Rapporto ONU sul clima: un ultimatum

d_phatt 21-03-23 14.29
RAI News è il primo articolo che ho trovato e letto

The Guardian International Edition punti di vista interessanti e lievemente incorraggianti, ma c'è ben poco di cui rallegrarsi temo...

Oggi mi va di parlare di cose belle e felici...
wildcat80 23-03-23 18.15
È un tema su cui non mi pronuncio perché ho la consapevolezza di avere grossi buchi in merito.
Però una semplice osservazione la voglio fare.
Il riscaldamento globale è legato a fenomeni di tipo astrofisico, e sicuramente l'inquinamento derivante dalle attività umane ha contribuito ad accelerare e accentuare il fenomeno; di conseguenza ridurre le emissioni inquinanti è un obbligo.
Tuttavia, la caccia ad esempio ai motori euro 0 che circolano in Italia, è il classico esempio dello stolto che guarda il dito e non la luna.
I mezzi inquinanti che circolano oggi sono per la maggiore mezzi da collezione di persone che possono tranquillamente scegliere di usare altri mezzi (noi in famiglia che non siamo certo miliardari abbiamo un'auto d'epoca e un paio di motocicli euro 0).
Quello che non lo sono, sono i mezzi di poveracci che non possono permettersi niente di meglio.
Quindi non credo si sia risolto nulla, se non obbligare qualcuno ad andare a piedi o peggio a fare dei debiti.
Tutto senza dimenticare che:
- in tutto il Terzo Mondo e nelle economie emergenti circolano milioni di mezzi diesel euro non 0, ma direttamente -1 che fumano come locomotive a vapore;
- gli aerei emettono tonnellate di CO2 e altre amenità;
- le navi accendono il motore il giorno del collaudo e lo spengono il giorno della demolizione (io abito sopra il terminal traghetti, e so bene di cosa parlo);
- il nucleare non lo vogliamo
- la locomozione elettrica prima o poi presenterà un conto non indifferente.

Alla fine, sapete qual è il problema? Che l'ecosistema Terra non è in omeostasi, perché la specie homo sapiens è cresciuta troppo e ha eseginze sempre più esose.
La soluzione non è bloccare gli euro 0.
d_phatt 24-03-23 20.40
wildcat80 ha scritto:
Alla fine, sapete qual è il problema? Che l'ecosistema Terra non è in omeostasi, perché la specie homo sapiens è cresciuta troppo e ha eseginze sempre più esose.

Alla fine è così. Trovo amaramente ironico che la specie intelligente e calcolatrice per eccellenza non sia (almeno finora) stata in grado di gestire il proprio impatto sul pianeta al fine di non mettere a rischio la propria sopravvivenza, o semplicemente la qualità della vita.

Stendiamo un velo pietoso sull'Italia, uno Stato che ha ripetutamente fallito su temi ben più piccoli e meno importanti di questo.

La partita del futuro si gioca su un doppio binario: quello del riscaldamento globale, e quindi della sopravvivenza, e quello dell'etica della tecnologia, e quindi della libertà e dei diritti dell'uomo.

Se falliamo sul secondo, non sono sicuro di voler vincere sul primo.
lucaGiack 25-03-23 09.15
d_phatt ha scritto:
Alla fine è così. Trovo amaramente ironico che la specie intelligente e calcolatrice per eccellenza non sia (almeno finora) stata in grado di gestire il proprio impatto sul pianeta al fine di non mettere a rischio la propria sopravvivenza, o semplicemente la qualità della vita.


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Tutto il resto non conta
d_phatt 26-03-23 14.28
lucaGiack ha scritto:
Tutto il resto non conta

Già! emo
paolo_b3 26-03-23 17.39
Ci sono determinate logiche anche di profitto sicuramente, ma sono in sostanza logiche messe in campo per tutelare la nostra economia. Poi certo che io il mercedesone non lo rottamo...
Se proprio vogliamo essere pignoli, andrei cauto ad esasperare l'allarmismo, il problema c'è ma al momento per fortuna è meno grave di come lo stiamo dipingendo.

Riguardo l'auto elettrica, al di la dei problemi che conosciamo e che sono al momento irrisolti, in particolare il problema di accumulo, dato che oggi in
Italia il 70% dell'energia la produciamo bruciando gas (55%) o comprando energia nucleare dai nostri vicini (15%), è un po' un mettere la spazzatura sotto al tappeto.
d_phatt 29-03-23 23.51
paolo_b3 ha scritto:
è un po' un mettere la spazzatura sotto al tappeto.

E' quello che credo anch'io.

Alla fine sospetto che la tipologia di vita che mediamente oggi si punta ad avere sia incompatibile con il numero di esseri umani presenti sulla Terra, anche se qualcuno si sta dando un bel daffare per risolvere il problema.
MicTastiera 22-04-23 18.06
@ d_phatt
RAI News è il primo articolo che ho trovato e letto

The Guardian International Edition punti di vista interessanti e lievemente incorraggianti, ma c'è ben poco di cui rallegrarsi temo...

Oggi mi va di parlare di cose belle e felici...
Ciao,
Ultimamente sto approfondendo per lavoro le tematiche del riscaldamento globale e della transizione all'elettrico, mi ritrovo con i dati del primo articolo postato (il secondo non l'ho ancora letto).

Devo dire anche che non ero perfettamente consapevole della gravità della situazione.
E' opinione comune nella comunità scientifica che superare il surriscaldamento oltre la fatidica soglia dei 2 gradi porterà a conseguenze difficilmente prevedibili sul clima del nostro pianeta.
Questo si traduce in un "budget" di emissioni di CO2 limite calcolato credo ai tempi del protocollo di Kyoto che purtroppo ai livelli di inquinamento attuale esauriremo nei prossimi 5/10 anni o giù di lì.

Purtroppo dagli anni 90 in poi i risultati a livello mondiale sono stati di globale peggioramento, cioè oggi nel mondo inquiniamo di più rispetto agli anni 90 in cui abbiamo cominciato a darci degli obiettivi di riduzione.
In parallelo a scarsi risultati effettivi, in questi 30 anni sta crescendo almeno la consapevolezza e l'importanza del tema.

Per rimanere in Europa, posso spiegarvi brevemente, se interessati emo ,il contesto della condanna a morte dei motori termici.
Dagli anni 90 ad oggi l'Europa, in controtendenza rispetto all'andamento mondiale, è stata virtuosa nella riduzione delle emissioni di CO2 nell'ordine di un 20/30%.
Tutte le fonti di inquinamento sono state ridotte tranne l'inquinamento dei trasporti che invece è in costante aumento.
All'interno della categoria trasporti, macchine & furgoni rappresentano il 70%.
Ad oggi quindi macchine & furgoni rappresentano il 20/25% delle emissioni di CO2 in comunità europea e sono l'unica categoria che ha aumentato costantemente l'emissione di CO2 negli ultimi 30 anni (i calcoli ottimistici danno un andamento stabile dal 2010).

Per contenere questa deriva, vista la maturità della trazione elettrica, si è arrivati alla scelta del bando per i motori a combustione interna.
La tempistica ambiziosa del 2035 è data proprio dal peggioramento della situazione a livello globale.

Per aerei e navi il discorso è diverso. Innanzitutto il contributo alle emissioni è di gran lunga minoritario rispetto all'autotrazione.
In secondo luogo non ci sono svolte tecnologiche attuabili nel breve (si punta più allo studio di carburanti ecologici ed un ausilio elettrico alla trazione per le navi).
L'elettrificazione per le auto invece è ormai consolidata.
clouseau57 23-04-23 12.34
wildcat80 ha scritto:
Alla fine, sapete qual è il problema? Che l'ecosistema Terra non è in omeostasi, perché la specie homo sapiens è cresciuta troppo e ha eseginze sempre più esose.
La soluzione non è bloccare gli euro 0.

Per questo vogliamo colonizzare altri mondi, non sarebbe equo rovinare solo il nostro emo
paolo_b3 23-04-23 12.46
@ clouseau57
wildcat80 ha scritto:
Alla fine, sapete qual è il problema? Che l'ecosistema Terra non è in omeostasi, perché la specie homo sapiens è cresciuta troppo e ha eseginze sempre più esose.
La soluzione non è bloccare gli euro 0.

Per questo vogliamo colonizzare altri mondi, non sarebbe equo rovinare solo il nostro emo
emoemoemo