@ maxpiano69
E' una questione complicata, secondo me, perchè il modello di licensing "one-time cost" funziona finché sei in crescita e/o tiri fuori nuovi prodotti con una certa costanza, ma quando questo trend si ferma o si stabilizza le software house vanno in crisi e finiscono per optare per la soluzione "subscription" per sopravvivere. Parlo in generale, non solo dei SW musicali, ovviamente.
Perderanno clienti? Sicuramente si laddove ci fossero prodotti alternativi ed equivalenti a condizioni migliori, forse perderanno soprattutto i clienti "borderline" ovvero quelli non professionali, ma chi con quei software a sua volta "ci campa" probabilmente non potrà che adattarsi.
Il problema, alla base, è che le software house non differenziano l'utente professionale dall'hobbista evoluto o dal semiprofessionista, siamo parimenti tutte mucche da mungere. Come è già stato evidenziato da qualcun altro, mettere in programma una serie di pagamenti periodici, solo per poter utilizzare i plugin (o qualsiasi altro prodotto software) pena l'interruzione del funzionamento, mi sembra una bella carognata.
Anche in un altro settore, del software di architettura, a fronte di sostanziosi canoni annuali di assistenza ed aggiornamento, ho rinunciato, conservando però il dongle hardware che mi consente di utilizzare ancora. La cosa grottesca e ridicola è che se volessi recuperare i tre anni di aggiornamenti, dovrei pagarli tutti in un'unica soluzione, avvicinando l'importo al costo di una nuova licenza. Forse non si rendono conto che a queste condizioni il cliente l'hanno perso per sempre.