Un'etichetta discografica mi ha proposto

Stygian 08-05-25 17.14
Ciao a tutti,

tempo fa ho ricevuto una proposta da un'etichetta discografica che mi ha contattato dopo aver ascoltato delle mie demo che hanno trovato interessanti

Mi hanno parlato di una "coproduzione":
Non ho ancora ricevuto cifre precise, ma la mia domanda è:
come faccio a capire se stanno davvero dividendo i costi con me oppure mi stanno facendo pagare tutto, chiamandola “coproduzione”? O cos'altro posso intendere per coproduzione?

Qualcuno ha esperienze simili? C’è qualcosa di preciso che dovrei chiedere o controllare prima di andare avanti?

Grazie in anticipo a chi risponde!
ruggero 08-05-25 20.28
@ Stygian
Ciao a tutti,

tempo fa ho ricevuto una proposta da un'etichetta discografica che mi ha contattato dopo aver ascoltato delle mie demo che hanno trovato interessanti

Mi hanno parlato di una "coproduzione":
Non ho ancora ricevuto cifre precise, ma la mia domanda è:
come faccio a capire se stanno davvero dividendo i costi con me oppure mi stanno facendo pagare tutto, chiamandola “coproduzione”? O cos'altro posso intendere per coproduzione?

Qualcuno ha esperienze simili? C’è qualcosa di preciso che dovrei chiedere o controllare prima di andare avanti?

Grazie in anticipo a chi risponde!
così io fatico a capire, bisogna parlare di cifre e servizi che ti vengono offerti e cosa invece è a carico tuo
paolo_b3 08-05-25 22.15
@ Stygian
Ciao a tutti,

tempo fa ho ricevuto una proposta da un'etichetta discografica che mi ha contattato dopo aver ascoltato delle mie demo che hanno trovato interessanti

Mi hanno parlato di una "coproduzione":
Non ho ancora ricevuto cifre precise, ma la mia domanda è:
come faccio a capire se stanno davvero dividendo i costi con me oppure mi stanno facendo pagare tutto, chiamandola “coproduzione”? O cos'altro posso intendere per coproduzione?

Qualcuno ha esperienze simili? C’è qualcosa di preciso che dovrei chiedere o controllare prima di andare avanti?

Grazie in anticipo a chi risponde!
Tu hai fatto le demo, se le trovano interessanti tocca a loro esporsi economicamente. Altrimenti qual è il loro ruolo?
serpaven 09-05-25 06.49
Stygian ha scritto: Mi hanno parlato di una "coproduzione": come faccio a capire se stanno davvero dividendo i costi con me oppure mi stanno facendo pagare tutto, chiamandola “coproduzione”?

se ti hanno trovato interessante devono essere loro ad investire su di te, la tua parte è l'arte.

cos'altro posso intendere per copro-duzione?

copro = feci, quindi una produzione merd@... emo
Dallaluna69 09-05-25 08.54
@ Stygian
Ciao a tutti,

tempo fa ho ricevuto una proposta da un'etichetta discografica che mi ha contattato dopo aver ascoltato delle mie demo che hanno trovato interessanti

Mi hanno parlato di una "coproduzione":
Non ho ancora ricevuto cifre precise, ma la mia domanda è:
come faccio a capire se stanno davvero dividendo i costi con me oppure mi stanno facendo pagare tutto, chiamandola “coproduzione”? O cos'altro posso intendere per coproduzione?

Qualcuno ha esperienze simili? C’è qualcosa di preciso che dovrei chiedere o controllare prima di andare avanti?

Grazie in anticipo a chi risponde!
Ciao. Se ricordo bene, avevi postato più o meno la stessa domanda questo inverno.
Da sempre nel mondo della musica (ma anche in quello dell'editoria) esistono "etichette" che si offrono di produrti, facendo pagare a te 10 quello che loro pagano 7. Poi ci sono quelli più onesti, che ti dicono di stampare 200 copie, perché tanto non le venderai, e quelli più disonesti che ti convincono a stampare 5000 copie in vinile colorato, perché il disco andrà fortissimo, anche in Germania. Se vuoi posso approfondire questi aspetti, visto che diversi miei amici hanno incontrato queste situazioni.
In generale, un'etichetta vera sceglie di credere in un'artista, e si fa carico delle spese e della distribuzione. Ma, sempre in generale, questo artista deve avere già una fanbase ed è lui a proporsi, non viceversa.
Detto questo, quello che secondo me dovresti fare è rispondergli chiedendo maggiori dettagli: di che spesa parliamo, cosa copre la spesa, loro cosa ci mettono... e poi torni qui e ce lo racconti emo
Considera anche che oggi distribuirsi su Spotify e tutte le altre piattaforme costa pochissimo, quindi la parte "cosa ci mettono loro" diventa fondamentale.
Ilaria_Villa 10-05-25 15.06
@ Dallaluna69
Ciao. Se ricordo bene, avevi postato più o meno la stessa domanda questo inverno.
Da sempre nel mondo della musica (ma anche in quello dell'editoria) esistono "etichette" che si offrono di produrti, facendo pagare a te 10 quello che loro pagano 7. Poi ci sono quelli più onesti, che ti dicono di stampare 200 copie, perché tanto non le venderai, e quelli più disonesti che ti convincono a stampare 5000 copie in vinile colorato, perché il disco andrà fortissimo, anche in Germania. Se vuoi posso approfondire questi aspetti, visto che diversi miei amici hanno incontrato queste situazioni.
In generale, un'etichetta vera sceglie di credere in un'artista, e si fa carico delle spese e della distribuzione. Ma, sempre in generale, questo artista deve avere già una fanbase ed è lui a proporsi, non viceversa.
Detto questo, quello che secondo me dovresti fare è rispondergli chiedendo maggiori dettagli: di che spesa parliamo, cosa copre la spesa, loro cosa ci mettono... e poi torni qui e ce lo racconti emo
Considera anche che oggi distribuirsi su Spotify e tutte le altre piattaforme costa pochissimo, quindi la parte "cosa ci mettono loro" diventa fondamentale.
emo
stesgarbi 17-05-25 09.37
@ paolo_b3
Tu hai fatto le demo, se le trovano interessanti tocca a loro esporsi economicamente. Altrimenti qual è il loro ruolo?
Pienamente d'accordo.

Queste proposte mi paiono un po' come quelle "offerte di lavoro" in cui ti chiedono di fare un corso preliminare a tue spese, senza alcuna garanzia di assunzione.
Fossi in te approfondirei per bene,,,, e con diffidenza.
paolo_b3 17-05-25 09.42
@ stesgarbi
Pienamente d'accordo.

Queste proposte mi paiono un po' come quelle "offerte di lavoro" in cui ti chiedono di fare un corso preliminare a tue spese, senza alcuna garanzia di assunzione.
Fossi in te approfondirei per bene,,,, e con diffidenza.
Bravissimo. Straquotone!

E' vero che oggi il talent scout è diventato un business a spese del debuttante finanche a livelli professionali, ma ci sono realtà che si propongono che manco hanno agganci col mondo discografico, sia "major" che indipendente.
giosanta 17-05-25 12.54
stesgarbi ha scritto:
Queste proposte mi paiono un po' come quelle "offerte di lavoro" in cui ti chiedono di fare un corso preliminare a tue spese, senza alcuna garanzia di assunzione.
Fossi in te approfondirei per bene,,,, e con diffidenza.

Non posso che associarmi al B3 a due gambe.
Occhio!