@ Dadopotter
von questa pessima abitudine di lavorare mi son perso i link ma ho visto le foto su faccialibro
che dire…finalmente Roland si interessa e torna a sviluppare il VR che è sin dalla nascita lo strumento live per eccellenza!
avrei voluto una 76 con la meccanica pesata del rd88 ma a parte questo mi sembrano moooolto molto interessanti come proposte!
Nord non inventò nulla. Le tastiere un tempo prevedevano la poliedricità. Parlo di inizii anni '70, contemplavano suoni di piano, strings, brass, poi si iniziò ad introdurre anche suoni di organo. Il Polymoog fu una delle più famose, ma in Italia erano tante le case produttrici di tastiere polifunzionali, Da Farfisa ad Elka, da Logan a Excelsior, poi furono Siel e Crumar, ma tante furono le proposte sul mercato. Anche Roland in epoca moderna è venuta prima di Clavia. Il problema vero è che Roland ha lasciato tanti ottimi progetti per strada, alcuni geniali, ma si sono persi spesso. Io avevo la G 70 nel 2005 che, da arranger di buona qualità, bella tastiera a 76 tasti, drawbar per il clone hammond. Su piazzavo un V Synth con entrambe le schede rilasciate D 50 col triplo dei presets originali e quella vocoder ( ma non si chiamava così).Erano state precedute dal VR 760 qualche anno prima. Voglio ricordare anche Gem che propose prima di Clavia la tastiera da palco, con suoni di Hammond, pianoforti acustici ed elettromeccanici di cui non ricordo il nome purtroppo.
Riguardo alla qualità Clavia non metto lingua, ma il colore rosso non mi attira proprio. Oltre ad un Nordwave, tenuto un paio di mesi e poi rivenduto, non ho attrazione per il genere.