questo aspetto e solo per questo, le tre macchine che oggi sono in vendita:
Seven
Legend 70s
Numa X Piano


una postilla al post è che finalmente possiamo dire con tanto orgoglio che sono tre macchine italiane che rispecchiano la passione ed il genio che il nostro paese ha!
maxpiano69 30-01-22 21.52
Vuoi parlare solo di tastiere/HW quindi, no SW/ Virtual Instruments, giusto?
Dadopotter 30-01-22 22.08
@ maxpiano69
Vuoi parlare solo di tastiere/HW quindi, no SW/ Virtual Instruments, giusto?
assolutamente, il mondo dei vst gioca una partita a se per tanti motivi!
d_phatt 30-01-22 23.01
Premetto che io gli altri due non li ho mai provati, e che di Wurlitzer, Clavinet e quant'altro non capisco assolutamente una fava.
Tutto quello che posso dire è che il modello di Rhodes di Guido Scognamiglio è assolutamente strepitoso.

Strepitoso sotto tutti gli aspetti: presenza, realismo timbrico, risposta dinamica, comportamento dello strumento, possibilità di personalizzazione tramite la modifica dei molti parametri offerti all'utente. Inoltre giunge in compagnia degli effetti dello stesso autore, anch'essi davvero bellissimi e ben suonanti, formando la combinazione perfetta.

Quello che davvero mi sorprende e mi affascina è la sensazione di avere a disposizione sotto le mani uno strumento veramente vivo, pronto a reagire a quello che gli viene dato in pasto.
JohnBarleycorn 31-01-22 07.37
@ d_phatt
Premetto che io gli altri due non li ho mai provati, e che di Wurlitzer, Clavinet e quant'altro non capisco assolutamente una fava.
Tutto quello che posso dire è che il modello di Rhodes di Guido Scognamiglio è assolutamente strepitoso.

Strepitoso sotto tutti gli aspetti: presenza, realismo timbrico, risposta dinamica, comportamento dello strumento, possibilità di personalizzazione tramite la modifica dei molti parametri offerti all'utente. Inoltre giunge in compagnia degli effetti dello stesso autore, anch'essi davvero bellissimi e ben suonanti, formando la combinazione perfetta.

Quello che davvero mi sorprende e mi affascina è la sensazione di avere a disposizione sotto le mani uno strumento veramente vivo, pronto a reagire a quello che gli viene dato in pasto.
Concordo, anche io non ho avuto modo di provare il Legend e lo Studiologic, ma considerando che i modelli fisici Crumar sono quasi indistinguibili dagli originali credo sia abbastanza difficile fare di meglio.
Purtroppo sono strumenti non facili da provare perché pochi negozi hanno strumenti demo a disposizione
marcoballa 31-01-22 11.25
provati tutti.
cose interessanti su tutti.
se sei abituato agli strumenti VERI il Seven non si batte.
altrimenti il nuovo Numa (per il costo) è un ottimo compromesso.

poi qualche tecnico ci spiegherà meglio, ma comunque da quanto si intuisce nei video di presentazione, il Numa non è a modelli fisici nel senso stretto del Seven (dove quando si accende la lucina relativa alla modellazione fisica significa che si tratta SOLO di modellazione fisica, senza campioni).
Dadopotter 31-01-22 13.03
cercando di entrare più sullo specifico ho notato che nel caso del Seven i parametri regolabili dall’utente sono davvero moltissimi, mi pare qualcuno di meno sul legend ed in effetti pochissimi sul Numa

qua sarebbe interessante capire se la studiologic offre un sistema “ibrido” più limitato o se ha semplicemente ridotto la possibilità di editing, magari per renderlo più facilmente utilizzabile da chi è meno esperto.

ho notato in cuffia che nel caso del legend mi pare che il suono sia più “preciso” rispetto a quello del seven che mi pare più “vivo” nello sviluppo dell’esecuzione, anche a voi ha dato questa impressione?
Jackcats73 31-01-22 13.45
@ Dadopotter
cercando di entrare più sullo specifico ho notato che nel caso del Seven i parametri regolabili dall’utente sono davvero moltissimi, mi pare qualcuno di meno sul legend ed in effetti pochissimi sul Numa

qua sarebbe interessante capire se la studiologic offre un sistema “ibrido” più limitato o se ha semplicemente ridotto la possibilità di editing, magari per renderlo più facilmente utilizzabile da chi è meno esperto.

ho notato in cuffia che nel caso del legend mi pare che il suono sia più “preciso” rispetto a quello del seven che mi pare più “vivo” nello sviluppo dell’esecuzione, anche a voi ha dato questa impressione?
Delle tre citate ho avuto il piacere di provare solo il Legend e non c’è che dire…suona incredibilmente bene.

Quello che i modelli fisici esaltano è l’interazione col suono che è completamente diversa che coi campioni (almeno IMHO). Se ci si abitua ai modelli fisici è difficile, se non impossibile, tornare ai campioni e non sentire la differenza.
wildcat80 31-01-22 14.29
La mente dietro i modelli fisici di Studiologic è Paolo Principi, che ha ideato il Vintage Electric di Psound, che è uno strumento per UVI Workstation basato su 2 GB di campioni in 16 layers. Mi risulta che la modellazione riguardi i keyoff e le risonanze simpatetiche.
maxpiano69 31-01-22 14.57
@ wildcat80
La mente dietro i modelli fisici di Studiologic è Paolo Principi, che ha ideato il Vintage Electric di Psound, che è uno strumento per UVI Workstation basato su 2 GB di campioni in 16 layers. Mi risulta che la modellazione riguardi i keyoff e le risonanze simpatetiche.
Quindi per Numa X Piano non è corretto parlare di modeling, non del tutto almeno se paragonato agli altri due, altrimenti potremmo includere nell'elenco anche l'engine EP-1 di Kronos/Nautilus (che usa lo stesso principio samples+ artifacts modeling)
Roberto_Forest 31-01-22 15.06
Questa cosa non è chiara, dalle specs numa:

“ Acoustic Pianos
Acoustic Modeling Technology
Release samples, Damper and Key-off noises

Electric Pianos
Electric Modeling Technology: Physical Modeling of Vintage Electric and Hybrids “

Dal piano si capisce che la modella io e è solo sui rumorini, mentre per la parte piano elettrico non si capisce, le diciture sono diverse comunque.
maxpiano69 31-01-22 15.47
@ Roberto_Forest
Questa cosa non è chiara, dalle specs numa:

“ Acoustic Pianos
Acoustic Modeling Technology
Release samples, Damper and Key-off noises

Electric Pianos
Electric Modeling Technology: Physical Modeling of Vintage Electric and Hybrids “

Dal piano si capisce che la modella io e è solo sui rumorini, mentre per la parte piano elettrico non si capisce, le diciture sono diverse comunque.
Nel manuale della Numa X Piano per gli EP si parla di

Electric Modeling
The Electric Modeling is the name we have given to the Physical Modeling technology of Numa X Piano.
Its capacity to produce stunning electric piano sounds and innovative hybrid electric piano sounds seems like something magical. Mathematical algorithms create the sound under the fingers and reproduce the dynamic behaviour of the elements of the electric piano: hammers, tines, offset, microphone position and pedal noise.


quindi si potrebbe interpretare come modeling completo o applicato solo agli "artifacts" (hammers, tines,...) oppure... ? emo

PS: d'altro canto anche VST cone VTines usano una base minima di samples su cui poi aggiungono il modeling.
Bob_Braces 31-01-22 16.12
@ Roberto_Forest
Questa cosa non è chiara, dalle specs numa:

“ Acoustic Pianos
Acoustic Modeling Technology
Release samples, Damper and Key-off noises

Electric Pianos
Electric Modeling Technology: Physical Modeling of Vintage Electric and Hybrids “

Dal piano si capisce che la modella io e è solo sui rumorini, mentre per la parte piano elettrico non si capisce, le diciture sono diverse comunque.
Però qui si parla esplicitamente di modelli fisici per gli elettrici.
Come dicevo nell'altro thread, a me piacciono moltissimo, ma se dovessi cercare il pelo nell'uovo, quello che non si può avere è il comportamento un po' "marcio" e soprattutto differenziato per tasti di alcune registrazioni storiche di piano elettrico.
Solo per fare un esempio molto noto, se si ascolta What I'd say di Ray Charles, si sentono bene le differenze di pronuncia tra un tasto e l'altro dovute forse ad alcune reed un po' malmesse.
Non so se sul Seven ci si può spingere a personalizzare ogni nota, sul Numa sicuramente no.

Circa gli acustici, non so in cosa consista per davvero l'Acoustic Modeling, ma io sento prevalenza dei campioni rispetto all'eventuale modellazione fisica e una certa affinità col mondo Supernatural (ma davvero questa è solo una mia sensazione).
Solo per la cronaca, nel campione Japan ci sono alcune - e solo alcune - note basse con lo smorzatore che non "chiude" bene. Mi sembra un tipico comportamento da piano campionato.
Invece, i rumori meccanici non sono ancora riuscito a decifrarli, a volte sembrano casuali, e boh, forse è la mia tecnica ad essere causale emo
Probabilmente sono legati in qualche modo al triplo sensore e al rilascio dei tasti.
JohnBarleycorn 31-01-22 18.04
@ Bob_Braces
Però qui si parla esplicitamente di modelli fisici per gli elettrici.
Come dicevo nell'altro thread, a me piacciono moltissimo, ma se dovessi cercare il pelo nell'uovo, quello che non si può avere è il comportamento un po' "marcio" e soprattutto differenziato per tasti di alcune registrazioni storiche di piano elettrico.
Solo per fare un esempio molto noto, se si ascolta What I'd say di Ray Charles, si sentono bene le differenze di pronuncia tra un tasto e l'altro dovute forse ad alcune reed un po' malmesse.
Non so se sul Seven ci si può spingere a personalizzare ogni nota, sul Numa sicuramente no.

Circa gli acustici, non so in cosa consista per davvero l'Acoustic Modeling, ma io sento prevalenza dei campioni rispetto all'eventuale modellazione fisica e una certa affinità col mondo Supernatural (ma davvero questa è solo una mia sensazione).
Solo per la cronaca, nel campione Japan ci sono alcune - e solo alcune - note basse con lo smorzatore che non "chiude" bene. Mi sembra un tipico comportamento da piano campionato.
Invece, i rumori meccanici non sono ancora riuscito a decifrarli, a volte sembrano casuali, e boh, forse è la mia tecnica ad essere causale emo
Probabilmente sono legati in qualche modo al triplo sensore e al rilascio dei tasti.
Quello non riesci ad ottenerlo, o meglio si può dare un' "invecchiata" generale allo strumento rendendolo più cupo, anche la scordatura avviene in maniera generalizzata su tutto il range, agire su una singola nota per volta è impossibile anche sul seven :-)
Dadopotter 31-01-22 18.19
@ Bob_Braces
Però qui si parla esplicitamente di modelli fisici per gli elettrici.
Come dicevo nell'altro thread, a me piacciono moltissimo, ma se dovessi cercare il pelo nell'uovo, quello che non si può avere è il comportamento un po' "marcio" e soprattutto differenziato per tasti di alcune registrazioni storiche di piano elettrico.
Solo per fare un esempio molto noto, se si ascolta What I'd say di Ray Charles, si sentono bene le differenze di pronuncia tra un tasto e l'altro dovute forse ad alcune reed un po' malmesse.
Non so se sul Seven ci si può spingere a personalizzare ogni nota, sul Numa sicuramente no.

Circa gli acustici, non so in cosa consista per davvero l'Acoustic Modeling, ma io sento prevalenza dei campioni rispetto all'eventuale modellazione fisica e una certa affinità col mondo Supernatural (ma davvero questa è solo una mia sensazione).
Solo per la cronaca, nel campione Japan ci sono alcune - e solo alcune - note basse con lo smorzatore che non "chiude" bene. Mi sembra un tipico comportamento da piano campionato.
Invece, i rumori meccanici non sono ancora riuscito a decifrarli, a volte sembrano casuali, e boh, forse è la mia tecnica ad essere causale emo
Probabilmente sono legati in qualche modo al triplo sensore e al rilascio dei tasti.
che io sappia solo il Roland rd2000 nella moderazione fisica del pianoforte acustico (e solo in quella) permette di modificare la singola nota, non ricordo che altre macchine potessero effettuare tali regolazioni
Dadopotter 31-01-22 18.21
@ maxpiano69
Nel manuale della Numa X Piano per gli EP si parla di

Electric Modeling
The Electric Modeling is the name we have given to the Physical Modeling technology of Numa X Piano.
Its capacity to produce stunning electric piano sounds and innovative hybrid electric piano sounds seems like something magical. Mathematical algorithms create the sound under the fingers and reproduce the dynamic behaviour of the elements of the electric piano: hammers, tines, offset, microphone position and pedal noise.


quindi si potrebbe interpretare come modeling completo o applicato solo agli "artifacts" (hammers, tines,...) oppure... ? emo

PS: d'altro canto anche VST cone VTines usano una base minima di samples su cui poi aggiungono il modeling.
quindi potrebbe esser una moderazione fisica similare a quella che il seven ha sui campioni di piano acustico recentemente implementato ove si parte da un sample e poi gli si applicano degli effetti che sono in tutto modellati da un algoritmo che ne rendono il suono finale più completo rispetto al totale campionamento e ne danno una possibilità di "peso" sulla memoria più accettabile
ziokiller 31-01-22 20.49
I piani elettrici del Seven sono a modelli fisici a tutti gli effetti, cioè attacco, corpo del suono e rilascio, è tutto modellato. Ci sono solo alcuni brevi campioni per rafforzare alcuni suoni di rilascio delle note basse e per "avvviare" il rumore del pedale sustain. Inoltre, i modelli dei piani elettrici del Seven includono anche la risonanza simpatetica, cosa sottovalutata di solito nei piani elettrici, ma c'è anche là, addirittura anche nel Clavinet. Altra cosa: i modelli per Rhodes, Wurlitzer, Clavinet e CP80 sono "dedicati", cioè c'è un modello per ogni strumento... non è lo stesso motore "riciclato" perché la cosa avrebbe poco senso. Ultimo ma non ultimo, le voci non sono allocate dinamicamente in modo "round robin" ma ogni nota ha la sua voce, quindi un ribattuto va a suonare sempre la stessa Tine (Rhodes), o ancia (Wurlitzer) o corda (Clavinet, CP80), creando le giuste interazioni e offrendo, quindi, la polifonia piena.

Qualche esempio di come agisce il modello fisico riguardo certi dettagli:
Parte 1
Parte 2

Alcuni strumenti, fra cui Kronos (di cui parlo perché ce l'ho), usano un approccio diverso, cioè usano i suoni di attacco e rilascio campionati e deprivati del "corpo", e aggiungono il corpo usando la sintesi. In questo modo si ottiene più dinamica rispetto ad un normale sampleset, sfruttando pochissima memoria. Però le voci sono allocate dinamicamente come su un normale rompler, e il risultato non è lo stesso di fare tutto in sintesi.

Per quanto riguarda i campioni di piano, invece, quello che viene riprodotto nel Seven è il campione così com'è, più un layer di sintesi che ricrea le risonanze simpatetiche, ma non usando la convoluzione come fanno tutti, nel Seven c'è proprio un sintetizzatore a parte, polifonico a 88 voci, che ricrea le corde che risuonano prendendo come input il playback dei campioni. Infatti la differenza fra questo sistema e l'uso della convoluzione si sente in certi dettagli secondo me importanti, per esempio quando si rilascia una nota mentre altre sono ancora premute, oppure nelle combinazioni fra note suonate, rilasciate e pedale sustain premuto o rilasciato.
maxpiano69 31-01-22 21.28
@ ziokiller
I piani elettrici del Seven sono a modelli fisici a tutti gli effetti, cioè attacco, corpo del suono e rilascio, è tutto modellato. Ci sono solo alcuni brevi campioni per rafforzare alcuni suoni di rilascio delle note basse e per "avvviare" il rumore del pedale sustain. Inoltre, i modelli dei piani elettrici del Seven includono anche la risonanza simpatetica, cosa sottovalutata di solito nei piani elettrici, ma c'è anche là, addirittura anche nel Clavinet. Altra cosa: i modelli per Rhodes, Wurlitzer, Clavinet e CP80 sono "dedicati", cioè c'è un modello per ogni strumento... non è lo stesso motore "riciclato" perché la cosa avrebbe poco senso. Ultimo ma non ultimo, le voci non sono allocate dinamicamente in modo "round robin" ma ogni nota ha la sua voce, quindi un ribattuto va a suonare sempre la stessa Tine (Rhodes), o ancia (Wurlitzer) o corda (Clavinet, CP80), creando le giuste interazioni e offrendo, quindi, la polifonia piena.

Qualche esempio di come agisce il modello fisico riguardo certi dettagli:
Parte 1
Parte 2

Alcuni strumenti, fra cui Kronos (di cui parlo perché ce l'ho), usano un approccio diverso, cioè usano i suoni di attacco e rilascio campionati e deprivati del "corpo", e aggiungono il corpo usando la sintesi. In questo modo si ottiene più dinamica rispetto ad un normale sampleset, sfruttando pochissima memoria. Però le voci sono allocate dinamicamente come su un normale rompler, e il risultato non è lo stesso di fare tutto in sintesi.

Per quanto riguarda i campioni di piano, invece, quello che viene riprodotto nel Seven è il campione così com'è, più un layer di sintesi che ricrea le risonanze simpatetiche, ma non usando la convoluzione come fanno tutti, nel Seven c'è proprio un sintetizzatore a parte, polifonico a 88 voci, che ricrea le corde che risuonano prendendo come input il playback dei campioni. Infatti la differenza fra questo sistema e l'uso della convoluzione si sente in certi dettagli secondo me importanti, per esempio quando si rilascia una nota mentre altre sono ancora premute, oppure nelle combinazioni fra note suonate, rilasciate e pedale sustain premuto o rilasciato.
Interessantissimo, un thanks è d'obbligo e pure poco.
Dadopotter 31-01-22 21.42
grazie @ZioKiler per questo intervento e grazie per i video che non avevo mai visto e che danno ben più che un’idea di cosa succede!

molto interessante anche la parte riguardante lo sviluppo del layer sull’acustico che sino ad oggi ignoravo completamente
MiLord 31-01-22 21.56
@ ziokiller
I piani elettrici del Seven sono a modelli fisici a tutti gli effetti, cioè attacco, corpo del suono e rilascio, è tutto modellato. Ci sono solo alcuni brevi campioni per rafforzare alcuni suoni di rilascio delle note basse e per "avvviare" il rumore del pedale sustain. Inoltre, i modelli dei piani elettrici del Seven includono anche la risonanza simpatetica, cosa sottovalutata di solito nei piani elettrici, ma c'è anche là, addirittura anche nel Clavinet. Altra cosa: i modelli per Rhodes, Wurlitzer, Clavinet e CP80 sono "dedicati", cioè c'è un modello per ogni strumento... non è lo stesso motore "riciclato" perché la cosa avrebbe poco senso. Ultimo ma non ultimo, le voci non sono allocate dinamicamente in modo "round robin" ma ogni nota ha la sua voce, quindi un ribattuto va a suonare sempre la stessa Tine (Rhodes), o ancia (Wurlitzer) o corda (Clavinet, CP80), creando le giuste interazioni e offrendo, quindi, la polifonia piena.

Qualche esempio di come agisce il modello fisico riguardo certi dettagli:
Parte 1
Parte 2

Alcuni strumenti, fra cui Kronos (di cui parlo perché ce l'ho), usano un approccio diverso, cioè usano i suoni di attacco e rilascio campionati e deprivati del "corpo", e aggiungono il corpo usando la sintesi. In questo modo si ottiene più dinamica rispetto ad un normale sampleset, sfruttando pochissima memoria. Però le voci sono allocate dinamicamente come su un normale rompler, e il risultato non è lo stesso di fare tutto in sintesi.

Per quanto riguarda i campioni di piano, invece, quello che viene riprodotto nel Seven è il campione così com'è, più un layer di sintesi che ricrea le risonanze simpatetiche, ma non usando la convoluzione come fanno tutti, nel Seven c'è proprio un sintetizzatore a parte, polifonico a 88 voci, che ricrea le corde che risuonano prendendo come input il playback dei campioni. Infatti la differenza fra questo sistema e l'uso della convoluzione si sente in certi dettagli secondo me importanti, per esempio quando si rilascia una nota mentre altre sono ancora premute, oppure nelle combinazioni fra note suonate, rilasciate e pedale sustain premuto o rilasciato.
Veramente belli e thanks
Se posso permettermi, la risonanza, almeno dalle mie casse del pc che magari non fanno testo, è leggermente troppo presente rispetto l'originale, l'ho sentito subito nel primo video dal minuto 1.06 al minuto 1.26.
Probabilmente è voluta la cosa, per mettere in risalto questa caratteristica che effettivamente fa tanto. Mi chiedevo se si può regolare.
Grazie emo