Chiarimenti su Sintesi Wavetable

MiLord 02-02-22 13.50
Abbiate pazienza ma non riesco a capire l'utilizzo specifico di questo tipo di sintesi emo
O meglio, non riesco a distinguere ad orecchio un brano basato sulla wavetable in modo da capirne bene le differenze con altri tipi di sintesi.
Da quello che ho letto ad esempio, la wavetable è più completa e complessa della sintesi sottrattiva.
Però poi cercando in internet brani costruiti sulla wavetable, come esempi trovo questo, questo, oppure questo.
Ma non si possono creare sonorità come quelle anche con la sintesi sottrattiva?
Non riesco a trovare un esempio chiaro in cui possa capire cosa la sintesi sottrattiva non può fare.
Domanda stupida: ha a che fare con sequenze? Nel senso che nella wavetable possono essere utilizzati forme d'onda che variano nel tempo? Korg Wavestate o simili.
Lo so che sono probabilmente domande stupide, ma leggo solo un sacco di teorie. Mi piacerebbe avere degli esempi di brani impossibili da realizzare con altre sintesi.
Se la questione si basa sulle sequenze di forme d'onda, un synth wavetable è fondamentale in un live, dove un synth in sintesi sottrattiva non può variare nel tempo la forma d'onda selezionata. Ma in studio le differenze sono zero, oppure c'è qualcos'altro?
Perdonatemi emo

La differenza immagino stia anche nel fatto che si possono utilizzare forme d'onda diverse dalle classiche quadra, sega e sinusoide. Ma nei brani che ho trovato come esempi sento suoni che, probabilmente sbagliando, potrei ricreare anche con un synth in sintesi sottrattiva, no?
Non trovo il momento in cui dico "Ecco! Questo non riuscirei mai a farlo!"
Bob_Braces 02-02-22 14.48
MiLord ha scritto:
Non trovo il momento in cui dico "Ecco! Questo non riuscirei mai a farlo!"

Solo come esempio macro, con un classico synth in sottrattiva non puoi fare uno sweep tra le diverse forme d'onda con LFO come questo
dxmat 02-02-22 15.00
La sintesi wavetable (introdotta in sintetizzatori commerciali nei primi anni '80 grazie a Wolfgang Palm fondatore di PPG) sfrutta oscillatori
digitali che hanno la peculiarità di poter variare lo spettro sonoro in modo più o meno continuo attingendo ad una serie di forme d'onda a ciclo singolo (wave) inserite appunto in una tabella. Quindi a seconda della tabella e wave scelta si otterrà un timbro differente.

MiLord ha scritto: Da quello che ho letto ad esempio, la wavetable è più completa e complessa della sintesi sottrattiva.

Nella sottrattiva classica analogica selezioni la forma d'onda prodotta dall'oscillatore che rimane più o meno immutata (in realtà la si può variare con PWM e altro ma il materiale di base
rimane più o meno quello... sine, saw, pulse). Nella wavetable si hanno più possibilità poichè la selezione della singola wave può essere variata con LFO, ADSR o altre sorgenti di modulazione a seconda dello strumento che si ha davanti.... ottenendo variazione di timbro nel tempo senza per forza dover plasmare il tutto con un filtro.
Wavetable più complessa della sottrattiva classica? In parte sì poichè aumentano le possibilità e i parametri in gioco.
Tuttavia c'è da precisare che molti sintetizzatori a wavetable hanno un filtro e possono quindi operare anche in sottrattiva.

MiLord ha scritto:
Però poi cercando in internet brani costruiti sulla wavetable, come esempi trovo questo, questo, oppure questo.

Hai citato due album in cui è stato utilizzato moltissimo il PPG.
Ma forse per identificare meglio il suono PPG ascolta questo: DM - It Doesn't Matter

MiLord ha scritto: Ma non si possono creare sonorità come quelle anche con la sintesi sottrattiva?

Certo ma dipende dallo strumento. Nel 2022 ci si può più o meno avvicinare a quelle sonorità con alcuni strumenti ad oscillatori digitali+filtro (Access Virus TI, Hydrasynth, Novation Peak/Summit, Modwave, Serum, Massive e tanti altri)
Ma nel 1984 solo il PPG suonava così e per quel tempo era una novità assoluta avere un oscillatore che generasse qualcosa di diverso
dalle classiche forme d'onda. In realtà anche oggi come il PPG non suona nessuno strumento.... ma questo è un altro discorso.

MiLord ha scritto: Ma nei brani che ho trovato come esempi sento suoni che, probabilmente sbagliando, potrei ricreare anche con un synth in sintesi sottrattiva, no?

Il PPG è appunto anche un synth in sottrattiva... ma se ascolti il brano che ho indicato i suoni, pur essendo sottoposti all'azione del filtro 24dB/ottava, evolvono timbricamente e in modo indipendente dal filtraggio grazie alla wavetable.

L'esempio postato sopra da Bob_Braces è perfetto.
paolo_b3 02-02-22 15.48
dxmat ha scritto:
Ma nel 1984 solo il PPG suonava così e per quel tempo era una novità assoluta avere un oscillatore che generasse qualcosa di diverso

Se non ricordo male PPG 2.2 aveva 1800 forme d'onda contro le 3 o 4 di un sottrattivo classico.
dxmat 02-02-22 16.25
paolo_b3 ha scritto: Se non ricordo male PPG 2.2 aveva 1800 forme d'onda contro le 3 o 4 di un sottrattivo classico.


Sì, ricordi bene.
Tuttavia è anche vero che molte wave sono simili per non creare salti nello sweep e ottenere un suono più "coerente".
PandaR1 02-02-22 16.29
@ dxmat
La sintesi wavetable (introdotta in sintetizzatori commerciali nei primi anni '80 grazie a Wolfgang Palm fondatore di PPG) sfrutta oscillatori
digitali che hanno la peculiarità di poter variare lo spettro sonoro in modo più o meno continuo attingendo ad una serie di forme d'onda a ciclo singolo (wave) inserite appunto in una tabella. Quindi a seconda della tabella e wave scelta si otterrà un timbro differente.

MiLord ha scritto: Da quello che ho letto ad esempio, la wavetable è più completa e complessa della sintesi sottrattiva.

Nella sottrattiva classica analogica selezioni la forma d'onda prodotta dall'oscillatore che rimane più o meno immutata (in realtà la si può variare con PWM e altro ma il materiale di base
rimane più o meno quello... sine, saw, pulse). Nella wavetable si hanno più possibilità poichè la selezione della singola wave può essere variata con LFO, ADSR o altre sorgenti di modulazione a seconda dello strumento che si ha davanti.... ottenendo variazione di timbro nel tempo senza per forza dover plasmare il tutto con un filtro.
Wavetable più complessa della sottrattiva classica? In parte sì poichè aumentano le possibilità e i parametri in gioco.
Tuttavia c'è da precisare che molti sintetizzatori a wavetable hanno un filtro e possono quindi operare anche in sottrattiva.

MiLord ha scritto:
Però poi cercando in internet brani costruiti sulla wavetable, come esempi trovo questo, questo, oppure questo.

Hai citato due album in cui è stato utilizzato moltissimo il PPG.
Ma forse per identificare meglio il suono PPG ascolta questo: DM - It Doesn't Matter

MiLord ha scritto: Ma non si possono creare sonorità come quelle anche con la sintesi sottrattiva?

Certo ma dipende dallo strumento. Nel 2022 ci si può più o meno avvicinare a quelle sonorità con alcuni strumenti ad oscillatori digitali+filtro (Access Virus TI, Hydrasynth, Novation Peak/Summit, Modwave, Serum, Massive e tanti altri)
Ma nel 1984 solo il PPG suonava così e per quel tempo era una novità assoluta avere un oscillatore che generasse qualcosa di diverso
dalle classiche forme d'onda. In realtà anche oggi come il PPG non suona nessuno strumento.... ma questo è un altro discorso.

MiLord ha scritto: Ma nei brani che ho trovato come esempi sento suoni che, probabilmente sbagliando, potrei ricreare anche con un synth in sintesi sottrattiva, no?

Il PPG è appunto anche un synth in sottrattiva... ma se ascolti il brano che ho indicato i suoni, pur essendo sottoposti all'azione del filtro 24dB/ottava, evolvono timbricamente e in modo indipendente dal filtraggio grazie alla wavetable.

L'esempio postato sopra da Bob_Braces è perfetto.
A parte il morphing fra forme d'onda, la differenza piu' grossa e' che mentre un analog o VA parte da forme d'onda a ciclo singolo, le wavetable tipicamente sono campioni che possono arrivare a parecchi secondi, quindi mentre nel caso di un analogico/VA tutto il movimento lo devi creare usando envelope ed lfo, una singola forma d'onda di un synth wavetable puo' evolvere. Oltre ovviamente ad essere sottoposta agli stessi trattamenti di un normale analogico o VA. Quindi ovviamente ci sono piu' possibilita' di creare suoni complessi.
dxmat 02-02-22 18.03
PandaR1 ha scritto: le wavetable tipicamente sono campioni che possono arrivare a parecchi secondi


Le wavetable non sono campioni in senso stretto, ma possono essere generate anche a partire da campioni,
Serum, per esempio, permette di generare una wavetable partendo appunto da un sample.
Una wavetable è come un contenitore con un certo numero di locazioni.
In ogni locazione può essere inserita una diversa singola forma d'onda a ciclo singolo.
Leggendo (=modulando) il numero della locazione di una data wavetable si produranno,
nel tempo, forme d'onda differenti facendo evolvere il suono come giustamente affermi.





PandaR1 02-02-22 18.35
@ dxmat
PandaR1 ha scritto: le wavetable tipicamente sono campioni che possono arrivare a parecchi secondi


Le wavetable non sono campioni in senso stretto, ma possono essere generate anche a partire da campioni,
Serum, per esempio, permette di generare una wavetable partendo appunto da un sample.
Una wavetable è come un contenitore con un certo numero di locazioni.
In ogni locazione può essere inserita una diversa singola forma d'onda a ciclo singolo.
Leggendo (=modulando) il numero della locazione di una data wavetable si produranno,
nel tempo, forme d'onda differenti facendo evolvere il suono come giustamente affermi.





No, no, io parlavo di synth che permettono di usare wavetable piu' lunghe di un singolo ciclo. Ad esempio modwave.
MicheleJD 02-02-22 21.38
Quali sono i synth in commercio/reperibili agevolmente basati su wavetable?
dxmat 02-02-22 22.07
@ MicheleJD
Quali sono i synth in commercio/reperibili agevolmente basati su wavetable?
tra gli hardware:
Waldorf Blofeld e tutta la serie Microwave oltre ai recenti Iridium e M
Access Virus TI
Novation Peak/Summit
Korg Modwave
ASM Hydrasynth
Modal Argon

software:
Xfer Serum
NI massive
Arturia Pigments
Waldorf PPG v.3
U-He Hive


…questi i primi che mi vengono in mente
MicheleJD 03-02-22 07.58
@ dxmat
tra gli hardware:
Waldorf Blofeld e tutta la serie Microwave oltre ai recenti Iridium e M
Access Virus TI
Novation Peak/Summit
Korg Modwave
ASM Hydrasynth
Modal Argon

software:
Xfer Serum
NI massive
Arturia Pigments
Waldorf PPG v.3
U-He Hive


…questi i primi che mi vengono in mente
Grazie! ho ascoltato qualche video del Argon e mi è piaciuto molto. Non so se è stata la scelta dei dimostratori, ma l ho trovato abbastanza morbido pur avendo un carattere chiaramente digitale. Lo definirei meno “affilato” rispetto al Modwave? non è che la mia sia stata una valutazione così estesa (e comunque entrambi ascoltati su youtube, con quindi le limitazioni del caso).
Comunque altri hanno avuto impressioni analoghe?
Come li comparereste?
Parlo di carattere sonoro, senza entrare particolarmente negli aspetti tecnici.
Per i miei gusti trovo più interessanti le sonorità meno acide, affilate. Digitali si ma non pugenti.
paolo_b3 03-02-22 09.16
@ MicheleJD
Grazie! ho ascoltato qualche video del Argon e mi è piaciuto molto. Non so se è stata la scelta dei dimostratori, ma l ho trovato abbastanza morbido pur avendo un carattere chiaramente digitale. Lo definirei meno “affilato” rispetto al Modwave? non è che la mia sia stata una valutazione così estesa (e comunque entrambi ascoltati su youtube, con quindi le limitazioni del caso).
Comunque altri hanno avuto impressioni analoghe?
Come li comparereste?
Parlo di carattere sonoro, senza entrare particolarmente negli aspetti tecnici.
Per i miei gusti trovo più interessanti le sonorità meno acide, affilate. Digitali si ma non pugenti.
Ad esempio io ho NS2 e Novation X Station, entrambi possono "attingere" da Wavetable. Probabilmente le macchine che ti ha segnalato Mattia sono più complete e / o performanti in tal senso.
MiLord 03-02-22 10.20
paolo_b3 ha scritto:
Ad esempio io ho NS2

Anche io ma forse per la NON necessità di sonorità complesse o per inettitudine non me ne sono mai fatto niente emo
Mi sembrano suoni che posso ottenere con il va.

Bob_Braces ha scritto:
Solo come esempio macro, con un classico synth in sottrattiva non puoi fare uno sweep tra le diverse forme d'onda con LFO come questo

Grazie Bob_Braces. Ho capito il senso. Forse il mio problema sta nel fatto che non so bene fin dove può arrivare la sintesi sottrattiva.
Immaginavo che un suono come quello postato fosse ottenibile con qualche magheggio anche in sintesi sottrattiva emo

dxmat ha scritto:
Nella sottrattiva classica analogica selezioni la forma d'onda prodotta dall'oscillatore che rimane più o meno immutata (in realtà la si può variare con PWM e altro ma il materiale di base
rimane più o meno quello... sine, saw, pulse).

Ottima spiegazione, grazie dxmat.
Perdonami però, quindi la differenza sostanziale è che una forma d'onda classica è sempre la stessa nel tempo. Mentre se ho una wavetable che già di sua natura cambia suono in maniera non regolare ed è quindi molto diversa dalle sinusoidi che invece variano nel tempo in maniera regolare, ovviamente ho più possibilità creative. Però mi sembra più difficile da gestire.

PandaR1 ha scritto:
A parte il morphing fra forme d'onda, la differenza piu' grossa e' che mentre un analog o VA parte da forme d'onda a ciclo singolo, le wavetable tipicamente sono campioni che possono arrivare a parecchi secondi, quindi mentre nel caso di un analogico/VA tutto il movimento lo devi creare usando envelope ed lfo, una singola forma d'onda di un synth wavetable puo' evolvere.

Perfetto, grazie!!!

Un'altra domanda, un synth wavetable è anche generatore delle classiche forme d'onda di un synth in sintesi sottrattiva?
Perchè se è così, mi chiedo allora perchè comprare un synth in sottrattiva dato che un synth wavetable è sempre più completo emo
E fra l'altro ne vedo con prezzi non proibitivi

Thanks a tutti! emo
PandaR1 03-02-22 10.30
MiLord ha scritto:
Un'altra domanda, un synth wavetable è anche generatore delle classiche forme d'onda di un synth in sintesi sottrattiva?
Perchè se è così, mi chiedo allora perchè comprare un synth in sottrattiva dato che un synth wavetable è sempre più completo


Certo, le forme d'onda base sono sempre incluse, non avrebbe senso non metterle... Ma infatti ormai la maggior parte dei VA sono in realta' dei wavetable, cioe' accedono a forme d'onda memorizzate in tabelle... la differenza e' che alcuni, tipo il peak ad esempio, possono scorrere la tabella per ottenere movimento, altri, tipo il mio kyra, hanno mille forme d'onda ma non ti permettono di scorrerle dinamicamente...
MiLord 03-02-22 10.31
PandaR1 ha scritto:
possono scorrere la tabella per ottenere movimento

Concatenarle in sequenza dici?
E magari ognuna con i suoi effetti e modulazioni?
PandaR1 03-02-22 10.37
@ MiLord
PandaR1 ha scritto:
possono scorrere la tabella per ottenere movimento

Concatenarle in sequenza dici?
E magari ognuna con i suoi effetti e modulazioni?
Piu' che concatenarle, passare dinamicamente da una alla successiva, o alla precedente... devi immaginarti la singola forma d'onda come una funzione in due dimensioni, l'insieme delle forme d'onda come la terza dimensione... oltre a scorrere la forma d'onda al passare del tempo per riprodurre il segnale puoi anche saltare (o morphare nei synth piu' sofisticati) da una forma d'onda a quelle adiacenti...

Questa immagine lo spiega meglio di tante parole

Effetti e modulazioni li applichi all'oscillatore nella sua interezza, non alle singole forme d'onda
MiLord 03-02-22 10.40
@ PandaR1
Piu' che concatenarle, passare dinamicamente da una alla successiva, o alla precedente... devi immaginarti la singola forma d'onda come una funzione in due dimensioni, l'insieme delle forme d'onda come la terza dimensione... oltre a scorrere la forma d'onda al passare del tempo per riprodurre il segnale puoi anche saltare (o morphare nei synth piu' sofisticati) da una forma d'onda a quelle adiacenti...

Questa immagine lo spiega meglio di tante parole

Effetti e modulazioni li applichi all'oscillatore nella sua interezza, non alle singole forme d'onda
Quindi abbi pietà emo
Ma potrei costruirmi un'intera base a mo' di arranger per musica elettronica? emoemoemoemoemoemo
E ad ogni forma d'onda potrei variare la tonalità?

PandaR1 ha scritto:
passare dinamicamente da una alla successiva, o alla precedente

E questo posso farlo solo in fase di programmazione o anche in tempo reale?
PandaR1 03-02-22 11.01
@ MiLord
Quindi abbi pietà emo
Ma potrei costruirmi un'intera base a mo' di arranger per musica elettronica? emoemoemoemoemoemo
E ad ogni forma d'onda potrei variare la tonalità?

PandaR1 ha scritto:
passare dinamicamente da una alla successiva, o alla precedente

E questo posso farlo solo in fase di programmazione o anche in tempo reale?
Il parametro che consente di scegliere l'indice dentro la wavetable lo puoi cambiare tramite pannello (sul peak il comando si chiama shape) oppure legarlo ad un lfo, ad esempio.

Cambiare tonalita' secondo me lo potresti fare solo preparando opportunamente le forme d'onda in anticipo, ma non so poi quanto il risultato sarebbe musicale... in genere vengono usate per creare suoni con movimento, lavorando sul timbro, non sul tono...
MiLord 03-02-22 11.08
@ PandaR1
Il parametro che consente di scegliere l'indice dentro la wavetable lo puoi cambiare tramite pannello (sul peak il comando si chiama shape) oppure legarlo ad un lfo, ad esempio.

Cambiare tonalita' secondo me lo potresti fare solo preparando opportunamente le forme d'onda in anticipo, ma non so poi quanto il risultato sarebbe musicale... in genere vengono usate per creare suoni con movimento, lavorando sul timbro, non sul tono...
Grazie PandaR1 emo
dxmat 03-02-22 17.32
PandaR1 ha scritto: Ma infatti ormai la maggior parte dei VA sono in realta' dei wavetable, cioe' accedono a forme d'onda memorizzate in tabelle...

In realtà gli oscillatori dei VA sono pensati e progettati (almeno in origine) per emulare il comportamento di quelli analogici.
Il coding di un oscillatore VA è piuttosto differente da uno che lavora in wavetable, infatti nel VA il target è simulare il comportamento di un analogico,
quindi si ricerca meno aliasing possibile con la minor limitazione di banda possibile, una certa instabilità di intonazione e varianza da una nota all'altra.
Poi come correttamente affermi è anche vero che alcuni VA (come il Peak a cui fai riferimento...anche se in realtà è un ibrido) possono commutare il funzionamento dell'oscillatore in modalità wavetable nel cui contesto si possono trovare le classiche sine/saw/square... che però non sono codificate avendo in mente come priorità l'oscillatore analogico.
Infatti una semplice saw del Peak in modalità VA suona molto diversa rispetto alla modalità wavetable...
...ma nel contesto di un mix si sente poi la differenza? emo