Strumenti "pari al nuovo"

Ovidio 13-05-25 14.00
Si legge spesso tale dicitura negli annunci di vendita riferiti a strumenti di 15-20 anni fa, magari ben tenuti ma con richieste esorbitanti. Ad esempio una Yamaha mo6 a 600 euro.
Ma restando sul generico... conviene fare un pensiero a questa categoria dell'usato o è meglio guardare a tastiere più recenti? Esiste un metodo per valutare se vecchie workstation "pari al nuovo" possono valere ill prezzo richiesto?
Se tengo nell'armadio per 20 anni una tastiera pagata in negozio 1000-1500 euro, posso considerarla ancora seminuova oppure ci sono componenti interni e/o plastiche che si deteriorano nel tempo indipendentemente dalla frequenza di utilizzo?
PandaR1 13-05-25 14.47
@ Ovidio
Si legge spesso tale dicitura negli annunci di vendita riferiti a strumenti di 15-20 anni fa, magari ben tenuti ma con richieste esorbitanti. Ad esempio una Yamaha mo6 a 600 euro.
Ma restando sul generico... conviene fare un pensiero a questa categoria dell'usato o è meglio guardare a tastiere più recenti? Esiste un metodo per valutare se vecchie workstation "pari al nuovo" possono valere ill prezzo richiesto?
Se tengo nell'armadio per 20 anni una tastiera pagata in negozio 1000-1500 euro, posso considerarla ancora seminuova oppure ci sono componenti interni e/o plastiche che si deteriorano nel tempo indipendentemente dalla frequenza di utilizzo?
Condensatori elettrolitici in primis, e ovviamente plastica e gomma che non durano all'infinito
tsuki 13-05-25 15.00
@ Ovidio
Si legge spesso tale dicitura negli annunci di vendita riferiti a strumenti di 15-20 anni fa, magari ben tenuti ma con richieste esorbitanti. Ad esempio una Yamaha mo6 a 600 euro.
Ma restando sul generico... conviene fare un pensiero a questa categoria dell'usato o è meglio guardare a tastiere più recenti? Esiste un metodo per valutare se vecchie workstation "pari al nuovo" possono valere ill prezzo richiesto?
Se tengo nell'armadio per 20 anni una tastiera pagata in negozio 1000-1500 euro, posso considerarla ancora seminuova oppure ci sono componenti interni e/o plastiche che si deteriorano nel tempo indipendentemente dalla frequenza di utilizzo?
Dipende...Ci son strumenti che io ho ancora,sono vecchi,del periodo che facevo molta attivita' Live ed era facile rivendere,quando poi il mercato e l'attivita hanno fortemente rallentato,alcuni mi sono rimasti,perchè mi rifiuto di regalare a prezzo ridicolo strumenti che a mio modo di vedere sono fantastici.Per esempio,ho un S90 es pari al nuovo che a mio avviso continua ad essere un piano elettrico strepitoso...Un M3 Korg 73 che quando gli carico alcuni suoni sembra davvero un Oasys in scala ridotta,ed altri.Devo dire che se li usi con attenzione,in genere gli strumenti di buon livello reggono benissimo,ho osservato che a volte le plastiche chiare dei tasti e dei pulsanti si ingialliscono,e non son convinto che c'entri la luce,probabilmente è una degradazione dei componenti.Diverso è il discorso delle meccaniche della keyboard,li' se hai la mano pesante è tutto da vedere in che condizione si trova,quanto è stata usata,poi per l'elettronica importantissimo se la macchina è stata esposta all'umido e cosi' via.Per farti un esempio,secondo mè un S90 es come il mio davvero come nuovo un suo valore ce l'ha eccome,addirittura spesso a mè da' l'impressione che gli strumenti di qualche anno fa' erano meglio programmati sul piano del sound design perchè avevano poche risorse di memoria ed andavano davvero strizzate a fondo,quelle di adesso se vuoi avere davvero certi risultati te le devi programmare tu,perchè "dalla casa" sembrano suonare tutte uguali,sono abbastanza impersonali.Quindi è tutta da vedere,caso per caso.Poi c'è qualche frescone che mette prezzi sull'usato addirittura superiori al nuovo,sia di oggi che di ieri,in tal caso non si prendono neanche in considerazione,se non per riderne.
paolo_b3 13-05-25 18.15
@ Ovidio
Si legge spesso tale dicitura negli annunci di vendita riferiti a strumenti di 15-20 anni fa, magari ben tenuti ma con richieste esorbitanti. Ad esempio una Yamaha mo6 a 600 euro.
Ma restando sul generico... conviene fare un pensiero a questa categoria dell'usato o è meglio guardare a tastiere più recenti? Esiste un metodo per valutare se vecchie workstation "pari al nuovo" possono valere ill prezzo richiesto?
Se tengo nell'armadio per 20 anni una tastiera pagata in negozio 1000-1500 euro, posso considerarla ancora seminuova oppure ci sono componenti interni e/o plastiche che si deteriorano nel tempo indipendentemente dalla frequenza di utilizzo?
Mi accodo a Panda, si i materiali tendenzialmente "invecchiano" indipendentemente dall'utilizzo. Poi stabilire quanto occorre perchè si verifichino problemi concreti non è facile. Certo se parliamo di una macchina di 20 anni "pari al nuovo" è pura utopia
giosanta 13-05-25 21.00
paolo_b3 ha scritto:
Mi accodo a Panda, si i materiali tendenzialmente "invecchiano" indipendentemente dall'utilizzo. Poi stabilire quanto occorre perchè si verifichino problemi concreti non è facile. Certo se parliamo di una macchina di 20 anni "pari al nuovo" è pura utopia

Per non dire che "pari al nuovo" per uno strumento che nuovo non esiste più, ovvero non c'è modo di fare confronti, significa davvero poco.
tsuki 13-05-25 21.23
Pari al nuovo significa che: esteticamente è intonso,tecnicamente TUTTO funziona alla perfezione,tasti,interruttori,cursori,potenziometri e display,acusticamente tutto è perfetto,il sistema operativo gira alla perfezione.Allora è pari al nuovo,a prescindere dalle rispettabilissime opinioni personali,che ovviamente ognuno di noi ha.Che poi uno strumento datato possa mostrare difetti in seguito,siamo perfettamente daccordo.
MicheleJD 13-05-25 21.58
Io mi comporto cosi per gli strumenti vecchiotti ma ancora non vintage( digitali fine anni 80/anni 90): metto in conto due o trecento euro di un buon tecnico specializzato (anche se inizialmente tutto perfettamente funzionante ma non “restaurata”) e poi valuto se il prezzo di acquisto ha senso…
diciamo che una workstation top di gamma comprata sui 300-350 vale la pena perche’ anche se dopo un po devi portarla dal tecnico hai comunque pagato nel complesso un prezzo congruo..
mentre per cio che non e’ top di gamma (esempio le MO6 o le Sy22/55/85) devono stare sotto i duecento se no poi sono irrivendibili…
Ps se vi chiedete perche metto in conto duecento o trecento euro di tecnico e’ perche’ se faccio aprire una tastiera allora faccio sistemare anche quello che ancora regge ma che si potrebbe presto danneggiare tipo tastini pannello, batterie, qualche condensatore noto per essere piu critico etc etc (mi baso sull onesta del tecnico e su qualcosa che leggo)
zerinovic 14-05-25 09.14
benché alcuni abbiano un fascino immutato, ed al tatto abbiano una "consistenza" e qualità perduta...resta il fatto che se si rompe un componente c'è da farsi il segno della croce...e anche a livello suoni, siano indietro. anche se molti conservano una certa magia...acquistare? dipende da te..dal livello di conoscenza dello strumento, per passione,un sogno mai avverato...ora invece puoi..a quel punto. che importa....sono soddisfazioni.
paolo_b3 14-05-25 09.53
@ tsuki
Pari al nuovo significa che: esteticamente è intonso,tecnicamente TUTTO funziona alla perfezione,tasti,interruttori,cursori,potenziometri e display,acusticamente tutto è perfetto,il sistema operativo gira alla perfezione.Allora è pari al nuovo,a prescindere dalle rispettabilissime opinioni personali,che ovviamente ognuno di noi ha.Che poi uno strumento datato possa mostrare difetti in seguito,siamo perfettamente daccordo.
Ad onor del vero la definizione "pari al nuovo" l'ho sempre letta in riferimento a strumenti "recenti". Considera tuttavia che per gli strumenti di una certa età può essere dannoso anche un prolungato inutilizzo, quindi belli da vedere, ma quando li accendi magari riservano qualche sorpresina.
giosanta 14-05-25 10.15
zerinovic ha scritto:
benché alcuni abbiano un fascino immutato, ed al tatto abbiano una "consistenza" e qualità perduta...resta il fatto che se si rompe un componente c'è da farsi il segno della croce...e anche a livello suoni, siano indietro. anche se molti conservano una certa magia...acquistare? dipende da te..dal livello di conoscenza dello strumento, per passione,un sogno mai avverato...ora invece puoi..a quel punto. che importa....sono soddisfazioni.

Concordo integralmente.
Poi certo ci sono strumenti particolari che hanno rappresentato un unicum irripetuto, come il già citato ES 90, ma non per questo possono sottrarsi alle logiche sottolineate da Zeri.
giulio12 14-05-25 10.29
A questi ragionamenti va aggiunto anche la valutazione della facilità con cui sono reperibili ricambi per macchine che hanno superato i 10 anni di vita.. Se ti si rompe il display di un k2000 lo trovi il ricambio? In quanto tempo riesco a reperire i ricambi? Posso stare 3-4 mesi senza quella tastiera? Che utilizzo ne devo fare: live, studio, diletto, lavoro? Tutte valutazioni che ognuno fa in base alle proprie esigenze...
tsuki 14-05-25 14.32
@ paolo_b3
Ad onor del vero la definizione "pari al nuovo" l'ho sempre letta in riferimento a strumenti "recenti". Considera tuttavia che per gli strumenti di una certa età può essere dannoso anche un prolungato inutilizzo, quindi belli da vedere, ma quando li accendi magari riservano qualche sorpresina.
Si,ma infatti ho scritto che "TUTTO deve funzionare alla perfezione...";invece il discorso della disponibilita' di eventuali ricambi,effettivamente quello fa' la differenza,perchè alcuni sono assolutamente introvabili.Io per esempio di M3 ho preso un display di ricambio che ho da parte,ma certo se si rompe un pezzo di una tastiera di 20 anni fa',non c'è nessuna garanzia che trovi il ricambio;forse sull'analogico va' meglio che sul digitale,perchè ho visto che,bene o male,li recuperano.
giosanta 14-05-25 15.18
tsuki ha scritto:
...forse sull'analogico va' meglio...

Dipende.
Se sono strumenti importanti come Hammond o Rhodes si perchè per loro esiste una produzione di ricambi fatta da terzi; in altri casi non credo.
Constrictor 14-05-25 15.36
@ Ovidio
Si legge spesso tale dicitura negli annunci di vendita riferiti a strumenti di 15-20 anni fa, magari ben tenuti ma con richieste esorbitanti. Ad esempio una Yamaha mo6 a 600 euro.
Ma restando sul generico... conviene fare un pensiero a questa categoria dell'usato o è meglio guardare a tastiere più recenti? Esiste un metodo per valutare se vecchie workstation "pari al nuovo" possono valere ill prezzo richiesto?
Se tengo nell'armadio per 20 anni una tastiera pagata in negozio 1000-1500 euro, posso considerarla ancora seminuova oppure ci sono componenti interni e/o plastiche che si deteriorano nel tempo indipendentemente dalla frequenza di utilizzo?
Mah.... credo proprio, il nuovo:
1 - Peso fisico dello strumento, NETTAMENTE inferiore a parità di caratteristiche
2 - Ovvio miglioramento trecnologico per timbriche generali e campionamenti sonori.
tsuki 14-05-25 15.41
@ giosanta
tsuki ha scritto:
...forse sull'analogico va' meglio...

Dipende.
Se sono strumenti importanti come Hammond o Rhodes si perchè per loro esiste una produzione di ricambi fatta da terzi; in altri casi non credo.
Verissimo,pero' ho visto che alcuni laboratori hanno recuperato del vecchi Prophet,ed anche dei Siel e dei Roland,diciamo che li' dice molto l'opera del tecnico che puo' essere in grado di riprendere artigianalmente alcune cose,invece se ti parte la scheda madre di un digitale e non si trova piu',l'unica cosa che si puo' fare è cellophanarlo e metterlo in cantina...Oppure buttarlo via previo recupero pezzi ancora buoni che (forse) rivenderesti.
michelet 15-05-25 09.30
@ Ovidio
Si legge spesso tale dicitura negli annunci di vendita riferiti a strumenti di 15-20 anni fa, magari ben tenuti ma con richieste esorbitanti. Ad esempio una Yamaha mo6 a 600 euro.
Ma restando sul generico... conviene fare un pensiero a questa categoria dell'usato o è meglio guardare a tastiere più recenti? Esiste un metodo per valutare se vecchie workstation "pari al nuovo" possono valere ill prezzo richiesto?
Se tengo nell'armadio per 20 anni una tastiera pagata in negozio 1000-1500 euro, posso considerarla ancora seminuova oppure ci sono componenti interni e/o plastiche che si deteriorano nel tempo indipendentemente dalla frequenza di utilizzo?
Non credo esista una regola assoluta che valga per tutte le situazioni. Molto dipende da come è stato utilizzato lo strumento, conservato e, sopratutto dalla sensibilità dell'acquirente che non deve speculare o approfittare. Poi, giustamente, ci sono da fare le considerazioni in merito alla reperibilità dei pezzi di ricambio, che possono determinare se un acquisto è potenzialmente a rischio o meno. Insomma, i parametri in giuoco sono molti, senza contare anche la fortuna che ha sempre un ruolo non secondario.
A tal proposito potrei fare qualche esempio. Quando un paio di anni fa decisi di vendere Yamaha CP4, partivo dal presupposto che lo strumento aveva si già una decina d'anni, ma nel contempo era in condizioni "pari al nuovo", con pochissime ore d'uso, sempre tenuto coperto con doppio strato di asciugamano in microfibra. Nonostante vedessi che i prezzi medi si aggiravano sui 1000/1100€, c'era sempre qualche simpaticone che offriva, stracciandosi pure le vesti, non più di 800/850€. Il problema, alla base, è che io sono sicuro di quello che metto in vendita, l'acquirente deve solo fidarsi, anche se vedendo quando mi sono iscritto a MM dovrebbe essere facile capire che non sono un truffatore. Morale della favola, alla fine ho venduto CP4 a 950€ ad un musicista di Belgrado che, avendo parenti in provincia di Vicenza, si è fatto aiutare per ritirare lo strumento, che non avrei mai spedito tramite corrirere. L'operazione è andata a buon fine, l'acquirente mi ha ringraziato tantissimo, perché ha capito di aver trovato uno strumento in eccellenti condizioni, al prezzo giusto. Quindi, in definitiva, sapendo bene cosa si mette in vendita, bisogna essere solamente fortunati a trovare l'acquirente che riconosce il valore e paga il giusto. Ma non è facile.
tsuki 15-05-25 10.38
@ michelet
Non credo esista una regola assoluta che valga per tutte le situazioni. Molto dipende da come è stato utilizzato lo strumento, conservato e, sopratutto dalla sensibilità dell'acquirente che non deve speculare o approfittare. Poi, giustamente, ci sono da fare le considerazioni in merito alla reperibilità dei pezzi di ricambio, che possono determinare se un acquisto è potenzialmente a rischio o meno. Insomma, i parametri in giuoco sono molti, senza contare anche la fortuna che ha sempre un ruolo non secondario.
A tal proposito potrei fare qualche esempio. Quando un paio di anni fa decisi di vendere Yamaha CP4, partivo dal presupposto che lo strumento aveva si già una decina d'anni, ma nel contempo era in condizioni "pari al nuovo", con pochissime ore d'uso, sempre tenuto coperto con doppio strato di asciugamano in microfibra. Nonostante vedessi che i prezzi medi si aggiravano sui 1000/1100€, c'era sempre qualche simpaticone che offriva, stracciandosi pure le vesti, non più di 800/850€. Il problema, alla base, è che io sono sicuro di quello che metto in vendita, l'acquirente deve solo fidarsi, anche se vedendo quando mi sono iscritto a MM dovrebbe essere facile capire che non sono un truffatore. Morale della favola, alla fine ho venduto CP4 a 950€ ad un musicista di Belgrado che, avendo parenti in provincia di Vicenza, si è fatto aiutare per ritirare lo strumento, che non avrei mai spedito tramite corrirere. L'operazione è andata a buon fine, l'acquirente mi ha ringraziato tantissimo, perché ha capito di aver trovato uno strumento in eccellenti condizioni, al prezzo giusto. Quindi, in definitiva, sapendo bene cosa si mette in vendita, bisogna essere solamente fortunati a trovare l'acquirente che riconosce il valore e paga il giusto. Ma non è facile.
E' vero,non è facile,trovi quelli che a prescindere da tutto fanno offerte con sconti pazzeschi su cio' che chiedi,oppure propongono gli scambi piu' strampalati possibili e via dicendo...Ma per fortuna si trova anche gente competente ed onesta che capisce bene cosa gli proponi e che sei una persona affidabile,ed allora si riesce a trattare in maniera credibile e degna...Pero',effettivamente,sta' diventando sempre piu' difficile. Poi c'è da dire che c'è una reale differenza di vedute con molti specialmente con quelli molto giovani,ho sentito un giovane musicista anche bravo che parlando del Trinity,strumento che suona in modo pazzesco e che ha fatto epoca,ha detto" non lo vorrei neanche a regalo"...Ora,è chiaro che su una tale differenza nella scala dei valori,non mi sorprenderei se come cambio ti offre un macina-caffè...emoemoemo
Ovidio 15-05-25 11.14
tsuki ha scritto:
fanno offerte con sconti pazzeschi su cio' che chiedi,oppure propongono gli scambi piu' strampalati possibili e via dicendo

Sono quelli del "vorrei ma non posso" emo

tsuki ha scritto:
parlando del Trinity,strumento che suona in modo pazzesco e che ha fatto epoca,ha detto" non lo vorrei neanche a regalo"

Eh beh, non ha l'autotune incorporato emo