Ordine mixaggio audio

DjRomy 29-12-22 16.30
Ciao amici,
sto lavorando ad un nuovo inedito (che sicuramente non vi piaceràemo).

Sapete che sull'editing audio sono un po' indietro, quindi chiedo consigli.
Ho registrato ora in audio tutte le parti (suonate da vst e non da strumenti reali) ho dato un primo grossolano livellamento dei volumi e per ora non ho fatto altro, nemmeno registrato le voci e messo gli effetti (riverberi ect..) sui singoli strumenti.

Vorrei prima ottimizzare questo materiale.
Ditemi se quest'ordine è quello consigliabile: equalizzare ogni parte, poi usare il compressore (ma è il caso per strumenti vst che non dovrebbero avere particolari picchi?) su ogni parte.
Fatto ciò metterei un equalizzatore e compressore sul master.
Poi valuterei per ogni traccia che effetto (riverbero, chorus, delay) aggiungere.
Poi lavorerei sulla panoramica dando ad ogni traccia un posto nella pan.
Quindi rincontrollerei eq e compressore sul master ed aggiungerei eventualmente anche un effetto sul master.
Fatto tutto ciò aggiungerei le voci e passerei al mixaggio vero e proprio regolando attentamente i vari volumi.

Tutto giusto o c'è qualche errore nell'ordine?
dxmat 29-12-22 20.54
@ DjRomy
Ciao amici,
sto lavorando ad un nuovo inedito (che sicuramente non vi piaceràemo).

Sapete che sull'editing audio sono un po' indietro, quindi chiedo consigli.
Ho registrato ora in audio tutte le parti (suonate da vst e non da strumenti reali) ho dato un primo grossolano livellamento dei volumi e per ora non ho fatto altro, nemmeno registrato le voci e messo gli effetti (riverberi ect..) sui singoli strumenti.

Vorrei prima ottimizzare questo materiale.
Ditemi se quest'ordine è quello consigliabile: equalizzare ogni parte, poi usare il compressore (ma è il caso per strumenti vst che non dovrebbero avere particolari picchi?) su ogni parte.
Fatto ciò metterei un equalizzatore e compressore sul master.
Poi valuterei per ogni traccia che effetto (riverbero, chorus, delay) aggiungere.
Poi lavorerei sulla panoramica dando ad ogni traccia un posto nella pan.
Quindi rincontrollerei eq e compressore sul master ed aggiungerei eventualmente anche un effetto sul master.
Fatto tutto ciò aggiungerei le voci e passerei al mixaggio vero e proprio regolando attentamente i vari volumi.

Tutto giusto o c'è qualche errore nell'ordine?
Direi che l’ordine, in generale, è corretto,
Buon mix!

MarcoC 29-12-22 21.46
@ DjRomy
Ciao amici,
sto lavorando ad un nuovo inedito (che sicuramente non vi piaceràemo).

Sapete che sull'editing audio sono un po' indietro, quindi chiedo consigli.
Ho registrato ora in audio tutte le parti (suonate da vst e non da strumenti reali) ho dato un primo grossolano livellamento dei volumi e per ora non ho fatto altro, nemmeno registrato le voci e messo gli effetti (riverberi ect..) sui singoli strumenti.

Vorrei prima ottimizzare questo materiale.
Ditemi se quest'ordine è quello consigliabile: equalizzare ogni parte, poi usare il compressore (ma è il caso per strumenti vst che non dovrebbero avere particolari picchi?) su ogni parte.
Fatto ciò metterei un equalizzatore e compressore sul master.
Poi valuterei per ogni traccia che effetto (riverbero, chorus, delay) aggiungere.
Poi lavorerei sulla panoramica dando ad ogni traccia un posto nella pan.
Quindi rincontrollerei eq e compressore sul master ed aggiungerei eventualmente anche un effetto sul master.
Fatto tutto ciò aggiungerei le voci e passerei al mixaggio vero e proprio regolando attentamente i vari volumi.

Tutto giusto o c'è qualche errore nell'ordine?
La prima cosa da fare quando si inizia un mix sono livello e pan delle singole tracce……equalizzare? Se serve…..comprimere? Se serve…..mica sono obbligatori! Sicuramente dovrai lavorare di eq per far convivere tra di loro i VST (ragiona sul fatto che ogni suono per una parte del suo spettro si sovrappone agli altri e che ognuno deve trovare il suo spazio per poter uscire nel mix). Poi eventualmente la compressione ma solo se noti grosse escursioni dinamiche…..ricorda che il compressore così come l’eq non devono alterare il livello della traccia che hai impostato nella fase iniziale (ed a questo serve il controllo del livello di uscita sui processori). Sul master non fare nulla finché non hai concluso un mix quantomeno credibile a quel punto esporti il master e lavori ad una specie di mastering sul file stereo oppure esporti gli stems e lavori su quelli.
MarcoC 29-12-22 21.49
@ MarcoC
La prima cosa da fare quando si inizia un mix sono livello e pan delle singole tracce……equalizzare? Se serve…..comprimere? Se serve…..mica sono obbligatori! Sicuramente dovrai lavorare di eq per far convivere tra di loro i VST (ragiona sul fatto che ogni suono per una parte del suo spettro si sovrappone agli altri e che ognuno deve trovare il suo spazio per poter uscire nel mix). Poi eventualmente la compressione ma solo se noti grosse escursioni dinamiche…..ricorda che il compressore così come l’eq non devono alterare il livello della traccia che hai impostato nella fase iniziale (ed a questo serve il controllo del livello di uscita sui processori). Sul master non fare nulla finché non hai concluso un mix quantomeno credibile a quel punto esporti il master e lavori ad una specie di mastering sul file stereo oppure esporti gli stems e lavori su quelli.
Dimenticavo…..ho effetti usali in mandata e non direttamente in insert sulle singole tracce.
Se fai il mix della base senza voci poi è più difficile amalgamarle quindi ti consiglierei di fare un balance di massima (livelli e pan delle tracce) poi fai le voci e solo quando hai completato la ripresa passi al mix. Effetto sul master anche no
Dallaluna69 30-12-22 02.06
@ DjRomy
Ciao amici,
sto lavorando ad un nuovo inedito (che sicuramente non vi piaceràemo).

Sapete che sull'editing audio sono un po' indietro, quindi chiedo consigli.
Ho registrato ora in audio tutte le parti (suonate da vst e non da strumenti reali) ho dato un primo grossolano livellamento dei volumi e per ora non ho fatto altro, nemmeno registrato le voci e messo gli effetti (riverberi ect..) sui singoli strumenti.

Vorrei prima ottimizzare questo materiale.
Ditemi se quest'ordine è quello consigliabile: equalizzare ogni parte, poi usare il compressore (ma è il caso per strumenti vst che non dovrebbero avere particolari picchi?) su ogni parte.
Fatto ciò metterei un equalizzatore e compressore sul master.
Poi valuterei per ogni traccia che effetto (riverbero, chorus, delay) aggiungere.
Poi lavorerei sulla panoramica dando ad ogni traccia un posto nella pan.
Quindi rincontrollerei eq e compressore sul master ed aggiungerei eventualmente anche un effetto sul master.
Fatto tutto ciò aggiungerei le voci e passerei al mixaggio vero e proprio regolando attentamente i vari volumi.

Tutto giusto o c'è qualche errore nell'ordine?
Grosso modo, condivido tutto quello che ha scritto MarcoC, a parte che l'equalizzatore va messo su tutte le tracce.
Ad ogni modo, provando a riassumere e seguendo un po' il tuo filo:
1. Sistema il volume per tutte le tracce
2. Equalizzatore su tutte le tracce
3. Pan alcune tracce
4. Compressore solo se necessario
5. Sul master non mettere niente. Gli effetti sul master sono l'ultima cosa che vai a mettere
6. Registra e aggiungi le voci
7. Su tutte le tracce, metti gli altri effetti che vuoi, tipo riverberi, etc. Probabilmente ti toccherà anche risistemare i volumi
8. Accertati che la voce spicchi sul resto, ad esempio mettendo un side chain voce/tutto il resto
9. Quando ti sembra che tutto funzioni bene, inizi a lavorare sul master.

Tutto questo, a grandi linee. Ora... mi rendo conto benissimo che dire ad una persona (ad esempio) di mettere l'equalizzatore su ogni traccia non è di alcun aiuto. Perché avresti bisogno di sapere ogni strumento in quale range deve stare. Cerca "Cheat sheet eq" e troverai delle tabelle che ti permetteranno di iniziare a farti un'idea. Il senso è quello di evitare ingolfamenti sulle frequenze, per arrivare ad un mix pulito in cui tutti gli strumenti si sentono bene.
Sul compressore, il discorso è più complesso, perché può essere necessario su certi strumenti che restano troppo indietro, ma se esageri appiattisce troppo la dinamica e "uccidi" lo strumento.
Nel complesso, tieni conto che è un lavoro che richiede tanta pratica. Personalmente trovo che l'obiettivo da porsi sia quello di migliorare col tempo.
mauroverdoliva 30-12-22 08.16
@ DjRomy
Ciao amici,
sto lavorando ad un nuovo inedito (che sicuramente non vi piaceràemo).

Sapete che sull'editing audio sono un po' indietro, quindi chiedo consigli.
Ho registrato ora in audio tutte le parti (suonate da vst e non da strumenti reali) ho dato un primo grossolano livellamento dei volumi e per ora non ho fatto altro, nemmeno registrato le voci e messo gli effetti (riverberi ect..) sui singoli strumenti.

Vorrei prima ottimizzare questo materiale.
Ditemi se quest'ordine è quello consigliabile: equalizzare ogni parte, poi usare il compressore (ma è il caso per strumenti vst che non dovrebbero avere particolari picchi?) su ogni parte.
Fatto ciò metterei un equalizzatore e compressore sul master.
Poi valuterei per ogni traccia che effetto (riverbero, chorus, delay) aggiungere.
Poi lavorerei sulla panoramica dando ad ogni traccia un posto nella pan.
Quindi rincontrollerei eq e compressore sul master ed aggiungerei eventualmente anche un effetto sul master.
Fatto tutto ciò aggiungerei le voci e passerei al mixaggio vero e proprio regolando attentamente i vari volumi.

Tutto giusto o c'è qualche errore nell'ordine?
per come hanno insegnato a me i maestri della radio e della post-produzione, il compressore va applicato sempre alla fine della catena audio. quindi qualsiasi fx va inserito prima del comp.
io in taluni casi applico anche un massimizzatore (Waves L3) dopo il compressore per portare tutto a zero db "alto".
Dallaluna69 30-12-22 12.04
@ mauroverdoliva
per come hanno insegnato a me i maestri della radio e della post-produzione, il compressore va applicato sempre alla fine della catena audio. quindi qualsiasi fx va inserito prima del comp.
io in taluni casi applico anche un massimizzatore (Waves L3) dopo il compressore per portare tutto a zero db "alto".
Quello che fai in radio è una cosa diversa dal missaggio di una canzone.
Su una singola traccia di un brano può essere che metti il compressore a fine catena, ma può essere anche che lo metti prima.
Ad esempio, se hai usato un equalizzatore per attenuare alcune frequenze, se metti l'equalizzatore dopo, le ritiri su. Non c'è una regola scolpita nella pietra, se parliamo di missaggio.
Dallaluna69 30-12-22 12.06
@ mauroverdoliva
per come hanno insegnato a me i maestri della radio e della post-produzione, il compressore va applicato sempre alla fine della catena audio. quindi qualsiasi fx va inserito prima del comp.
io in taluni casi applico anche un massimizzatore (Waves L3) dopo il compressore per portare tutto a zero db "alto".
Quello che si fa in radio è una cosa diversa dal missaggio di una canzone.
Su una singola traccia di un brano può essere che metti il compressore a fine catena, ma può essere anche che lo metti prima.
Ad esempio, se hai usato un equalizzatore per attenuare alcune frequenze, se metti l'equalizzatore dopo, le ritiri su. Non c'è una regola scolpita nella pietra, se parliamo di missaggio.
MarcoC 30-12-22 13.16
@ Dallaluna69
Quello che si fa in radio è una cosa diversa dal missaggio di una canzone.
Su una singola traccia di un brano può essere che metti il compressore a fine catena, ma può essere anche che lo metti prima.
Ad esempio, se hai usato un equalizzatore per attenuare alcune frequenze, se metti l'equalizzatore dopo, le ritiri su. Non c'è una regola scolpita nella pietra, se parliamo di missaggio.
Il compressore usato per le trasmissioni audio in radio e in tv ha una funzione diversa dal compressore che si usa in mix. In quel caso serve a livellare l’audio per evitare di oltrepassare dei limiti imposti per legge nelle trasmissioni tantè che in realtà è un limiter più che un compressore. In mix il compressore si può (non si deve) usare nel caso una traccia presenti evidenti differenze di livello (cosa peraltro abbastanza normale nel caso per esempio della voce). Con le moderne daw in ogni caso ancora prima di usare il compressore conviene lavorare sul gain clip delle tracce per dare un primo livellamento e fare in modo che anche l’eventuale compressore lavori meglio. Poi se vada prima il compressore o prima l’eq questo dipende dai casi
wildcat80 30-12-22 13.28
@ Dallaluna69
Grosso modo, condivido tutto quello che ha scritto MarcoC, a parte che l'equalizzatore va messo su tutte le tracce.
Ad ogni modo, provando a riassumere e seguendo un po' il tuo filo:
1. Sistema il volume per tutte le tracce
2. Equalizzatore su tutte le tracce
3. Pan alcune tracce
4. Compressore solo se necessario
5. Sul master non mettere niente. Gli effetti sul master sono l'ultima cosa che vai a mettere
6. Registra e aggiungi le voci
7. Su tutte le tracce, metti gli altri effetti che vuoi, tipo riverberi, etc. Probabilmente ti toccherà anche risistemare i volumi
8. Accertati che la voce spicchi sul resto, ad esempio mettendo un side chain voce/tutto il resto
9. Quando ti sembra che tutto funzioni bene, inizi a lavorare sul master.

Tutto questo, a grandi linee. Ora... mi rendo conto benissimo che dire ad una persona (ad esempio) di mettere l'equalizzatore su ogni traccia non è di alcun aiuto. Perché avresti bisogno di sapere ogni strumento in quale range deve stare. Cerca "Cheat sheet eq" e troverai delle tabelle che ti permetteranno di iniziare a farti un'idea. Il senso è quello di evitare ingolfamenti sulle frequenze, per arrivare ad un mix pulito in cui tutti gli strumenti si sentono bene.
Sul compressore, il discorso è più complesso, perché può essere necessario su certi strumenti che restano troppo indietro, ma se esageri appiattisce troppo la dinamica e "uccidi" lo strumento.
Nel complesso, tieni conto che è un lavoro che richiede tanta pratica. Personalmente trovo che l'obiettivo da porsi sia quello di migliorare col tempo.
D'accordo su tutto.
La compressione può essere utile soprattutto su tracce vocali e strumenti acustici, se ci sono problemi di dinamica ovviamente.
Per quanto riguarda l'organizzazione generale, preferisco lavorare a bus e non ragionare per singole tracce.
In un bus escono ad esempio i pad, in un altro i lead, in uno le chitarre ritmiche, in uno cassa e basso se penso di usare side chain compression, Uno per le voci, poi uno per tutta la batteria che viaggia su tracce separate.
Tendenzialmente preferisco usare anche dei bus separati per i riverberi, perché ad esempio non tutte la tracce entrano nel riverbero (cassa e basso ad esempio sono riverberati a dosi omeopatiche), e si usano di ersi riverberi (ad esempio un gated verb per il rullante, un altro riverbero simile per i Tom, etc etc).
In pratica ti organizzi il lavoro a submix.
Questi submix poi possono entrare ancora in un bus in cui si può usare ad esempio un compressore con azione collante (glue compressor), con un blando effetto sulla dinamica e più sul colore, o una mandata ad un tape saturator se vuoi ad esempio avere un mix che suoni walkman del 1985.
Quando sei soddisfatto sia come suono che come livelli, allora passi al master.
Io generalmente preferisco chiudere il mix, esportare gli stems dei vari submix, e creare un altro progetto solo per il master.

Io mi trovo bene così, ma è un sistema in cui se perdi il filo diventa un casino.
Tipo l'ultimo mix che ho fatto faceva schifo, perché avevo fatto casino con i riverberi.
MarcoC 30-12-22 13.38
@ wildcat80
D'accordo su tutto.
La compressione può essere utile soprattutto su tracce vocali e strumenti acustici, se ci sono problemi di dinamica ovviamente.
Per quanto riguarda l'organizzazione generale, preferisco lavorare a bus e non ragionare per singole tracce.
In un bus escono ad esempio i pad, in un altro i lead, in uno le chitarre ritmiche, in uno cassa e basso se penso di usare side chain compression, Uno per le voci, poi uno per tutta la batteria che viaggia su tracce separate.
Tendenzialmente preferisco usare anche dei bus separati per i riverberi, perché ad esempio non tutte la tracce entrano nel riverbero (cassa e basso ad esempio sono riverberati a dosi omeopatiche), e si usano di ersi riverberi (ad esempio un gated verb per il rullante, un altro riverbero simile per i Tom, etc etc).
In pratica ti organizzi il lavoro a submix.
Questi submix poi possono entrare ancora in un bus in cui si può usare ad esempio un compressore con azione collante (glue compressor), con un blando effetto sulla dinamica e più sul colore, o una mandata ad un tape saturator se vuoi ad esempio avere un mix che suoni walkman del 1985.
Quando sei soddisfatto sia come suono che come livelli, allora passi al master.
Io generalmente preferisco chiudere il mix, esportare gli stems dei vari submix, e creare un altro progetto solo per il master.

Io mi trovo bene così, ma è un sistema in cui se perdi il filo diventa un casino.
Tipo l'ultimo mix che ho fatto faceva schifo, perché avevo fatto casino con i riverberi.
Come primo approccio ad un mix già riuscire a creare un balance decente tra le varie tracce può essere un successo emo poi è ovvio che un mix non è mettere eq e compressore sulle singole tracce ma anche in questo caso può dipendere da diversi fattori……io per esempio sono molto vintage nell’approccio…….se non ho materiale registrato bene non metto proprio mano perché sarebbe come voler preparare un buon piatto partendo da ingredienti andati a male…..hai voglia a mettere spezie sempre una chiavica uscirà! Per cui se le tracce sono registrate bene sia come livelli che come sound già un buon balance e un buon pan faranno suonare dignitosamente il totale
wildcat80 30-12-22 14.21
MarcoC ha scritto:
Per cui se le tracce sono registrate bene sia come livelli che come sound già un buon balance e un buon pan faranno suonare dignitosamente il totale

Verità sacrosanta!
Dallaluna69 30-12-22 15.24
@ wildcat80
D'accordo su tutto.
La compressione può essere utile soprattutto su tracce vocali e strumenti acustici, se ci sono problemi di dinamica ovviamente.
Per quanto riguarda l'organizzazione generale, preferisco lavorare a bus e non ragionare per singole tracce.
In un bus escono ad esempio i pad, in un altro i lead, in uno le chitarre ritmiche, in uno cassa e basso se penso di usare side chain compression, Uno per le voci, poi uno per tutta la batteria che viaggia su tracce separate.
Tendenzialmente preferisco usare anche dei bus separati per i riverberi, perché ad esempio non tutte la tracce entrano nel riverbero (cassa e basso ad esempio sono riverberati a dosi omeopatiche), e si usano di ersi riverberi (ad esempio un gated verb per il rullante, un altro riverbero simile per i Tom, etc etc).
In pratica ti organizzi il lavoro a submix.
Questi submix poi possono entrare ancora in un bus in cui si può usare ad esempio un compressore con azione collante (glue compressor), con un blando effetto sulla dinamica e più sul colore, o una mandata ad un tape saturator se vuoi ad esempio avere un mix che suoni walkman del 1985.
Quando sei soddisfatto sia come suono che come livelli, allora passi al master.
Io generalmente preferisco chiudere il mix, esportare gli stems dei vari submix, e creare un altro progetto solo per il master.

Io mi trovo bene così, ma è un sistema in cui se perdi il filo diventa un casino.
Tipo l'ultimo mix che ho fatto faceva schifo, perché avevo fatto casino con i riverberi.
Tutto giustissimo. Anche se secondo me, stiamo andando un po' troppo avanti.
Poi... ogni genere musicale ha le sue regole (che si possono anche infrangere). Ad esempio nella quasi totalità della musica dance il riverbero sul kick non si mette proprio. Ma appunto, qui ci addentriamo in discorsi un po' avanzati.
MarcoC 30-12-22 16.05
@ Dallaluna69
Tutto giustissimo. Anche se secondo me, stiamo andando un po' troppo avanti.
Poi... ogni genere musicale ha le sue regole (che si possono anche infrangere). Ad esempio nella quasi totalità della musica dance il riverbero sul kick non si mette proprio. Ma appunto, qui ci addentriamo in discorsi un po' avanzati.
Appunto intendevo proprio che è meglio partire dalle basi e procedere con i primi passi ma sempre tenendo a mente che se il materiale di partenza non è buono c’è poco da fare. I miracoli non li fa nessuno. Nel caso dei VST almeno per quanto riguarda la qualità dell’audio non dovrebbero esserci grossi problemi…..certo vanno comunque acquisti ad un livello giusto il che non è una cosa così scontata. Per quanto riguarda la voce allora si che serve attenzione nella ripresa…..sia per il posizionamento del microfono nell’ambiente di registrazione sia per la posizione di chi canta. Va poi impostato un adeguato livello del guadagno per avere una traccia registrata come si deve. Io sento sempre parlare di mix partendo da cosa mettere su questa o quell’altra traccia ma non sento mai nessuno parlare di mix partendo dalla ripresa del materiale audio che per quanto mi riguarda rappresenta il 70/80% del lavoro!
DjRomy 30-12-22 19.24
Grazie a tutti per i suggerimenti, ora ho le idee molto più chiare emo.

Andrò avanti con le varie fasi di mix, ma sicuramente più in là avrò bisogno dei vostri preziosi consigli emo.

Ne approfitto per fare a tutti voi gli auguri per un felice 2023emoemo....
Dallaluna69 30-12-22 19.57
DjRomy ha scritto:
Ne approfitto per fare a tutti voi gli auguri per un felice 2023....

Auguri! emo
MarcoC 31-12-22 14.42
@ DjRomy
Grazie a tutti per i suggerimenti, ora ho le idee molto più chiare emo.

Andrò avanti con le varie fasi di mix, ma sicuramente più in là avrò bisogno dei vostri preziosi consigli emo.

Ne approfitto per fare a tutti voi gli auguri per un felice 2023emoemo....
Per quanto possibile a disposizione! Ma non ti fare troppi problemi…..dogmi non ce ne sono l’importante è che il risultato suoni bene.