Cos' è il cocktail jazz piano? Tecniche di comping

Raptus 17-04-25 10.10
Ciao musicisti!
Ho scritto questo post principalmente per i "maestri" presenti nel forum, ad esempio wtf_bach, sbaffone, Asterix etc... ma ovviamente rispondete tutti se siete interessati o volete dire la vostra.

Su youtube vedo spesso musicisti di genere blues fare comping di brani famosi in uno stile che chiamano spesso cocktail piano, immagino riferendosi al fatto che è quello che viene suonato nei ristoranti (di lusso all'americana per intenderci).

Noto che questo stile è molto diverso dal comping che viene insegnato nei conservatori qui in Italia, dove si prediligono armonie con sonorità più ampie, prediligendo la corposità del suono a discapito a volte della melodia.
Il cocktail piano invece è il contrario, ad esempio AT LAST oppure MOON RIVER giusto per darvi qualche esempio.

Spero abbiate capito cosa intendo. Se notate, in At Last ad esempio si predilige l'aspetto blues e infatti la melodia è spesso piena di "blue thirds" che sono le terze minori che danno quell'aspetto blues.
In Moon River invece si predilige l'aspetto brillante delle note che compongono la melodia di base.

In entrambi i brani l'aspetto comune è un accompagnamento semplice , composto principalmente dalle note 1 - 5 - 8 dell'accordo oppure da una triade estesa. Niente drops complicati, niente dissonanze, niente ghost notes o intervalli di decima complicati e difficili da incastrare.

Mi chiedo, perché diavolo questo stile non viene insegnato anche da noi?
Capisco che "se uno si laurea al conservatorio può fare tutto" ma non è vero perché questo stile non lo suonerà, privilegiando quello che ha imparato, cioè cose molto più complesse e magari poco appetibili per il pubblico.

Ringrazierò a vita Tim Richards per avermi introdotto a questo mondo.
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
Ilaria_Villa 17-04-25 15.20
@ Raptus
Ciao musicisti!
Ho scritto questo post principalmente per i "maestri" presenti nel forum, ad esempio wtf_bach, sbaffone, Asterix etc... ma ovviamente rispondete tutti se siete interessati o volete dire la vostra.

Su youtube vedo spesso musicisti di genere blues fare comping di brani famosi in uno stile che chiamano spesso cocktail piano, immagino riferendosi al fatto che è quello che viene suonato nei ristoranti (di lusso all'americana per intenderci).

Noto che questo stile è molto diverso dal comping che viene insegnato nei conservatori qui in Italia, dove si prediligono armonie con sonorità più ampie, prediligendo la corposità del suono a discapito a volte della melodia.
Il cocktail piano invece è il contrario, ad esempio AT LAST oppure MOON RIVER giusto per darvi qualche esempio.

Spero abbiate capito cosa intendo. Se notate, in At Last ad esempio si predilige l'aspetto blues e infatti la melodia è spesso piena di "blue thirds" che sono le terze minori che danno quell'aspetto blues.
In Moon River invece si predilige l'aspetto brillante delle note che compongono la melodia di base.

In entrambi i brani l'aspetto comune è un accompagnamento semplice , composto principalmente dalle note 1 - 5 - 8 dell'accordo oppure da una triade estesa. Niente drops complicati, niente dissonanze, niente ghost notes o intervalli di decima complicati e difficili da incastrare.

Mi chiedo, perché diavolo questo stile non viene insegnato anche da noi?
Capisco che "se uno si laurea al conservatorio può fare tutto" ma non è vero perché questo stile non lo suonerà, privilegiando quello che ha imparato, cioè cose molto più complesse e magari poco appetibili per il pubblico.

Ringrazierò a vita Tim Richards per avermi introdotto a questo mondo.
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
emo
SimonKeyb 17-04-25 15.31
Non sono un maestro ma 1-5-8 così accentuato e arpeggiato con poche tensioni mi suona troppo pop.
IL mio stile "cocktail" che mi era stato insegnato è (era, suono pochissimo jazz ormai) sx 1-7e dx 3+tema oppure sx 1-3 e dx 7+tema su ogni accordo, volendo alla dx qualche Block chord per enfatizzare
Raptus 17-04-25 16.59
@ SimonKeyb
Non sono un maestro ma 1-5-8 così accentuato e arpeggiato con poche tensioni mi suona troppo pop.
IL mio stile "cocktail" che mi era stato insegnato è (era, suono pochissimo jazz ormai) sx 1-7e dx 3+tema oppure sx 1-3 e dx 7+tema su ogni accordo, volendo alla dx qualche Block chord per enfatizzare
Ottima osservazione, sì ho semplificato molto io nella descrizione, ogni tanto ci mettono anche loro 1 - 7 - 3 + tema e la sorella 1- 3 - 7 - tema emo

Solo non lo fanno per tutto il pezzo e lo fanno solo quando devono enfatizzare certe parti specifiche.

Ho notato che prediligono rendere più complessa la mano destra, cioè lasciano anche solo due note (non necessariamente le guide tones ma anche la quinta facendo 1- 5) nella sinistra ma la destra la usano per una quadriade completa.
maxpiano69 17-04-25 17.05
Raptus ha scritto:
Ho notato che prediligono rendere più complessa la mano destra, cioè lasciano anche solo due note (non necessariamente le guide tones ma anche la 1- 5) nella sinistra ma la destra la usano per una quadriade completa.

Che se ci pensi non è molto dissimile da una armonizzazione a block chords, anche se "parecchio semplificata"
Raptus 17-04-25 17.09
@ maxpiano69
Raptus ha scritto:
Ho notato che prediligono rendere più complessa la mano destra, cioè lasciano anche solo due note (non necessariamente le guide tones ma anche la 1- 5) nella sinistra ma la destra la usano per una quadriade completa.

Che se ci pensi non è molto dissimile da una armonizzazione a block chords, anche se "parecchio semplificata"
Esatto! Ma è quel "parecchio semplificata" che cambia tutto. E' come se noi nel comping cercassimo sempre di riempire mentre loro abbiano come mantra "less is more", forse è tutta qua la differenza?
maxpiano69 17-04-25 17.18
@ Raptus
Esatto! Ma è quel "parecchio semplificata" che cambia tutto. E' come se noi nel comping cercassimo sempre di riempire mentre loro abbiano come mantra "less is more", forse è tutta qua la differenza?
Alla fine si, si fanno muovere molto meno le voci interne rispetto alla nota "che canta" (melodia) e come diceva Simon(e) questo rende il tutto molto più pop/easy-listening
Raptus 17-04-25 17.27
@ maxpiano69
Alla fine si, si fanno muovere molto meno le voci interne rispetto alla nota "che canta" (melodia) e come diceva Simon(e) questo rende il tutto molto più pop/easy-listening
Che è molto più bello anche da sentire ... non si diceva forse che è l'orecchio che deve decidere? Pipponi mentali filosofici tutti basati sul concetto sublime della bellezza ideale (che è l'orecchio a giudicare) e poi preferiamo non seguirlo?

Chiaramente è musica pensata per il pubblico, infatti se dovessi fare un brano solo in live sceglierei sicuramente questo stile rispetto a quello che mi hanno insegnato.
paolo_b3 17-04-25 17.38
Un brano di Jazz, a mio parere, obbliga ad un ascolto attento, mentre il genere che tu definisci Cocktail Jazz Piano è qualcosa adatto ad andare in sottofondo per creare "arredamento". Sono due cose diverse e una non esclude l'altra
Raptus 17-04-25 18.20
@ paolo_b3
Un brano di Jazz, a mio parere, obbliga ad un ascolto attento, mentre il genere che tu definisci Cocktail Jazz Piano è qualcosa adatto ad andare in sottofondo per creare "arredamento". Sono due cose diverse e una non esclude l'altra
Io andrei piano a definirlo "arredamento" questo stile eh, per la maggioranza delle persone l'arredamento vero, cioè quello che ascolterebbero solo in ascensore perché in un locale ci parlerebbero sopra è lo stile Jazz di cui parliamo di solito...

Infatti uno va suonato nei locali generalisti, l'altro solo nei teatri e ascoltato da una nicchia.
Asterix 17-04-25 18.39
@ Raptus
Ciao musicisti!
Ho scritto questo post principalmente per i "maestri" presenti nel forum, ad esempio wtf_bach, sbaffone, Asterix etc... ma ovviamente rispondete tutti se siete interessati o volete dire la vostra.

Su youtube vedo spesso musicisti di genere blues fare comping di brani famosi in uno stile che chiamano spesso cocktail piano, immagino riferendosi al fatto che è quello che viene suonato nei ristoranti (di lusso all'americana per intenderci).

Noto che questo stile è molto diverso dal comping che viene insegnato nei conservatori qui in Italia, dove si prediligono armonie con sonorità più ampie, prediligendo la corposità del suono a discapito a volte della melodia.
Il cocktail piano invece è il contrario, ad esempio AT LAST oppure MOON RIVER giusto per darvi qualche esempio.

Spero abbiate capito cosa intendo. Se notate, in At Last ad esempio si predilige l'aspetto blues e infatti la melodia è spesso piena di "blue thirds" che sono le terze minori che danno quell'aspetto blues.
In Moon River invece si predilige l'aspetto brillante delle note che compongono la melodia di base.

In entrambi i brani l'aspetto comune è un accompagnamento semplice , composto principalmente dalle note 1 - 5 - 8 dell'accordo oppure da una triade estesa. Niente drops complicati, niente dissonanze, niente ghost notes o intervalli di decima complicati e difficili da incastrare.

Mi chiedo, perché diavolo questo stile non viene insegnato anche da noi?
Capisco che "se uno si laurea al conservatorio può fare tutto" ma non è vero perché questo stile non lo suonerà, privilegiando quello che ha imparato, cioè cose molto più complesse e magari poco appetibili per il pubblico.

Ringrazierò a vita Tim Richards per avermi introdotto a questo mondo.
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
Penso che questo "stile" non venga insegnato nero corsi di Jazz perchè non è Jazz, io insegno qualcosa di simile forse nel 1' corso del triennio di pianoforte pop.
Si tratta di arrangiamenti efficaci ma molto semplici, una volta capita la logica li fai a ripetizione senza problemi su brani differenti, sempre che il brano si presti.
Nei conservatori in Italia viene insegnato il comping ma nei diversi stili, sia nel jazz che nel pop: Red Garland è molto diverso da Telonius Monk; Tony Banks è molto diverso da Rick Wakeman, Elthon John da Freddie Mercury, etc...
Diciamo che questo tipo di melodia accompagnata dovrebbe far parte di un musicista, anche se io non la uso quasi mai, se non per repertori e occasioni specifiche, per esempio quando suonavo a ricevimenti di matrimoni in piano solo era uno stile che usavo perchè ti permette di realizzarlo al momento senza troppe difficoltà.
Ciao.
Stefano.
paolo_b3 17-04-25 18.52
@ Raptus
Io andrei piano a definirlo "arredamento" questo stile eh, per la maggioranza delle persone l'arredamento vero, cioè quello che ascolterebbero solo in ascensore perché in un locale ci parlerebbero sopra è lo stile Jazz di cui parliamo di solito...

Infatti uno va suonato nei locali generalisti, l'altro solo nei teatri e ascoltato da una nicchia.
Non ho capito. Tu ascolti Charlie Parker in ascensore?
giosanta 17-04-25 19.05
@ paolo_b3
Un brano di Jazz, a mio parere, obbliga ad un ascolto attento, mentre il genere che tu definisci Cocktail Jazz Piano è qualcosa adatto ad andare in sottofondo per creare "arredamento". Sono due cose diverse e una non esclude l'altra
Concordo e aggiungo che dimostrare come si possa avere gusto pur senza utiizzare una tecnica avanzata è cosa buona e giusta.
Ovidio 17-04-25 19.11
@ paolo_b3
Un brano di Jazz, a mio parere, obbliga ad un ascolto attento, mentre il genere che tu definisci Cocktail Jazz Piano è qualcosa adatto ad andare in sottofondo per creare "arredamento". Sono due cose diverse e una non esclude l'altra
E un certo concetto di "arredamento" oggigiorno è molto AI-abile emo
Ovidio 17-04-25 19.14
@ giosanta
Concordo e aggiungo che dimostrare come si possa avere gusto pur senza utiizzare una tecnica avanzata è cosa buona e giusta.
Diciamo che il classico piano bar di una volta era più o meno così. Gli hanno cambiato solo nome.
berlex65 17-04-25 19.25
Ovidio ha scritto:
Diciamo che il classico piano bar di una volta era più o meno così. Gli hanno cambiato solo nome.

Infatti!! Condivido pienamente!
Sono le classiche "stronzate" che ogni tanto qualcuno si inventa emoemo..
Ciao
vin_roma 17-04-25 19.26
Come dice Asterix, questo non è jazz, piuttosto è lo stile pianobar di una volta con "nelle dita poco jazz" come diceva De Gregori.

Ne ho fatto a tonnellate: Hilton, via Veneto, Villa Miani, H. Cristallo Cervinia...

Devi offrire melodie, tra le più conosciute al pubblico sfruttando le possibilità del pianoforte con arpeggi, melodie intervallate a piccoli virtuosismi, qualche sostituzione armonica per personalizzare.
Alla fine, dopo 2/3 ore, è pure palloso suonare così! emo
simondrake 17-04-25 19.47
@ paolo_b3
Non ho capito. Tu ascolti Charlie Parker in ascensore?
No è impossibile se vuoi comprendere Parker l'ascensore è vietato, devi imparare a fare le scale
markelly2 17-04-25 20.19
Se quella fosse l'unica musica suonabile su un pianoforte, i pianoforti di tutto il mondo meriterebbero di bruciare allegramente in un bel falò.emo
Raptus 17-04-25 22.35
@ markelly2
Se quella fosse l'unica musica suonabile su un pianoforte, i pianoforti di tutto il mondo meriterebbero di bruciare allegramente in un bel falò.emo
Markelly ti meriti la Trap emo