Il mondo di oggi, un mondo digitale e connesso

d_phatt 10-08-22 16.56
Sbaffone 10-08-22 17.02
la gente pensa che internet sia anonimo/privato, nulla di più sbagliato
d_phatt 10-08-22 17.31
@ Sbaffone
la gente pensa che internet sia anonimo/privato, nulla di più sbagliato
Il caso Snowden e tutta la miriade di sottocasi avvenuti negli ultimi anni non hanno insegnato assolutamente nulla alla maggior parte delle persone, anzi probabilmente molti neanche sanno di cosa si tratta.

Giusto per ricordare che il più grande problema del XXI secolo, dopo il riscaldamento globale, è la collezione massiva di dati.
Sbaffone 10-08-22 19.55
@ d_phatt
Il caso Snowden e tutta la miriade di sottocasi avvenuti negli ultimi anni non hanno insegnato assolutamente nulla alla maggior parte delle persone, anzi probabilmente molti neanche sanno di cosa si tratta.

Giusto per ricordare che il più grande problema del XXI secolo, dopo il riscaldamento globale, è la collezione massiva di dati.
guarda il web, è pieno di gente che insulta pensando di essere anonima, ci vorrebbe un giro di vite con multe salate
ilviandante 10-08-22 20.15
problema spinoso, molto spinoso, quello dell'aborto. Per la privacy, basta non usare la rete.
mima85 10-08-22 21.59
Io lo dico sempre, tutto ciò che fa parte dell'universo informatico di Mark Zuckerberg deve morire male (parlo di servizi ed infrastrutture, non delle persone che ci lavorano ovviamente). E deve morire male pure quella fogna di TikTok.

I social sono diventati uno dei peggiori cancri sociali (gioco di parole voluto) del 21esimo secolo. Promuovono idiozia, mediocrità, ignoranza e narcisismo, sono progettati per creare dipendenza e nel contempo sono pure dei veri e propri strumenti di sorveglianza di massa. Se penso poi alla quantità abnorme di elettricità e di risorse che vengono sprecate per queste stronzate mi sale ancora di più l'odio per queste piattaforme.

In un mondo ideale, i datacenter di quelle schifezze di aziende dovrebbero venir sequestrati e destinati ad attività più costruttive, quali calcolo scientifico e stoccaggio dati nell'ambito della ricerca, e Mark Zuckerberg e compagnia ridotti a mettere insieme hamburger rancidi in un fast food di qualche squallida periferia, dopo che il loro patrimonio è stato tutto devoluto ad attività umanitarie e/o ridistribuito ai più bisognosi.
markelly2 11-08-22 08.10
Sono assolutamente contrario a ogni criminalizzazione dell'aborto.
d_phatt 11-08-22 11.47
Che poi guardate, premettendo che anche io sono assolutamente contrario a qualsiasi criminalizzazione dell'aborto, qui per quanto mi riguarda il punto fondamentale non è tanto l'aborto in sé (a 28 settimane da quel che ne so neanche in Italia è permesso, a meno che non sia a rischio la salute della madre), ma proprio il modo in cui sono state reperite le informazioni.

Basta immaginare come potrebbero essere usati questi dati un paese poco democratico. Di fatto è già così, da noi in maniera light, in un paese come la Cina o altre dittature in maniera ben diversa.

Quello che a me fa davvero paura è la totale ignoranza da parte della massa di queste problematiche, del funzionamento basilare di internet e dei computer stessi. E quello che mi fa davvero rabbia è sentire insegnanti di scuola, o persone in tv, magari politici, dire "eeeeehh ma le nuove ggggenerazioni sono esperte con la tecnologia"...nulla di più falso, con le dovute eccezioni (il classico talento smanettone precoce che a 11 anni già scrive programmi), le nuove generazioni sono quelle più dentro fino al collo in questa merda, sanno usare (cioè essere usate da) le piattaforme digitali, ma non hanno la benché minima idea del loro funzionamento e di quello che c'è dietro.
d_phatt 11-08-22 11.55
mima85 ha scritto:
I social sono diventati uno dei peggiori cancri sociali (gioco di parole voluto) del 21esimo secolo. Promuovono idiozia, mediocrità, ignoranza e narcisismo, sono progettati per creare dipendenza e nel contempo sono pure dei veri e propri strumenti di sorveglianza di massa. Se penso poi alla quantità abnorme di elettricità e di risorse che vengono sprecate [...]

Parole sante.

ilviandante ha scritto:
Per la privacy, basta non usare la rete.

Parole sante anche queste che dovrebbero far riflettere.
markelly2 11-08-22 13.59
d_phatt ha scritto:
Basta immaginare come potrebbero essere usati questi dati un paese poco democratico. Di fatto è già così, da noi in maniera light, in un paese come la Cina o altre dittature in maniera ben diversa.

Assolutamente vero!
mima85 11-08-22 14.37
d_phatt ha scritto:
E quello che mi fa davvero rabbia è sentire insegnanti di scuola, o persone in tv, magari politici, dire "eeeeehh ma le nuove ggggenerazioni sono esperte con la tecnologia"...nulla di più falso, con le dovute eccezioni (il classico talento smanettone precoce che a 11 anni già scrive programmi)


Le persone non avvezze alla tecnologia, specie quelle un po' attempate, quando vedono un giovane destreggiarsi agevolmente tra un'app e l'altra sul proprio smartofono hanno l'impressione che sia esperto proprio per come si muove nell'uso dell'apparecchio. Se poi il/la giovane in questione è di tenera età, subito pensano di avere a che fare con un talento della tecnica.

In realtà appunto questi giovani "esperti di tecnologia" nella maggior parte dei casi sono esperti solo nel muovere in fretta le dita sullo schermo. Sanno usare agevolmente le applicazioni ma non hanno idea di cosa ci sia dietro a ciò che usano, ne delle implicazioni che derivano dal loro utilizzo. D'altronde nessuno direbbe che uno è esperto di meccanica e motori solo perché sa guidare bene un'auto, invece quando si parla di informatica va piuttosto di moda applicare questo ragionamento.

Con questo non voglio dire che tutti i giovani siano ignoranti di tecnologia, ma quelli che veramente ci capiscono qualcosa non sono certo la maggioranza. Com'è sempre stato d'altronde, e come lo è anche per tanti altri settori, non si può essere esperti di tutto.
markelly2 11-08-22 14.49
@ mima85
d_phatt ha scritto:
E quello che mi fa davvero rabbia è sentire insegnanti di scuola, o persone in tv, magari politici, dire "eeeeehh ma le nuove ggggenerazioni sono esperte con la tecnologia"...nulla di più falso, con le dovute eccezioni (il classico talento smanettone precoce che a 11 anni già scrive programmi)


Le persone non avvezze alla tecnologia, specie quelle un po' attempate, quando vedono un giovane destreggiarsi agevolmente tra un'app e l'altra sul proprio smartofono hanno l'impressione che sia esperto proprio per come si muove nell'uso dell'apparecchio. Se poi il/la giovane in questione è di tenera età, subito pensano di avere a che fare con un talento della tecnica.

In realtà appunto questi giovani "esperti di tecnologia" nella maggior parte dei casi sono esperti solo nel muovere in fretta le dita sullo schermo. Sanno usare agevolmente le applicazioni ma non hanno idea di cosa ci sia dietro a ciò che usano, ne delle implicazioni che derivano dal loro utilizzo. D'altronde nessuno direbbe che uno è esperto di meccanica e motori solo perché sa guidare bene un'auto, invece quando si parla di informatica va piuttosto di moda applicare questo ragionamento.

Con questo non voglio dire che tutti i giovani siano ignoranti di tecnologia, ma quelli che veramente ci capiscono qualcosa non sono certo la maggioranza. Com'è sempre stato d'altronde, e come lo è anche per tanti altri settori, non si può essere esperti di tutto.
Chi programma una app per smartphone, lavora per far sì che essa sia il più possibile "for dummies", cioè a prova di stupido (ma vale per qualunque software destinato a essere usato da gente senza competenze).
Poi una mente giovane e sveglia fa il resto.
mima85 11-08-22 14.55
@ markelly2
Chi programma una app per smartphone, lavora per far sì che essa sia il più possibile "for dummies", cioè a prova di stupido (ma vale per qualunque software destinato a essere usato da gente senza competenze).
Poi una mente giovane e sveglia fa il resto.
Esatto. Non ho voluto scriverlo per timore che il mio post sarebbe sembrato troppo una strale "contro i ggiofani" (che poi anch'io sono ancora ggiofane, echeccavolo emo), ma di fatto il motivo principale di tutta questa espertitudine è quello.

Che poi è la stessa cosa che gli informatici degli anni '80, abituati alle interfacce testuali (DOS, CP/M e shell Unix varie) e a strizzare i propri programmi dentro pochi KB di RAM risparmiando anche il più possibile cicli di CPU, pensavano di noi ragazzini negli anni '90 quando ci vedevano usare i PC col mouse e le interfacce grafiche emo

Cambiano le epoche e le tecnologie, ma i meccanismi di base sono sempre gli stessi.
d_phatt 11-08-22 18.11
mima85 ha scritto:
Che poi è la stessa cosa che gli informatici degli anni '80, abituati alle interfacce testuali (DOS, CP/M e shell Unix varie) e a strizzare i propri programmi dentro pochi KB di RAM risparmiando anche il più possibile cicli di CPU, pensavano di noi ragazzini negli anni '90 quando ci vedevano usare i PC col mouse e le interfacce grafiche

Anni '80? Dove mi giro ho amici o colleghi che passano la vita a dialogare con Bash o altre shell Linux/POSIX, e io sono il primo emo solo che adesso la shell sta dentro una finestra di terminale in un ambiente desktop grafico emo

Bella comunque l'analogia con l'auto e il meccanico, se non ti dispiace questa me la rivendo...
d_phatt 11-08-22 18.21
@ markelly2
Chi programma una app per smartphone, lavora per far sì che essa sia il più possibile "for dummies", cioè a prova di stupido (ma vale per qualunque software destinato a essere usato da gente senza competenze).
Poi una mente giovane e sveglia fa il resto.
Guarda, la ricerca della massima semplificazione possibile nelle UI è sacrosanta, ovviamente finché questo non riduce le potenzialità di un software, e per come la vedo io questo vale sia per utenti normali, che per professionisti e sviluppatori. Io stesso quando lavoro nella DAW, o più spesso dentro un ambiente di sviluppo integrato per fare elaborazioni di calcolo o per sviluppare software, odio vedere toolbar o finestre laterali piene zeppe di funzioni che uso una volta l'anno o forse mai. È molto più pulito avere a portata di mano le cose che si usano sempre e avere il resto disposto nei menù superiori a tendina. Poi vabbè, questo dipende anche dal gusto e dal senso estetico di ognuno.

Il problema sta quando un utente passa tutti i suoi dati sensibili a un computer o a un server di un'azienda privata senza neache sapere cosa è una backdoor, un sistema di crittografia, il funzionamento di un sistema cloud, e senza avere la minima idea della realtà della sicurezza informatica.

Posso assicurare che i concetti base per comprendere responsabilmente e con un buon livello di approssimazione il livello di sicurezza di un sistema o di un'azione sono pochi e neanche troppo complessi. Il problema è che la scuola superiore crede che conoscere il computer significa saper copiare un file in una chiavetta USB, fare una presentazione su PowerPoint o due tabelle colorate su Word.
mima85 11-08-22 22.21
d_phatt ha scritto:
Bella comunque l'analogia con l'auto e il meccanico, se non ti dispiace questa me la rivendo...


Facci pure emo
Sbaffone 11-08-22 22.34
Mima, non riesco a prenderti sul serio con quel avatar emo
mima85 11-08-22 22.51
@ Sbaffone
Mima, non riesco a prenderti sul serio con quel avatar emo
Non sei obbligato emo

Dietro quell'avatar comunque c'è una storia, ed è grazie a quella storia che sono arrivato ad iscrivermi qui.