@ Goldestein
Ciao a tutti, mi serve un suggerimento: vale la pena di cambiare un rd88 (piuttosto nuovo) con uno Yamaha CP1 (idealmente, ma il costo dell'usato è ancora elevato) o con un CP5? vi do qualche parametro, il suono Roland, mai provato prima di adesso, non mi soddisfa del tutto. So bene che parliamo di "gusti", ma i due yamaha, alla fine dei conti, sono anche datati. Ok erano (almeno il cp1) l'ammiraglia quando usciti ma oggi? probabilmente meccanica superiore, ma il suono è cmq valido o cmq talmente valido da mettere via uno strumento nuovo, l'rd88, che, sebbene io poi abbia ed usi un motif es, ha cmq tanti suoni, interfaccia usb, leggero...come master non è male ma io la uso poco come master. Ditemi qualcosa, in base alle vs esperienze. Vi ringrazio in anticipo, e vi dico che data la situazione non posso pensare di provarli, non si trovano qui vicino. Saluti
Ciao, io ho avuto per un paio di anni RD88 e ho CP1 da un po' più di anni (che
guarda caso ho messo
in vendita su MM)
Sono due strumenti semplicemente imparagonabili. CP1 ha solo suoni pianistici, acustici ed elettrici (Rhodes, Wurlitzer, CP80) e ancora oggi (non lo dico perchè lo vendo) sono per me attuali e realistici. Riguardo il CP5, ma prendilo con le pinze perchè è passato tempo e non ricordo benissimo, si era parlato di suoni un po' peggiori per via dei convertitori differenti e dei campioni di piano compressi (il CP1 non usa invece compressione). Io non saprei perchè non l'ho mai provato. RD88, come suoni ha quello che CP1 non ha, ossia una pletora di timbri che non chiamerei di contorno, perchè alcuni sono decisamente belli (mi riferisco in particolare ai suoni sintetici, ce ne sono davvero tanti, dai leads ai pad, passando per synth brass e drones), ma specularmente è carente proprio sui suoni di pianoforte. Rhodes un po' meglio, Wurlitzer inesistente (pare che Roland odi i suoni del Wurly).
Di fatto, RD88 lo definirei un ottimo rompler con suoni di piano da usare all'occorrenza se proprio sei costretto, CP1 è un accettabile sostituto di un piano a coda in casa o dal vivo. Io l'ho usato su un po' di dischi (non a mio nome), e ti assicuro che sembra un piano vero. RD88 non l'avrei mai usato in un disco.
Questione keybed: qui sdoppiamo il discorso, ossia parliamo di interazione tasto/suono e qualità. Interazione: questo forse è l'unico punto di contatto tra i due strumenti, in quanto su RD88 l'ho trovata inaspettatamente buona. Come qualità, con un occhio al prezzo, è valida, ha un fulcro nemmeno troppo corto, ma è un po' gommosa. Il CP1 ha un fulcro più lungo (anche se non come le tastiere in legno Kawai) e pur non essendo graded ti ci trovi subito a casa.
Con un piccolo paragone automobilistico, pensa di avere un'ammiraglia da 80mila euro di una dozzina di anni fa contro un'utilitaria da 20mila euro di oggi. L'utilitaria ha qualcosa in più (funzioni master migliori, comunque anche CP1 manda midi via usb) ma quando guidi l'altra... beh, ti sembra che il tempo non sia passato.
Detto questo, perchè vendo CP1, viene spontaneo chiedere? Perchè semplicemente ho trovato una buona sintesi tra proprio CP1 e RD88 nello Yamaha YC88. Ha più suoni del CP1 e pesa meno, Perdo qualcosina nella keybed, ma rispetto a RD88 ho meno suoni però tutti belli, e pianoforti (e organi) decisamente migliori, a costo di qualche kg in più.