@ d_phatt
Sarei molto interessato a leggere un tuo confronto dettagliato sui suoni di piano acustico ed elettrico dei due. Ma così, giusto per curiosità, non comprerò mai nessuno dei due.
Come punti di contatto ci possono essere il fatto che i suoni non prevedono molti rumori "parassiti" propri del piano acustico, che vengono spesso fin troppo evidenziati nei vst, quindi i suoni (al netto del riverbero) sono generalmente già pronti per il live; inoltre, il tasto è diverso, ma valido per entrambe. Io non sono un fan delle tastiere graded: nessuna si avvicina minimamente all'effetto del pianoforte vero, quindi non è un limite per me che manchi del tutto nel CP1.
La mia preferenza, come tastiera, va al CP1: è morbida ma reattiva, non ha il triplo sensore ma si comporta come se lo avesse, l'affondo è molto credibile (ma non è male nemmeno nel YC, non avendo nessuna delle due l'aftertouch).
Il Cp1 grazie alla SCM ti permette di ritagliarti il suono addosso, ma questo non è un bisogno che senti nel YC perchè si parte già da un'ottima base. YC è più come Nord, hai possibilità di intervenire in tempo reale su ogni parametro degli effetti, mentre il CP1 prevede il "compito a casa" per sceglierti l'effetto che vorrai e crearti magari una patch apposita; avendo comunque i sei manopoloni assegnabili, puoi prevedere che cosa ti serva per tenerlo sottomano (ad esempio, l'intensità del tremolo). E' invecchiato, il CP1? Sì, ma non quanto la sua anagrafica. I campioni di Rhodes di YC sono belli (quale più, quale meno), il Wurlitzer su CP1 resta sempre uno dei miei preferiti, lo trovo fenomenale.
I piani acustici sono differenti, sul CP1 ho sempre combattuto con una certa mediosità, ma con una equalizzazione calibrata ne puoi venire a capo. Dove il CP1 batte YC (e moltri attuali stage piano) è nell'interazione tasto/suono, ma qui il merito è da ascrivere alla SCM. Infatti - sarò un po' integralista e/o di parte - ho sempre considerato CP1 non come uno stage piano, ma come un surrogato di piano per i live. C'è una differenza sostanziale. Chiaro che se tiriamo in ballo piani digitali da casa con meccanica da piano acustico, non c'è paragone, ma io parlo di live.
Ancora oggi, se risento dischi in cui ho suonato col CP1, trovo i suoni indistinguibili da un piano acustico.
L'ho messo in vendita, ma ne sono ancora innamorato. Per caso qualcuno l'ha notato?