Intervista interessante

wildcat80 15-12-23 06.47
Ieei sera sono stato ad un fugace aperitivo organizzato da un amico per il suo compleanno; in questa circostanza ho avuto modo di conoscere un suo amico, che da qualche tempo lavora come produttore di colonne sonore originali per un noto network. Non son potuto esimermi dal fargli alcune domande, chiedendo espressamente se avessi potuto farne condivisione online. Mi è stata posta una sola condizione: per motivi contrattuali, non esplicitare il network e i suoi dati anagrafici.
E così farò.

D: sei riuscito a realizzare quello che per molti è un sogno, trasformare il proprio hobby in un lavoro, cosa puoi dire al riguardo?
R: sarebbe scontato se ti dicessi che una passione quando diventa lavoro, perde un po' della magia con cui viene vissuta? La realtà è più complessa. Il primo ostacolo che ho trovato è stato... Togliermi la puzza sotto il naso. Finché si è ascoltatori e musicisti hobbysti è molto facile finire per essere classisti e un po' snob, ma quando si lavora, ci si rende conto che ogni genere presenta difficoltà, che sono soggettive, nel senso che oltre alla propria predisposizione, sono specifiche per ogni genere. Insomma, soprattutto quando si comincia, la prima cosa è non essere troppo schizzinosi, essere umili, e imparare a conoscere i generi musicali per quelle che sono le loro complessità. Non c'è musica di serie A e musica di serie B... Oddio detta così è un po' forte, diciamo che anche i generi apparentemente più facili all'ascolto non è detto che lo siano dal punto di vista della produzione.

D: che tipo di formazione hai avuto?
Io sono come Seth Healey (Com Truise, produttore di musica elettronica statunitense), sono nato come grafico e sono finito ad occuparmi dei suoni invece che delle immagini! Ho fatto studi di stampo classico in parallelo al liceo e all'università, senza però seguire un percorso accademico. 5 anni di pianoforte con un insegnante privato, poi ho approfondito per alcuni anni la chitarra, che suonavo da autodidatta già da bambino, ho studiato un po' di flauto traverso (che mi è risultato utile a comprendere altre cose), un po' di strumenti etnici imparati a suonare on the road.

D: con cosa lavori?
R: principalmente lavoro su Apple. Ho un iPad nuovissimo su cui ero curioso di provare Logic in mobilità, anche se la mia postazione mobile attuale è un MacBook Air M1, mentre come postazione fissa ho un iMac 27 Intel ben carrozzato.
Utilizzo Logic come DAW principale per la stesura degli arrangiamenti. Non mi occupo più di missaggio, ma in precedenza utilizzavo ProTools.

D: e con quali strumenti?
E: per il tipo di lavoro che faccio l'ideale sarebbe poter disporre di un enorme servizio in Cloud da cui pescare ciò di cui necessito, ma non esiste una soluzione universale, ancora...
Al momento utilizzo Arturia V Collection perché oltre ai synth mi fornisce ottime emulazioni di elettromeccanici, ho praticamente tutto lo scibile di Spitfire Labs, Sample from Mars per I suoni di batteria elettronica, alcuni prodotti Swam (gli ultimi strings sono stupendi), Vi Labs per quanto riguarda i pianoforti... Poi ho un SSD strapieno di multisamples che mi sono creato negli anni, in cui c'è veramente di tutto, dalle fusa dei miei gatti al Trautonium! Ah, ho poi i 3 Korg Native.

D: non usi strumenti fisici quindi?
R: il fatto che adesso viva di musica, non significa risorse illimitare, anzi... Serve razionalità, adesso sto pianificando l'acquisto di un nuovo Mac fisso, ma è un momento interlocutorio.... Ho molti controller: pesati, semipesati, non pesati... ho un'Expressive Touché, una vecchia Gem S3 Turbo per l'aftertouch polifonico spaziale, un EWI, una vecchia chitarra MIDI anni 80 che uso pochissimo ma che vorrei sostituire con qualcosa di attuale, una Seaboard, sicuramente dimentico qualcosa.... Poi sì, ho anche strumenti: un bellissimo Crumar Seven, un Korg Modwave (Korg ha fatto dei prodotti allucinanti negli ultimi anni, roba pazzesca) CONTINUA
wildcat80 15-12-23 06.50
Avrei voluto il Waldorf M, ma costa come il Seven e non era mai disponibile.... Poi ho anche un paio di prodotti Behringer: un Model Di che è uno strumento pazzesco per quel che costa, e la delusione totale, il Pro 800 che sto cercando di vendere.
Ho ordinato l'UB XA... E se dovesse confermarsi, penso che sostituirò il Modwave con il Wave di cui proprio oggi (ieri) hanno dato novità.
Poi ho un po' di chitarre: un'acustica Martin regalo di laurea a cui tengo molto, un paio di Stratocaster Mexico, una semiacustica di marca ignota comprata per due lire alle bancarelle... I pedali li ho limitati, anzi, praticamente non ho quasi più nulla, lavoro con plugin (principalmente IK)
Poi ho un mucchio di strumenti popolari/folk/etnici soprattutto legati alle tradizioni del nord Italia: una ghironda, un baghet, un piffero delle 4 province, un mandolino milanese (ndr: non lo conoscevo), firlinfeu di diverse intonazioni (ndr: flauti di Pan delle regioni dei laghi in Lombardia), corni/flauti di conchiglia di diversa provenienza, percussioni varie.... Ah e poi i miei primi flauti traversi.

D: beh direi che non sei messo malissimo, anzi... Come outboard, interfacce, microfoni, e sistemi di ascolto?
R: guarda in realtà sono messo male, questo è un aspetto che mi porto dietro da quando la musica era un hobby... Ho possibilità di lavorare in studio, le registrazioni di parti acustiche e voci non le faccio praticamente mai nel mio studiolo, dove peraltro lavoro quasi esclusivamente in the box.
Comunque ho una Clarett 8pre che utilizzo con l'iMac, con il portatile da problemi... E con il portatile lavoro in mobilità, quindi controller compatti (ndr: intende 61 tasti), sul portatile faccio cose così, butto giù idee, mi basta poco.
Per quanto riguarda gli ascolti, non occupandomi più di mix, voglio ascolti comodi. Preferisco cuffie semi open, infatti ho un paio di AKG 240 che mi porto dietro da anni, ovunque, se si rompono amen, i ricambi ci sono e costano nulla, mentre a casa ho un paio di Ollo S4X, uno dei primissimi modelli: prodotto incredibile, qualità di ascolto e di assemblaggio spaventosa, ho avuto un problema solo con il cavo che dopo qualche mese ho sostituito.
CONTINUA
giosanta 15-12-23 12.32
Attendiamo il seguito.
wildcat80 17-12-23 10.38
ASCOLTI PARTE II
Per quanto riguarda gli ascolti in ambiente, sono diventato una bestia emo nel senso che lavorando solo ed esclusivamente a composizione e arrangiamento cerco un ascolto che sia soddisfacente e non stancante, con il colore che mi soddisfa di più.
Motivo per cui spesso lavoro in cuffia, perché mi dà più focus.
Finché facevo anche mix e master, avevo diverse soluzioni di ascolto, hifi, midfield e nearfield. Spesi un mucchio di soldi in trattamento e monitor, di cui non sarei mai rientrato, ho venduto i Neumann e mi sono rifatto lo studio, anzi, mi è rimasto ancora un po' di fondo cassa a dirla tutta. Attualmente ho un paio di Adam T8v, che sostituirò a breve con le Dynaudio nuove (ndr credo intendesse bm5 mkIIII), e un paio di iLoud micro che in realtà devo ancora testare, prese per la mobilità.
wildcat80 17-12-23 11.11
D: non hai parlato di acquisizione, cioè, a parte la Clarett, non abbiamo parlato di microfoni...
R: come ho già detto, in casa nel mio studiolo lavoro prevalentemente in the box e rarissimamente volte registro parti acustiche o voci. Può capitare di registrare chitarre acustiche o elettriche, per cui sono attrezzato... A volte può servire registrare al volo un flauto o qualche altro dei miei strumenti entnici: qualcosa ho, diciamo che il pezzo più pregiato è un Neumann (TLM102), poi un Rode NT1 e un paio di dinamici da battaglia.

D: bene, direi che ci siamo. Investimenti futuri?
R: sicuramente una master con scheda audio integrata per la mobilità che giri su M1 senza impazzirci. Per il resto, un nuovo fisso ma è un momento da riflessioni serie e da improbabili lanci di nuovi modelli...

D: considerazioni finali: come ci si sente a campare del proprio hobby? Hai consigli per chi vorrebbe lavorare in questo campo?
R: se ti dicessi che una mezza dozzina di lavori di grafica all'anno continuo a farli? Facevo il grafico assieme ai miei cognati, era praticamente un business di famiglia, il lavoro in campo musicale c'è ma non sono ancora al livello di poter stare 6 mesi all'anno senza lavorare, per cui... Consigli? Investire prima in sé stessi che in tecnologia. È il modo migliore per iniziare. Io mi sono fatto prendere da mix e master e mi sono fatto un grosso finanziamento per attrezzarmi a dovere, ed è stato un errore enorme: ho seguito troppo i social, mi sono fatto fregare dalla figura del produttore a 360° che fa composizione/sound design/mix/master dando troppo peso all'aspetto tecnologico e trascurando la formazione tecnica specifica da tecnico del suono... Forse avessi investito di più su questo aspetto, avrei speso molto meno. Ma è andata bene così, non mi piaceva molto come lavori, fortunatamente parte dell'investimento (il Mac fisso e l'allestimento di uno studiolo trattato) è funzionale alla mia attività di composizione, mentre il pezzo da 90, i monitor Neumann, li ho riportati dal mio rivenditore che ne aveva bisogno urgente per un cliente e nuovi non arrivavano, facendo un'ottima vendita (ndr credo che intenda un modello che a coppia costa poco meno di 10 mila euro, magari ho capito male...).

Ho finito. Magari un giorno potrò dirvi di chi si tratta, trovo la chiacchierata interessante sotto il profilo tecnico.
zerinovic 17-12-23 11.32
condivido molto di quanto riportato. anche altre mie conoscenze “pro” direbbero le stesse cose.
samysun 17-12-23 11.33
Bel pezzo, bravoemo; sempre interessante leggere esperienze di chi ci lavora in mezzo e "catturare" queste esperienze e condividerle.
Quindi grazie.
Solo una curiosità: ma hai ricordato tutto a memoria o ti eri preso appunti? O è stata una vera e propria intervista?
E' cosi dettagliata che mi stupisce sia stata improvvisata (in senso buono è.....emo)
wildcat80 17-12-23 11.39
@ samysun
Bel pezzo, bravoemo; sempre interessante leggere esperienze di chi ci lavora in mezzo e "catturare" queste esperienze e condividerle.
Quindi grazie.
Solo una curiosità: ma hai ricordato tutto a memoria o ti eri preso appunti? O è stata una vera e propria intervista?
E' cosi dettagliata che mi stupisce sia stata improvvisata (in senso buono è.....emo)
Ho preso appunti, pochi perché fra uno spritz e l'altro è stato tutto improvvisato, e ho ricostruito... Infatti ci ho messo qualche giorno a mettere assieme iil tutto, ricostruire e chiudere il post.
Infatti alcune cose tecniche sono saltate a piè pari tipo i dati precisi dei computer, i modelli dei monitor e microfoni potrebbero essere imprecisi, ho ricontrollato tutto online... Per cercare di evitare di scrivere fesserie.
samysun 17-12-23 11.41
wildcat80 ha scritto:
Ho preso appunti, pochi perché fra uno spritz e l'altro è stato tutto improvvisato, e ho ricostruito... Infatti ci ho messo qualche giorno a mettere assieme iil tutto e chiudere il post.


Complimenti doppi, allora!
giosanta 17-12-23 13.02
wildcat80 ha scritto:
la prima cosa è non essere troppo schizzinosi, essere umili, e imparare a conoscere i generi musicali per quelle che sono le loro complessità. Non c'è musica di serie A e musica di serie B... Oddio detta così è un po' forte, diciamo che anche i generi apparentemente più facili all'ascolto non è detto che lo siano dal punto di vista della produzione.

Per me il "core" del discorso, interessantissimo, è tutto qui.
wildcat80 17-12-23 13.31
@ giosanta
wildcat80 ha scritto:
la prima cosa è non essere troppo schizzinosi, essere umili, e imparare a conoscere i generi musicali per quelle che sono le loro complessità. Non c'è musica di serie A e musica di serie B... Oddio detta così è un po' forte, diciamo che anche i generi apparentemente più facili all'ascolto non è detto che lo siano dal punto di vista della produzione.

Per me il "core" del discorso, interessantissimo, è tutto qui.
A me la parte che alla fine piace passare come messaggio è quella finale, in cui sostanzialmente parla degli investimenti iniziali.
Investire su te stesso prima che sulla tecnologia.
Sembra una banalità ma non lo è affatto.
La giusta formazione porta esperienza e capacità di scelta, che si riflette pesantemente sugli investimenti in strumentazione.
Lui ha fatto un grosso investimento, in pratica invece che cambiare macchina ha riversato quel budget nella realizzazione dello studio, che da come ho capito è diviso in più parti: una stanza più grande uso registrazione/ascolto HiFi, una media ascolto midfield, e una piccola per ascolto nearfield. Tutto ricavato da una grande sala risuddivisa, e di fatto inutilizzato nel suo potenziale perché per sua ammissione è stata una scelta dettata da poca esperienza e molto entusiasmo.
Da quanto mi ha detto vive nella cascina di famiglia in zona Insubria, in piena campagna ma comoda su Milano, Varese, Novara e Svizzera... Spesso quelle cascine oltre ad essere molto grandi hanno la stalla che si presta benissimo ad essere trasformata, non ho chiesto informazioni ma credo proprio che abbia fatto così.
Sbaffone 17-12-23 14.34
@ wildcat80
A me la parte che alla fine piace passare come messaggio è quella finale, in cui sostanzialmente parla degli investimenti iniziali.
Investire su te stesso prima che sulla tecnologia.
Sembra una banalità ma non lo è affatto.
La giusta formazione porta esperienza e capacità di scelta, che si riflette pesantemente sugli investimenti in strumentazione.
Lui ha fatto un grosso investimento, in pratica invece che cambiare macchina ha riversato quel budget nella realizzazione dello studio, che da come ho capito è diviso in più parti: una stanza più grande uso registrazione/ascolto HiFi, una media ascolto midfield, e una piccola per ascolto nearfield. Tutto ricavato da una grande sala risuddivisa, e di fatto inutilizzato nel suo potenziale perché per sua ammissione è stata una scelta dettata da poca esperienza e molto entusiasmo.
Da quanto mi ha detto vive nella cascina di famiglia in zona Insubria, in piena campagna ma comoda su Milano, Varese, Novara e Svizzera... Spesso quelle cascine oltre ad essere molto grandi hanno la stalla che si presta benissimo ad essere trasformata, non ho chiesto informazioni ma credo proprio che abbia fatto così.
Quindi spendere i soldi per studiare e non cazzeggiare e comprare strumenti a vanvera emo
wildcat80 17-12-23 14.56
@ Sbaffone
Quindi spendere i soldi per studiare e non cazzeggiare e comprare strumenti a vanvera emo
Beh, è la differenza fondamentale che passa fra l'hobbysmo e la professione. Priorità, mi pare legittimo.
Questo al momento del grande passo, lo ha fatto con la testa dell'hobbysta: cambio macchina o mi faccio lo studio? Mi faccio lo studio e poi dopo 6 mesi mi rendo conto che ho speso almeno 3 volte il necessario emo
zerinovic 18-12-23 09.05
si perché alla fine conta il manico,non solo nel saper suonare ma anche nel saper far funzionare…incredibile, sono anni che cambio la mia strumentazione e poi mi esci con questo tizio a stravolgermi le mie convinzioni. sei veramente il peggio…emo