La storia non si cancella

wildcat80 25-04-25 13.09
Ci si può provare in tutti i modi, si può fare tutta la dietrologia che si vuole, ma anche chi governa oggi deve ringraziare gli artefici della Liberazione: comunisti, democristiani, socialisti, anarchici, liberali. Uomini italiani.
Buon 25 aprile a tutti.
afr 25-04-25 14.59
@ wildcat80
Ci si può provare in tutti i modi, si può fare tutta la dietrologia che si vuole, ma anche chi governa oggi deve ringraziare gli artefici della Liberazione: comunisti, democristiani, socialisti, anarchici, liberali. Uomini italiani.
Buon 25 aprile a tutti.
Grazie Andrea, è giusto ricordare ai leoni da tastiera che quotidianamente riversano la loro frustrazione con frasi abominevolemi (e spesso in un italiano a dir poco vomitevole) che tutto ciò è possibile grazie al sacrificio di chi è morto in nome della libertà

Purtroppo un sacrificio oggi mal ripagato

Buona liberazione
paolo_b3 25-04-25 15.00
@ wildcat80
Ci si può provare in tutti i modi, si può fare tutta la dietrologia che si vuole, ma anche chi governa oggi deve ringraziare gli artefici della Liberazione: comunisti, democristiani, socialisti, anarchici, liberali. Uomini italiani.
Buon 25 aprile a tutti.
Per come la vedo io, chi non lo sente come un giorno da festeggiare lo fa principalmente perchè ha in animo che gli Italiani rimangano divisi.

Buona liberazione!
Dallaluna69 25-04-25 15.22
Buon 25 aprile a tutti emo
Un augurio in più a Cyrano, che solitamente apriva il thread sulla Liberazione.
Ilaria_Villa 25-04-25 15.25
Buon 25 Aprile a tutti voi.
P.S.: Ci sono dei Giusti nella mia famiglia.
d_phatt 25-04-25 17.55
Buon 25 aprile a tutti voi!

Una festa, come quella del 2 giugno, che dovrebbe unire noi italiani molto più del Natale o della Pasqua, e invece c'è chi si ostina a mettere sullo stesso piano gli omicidi compiuti dai partigiani con quelli compiuti dai nazifascisti. Un po' come prendersela con gli ucraini perché sparano agli invasori russi.
Ilaria_Villa 26-04-25 16.29
@ d_phatt
Buon 25 aprile a tutti voi!

Una festa, come quella del 2 giugno, che dovrebbe unire noi italiani molto più del Natale o della Pasqua, e invece c'è chi si ostina a mettere sullo stesso piano gli omicidi compiuti dai partigiani con quelli compiuti dai nazifascisti. Un po' come prendersela con gli ucraini perché sparano agli invasori russi.
emo
igiardinidimarzo 26-04-25 19.17
d_phatt ha scritto:
c'è chi si ostina a mettere sullo stesso piano gli omicidi compiuti dai partigiani con quelli compiuti dai nazifascisti. Un po' come prendersela con gli ucraini perché sparano agli invasori russi.

beh, le cose non stanno esattamente così: i partigiani hanno compiuto 'anche' misfatti deprecabili e gli ucraini subiscono una ritorsione che loro stessi hanno provocato e perciò meritata...
stesgarbi 27-04-25 00.12
@ wildcat80
Ci si può provare in tutti i modi, si può fare tutta la dietrologia che si vuole, ma anche chi governa oggi deve ringraziare gli artefici della Liberazione: comunisti, democristiani, socialisti, anarchici, liberali. Uomini italiani.
Buon 25 aprile a tutti.
Infatti, la Storia non si cancella.
L'Italia è stata liberata dagli Alleati. Punto.
I Partigiani hanno certamente dato un contributo.... pagato con il sangue.... ma il loro contributo non fu determinante. Punto.
I Partigiani comunisti, in particolare, hanno pagato con il sangue la loro partecipazione alla lotta contro il nazifascismo,,,, ma per cosa? Con cosa volevano sostituire il passato regime?
Sappiamo che per molti di loro il modello di società era quello propugnato dai partigiani titini.. .
E se è vero che Togliatti firmò la Costituzione, è altresì vero che il 18 Aprile 1948 il Paese fece la sua scelta escludendo i Comunisti dal governo della nazione..
Buoni o cattivi che fossero gli Alleati, la Storia non si cancella: L'Unione Sovietica impose una dittatura ai paesi occupati, impedendogli di accettare il Piano Marshall, che invece consentì all'Italia di ricostruire il paese distrutto, gettando le basi per il boom economico degli anni '50/'60.
Il PCI di quegli anni era ancora fortemente legato a Mosca: Basti vedere cosa titolava l' "Unità" del 5/11/1956: "Le truppe sovietiche intervengono in Ungheria per porre fine all'anarchia ed al terrore bianco" ..
Si dovette arrivare (anni dopo) a Enrico Berlinguer, per assistere ad una prima evoluzione ideologica del Partito in senso socialdemocratico .... e non senza molte difficoltà interne allo stesso PCI.
In ogni caso, in Italia il PCI non è mai andato al potere.
Laddove un partito comunista è andato al potere, invece, ha storicamente generato sempre e soltanto dittature... al pari di quelle di destra.
L'ideologia comunista ha una cosa in comune con quella fascista: entrambe non ammettono l'esistenza di modelli socio-economici e di governo alternativi. Dunque, non ammettono alternative al partito che governa il sistema.
Entrambe le ideologie, quindi, sono antitetiche al modello di democrazia in cui gli elettori, di volta in volta, attraverso libere elezioni , possono votare partiti diversi.
Comunismo e fascismo per definizione sono ideologie antidemocratiche, perchè non ammettono multipartitismo e libere elezioni

Entrambi i regimi si sono sempre caratterizzati per la sistematica persecuzione dei dissidenti.
E in Europa il comunismo vanta un triste primato storico: quello di avere costruito muri e cortine di ferro.... non per impedire l'ingresso a cittadini stranieri, ma per impedire ai propri cittadini di scappare da quei regimi.
Per questo sono felice che l'Italia abbia perso la guerra, perchè ciò ha portato alla caduta del regime fascista.... ma allo stesso modo sono felice che l'Italia sia stata liberata dagli Anglo-Americani e non dall'Armata Rossa.

Cosa significa oggi essere "Antifascisti"?..... Perchè oggi qualcuno dovrebbe proclamarsi "antifascista?"
Antifascisti erano certamente anche il Maresciallo Tito, Joseph Stalin, Nikita Crushev, Leonid Breznev, e il Generale polacco Jaruzelsky (solo per citarne alcuni).
Anche Nicolas Maduro si è più volte dichiarato "antifascista".
Questi personaggi, certamente "antifascisti", non mi paiono chiari esempi di spirito democratico.
Dunque, l' "antifascismo" non è condizione necessaria e sufficiente per essere dei sinceri democratici.
Invero, colui che ama la democrazia non ha bisogno di "patenti" o di "autoproclamazioni", poichè l'amore per la democrazia implica in sè e per sè - e quindi include per sua natura - il concetto di antifascismo.
Ma non solo.
Chi davvero ama la democrazia - sia egli progressista o conservatore - è per ciò stesso "antifascista"... ma anche anticomunista e contro ogni forma di dittatura o di qualsivoglia regime autocratico.

E poichè gli "antifascisti" che vedo oggi sono coloro che manifestano violentemente, rifiutando ogni dialogo, sventolando bandiere di hamas e rivolgendo insulti antisemiti a Liliana Segre, oggi io orgogliosamente grido: "VIVA L'ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA..... ABBASSO GLI ANTIFASCISTI!".
stesgarbi 27-04-25 01.01
igiardinidimarzo ha scritto:
subiscono una ritorsione che loro stessi hanno provocato e perciò meritata...

"La vendetta è mia" (Ezechiele 25:17) e non appartiene agli uomini, siano essi Russi o Ucraini ..
L'esercizio della violenza tra gli uomini è sempre un peccato e non esiste violenza subita "meritata".

"Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?
E Gesù gli rispose:
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette."
(Mt 18, 21-35).
Forse il concetto di perdono è svanito dalle nostre coscienze?..... Se così fosse, allora vuol dire che è iniziato il "regno del giusto odio".
markelly2 27-04-25 09.00
stesgarbi ha scritto:
poichè gli "antifascisti" che vedo oggi sono coloro che manifestano violentemente, rifiutando ogni dialogo, sventolando bandiere di hamas e rivolgendo insulti antisemiti a Liliana Segre, oggi io orgogliosamente grido: "VIVA L'ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA..... ABBASSO GLI ANTIFASCISTI!"

Io invece continuo a definirmi orgogliosamente antifascista, non devo smettere di usare tale parola solo perché qualcuno non la onora per quel che merita.
stesgarbi 27-04-25 10.43
@ markelly2
stesgarbi ha scritto:
poichè gli "antifascisti" che vedo oggi sono coloro che manifestano violentemente, rifiutando ogni dialogo, sventolando bandiere di hamas e rivolgendo insulti antisemiti a Liliana Segre, oggi io orgogliosamente grido: "VIVA L'ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA..... ABBASSO GLI ANTIFASCISTI!"

Io invece continuo a definirmi orgogliosamente antifascista, non devo smettere di usare tale parola solo perché qualcuno non la onora per quel che merita.
E' vero che qualcuno (e purtroppo non sono pochi) non onora il termine "antifascista" .... anzi, diciamo pure che lo disonora con la violenza e l'intolleranza, nel silenzio colpevole (e sostanzialmente complice) di alcune parti politiche.
Spero solo che il tuo essere "anti" riguardi tutte le forme di dittatura, nessuna esclusa.

Il mio "antifascismo" io non ho bisogno di dichiararlo, perchè è già intrinsecamente connaturato all'amore che ho per la democrazia dell'alternanza e nel senso del rispetto (e sottolineo rispetto, non mera "tolleranza") dovuto a chi la pensa diversamente da me.
Il mio attaccamento alla democrazia dell'alternanza In passato mi spinse a votare il PCI di Berlinguer, poi negli anni '90 Prodi, nel 2008 Berlusconi, nel 2015 il PD, oggi il Cdx... e domani.... chissà.
W la democrazia.
wildcat80 27-04-25 10.56
Ennesima dimostrazione che in Italia, oggi, non si può parlare di liberazione senza scatenare il livore di qualunque partigianeria.
Livore dei nostalgici, livore degli antifascisti, livore di tutti.
È un momento che va cristallizzato e celebrato.
Punto. Senza pretendere di dare più ragione e meno torto a nessuno.
La storia è fatta di incongruenze.
Mio nonno è stato 6 anni prigioniero in Sud Africa, dal 1940 al 1946.
Ha sempre parlato della sua prigionia in maniera positiva: ha imparato due lingue, olandese afrikaans e inglese, perfezionato la sua professionalità (era pasticcere), messo via un tesoretto in diamanti.
Per lui così. Per la gente di colore indigena e per gli indiani che avevano le stesse mansioni invece vigeva la segregazione.
Ci sono troppe sfaccettature per dare valori assoluti: ognuno ha i propri eroi e i propri demoni, ognuno celebra i propri eroi.
Così come era giusto celebrare la Brigata Ebraica, che nulla ha a che vedere con quello che succede oggi.
stesgarbi 27-04-25 11.14
@ wildcat80
Ennesima dimostrazione che in Italia, oggi, non si può parlare di liberazione senza scatenare il livore di qualunque partigianeria.
Livore dei nostalgici, livore degli antifascisti, livore di tutti.
È un momento che va cristallizzato e celebrato.
Punto. Senza pretendere di dare più ragione e meno torto a nessuno.
La storia è fatta di incongruenze.
Mio nonno è stato 6 anni prigioniero in Sud Africa, dal 1940 al 1946.
Ha sempre parlato della sua prigionia in maniera positiva: ha imparato due lingue, olandese afrikaans e inglese, perfezionato la sua professionalità (era pasticcere), messo via un tesoretto in diamanti.
Per lui così. Per la gente di colore indigena e per gli indiani che avevano le stesse mansioni invece vigeva la segregazione.
Ci sono troppe sfaccettature per dare valori assoluti: ognuno ha i propri eroi e i propri demoni, ognuno celebra i propri eroi.
Così come era giusto celebrare la Brigata Ebraica, che nulla ha a che vedere con quello che succede oggi.
Sono d'accordo con queste tue considerazioni.
Il problema è che il 25 Aprile ormai da anni viene celebrato in funzione di "anti" tutto ciò che non appartiene ad un certo schieramento politico.
Questa ricorrenza viene palesemente strumentalizzata a fini politici ed ha smesso di essere ciò che avrebbe dovuto rimanere: la festa di tutti.
Un tempo ero contento di festeggiare pubblicamente il 25 aprile... oggi provo solo un senso di disgusto, al punto da sospendere per un giorno la mia consueta lettura dei giornali e la visione dei notiziari.
Ormai il termine "fascista" viene appioppato con facilità a tutto ciò che contrasta con un certo "politically correct", nella sempre più diffusa ignoranza della Storia (che taluni pretendono addirittura di "riscrivere") e della reale tragedia che il nazifascismo rappresentò per noi Italiani e per l'umanità intera.

Non credo sia semplicemente una questione di "livore"..
La verità è che le radici del fascismo (e di ogni altra forma di dittatura) risiedono nell'intolleranza, nell'affermazione violenta delle idee politiche, nel disprezzo delle idee altrui e nel considerare l'avversario politico come un "nemico" da abbattere con qualsiasi mezzo.

P.S.
Mio nonno in gioventù era stato camicia nera volontario in Libia e in Spagna, poi si arruolò nella Folgore e fece la campagna d'Africa. Catturato dagli Inglesi, riuscì a scappare dal campo di concentramento prima che lo trasferissero in Sudafrica.
Lui, dopo la guerra, si dichiarava "anticomunista" e, pur non rimpiangendo nulla del fascismo, mantenne qualche piccolo risvolto "nostalgico".
Il suo migliore amico (un'amicizia vera, intima e profonda) era suo genero, Mario Gozzini, comunista fino al midollo, poi eletto Senatore nelle liste indipendenti del PCI.
Da ragazzo sentivo i due discutere di politica, sempre in tono cordiale e rispettoso.... due amici che la pensavano in modo diametralmente opposto, ma che si stimavano reciprocamente.
Litigavano solo al ristorante, nei pranzi di famiglia, perchè ciascuno dei due voleva pagare il conto e si riteneva "offeso" se l'altro avesse pagato emo.
Erano i tempi in cui la politica volava molto più in alto, tempi in cui il confronto politico pubblico avveniva in modo civile (al contrario dei battibecchi fra comari che oggi popolano i vari "talk show") tempi in cui Giorgio Almirante si recò personalmente a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer, venendo per questo rispettato dagli astanti.
Erano altri tempi.......
paolo_b3 27-04-25 11.52
@ stesgarbi
Infatti, la Storia non si cancella.
L'Italia è stata liberata dagli Alleati. Punto.
I Partigiani hanno certamente dato un contributo.... pagato con il sangue.... ma il loro contributo non fu determinante. Punto.
I Partigiani comunisti, in particolare, hanno pagato con il sangue la loro partecipazione alla lotta contro il nazifascismo,,,, ma per cosa? Con cosa volevano sostituire il passato regime?
Sappiamo che per molti di loro il modello di società era quello propugnato dai partigiani titini.. .
E se è vero che Togliatti firmò la Costituzione, è altresì vero che il 18 Aprile 1948 il Paese fece la sua scelta escludendo i Comunisti dal governo della nazione..
Buoni o cattivi che fossero gli Alleati, la Storia non si cancella: L'Unione Sovietica impose una dittatura ai paesi occupati, impedendogli di accettare il Piano Marshall, che invece consentì all'Italia di ricostruire il paese distrutto, gettando le basi per il boom economico degli anni '50/'60.
Il PCI di quegli anni era ancora fortemente legato a Mosca: Basti vedere cosa titolava l' "Unità" del 5/11/1956: "Le truppe sovietiche intervengono in Ungheria per porre fine all'anarchia ed al terrore bianco" ..
Si dovette arrivare (anni dopo) a Enrico Berlinguer, per assistere ad una prima evoluzione ideologica del Partito in senso socialdemocratico .... e non senza molte difficoltà interne allo stesso PCI.
In ogni caso, in Italia il PCI non è mai andato al potere.
Laddove un partito comunista è andato al potere, invece, ha storicamente generato sempre e soltanto dittature... al pari di quelle di destra.
L'ideologia comunista ha una cosa in comune con quella fascista: entrambe non ammettono l'esistenza di modelli socio-economici e di governo alternativi. Dunque, non ammettono alternative al partito che governa il sistema.
Entrambe le ideologie, quindi, sono antitetiche al modello di democrazia in cui gli elettori, di volta in volta, attraverso libere elezioni , possono votare partiti diversi.
Comunismo e fascismo per definizione sono ideologie antidemocratiche, perchè non ammettono multipartitismo e libere elezioni

Entrambi i regimi si sono sempre caratterizzati per la sistematica persecuzione dei dissidenti.
E in Europa il comunismo vanta un triste primato storico: quello di avere costruito muri e cortine di ferro.... non per impedire l'ingresso a cittadini stranieri, ma per impedire ai propri cittadini di scappare da quei regimi.
Per questo sono felice che l'Italia abbia perso la guerra, perchè ciò ha portato alla caduta del regime fascista.... ma allo stesso modo sono felice che l'Italia sia stata liberata dagli Anglo-Americani e non dall'Armata Rossa.

Cosa significa oggi essere "Antifascisti"?..... Perchè oggi qualcuno dovrebbe proclamarsi "antifascista?"
Antifascisti erano certamente anche il Maresciallo Tito, Joseph Stalin, Nikita Crushev, Leonid Breznev, e il Generale polacco Jaruzelsky (solo per citarne alcuni).
Anche Nicolas Maduro si è più volte dichiarato "antifascista".
Questi personaggi, certamente "antifascisti", non mi paiono chiari esempi di spirito democratico.
Dunque, l' "antifascismo" non è condizione necessaria e sufficiente per essere dei sinceri democratici.
Invero, colui che ama la democrazia non ha bisogno di "patenti" o di "autoproclamazioni", poichè l'amore per la democrazia implica in sè e per sè - e quindi include per sua natura - il concetto di antifascismo.
Ma non solo.
Chi davvero ama la democrazia - sia egli progressista o conservatore - è per ciò stesso "antifascista"... ma anche anticomunista e contro ogni forma di dittatura o di qualsivoglia regime autocratico.

E poichè gli "antifascisti" che vedo oggi sono coloro che manifestano violentemente, rifiutando ogni dialogo, sventolando bandiere di hamas e rivolgendo insulti antisemiti a Liliana Segre, oggi io orgogliosamente grido: "VIVA L'ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA..... ABBASSO GLI ANTIFASCISTI!".
Senza offesa Ste, trovo il tuo intervento un "butta su" abbastanza scoordinato ed impreciso, ed è evidentemente volto ad intorbidire le acque, ma le acque sono limpide. La nostra repubblica è antifascista, ma non per la legge Scelba, semplicemente perchè i principi fondamentali sono volutamente ispirati a disconoscere la precedente esperienza politica del fascismo. Qui in Italia abbiamo avuto il fascismo, andare a ricordare che poteva anche essere il comunismo è abbastanza inutile il 25 aprile. Lo puoi fare qualsiasi altro giorno, ma farlo il 25 aprile è pretestuoso.

Detto ciò la Festa della Liberazione è una festa di tutti, tutti dovremmo essere antifascisti, inclusa l'attuale destra di governo che vuole apparire moderna, ma che fa una gran fatica a distaccarsi da quella eredità.

stesgarbi 27-04-25 13.43
paolo_b3 ha scritto:
ed è evidentemente volto ad intorbidire le acque,

Rispetto la tua opinione - a parte farti osservare (garbatamente, si intende) che attribuire intenzioni malevole a chi esprime una propria idea è tipicamente un modo di fare non propriamente democratico.
In ogni caso, il mio intento non è certo quello.
Ho soltanto voluto ribadire fatti storici inconfutabili, a partire dalla circostanza che la liberazione del nostro Paese fu opera degli Alleati, cui la nostra Resistenza diede un contributo eroico e pagato a cario prezzo, ma non determinante.
Ed è altresì vero che, nella Storia, non si è mai verificato che un Paese governato da un regime comunista sia stato democratico.
Non ho mai citato la nostra Costituzione, ma visto che entri in tema, ti risponderò dicendo che essa è per sua stessa natura semplicemente "democratica" .... quindi intrinsecamente antifascista, anticomunista e "anti" ogni altra forma di dittatura.

paolo_b3 ha scritto:
andare a ricordare che poteva anche essere il comunismo è abbastanza inutile il 25 aprile. Lo puoi fare qualsiasi altro giorno, ma farlo il 25 aprile è pretestuoso.

Non è pretestuoso, ma semplicemente doveroso per verità storica.
Il fatto che noi abbiamo avuto il fascismo non significa che le altre forme di dittatura (incluso il comunismo) non siano allo stesso modo perniciose per la nostra democrazia.
Il fatto di non avere mai sperimentato cosa sia un regime comunista (per questo chiedere il parere, ad esempio, dei Polacchi, dei Lituani o degli Estoni emo ) non legittima lo "sdoganamento" di una diversa ideologia totalitaria, anch'essa contraria ai valori della nostra Costituzione.
Dunque lo faccio anche il 25 aprile, visto che proprio in questo giorno il tema torna più che mai di attualità, così come lo faccio ogni altro giorno, ricordando che TUTTE le dittature, nessuna esclusa, sono allo stesso modo esecrabili.

paolo_b3 ha scritto:
la Festa della Liberazione è una festa di tutti, tutti dovremmo essere antifascisti, inclusa l'attuale destra di governo

Diciamo che - oggi come oggi - "dovrebbe" essere la festa di tutti, ma in realtà non lo è perchè una parte politica usa strumentalmente l'antifascismo soltanto per delegittimare la parte avversa.... una mera "questione di potere", null'altro.
La verità è che tutti coloro che amano la democrazia dell'alternanza sono intrinsecamente antifascisti, senza bisogno di proclamarlo ai quattro venti e senza bisogno di "patenti" rilasciate dalla parte politica avversa.

paolo_b3 ha scritto
destra di governo che vuole apparire moderna, ma che fa una gran fatica a distaccarsi da quella eredità.
.
A dispetto di certe "narrazioni", non vedo nulla di "fascista" o "fascistizzante" nell'attuale governo il quale, ricordo, ha giurato sulla Costituzione.
E constato come nella stessa U.E. il nostro governo sia stato accettato a pieno titolo come espressione di un conservatorismo democratico e moderato.
Mi sembra invece che una parte politica (in mancanza di una reale visione alternativa del Paese?) si riduca ad utilizzare questo argomento per meri fini di propaganda elettorale.
Piuttosto, il "fascismo" lo vedo manifestarsi in certi cortei "pro pal" violenti, laddove si inneggia ad un regime dittatoriale e terrorista (Hamas) paragonandolo addirittura alla nostra Resistenza, oppure in certe università, dove si impedisce di parlare ad esponenti della comunità ebraica, ancorchè notoriamente di sinistra (ad esempio il direttore di Repubblica Molinari) solo perchè ebrei... e quindi automaticamente "sionisti".
E ciò che mi inquieta è il silenzio assordante di una parte politica su questi episodi.....
Ferma restando, ovviamente, la mia più severa critica alle azioni dell'attuale governo (non del Popolo) israeliano e la mia ferma convinzione che anche i Palestinesi abbiano il diritto di vivere in un loro Stato indipendente.
paolo_b3 27-04-25 14.21
@ stesgarbi
paolo_b3 ha scritto:
ed è evidentemente volto ad intorbidire le acque,

Rispetto la tua opinione - a parte farti osservare (garbatamente, si intende) che attribuire intenzioni malevole a chi esprime una propria idea è tipicamente un modo di fare non propriamente democratico.
In ogni caso, il mio intento non è certo quello.
Ho soltanto voluto ribadire fatti storici inconfutabili, a partire dalla circostanza che la liberazione del nostro Paese fu opera degli Alleati, cui la nostra Resistenza diede un contributo eroico e pagato a cario prezzo, ma non determinante.
Ed è altresì vero che, nella Storia, non si è mai verificato che un Paese governato da un regime comunista sia stato democratico.
Non ho mai citato la nostra Costituzione, ma visto che entri in tema, ti risponderò dicendo che essa è per sua stessa natura semplicemente "democratica" .... quindi intrinsecamente antifascista, anticomunista e "anti" ogni altra forma di dittatura.

paolo_b3 ha scritto:
andare a ricordare che poteva anche essere il comunismo è abbastanza inutile il 25 aprile. Lo puoi fare qualsiasi altro giorno, ma farlo il 25 aprile è pretestuoso.

Non è pretestuoso, ma semplicemente doveroso per verità storica.
Il fatto che noi abbiamo avuto il fascismo non significa che le altre forme di dittatura (incluso il comunismo) non siano allo stesso modo perniciose per la nostra democrazia.
Il fatto di non avere mai sperimentato cosa sia un regime comunista (per questo chiedere il parere, ad esempio, dei Polacchi, dei Lituani o degli Estoni emo ) non legittima lo "sdoganamento" di una diversa ideologia totalitaria, anch'essa contraria ai valori della nostra Costituzione.
Dunque lo faccio anche il 25 aprile, visto che proprio in questo giorno il tema torna più che mai di attualità, così come lo faccio ogni altro giorno, ricordando che TUTTE le dittature, nessuna esclusa, sono allo stesso modo esecrabili.

paolo_b3 ha scritto:
la Festa della Liberazione è una festa di tutti, tutti dovremmo essere antifascisti, inclusa l'attuale destra di governo

Diciamo che - oggi come oggi - "dovrebbe" essere la festa di tutti, ma in realtà non lo è perchè una parte politica usa strumentalmente l'antifascismo soltanto per delegittimare la parte avversa.... una mera "questione di potere", null'altro.
La verità è che tutti coloro che amano la democrazia dell'alternanza sono intrinsecamente antifascisti, senza bisogno di proclamarlo ai quattro venti e senza bisogno di "patenti" rilasciate dalla parte politica avversa.

paolo_b3 ha scritto
destra di governo che vuole apparire moderna, ma che fa una gran fatica a distaccarsi da quella eredità.
.
A dispetto di certe "narrazioni", non vedo nulla di "fascista" o "fascistizzante" nell'attuale governo il quale, ricordo, ha giurato sulla Costituzione.
E constato come nella stessa U.E. il nostro governo sia stato accettato a pieno titolo come espressione di un conservatorismo democratico e moderato.
Mi sembra invece che una parte politica (in mancanza di una reale visione alternativa del Paese?) si riduca ad utilizzare questo argomento per meri fini di propaganda elettorale.
Piuttosto, il "fascismo" lo vedo manifestarsi in certi cortei "pro pal" violenti, laddove si inneggia ad un regime dittatoriale e terrorista (Hamas) paragonandolo addirittura alla nostra Resistenza, oppure in certe università, dove si impedisce di parlare ad esponenti della comunità ebraica, ancorchè notoriamente di sinistra (ad esempio il direttore di Repubblica Molinari) solo perchè ebrei... e quindi automaticamente "sionisti".
E ciò che mi inquieta è il silenzio assordante di una parte politica su questi episodi.....
Ferma restando, ovviamente, la mia più severa critica alle azioni dell'attuale governo (non del Popolo) israeliano e la mia ferma convinzione che anche i Palestinesi abbiano il diritto di vivere in un loro Stato indipendente.
No no, io non ti impedisco di esprimere il tuo parere. Però penso quello che ho scritto e l'ho scritto.
Scusa, ma come fai a portare ad esempio delle manifestazioni per il 25 aprile i pro pal che insultano la Segrè? Già solo il fatto che la Segrè è una vittima del Nazifascismo ti dovrebbe far capire di cosa stiamo parlando.
Dicevi che hai fatto le manifestazioni di piazza negli anni '70, te la ricordi Autonomia Operaia vero? Un drappello di provocatori che si intrufolavano nelle manifestazioni pacifiche a provocare la celere per mandare tutto in vacca. Secondo te da dove venivano? Chi rappresentavano?
stesgarbi 27-04-25 14.41
paolo_b3 ha scritto:
ma come fai a portare ad esempio delle manifestazioni per il 25 aprile i pro pal che insultano la Segrè?

E' semplice: loro manifestano in occasione del 25 aprile "in nome dell'antifascismo" e la Segreteria del PD non prende una posizione ufficiale di netta condanna di queste manifestazioni.
Ma come.... si indignano perchè Meloni non si proclama pubblicamente "antifascista", o perchè quando parla contro il fascismo "non dice abbastanza".... e si dimenticano di condannare con voce fortissima, nettissima e unanime una palese mostruosità come gli insulti ad una reduce di Auschwitz?
Un silenzio inquietante, assordante.

Negli anni '70 le cose andavano diversamente, sotto moltissimi aspetti, a cominciare dalla netta distinzione che noi "extraparlamentari" di sinistra sapevamo fare tra governo e popolo israeliano.
A quell'epoca si conosceva bene cosa fosse stata la nostra Resistenza (molti ex partigiani, quelli veri, erano ancora vivi, mica come oggi che abbiamo solo quei ridicoli "simulacri" dell ANPI).
E non davamo certamente del "fascista" ai democristiani, contro cui pure manifestavamo con fermezza. L'uso del termine "fascista" era una cosa seria e veniva attribuito con ben altra consapevolezza storica e cognizione di causa.
Nel nostro Liceo, il rappresentante di Comunione e Liberazione interveniva liberamente alle Assemblee, senza che nessuno ci trovasse alcunchè di strano.
Dario Fo, dal pulpito della "sua" Palazzina Liberty raccontava del POPOLO, parlando il linguaggio del POPOLO.... senza che il parruccone intellettualoide di turno si sognasse di dargli del "populista".
Eppure anche allora, all'interno del PCI, vi fu in iniziale "stato confusionale" sulla questione delle BR, laddove una certa componente ancora parlava di "compagni che sbagliano". Poi vi fu la netta presa di posizione della segreteria e della dirigenza (con pochissime eccezioni) del Partito, nel condannare come terroristi eversori i BR, così come nettissima fu la presa di distanza nei confronti dei movimenti estremisti come Autonomia Operaia o Lotta Continua.
Questo atteggiamento responsabile aprì la strada al governo "di solidarietà nazionale", cui lo stesso PCI collaborò fattivamente dando il proprio appoggio esterno.
Oggi, quelle prese di posizione non le vedo proprio da parte della segreteria e della dirigenza del PD, che pure avrebbero potuto e dovuto condannare queste odierne manifestazioni violente "pro pal" e - ricordiamolo - anche dei cosiddetti "collettivi antagonisti", che con il 25 aprile effettivamente non centrano nulla.
Un silenzio assordante.... un comportamento omissivo che mi suona di "complicità" strumentale (ma non per questo meno colpevole), volta a non perdere i voti di certe frange estremiste.

P.S.
Enrico Berlinguer.... mi manca.
Lui fu un socialdemocratico nel vero senso del termine.
Un uomo, un grande politico, dotato di una vera e consapevole visione di ciò che la sinistra avrebbe dovuto rappresentare in una democrazia, un coraggioso che seppe sparare nelle orecchie a Breznev la parola "pluralismo" (una bestemmia, in quel congresso del PCUS!).
Quando la mente mi ritorna a lui, provo una gran pena per questo attuale "centrosinistra" .... una caricatura, un'involuzione, un "melting pot" senza nè arte nè parte, votato solo alla conservazione del suo potere, tra mille congiure e lotte interne dal sapore rinascimentale.
Ilaria_Villa 27-04-25 15.19
@ wildcat80
Ennesima dimostrazione che in Italia, oggi, non si può parlare di liberazione senza scatenare il livore di qualunque partigianeria.
Livore dei nostalgici, livore degli antifascisti, livore di tutti.
È un momento che va cristallizzato e celebrato.
Punto. Senza pretendere di dare più ragione e meno torto a nessuno.
La storia è fatta di incongruenze.
Mio nonno è stato 6 anni prigioniero in Sud Africa, dal 1940 al 1946.
Ha sempre parlato della sua prigionia in maniera positiva: ha imparato due lingue, olandese afrikaans e inglese, perfezionato la sua professionalità (era pasticcere), messo via un tesoretto in diamanti.
Per lui così. Per la gente di colore indigena e per gli indiani che avevano le stesse mansioni invece vigeva la segregazione.
Ci sono troppe sfaccettature per dare valori assoluti: ognuno ha i propri eroi e i propri demoni, ognuno celebra i propri eroi.
Così come era giusto celebrare la Brigata Ebraica, che nulla ha a che vedere con quello che succede oggi.
Bel post. Tuo nonno era a Zonderwater?
wildcat80 27-04-25 16.35
@ Ilaria_Villa
Bel post. Tuo nonno era a Zonderwater?
Sì, prima sono stati parecchi mesi in Egitto, dove non erano trattati molto bene, poi inviati in Sud Africa via mare. Poi a Johannesburg, al campo di Pretoria, e infine a Zonderwater che era un campo nuovo, inizialmente all'ospedale militare perché quando era stato catturato prestava servizio in sanità.
Fatto curioso: mio nonno era un pugile, gli atleti venivano sempre mandati al ruolo sanitario, forse perché meno rischioso rispetto ad altri ruoli, il regime aveva interesse nello sport.
Quando lo hanno destinato all'ospedale militare, pensavano che fosse un infermiere. Una volta chiarito l'equivoco, emerso il suo vero lavoro, è stato mandato in mensa ufficiali, e poi per premio per condotta e professionalità è stato uno dei primi a lavorare all'esterno del campo.