@ giosanta
Vero. Tuttavia poi, tra l'altro, nella descrizione appare:
Tipo: Mixer analogico con interfaccia USB/ registratore. Canali: 10 canali di ingresso, 12 tracce. Connettività computer: USB (12 x 10). Risoluzione A/D: 24-bit / 48kHz ecc.
Quindi, a beneficio di qualcuno, me compreso in primis, un stringata sintesi su cosa s'intenda per mixer analogico piuttosto che digitale sarebbe assai gradita.
Io ero rimasto al fatto che un mixer digitale è quello in grado, tra l'altro, di memorizzare una serie di configurazioni con i potenziometri servomotorizzati che vanno a configurarla, almeno quelli che ho visto dal vivo. Esiste dunque, forse, una classe di mixer "ibridi"?
Grazie.
in un mixer analogico tutta l'elaborazione del segnale avviene in analogico: equalizzatore, somma dei segnali e via dicendo sono operati da componenti analogici, il segnale non subisce mai una conversione a digitale (potrebbero esserci eccezioni per alcuni tipi di effetti di modulazione, se sono digitali).
In un mixer digitale appena il segnale entra viene subito convertito in digitale (conversione A/D), un'eccezione potrebbe essere lo stadio di gain, ma è semnpre meno frequente.
Da questo punto in poi tutto il processing del segnale viene fatto nel dominio digitale (eq, effetti, compressori, gate etc... sono tutti digitali) e solo prima di uscire per essere inviato agli speaker subisce nuovamente una conversione D/A.
il fatto che in alcuni mixer analogici sia possibile convertire ed inviare un segnale multicanale ad un computer o ricevere segnali digitali da un pc non cambia le cose, è un aggiunta ma non cambia la natura del processing del segnale all'interno del mixer che rimane comunque analogico.