Esercizi anti-smartphone

d_phatt 07-04-25 15.12
Non una domanda, anzi un'affermazione, o meglio un urlo di rabbia...

PROBLEMA. Da un po' di tempo a questa parte ho notato su me stesso una correlazione tra l'utilizzo manuale dello smartphone nella posizione "standard" (quattro/otto dita che lo tengono + il pollice/i pollici che intervengono sul touchscreen) e una certa rigidità del pollice, soprattutto il destro, al pianoforte (e lo smartphone, se devo usarlo con una mano sola, lo uso con la destra...).

Inizialmente attribuivo questo vero e proprio "impedimento" della manualità a una certa carenza di tempo dedicato quotidianamente allo studio e all'esercizio sui tasti, ma sempre più ho realizzato quanto invece dipendeva dall'affaticamento derivante dall'utilizzo fisico dello smartphone (e quelli di adesso sono enormi e assai pesanti), che per quanto io mi sforzi di evitarlo mi ritrovo ad utilizzare con una certa frequenza tra lavoro, musica, contatti personali, ecc. Anche perché invece sulle altre dita mantengo tranquillamente molta più scioltezza e velocità, vero che al pianoforte lavorano diversamente rispetto al
pollice, ma in passato tutta questa esagerata differenza non la avvertivo.

Ho invece escluso (sempre empiricamente, poi chissà) un'influenza dell'utilizzo di mouse e tastiera - so che alla lunga possono essere devastanti per i tendini dell'avambraccio, ma per ora non ho avuto questo problema.

SOLUZIONE, sempre trovata da solo su me stesso:

1) Smettere (o almeno limitare il più possibile) di utilizzare lo smartphone in quella posizione, appoggiarlo sempre da qualche parte e usare il touchscreen con l'indice.

2) Hanon n°6 solo nel pattern discendente per la mano destra eseguito in più tonalità con variazioni: allungare il pattern formando gruppi da 12 semicrome eseguiti sia in 3/4 che in 6/8, ma anche in gruppi da 16 semicrome eseguiti in 4/4. Analogamente si può fare con il pattern ascendente per la mano sinistra.

Dopo 20/30 minuti così la mano volava con un rilassamento e una mobilità del pollce che non avvertivo da anni (e anche il passaggio del pollice, pur non avendolo esercitato in quel momento, è migliorato incredibilmente di conseguenza). Suonare è tornato ad essere un piacere, senza l'orribile sensazione di avere il freno a mano tirato sul pollice.

E vaf... agli smartphone.
Ilaria_Villa 07-04-25 16.12
@ d_phatt
Non una domanda, anzi un'affermazione, o meglio un urlo di rabbia...

PROBLEMA. Da un po' di tempo a questa parte ho notato su me stesso una correlazione tra l'utilizzo manuale dello smartphone nella posizione "standard" (quattro/otto dita che lo tengono + il pollice/i pollici che intervengono sul touchscreen) e una certa rigidità del pollice, soprattutto il destro, al pianoforte (e lo smartphone, se devo usarlo con una mano sola, lo uso con la destra...).

Inizialmente attribuivo questo vero e proprio "impedimento" della manualità a una certa carenza di tempo dedicato quotidianamente allo studio e all'esercizio sui tasti, ma sempre più ho realizzato quanto invece dipendeva dall'affaticamento derivante dall'utilizzo fisico dello smartphone (e quelli di adesso sono enormi e assai pesanti), che per quanto io mi sforzi di evitarlo mi ritrovo ad utilizzare con una certa frequenza tra lavoro, musica, contatti personali, ecc. Anche perché invece sulle altre dita mantengo tranquillamente molta più scioltezza e velocità, vero che al pianoforte lavorano diversamente rispetto al
pollice, ma in passato tutta questa esagerata differenza non la avvertivo.

Ho invece escluso (sempre empiricamente, poi chissà) un'influenza dell'utilizzo di mouse e tastiera - so che alla lunga possono essere devastanti per i tendini dell'avambraccio, ma per ora non ho avuto questo problema.

SOLUZIONE, sempre trovata da solo su me stesso:

1) Smettere (o almeno limitare il più possibile) di utilizzare lo smartphone in quella posizione, appoggiarlo sempre da qualche parte e usare il touchscreen con l'indice.

2) Hanon n°6 solo nel pattern discendente per la mano destra eseguito in più tonalità con variazioni: allungare il pattern formando gruppi da 12 semicrome eseguiti sia in 3/4 che in 6/8, ma anche in gruppi da 16 semicrome eseguiti in 4/4. Analogamente si può fare con il pattern ascendente per la mano sinistra.

Dopo 20/30 minuti così la mano volava con un rilassamento e una mobilità del pollce che non avvertivo da anni (e anche il passaggio del pollice, pur non avendolo esercitato in quel momento, è migliorato incredibilmente di conseguenza). Suonare è tornato ad essere un piacere, senza l'orribile sensazione di avere il freno a mano tirato sul pollice.

E vaf... agli smartphone.
Il mio ortopedico, in tempi non sospetti, cominciò a vedere le prime patologie legate all'uso dei cellulari: dal ragazzino che inviava una quantità smodata di sms alla velocità della luce agli utilizzatori di smartphone. Nessuno di questi, per fortuna, era un musicista.
Ovidio 07-04-25 16.44
Certo, l'uso costante dello smartphone danneggia le dita e non solo... pure la cervicale, le diottrie, oltre a provocare offuscamento mentale, estraniamento dal piano di realtà e altri disturbi correlati.
Per chi suona uno strumento può essere un oggetto deleterio, occorre usarlo cum grano salis.
d_phatt 07-04-25 19.50
@ Ovidio
Certo, l'uso costante dello smartphone danneggia le dita e non solo... pure la cervicale, le diottrie, oltre a provocare offuscamento mentale, estraniamento dal piano di realtà e altri disturbi correlati.
Per chi suona uno strumento può essere un oggetto deleterio, occorre usarlo cum grano salis.
Già, ed è proprio questo il punto: personalmente non sono un utilizzatore "dipendente", anzi, tutt'altro. Non di rado passo intere ore senza neanche toccare lo smartphone. Poi magari lo uso per dieci minuti di seguito, però non sono uno che sta costantemente al telefono, né potrei farlo (la mia vita proprio non me lo permetterebbe), per cui ritengo di essere abbastanza "sano" da questo punto di vista. Eppure tanto basta per avere fastidi alle mani, evidentemente.

C'è da dire anche che i telefoni sono diventati sempre più pesanti. Se ripenso al mio primo smartphone, un Samsung, pesava una frazione di quello che ho adesso.
Ilaria_Villa 07-04-25 21.28
@ d_phatt
Già, ed è proprio questo il punto: personalmente non sono un utilizzatore "dipendente", anzi, tutt'altro. Non di rado passo intere ore senza neanche toccare lo smartphone. Poi magari lo uso per dieci minuti di seguito, però non sono uno che sta costantemente al telefono, né potrei farlo (la mia vita proprio non me lo permetterebbe), per cui ritengo di essere abbastanza "sano" da questo punto di vista. Eppure tanto basta per avere fastidi alle mani, evidentemente.

C'è da dire anche che i telefoni sono diventati sempre più pesanti. Se ripenso al mio primo smartphone, un Samsung, pesava una frazione di quello che ho adesso.
emo
Ovidio 07-04-25 21.50
@ d_phatt
Già, ed è proprio questo il punto: personalmente non sono un utilizzatore "dipendente", anzi, tutt'altro. Non di rado passo intere ore senza neanche toccare lo smartphone. Poi magari lo uso per dieci minuti di seguito, però non sono uno che sta costantemente al telefono, né potrei farlo (la mia vita proprio non me lo permetterebbe), per cui ritengo di essere abbastanza "sano" da questo punto di vista. Eppure tanto basta per avere fastidi alle mani, evidentemente.

C'è da dire anche che i telefoni sono diventati sempre più pesanti. Se ripenso al mio primo smartphone, un Samsung, pesava una frazione di quello che ho adesso.
Il peso e l'ingombro sono i motivi per cui non lo porto mai dietro quando sono in giro, preferendo il minuscolo nokietto da 20 euro con sim dedicata.
Ho relegato lo smartphone a telefono di casa e hotspot; lo abbandonerei volentieri in favore di un modem per sim, se non fosse per l'app SPID che mi costringe giocoforza a tenerlo.
orange1978 07-04-25 22.17
mah, io lo smartphone nel tempo libero lo tengo sempre in mano proprio usando pollici etc anche per scrivere velocemente, ci leggo pure libri per ore, ci gioco, ci guardo film....da anni e anni, e non ho alcun problema di rigidità alle mani! ...poi se vogliamo nascondere le nostre incapacità e limiti dietro presunte scuse (smartphone, telecomandi, playstation, mouse, computer etc etc) va bene facciamolo....ma non penso che il "pollice bloccato" al pianoforte dipenda dall'uso smodato del telefonino, penso ci siano cose ben più come dire rilevanti se il problema è quello.

Alla fine tanto moriremo tutti prima o dopo, e tutto si usura/rovina inevitabilmente, anche le macchine si rovinano usandole...che facciamo, viviamo nella campana di vetro per paura di rovinarci? poi ci sono cose ovviamente che mettono più a rischio, per esempio suonare la chitarra o il basso con un manico grande e scomodo, senza un adeguato rilassamento, può fare molto più male in una settimana che usare il telefonino per mesi, quindi personalmente ho smesso di pormi domande del genere, non bisogna esagerare in nulla, equilibrio in tutte le cose, il problema è semmai capire quando l'equilibrio si rompe (a volte non è facile).

d_phatt ha scritto:
2) Hanon n°6 solo nel pattern discendente per la mano destra eseguito in più tonalità con variazioni: allungare il pattern formando gruppi da 12 semicrome eseguiti sia in 3/4 che in 6/8, ma anche in gruppi da 16 semicrome eseguiti in 4/4. Analogamente si può fare con il pattern ascendente per la mano sinistra.

Dopo 20/30 minuti così la mano volava con un rilassamento e una mobilità del pollce che non avvertivo da anni



....ecco, questa affermazione penso parli da sola.
se il problema fosse di natura muscolare con qualche irrigidimento reale dei muscoli magari quasi come dire "cronico" col c....che in 20 minuti (di hanon poi) la mano vola.

...forse la soluzione sai qual'è? se ti interessa suonare a buoni livelli, invece di perdere tempo a scrivere su whatsapp o altro esercitati più tempo allo strumento, c'è poco da dire!

Io per carità devo stare zitto, un giorno suono 10 minuti, un giorno zero, un'altro studio otto ore, altri due di nuovo zero....non va bene così, la verità è che non riesco più come un tempo a stare 4/5 ore ogni giorno allo strumento, non c'entra solo il tempo libero, oramai sono drogato cronico dal computer e dallo smartphone, sia dal retrocomputing come amiga e c64, sia dalle daw, sulle quali passo almeno 4 ore al giorno sempre per lavoro facendo il fonico eh, però finite 6 ore di editing mi viene voglia ancora di aprire un altra daw e fare altro, sarà una malattia lo ammetto, un tempo non era così.
orange1978 07-04-25 22.36
però una cosa la voglio dire e con un pizzico di vanteria...

io sarò da anni drogato di smartphone, perche lo uso parecchio, però fortunatamente non certo per i social (che nemmeno uso e possiedo), ci sono tantissime informazioni interessanti nel web che è bellissimo, purtroppo OGGI più di ieri c'è anche una quantità esagerata di fuffa e pagliacciate, info sbagliate etc...ma se si cerca le cose giuste e interessanti ci sono eccome.

il fatto è che oggi chiunque può aprire un canale e giocare a fare il divulgatore, anche senza conoscere a fondo un argomento e sopratutto senza un comitato di controllo (come un super quark che si avvale del comitato di scienziati e professori che supervisionano i contenuti per accertarsi che siano privi di errori o informazioni errate), e questa cosa può portare a risultati non troppo belli, ossia gente che pensa di sapere ma in realtà non sa.
d_phatt 07-04-25 23.15
@ orange1978
mah, io lo smartphone nel tempo libero lo tengo sempre in mano proprio usando pollici etc anche per scrivere velocemente, ci leggo pure libri per ore, ci gioco, ci guardo film....da anni e anni, e non ho alcun problema di rigidità alle mani! ...poi se vogliamo nascondere le nostre incapacità e limiti dietro presunte scuse (smartphone, telecomandi, playstation, mouse, computer etc etc) va bene facciamolo....ma non penso che il "pollice bloccato" al pianoforte dipenda dall'uso smodato del telefonino, penso ci siano cose ben più come dire rilevanti se il problema è quello.

Alla fine tanto moriremo tutti prima o dopo, e tutto si usura/rovina inevitabilmente, anche le macchine si rovinano usandole...che facciamo, viviamo nella campana di vetro per paura di rovinarci? poi ci sono cose ovviamente che mettono più a rischio, per esempio suonare la chitarra o il basso con un manico grande e scomodo, senza un adeguato rilassamento, può fare molto più male in una settimana che usare il telefonino per mesi, quindi personalmente ho smesso di pormi domande del genere, non bisogna esagerare in nulla, equilibrio in tutte le cose, il problema è semmai capire quando l'equilibrio si rompe (a volte non è facile).

d_phatt ha scritto:
2) Hanon n°6 solo nel pattern discendente per la mano destra eseguito in più tonalità con variazioni: allungare il pattern formando gruppi da 12 semicrome eseguiti sia in 3/4 che in 6/8, ma anche in gruppi da 16 semicrome eseguiti in 4/4. Analogamente si può fare con il pattern ascendente per la mano sinistra.

Dopo 20/30 minuti così la mano volava con un rilassamento e una mobilità del pollce che non avvertivo da anni



....ecco, questa affermazione penso parli da sola.
se il problema fosse di natura muscolare con qualche irrigidimento reale dei muscoli magari quasi come dire "cronico" col c....che in 20 minuti (di hanon poi) la mano vola.

...forse la soluzione sai qual'è? se ti interessa suonare a buoni livelli, invece di perdere tempo a scrivere su whatsapp o altro esercitati più tempo allo strumento, c'è poco da dire!

Io per carità devo stare zitto, un giorno suono 10 minuti, un giorno zero, un'altro studio otto ore, altri due di nuovo zero....non va bene così, la verità è che non riesco più come un tempo a stare 4/5 ore ogni giorno allo strumento, non c'entra solo il tempo libero, oramai sono drogato cronico dal computer e dallo smartphone, sia dal retrocomputing come amiga e c64, sia dalle daw, sulle quali passo almeno 4 ore al giorno sempre per lavoro facendo il fonico eh, però finite 6 ore di editing mi viene voglia ancora di aprire un altra daw e fare altro, sarà una malattia lo ammetto, un tempo non era così.
Ho riportato una mia esperienza diretta senza tra l'altro giudicare nessuno, non so dirti quale fosse la natura del problema, di certo non era una cosa davvero grave o cronica, ma è una cosa che ho notato nettamente osservandola in un arco di tempo esteso e non parlo a vanvera scrivendo la prima impressione che mi passa per la testa.

Studiare? Considerando che di lavoro faccio altro, mantengo una buona attività di musicista, ma negli ultimi anni principalmente mi sono concentrato su trascrizioni e adattamenti, dando non più di 20 live all'anno accuratamente selezionati in base alla mia disponibilità. Quando ci sono i live chiaramente riprendo nei limiti del possibile lo studio sulla tastiera, una volta che le parti sono pronte - però non ti permettere di giudicare troppo in fretta: io non ho account su nessun social network se non su questo forum e come ho già spiegato non sono un utilizzatore dipendente. Ho studiato quotidianamente pianoforte per quasi 15 anni e mi sono anche fatto diversi anni di conservatorio (pur abbondando a causa dei troppi impegni all'università), mi sono fatto le mie sonate di Mozart e i miei preludi e fuga, e anche se oggi non mantengo quel livello e conosco bene i miei limiti, se non altro so cosa significa studiare.

Tra l'altro quest'anno mi sono tolto delle belle soddisfazioni in live, tipo suonare la Gospel Mass di Robert Ray accompagnando un coro in duo (pianoforte e batteria) davanti a Gary Graden (che tra l'altro ha conosciuto Robert Ray personalmente) in persona che teneva una masterclass per direttori di coro.

...ho pensato che poteva essere utile condividere l'esperienza qui, visto che è un forum di musica e principalmente di tastieristi.
Ovidio 08-04-25 11.55
Sulla salute non si può generalizzare, ognuno è un mondo a sé. C'è chi fuma una sigaretta e si ammala, chi ne fuma per tutta la vita e campa cent'anni; chi beve una birra e si ubriaca, chi ne beve tre ed è ancora sobrio; chi in palestra mette su massa in un mese e chi con lo stesso "tabellino di marcia" ci mette sei mesi; etc etc....
Premesso ciò, si può fare un semplice esperimento: prendere un oggetto qualsiasi, della stessa dimensione e peso dello smartphone (un libro, un blocchetto di legno, etc.), sorreggerlo con una mano e osservarlo stando fermi per dieci minuti con la stessa postura con cui usereste il telefono. Passati i dieci minuti, posare l'oggetto e ascoltare il proprio corpo; localizzare eventuali fastidi a mani, dita, cervicale, spalle, occhi etc. Ci si accorgerà che tenere in mano un peso di 150-200 gr. con il collo piegato verso di esso seppur per breve tempo induce già a disturbi temporanei. Per cui, d_phatt, è molto probabile che il tuo pollice abbia sofferto di una lieve parestesia, fenomeno scontato quando si tengono sospesi in mano per dieci minuti due etti di materiale, qualunque esso sia. Se poi ci aggiungiamo posture sbagliate, il conto aumenta. Nel forum ci sono medici che potranno avvalorare o smentire quanto ho riportato.
Ovidio 08-04-25 12.31
orange1978 ha scritto:
gente che pensa di sapere ma in realtà non sa

Il 90% degli over 50 che conosco non sa accendere un computer, scrivere un CV, mandare una mail, distinguere un .doc da un .pdf... ma sono letteralmente dipendenti da smartphone, social e whatsapp, persino quando guidano. La cosa che mi da immensamente fastidio sono certi genitori che anziché comunicare coi figli passano il tempo a guardare il cellulare. Vabbe', chiudiamo qui il nostro siparietto polemico, torniamo a parlare di musica, è meglio.
eclipse 08-04-25 13.06
Successo anche a me in maniera abbastanza pesante. Ed è stata colpa dell'uso del cellulare, usato con una sola mano con il pollice che digita. Telefono piccolo (iphone mini), quindi pollice che flette tanto quando va nell'angolo in basso a destra.
Iniziato con lieve indolenzimento, a un certo punto si è infiammato e gonfiato parecchio. Mi sono dovuto fermare per diverse settimane, applicando ghiaccio e antinfiammatori, non solo dal suonare (che mi era impossibile) ma anche a lavoro avevo problemi con l'uso del pc. Sinceramente è ridicolo anche da raccontare, ma questo è.
Credo comunque che la cosa sia molto soggettiva, dato che non uso il tel in maniera eccessiva, o quantomeno non diversamente dal resto del mondo.
giosanta 08-04-25 15.50
Allora sono un alieno perché lo smartphone lo adopero assai poco per la funzione "smart" e molto di più per quella "phone".
Preferisco la comodità dello schermo / tastiera del PC, anche per WA.
Va anche detto che sono molto "asocial": solo WA e quasi solo per lavoro.
Ilaria_Villa 08-04-25 17.02
@ giosanta
Allora sono un alieno perché lo smartphone lo adopero assai poco per la funzione "smart" e molto di più per quella "phone".
Preferisco la comodità dello schermo / tastiera del PC, anche per WA.
Va anche detto che sono molto "asocial": solo WA e quasi solo per lavoro.
Anch'io uso pochissimo lo smartphone: rarissime telefonate e per il resto uso il pc.
wildcat80 08-04-25 19.42
È molto improbabile, ma qualora dovesse accadere bisogna considerare:
A) l'utilizzo in termini di tempo
B) la presenza possibili di alterazioni (tipo rizoartrosi) sottostanti.
Se problemi di questo tipo vengono fuori con 2/3 ore di utilizzo non continuo al giorno, è evidente che sotto ci possa essere qualcosa; viceversa, se questi problemi vengono fuori con utilizzi di 8 ore continuative (sto esagerando), allora il problema può essere il movimento reiterato.
Io lo scorso anno mi sono ritrovato con una tendinite degli estensori delle dita dopo una settimana di ferie: poi ho realizzato che quella settimana ho portato tutti i giorni mio figlio al mare facendo diversi km con lui sulle spalle, e in una mattinata ho pure imbiancato il box. Movimenti non abituali, e piuttosto forzati.
Normalmente se porto mio figlio in camalletta non mi capita nulla, se faccio una mezza maratona ogni giorno allora qualcosa può capitare
d_phatt 08-04-25 23.46
Grazie a tutti per i contributi. Confermo che cercando di cambiare posizioni e modalità di utilizzo questo problema scompare di conseguenza.