Registrazione su nastro

Nick99 08-01-23 12.52
Salve a tutti, ho letto qui sul forum che in un 3D si stava discutendo di registrazione analogica.

Sono venuto a conoscenza dell'esistenza di registratori digitali che registravano su nastro.
Ma in che senso?
Non mi è chiara la cosa ahah
Qualcuno può spiegarmi meglio?
paolo_b3 08-01-23 13.06
@ Nick99
Salve a tutti, ho letto qui sul forum che in un 3D si stava discutendo di registrazione analogica.

Sono venuto a conoscenza dell'esistenza di registratori digitali che registravano su nastro.
Ma in che senso?
Non mi è chiara la cosa ahah
Qualcuno può spiegarmi meglio?
Il DAT era così. Il file digitale veniva registrato su un supporto ferromagnetico. Per hi ha qualche annetto, non so quanti ne hai tu, coi primi synth a controllo digitale il back up, o se preferisci il salvataggio dei dati, si faceva su cassetta.
Nick99 08-01-23 13.31
@ paolo_b3
Il DAT era così. Il file digitale veniva registrato su un supporto ferromagnetico. Per hi ha qualche annetto, non so quanti ne hai tu, coi primi synth a controllo digitale il back up, o se preferisci il salvataggio dei dati, si faceva su cassetta.
Grazie mille Paolo della risposta.
Io ho 23 anni.
Non ho mai avuto a che fare con il dominio analogico nell'ambito della registrazione.

Ritornando sull'argomento.
Dunque queste macchine registravano in analogico o in digitale?
sonuebentu 08-01-23 14.04
@ Nick99
Salve a tutti, ho letto qui sul forum che in un 3D si stava discutendo di registrazione analogica.

Sono venuto a conoscenza dell'esistenza di registratori digitali che registravano su nastro.
Ma in che senso?
Non mi è chiara la cosa ahah
Qualcuno può spiegarmi meglio?
ho sentito e letto varie volte che il master professionale a certi livelli , sopratutto in certi generi , venga fatto passare su nastro per conferire più calore e potenza alle basse ... bisognerebbe chiedere a un esperto di sala ..
cecchino 08-01-23 14.23
@ Nick99
Grazie mille Paolo della risposta.
Io ho 23 anni.
Non ho mai avuto a che fare con il dominio analogico nell'ambito della registrazione.

Ritornando sull'argomento.
Dunque queste macchine registravano in analogico o in digitale?
La registrazione di dati digitali su nastro non è una cosa strana e non è neanche esclusiva del mondo musicale, anzi. Per decenni i backup dei dati di computer di vario genere (dal Tektronix 4014 sul quale ho preso i dati della mia tesi di laurea ai server delle sale macchine) sono stati fatti appunto su supporti magnetici a nastro.
I DAT usavano questo sistema, a differenza dei già affermati registratori analogici multitraccia.
dxmat 08-01-23 14.26
Nick99 ha scritto: Ritornando sull'argomento.
Dunque queste macchine registravano in analogico o in digitale?


Sono (erano) registratori che scrivevano dati digitali su supporto a nastro.
Il più conosciuto in ambito pro-sumer è stato il DAT (DigitalAudioTape) che registrava audio
a 48kHz/16 bit.
Anche il sistema ADAT si affermò utilizzando le cassette a nastro VHS.

In ambito più professionale si utilizzavano registratori digitali tipo SONY DASH
link SONY DASH.

Uno dei primi album ad utilizzare tale tecnologia fu Brothers in Arms dei Dire Straits (recorded to the Sony 3324 16-bit 44.1kHz 24 track DASH format.)


Ormai tutta archeologia soppiantata dall'arrivo dell'hard-disk recording e successivamente dalle memorie a stato solido a basso costo.
paolo_b3 08-01-23 14.26
@ Nick99
Grazie mille Paolo della risposta.
Io ho 23 anni.
Non ho mai avuto a che fare con il dominio analogico nell'ambito della registrazione.

Ritornando sull'argomento.
Dunque queste macchine registravano in analogico o in digitale?
Beh un DAT registrava in digitale, poi questa quantità enorme di 0 e 1 veniva appunto memorizzata su un nastro, nel caso del DAT il formato del nastro era specifico, mentre per i synth di cui parlavo si registrava sulla classica "musicassetta". Per capirci se tu avessi un dispositivo di interfaccia, immagino esisterà, puoi trasferire quei files salvati in un formato audio, tipo Wave o simili, all'interno del computer e lavorarci sopra.
DAT = Digital Audio Tape

EDIT: ecco non avevo ancora letto Mattia
dxmat 08-01-23 14.30
sonuebentu ha scritto: ho sentito e letto varie volte che il master professionale a certi livelli , sopratutto in certi generi , venga fatto passare su nastro per conferire più calore e potenza alle basse ... bisognerebbe chiedere a un esperto di sala ..


Certo, ma in questo caso il registratore a nastro è analogico.
Si fa passare il master digitale convertito dal DAC dentro il registratore a nastro e si ricampiona con l'AD in digitale l'output del nastro
con tutto il colore, i pregi e i difetti del caso.
giannirsc 08-01-23 15.04
Ma anche le classiche VHS registravano in digitale su nastro..io le usavo per i miei demo con un semplice videoregistratore.
mima85 08-01-23 16.04
giannirsc ha scritto:
Ma anche le classiche VHS registravano in digitale su nastro


No, il VHS è analogico. Le uniche informazioni digitali scritte sul nastro sono quelle relative al minutaggio, ma i segnali audio e video sono analogici.

C'erano comunque supporti video digitali su nastro usati anche in ambito amatoriale, uno di questi era il Digital 8 spesso usato nelle videocamere a fine anni '90/inizio 2000, ma appunto non si tratta del VHS.
Nick99 08-01-23 16.59
Dunque, molto banalmente si potrebbe dire che i registratori a nastro digitali erano una sorta di computer.
Nel senso che, la sequenza di 0 e di 1 oggi viene tradotta dai moderni PC, mentre prima, con le macchine in questione, che adoperavano appunto questa tecnologia (DAT)
Con la differenza che il messaggio era scritto su nastro mentre adesso su ssd o hard disk.

Spero di aver colto bene, confermate? 😅
maxpiano69 08-01-23 17.06
@ mima85
giannirsc ha scritto:
Ma anche le classiche VHS registravano in digitale su nastro


No, il VHS è analogico. Le uniche informazioni digitali scritte sul nastro sono quelle relative al minutaggio, ma i segnali audio e video sono analogici.

C'erano comunque supporti video digitali su nastro usati anche in ambito amatoriale, uno di questi era il Digital 8 spesso usato nelle videocamere a fine anni '90/inizio 2000, ma appunto non si tratta del VHS.
Corretto, a meno che Gianni non abbia voluto riferirsi quei sistemi di backup per computer che sfruttavano i videoregistratori VHS, registrandovi sopra dati digitali opportunamente codificati/modulati, tipo questo
mima85 08-01-23 17.34
Nick99 ha scritto:
Dunque, molto banalmente si potrebbe dire che i registratori a nastro digitali erano una sorta di computer.


No, sono dei supporti di memoria. Parti dal presupposto che qualsiasi informazione digitale, che sia un suono, un'immagine, un video, un documento Word, un programma, eccetera, sono rappresentati appunto da lunghe stringhe di 0 e 1 (i bit), che i computer elaborano. Queste sequenze se le si vogliono conservare vanno memorizzate su qualcosa, su un supporto di memoria appunto, che oggi tipicamente può essere un hard disk, un SSD, una chiavetta USB o una scheda di memoria come le SD card.

Ora, immaginati il classico floppy disk, che anche se hai "solo" 23 anni sicuramente conosci. È un disco di plastica ricoperto di uno speciale strato in grado di trattenere i campi magnetici, su cui il computer immagazzina(va) in modo magnetico, per mezzo di un gruppo di testine di lettura/scrittura, le suddette sequenze di 0 e 1 (in realtà non vengono registrate direttamente le sequenze, ma non mi addentro nei vari tipi di codifica se no non se ne esce più e comunque non è funzionale alla tua domanda). Un registratore a nastro digitale funziona secondo lo stesso principio, solo che il supporto pur essendo fatto di materiali molto simili invece di essere un disco è un lungo nastro. L'hard disk è un diretto parente del floppy disk, anche qui abbiamo dischi che girano e testine che leggono e scrivono, sebbene un disco fisso sia costruito in modo estremamente più complesso ed abbia capacità e prestazioni infinitamente più alte di un dischetto.

Oggi i supporti magnetici sono stati quasi completamente soppiantati dai supporti a stato solido come appunto SSD, le chiavette USB e le schede di memoria. In questi supporti le sequenze di 0 ed 1 sono memorizzate elettronicamente nelle celle di memoria contenute nei chip che compongono questi dispositivi, senza bisogno di ausili elettromeccanici come nastri, dischi, testine e motori che muovono il tutto.

Gli hard disk sono ancora usati ma ormai principalmente all'interno di server ed unità di memorizzazione di rete (i NAS), dai PC sono quasi spariti eccezion fatta per i dischi esterni USB. I nastri sono usati quasi esclusivamente nei grossi centri di elaborazione dati, come supporto di archiviazione secondario a lungo termine.

Il fatto che un DAT possa registrare e riprodurre in digitale un suono sul nastro non fa di lui un computer, in quanto non fa null'altro al di fuori di queste funzioni, per quanto le svolga autonomamente senza bisogno di aiuti esterni. Un computer per come comunemente viene inteso, è una macchina in grado di far girare programmi per svolgere compiti molto diversificati. PC, tablet, smartphone e via dicendo sono dei computer.
mima85 08-01-23 17.35
maxpiano69 ha scritto:
Corretto, a meno che Gianni non abbia voluto riferirsi quei sistemi di backup prr computer che sfruttavano i videoregistratori VHS


Ah si può darsi, ricordo quando sono usciti quegli arnesi. Lenti come la fame, inaffidabili come sedie a 3 gambe e snervanti da usare emo
paolo_b3 08-01-23 17.54
mima85 ha scritto:
No, sono dei supporti di memoria.

Beh nel DAT però un convertitore A/D ci sarà dovuto essere, ora non so se su quella macchina si usavano già i microprocessori e quindi un dispositivo universale programmato allo scopo o se c'era una scheda originale dedicata. Diciamo che c'era qualcosa che faceva quello che oggi fanno i computer.
mima85 08-01-23 17.59
paolo_b3 ha scritto:
Beh nel DAT però un convertitore A/D ci sarà dovuto essere [...] Diciamo che c'era qualcosa che faceva quello che oggi fanno i computer


Certo c'è, altrimenti non potresti convertire in analogico il suono memorizzato in digitale sul nastro, o viceversa in digitale il suono da registrare sullo stesso nastro. Così come c'è un microprocessore che controlla le funzioni del registratore. Ma tutto ciò non fa di un DAT un computer, per quanto possa svolgere una delle infinite attività che un computer può fare, cioè registrare e riprodurre audio digitale.

Un computer semmai si può servire di un DAT per memorizzare informazioni, peraltro non per forza di tipo audio vista la sua natura di supporto digitale.
paolo_b3 08-01-23 18.03
@ mima85
paolo_b3 ha scritto:
Beh nel DAT però un convertitore A/D ci sarà dovuto essere [...] Diciamo che c'era qualcosa che faceva quello che oggi fanno i computer


Certo c'è, altrimenti non potresti convertire in analogico il suono memorizzato in digitale sul nastro, o viceversa in digitale il suono da registrare sullo stesso nastro. Così come c'è un microprocessore che controlla le funzioni del registratore. Ma tutto ciò non fa di un DAT un computer, per quanto possa svolgere una delle infinite attività che un computer può fare, cioè registrare e riprodurre audio digitale.

Un computer semmai si può servire di un DAT per memorizzare informazioni, peraltro non per forza di tipo audio vista la sua natura di supporto digitale.
Si si, d'accordissimo che non è un computer, era un registratore digitale che si avvaleva di un microprocessore, ossia faceva quelle funzioni che oggi si fanno con il pc, solo quelle.
Stavo cercando di interpretare quanto ha scritto Nick, ovvio che in sostanza è come dici tu.
Nick99 08-01-23 18.36
@ paolo_b3
Si si, d'accordissimo che non è un computer, era un registratore digitale che si avvaleva di un microprocessore, ossia faceva quelle funzioni che oggi si fanno con il pc, solo quelle.
Stavo cercando di interpretare quanto ha scritto Nick, ovvio che in sostanza è come dici tu.
Si esatto Paolo.
Probabilmente mi sono espresso male.

Ho compreso che tali macchine non erano dei Pc.
Però erano in grado di tradurre una sequenza di 0 e di 1 in suono, cone fanno i moderni Pc.

Dunque il mio dubbio/curiosità è:
Il suono che ne esce fuori è un suono analogico o digitale?
Mi vien da dire digitale a questo punto


paolo_b3 08-01-23 19.10
@ Nick99
Si esatto Paolo.
Probabilmente mi sono espresso male.

Ho compreso che tali macchine non erano dei Pc.
Però erano in grado di tradurre una sequenza di 0 e di 1 in suono, cone fanno i moderni Pc.

Dunque il mio dubbio/curiosità è:
Il suono che ne esce fuori è un suono analogico o digitale?
Mi vien da dire digitale a questo punto


Digitale, assolutamente. Ed erano in grado di convertire il suono analogico in digitale e viceversa.
paolovaleri 08-01-23 19.14
Il Solton/Ketron Programmer 24, primo arranger PCM, memorizzava gli styles digitalmente su nastro magnetico, con un registratore a cassette. Procedura lenta e macchinosa, ma quello c'era e ci si accontentava. Era il 1985, trentotto anni fa. Eppure, per chi, come me, veniva dai 15 Watt a valvole Meazzi con eco a nastro dei primi anni 60, quello era il futuro.