In ear per registrare voce

Ciao. Tutti, domanda strana: vorrei comprare degli auricolari in ear per registrare voce in home recording con attrezzatura seguente: PC, scheda audio M audio 192/4 , microfono at 2020. Ho provato diverse cuffie ( chiuse e semi aperte) ma non riesco ad ascoltarmi bene. Non mi posso abituare! Mi hanno consigliato di comprare degli auricolari in ear, anche se non sono indicati per registrare ma sicuramente sono da live. Cosa potreste consigliarmi? Quale tipo tipo di in ear e quale marca? Grazie

Ciao.
Prima di tutto: non ti conviene aprire 3/4 thread uguali in un mese, sempre con la stessa domanda. Meglio se continui a scrivere su uno dei precedenti, aggiungendo elementi utili a chi magari vuole provare a consigliarti.

Normalmente funziona così: cuffie chiuse per registrare la voce. Gli in ear monitor, di solito i cantanti li usano dal vivo, perché li preferiscono ai monitor spia.
In studio di registrazione ci sono situazioni tipo: cantante con le cuffie chiuse, tecnico che lo registra con gli in ear monitor. Ma di cantanti che si registrano con gli in ear, non ho mai sentito. Quindi personalmente non saprei proprio consigliarti un modello.
Le cuffie semiaperte invece sono inutilizzabili per registrare la voce, a causa del sound bleed: ovvero il suono che esce dalla cuffia rientra nel microfono.

Il mio parere personale è questo: non comprare più niente e impara ad usare quello che hai.
Se con le cuffie chiuse senti distorsione sulla voce quando fai gli acuti, forse stai tenendo dei volumi troppo alti, o tieni il gain troppo alto o sei troppo vicino al microfono.
Puoi anche inserire un compressore a monte, sulla traccia, impostandolo in modo che il volume non vada mai oltre gli 0 db.
Se c'è distorsione è perché si superano gli 0 db. Cambiando cuffie o auricolari, non si risolve.

Thanks DallaLuna, non sono interessato a questo topic, ma dal tuo post ho imparato moltissimo.

Grazie. Se ti sono stato utile, mi fa molto piacere

Facciamo un recap, in ambito tecnico:
- cuffie aperte e semiaperte per mix o comunque sessioni di ascolto prolungato, perché affaticano meno e forniscono un'esperienza di ascolto simile all'ambiente;
- cuffie chiuse per registrazione perché isolano totalmente, annullano i rientri e garantiscono il focus su ciò che si sta facendo, sono decisamente più stancanti, e offrono un ascolto generalmente meno neutro (anche solo perché banalmente potenziano la trasmissione sonora per via ossea);
- cuffie in ear: oggi se non usi gli in ear sei out. Nascono, in ambito tecnico, come alternativa "intelligente", alle classiche spie; garantirebbero un buon isolamento, ma come qualsiasi cuffia auricolare, hanno il problema del driver miniaturizzato: per avere una buona esperienza d'ascolto, occorre spendere per avere un modello che offra un ascolto qualitativo.
A completamento, visto che non mi pare che tu abbia strumentazioni di livello professionale (come tutti noi del resto), ricordo il seguente assioma: in una catena di ascolto/registrazione, il suono lo fa l'anello debole, non quello più forte.
E la differenza la fa sempre il manico di chi utilizza la strumentazione.
È quindi inutile spendere soldi in maniera sproporzionata rispetto al resto della strumentazione sperando di ottenere chissà quali risultati: la prima cosa da fare è investire sulla formazione personale per imparare a fare rendere al meglio ciò di cui si dispone, poi si valutano le migliorie.
Nel caso specifico, mi pare siano state consigliate già cuffie da studio ben più che decorose.
Gli in ear sono semplicemente un oggetto di moda, basti pensare che la prima epidemia di in ear per monitoraggio proveniva da siti tipo Temu, immaginate quale affidabilità e fedeltà potevano garantire quelle cinesate....