@ Alfredoadice
Ciao a tutti e scusate il disturbo, ho un domanda: per il momento non mi sta seguendo nessun maestro, e sono arrivato all'esercizio numero 43 del metodo "beyer", ecco, come posso capire quando è il momento di andare avanti negli esercizi? Perché in genere non mi richiede molto tempo imparare anche bene ogni esercizio, però non so quanto questo mi possa servire, e cosa si intende per studiare bene il beyer... Ho letto su internet che per finirlo ci vogliono circa 6-8 mesi, ma io di questo passo neanche 1-2 mesi ed avrò finito tutto... Come dovrei invece affrontarlo? E quali errori dovrei evitare nello studio di questo metodo "introduttivo"?
Il Beyer, soprattutto da solo, non è un modo giusto per affrontare lo studio del pianoforte.
Poi, senza nessuna supervisione, puoi prendere vizi e cristallizzare errori che sarà difficile toglierli in seguito.
Personalmente ritengo il Beyer molto scarso nella formazione pianistica, serve solo a "centrare" sulla tastiera quelle poche note che richiede, roba molto infantile. Quindi non ritengo sia un vanto dire "ci metto un terzo del tempo richiesto".
Insegnando l'ho usato ma solo per pochi esercizi, soprattutto quelli a 4 mani per invogliare e dare sicurezza a chi era piccolo (6/10 anni) per fargli percepire il controllo della struttura musicale modificando la mia parte d'accompagnamento nella velocità, nella divisione ritmica e nel senso armonico.
Il Beyer, con un allievo alle primissime armi e giovanissimo, con me non dura più di due mesi sul leggio andando subito in esercizi dedicati alle varie tecniche; i Rossomandi tecnica vol 1-3 svegliano parecchio mano e istinto musicale e sono di facilissimo apprendimento e contemporaneamente Duvernoy, sonatine di Clementi... Un allievo seguito bene in 4/5 mesi sviluppa tutto questo. Altro che Beyer.