@ wildcat80
Mex è bravissimo ma la questione è un'altra.
È impossibile che uno strumento suoni sempre "male", anche fra i synth che meno ci aggradano generalmente un paio di sonorità piacevoli si tirano fuori.
Quindi il Deepmind, programmando opportunamente il suono e gli effetti, si riesce a non farlo sfigurare di fronte ai due americani, diversamente se si vanno a fare i paragoni 1:1, il discorso diventa molto diverso.
Ci sono cose che il Deepmind non può fare, e cose che invece non fa bene. Il Deepmind non può mettere in sync due oscillatori con la dente di sega (tanto per citare un classico), e non ha un low end degno degli illustri predecessori: però eccelle nei pad, nei suonino pluckettati arpeggiati, nei droni, nei landscape cangianti esaltati dal suo ottimo multieffetto.
Se ti gli fai fare queste cose non sfigura al fianco di P6 e Take5, se gli fai fare una linea di basso alla SH101 ciao.
in generale mi trovo d'accordo con tutti i Vostri commenti e Vi ringrazio.
La cosa che mi ha reso perplesso sono state le "conclusioni" del buon Mex - bravissimo come sempre - quando (dopo un po' di "supercazzola diplomatica"

) sostanzialmente dice più o meno:
"se vuoi un synth ben suonante un po' per tutto, allora il Deepmind va bene. Se vuoi un synth Pro, già il Take 5 fa per te.... ma se vuoi qualcosa per "fare produzione in studio", allora il P6".
Mi è sembrato un giudizio un pochino "tranchant".
Certamente Ovidio ha ragione, nel senso che l'alta qualità del P6 non si discute:
Tuttavia, mi sento di concordare anche con Josanta: "Se si ha manico e gusto oggi basta poco" .
Poi, a mio avviso giustamente, Wildcat fa notare che ogni sintetizzatore può eccellere in uno specifico "settore", in base alle sue caratteristiche e, aggiungo, alle necessità ed ai gusti del musicista.
La qualità ovviamente ha il suo prezzo e, se uno opta per un Behringer Model D deve accettare dei compromessi", ma come dice Afr, si tratta anche di dare il giusto valore allo strumento.
E mi chiedo anche se la "forbice qualitativa" tra fascia alta, media e bassa non si si sia ristretta, negli ultimi anni..
L'argomento è certamente complesso
P.S.
Mi viene in mente la storia del Roland TB 303, che all'epoca in cui uscì era considerato un giocattolo (infatti la produzione venne interrotta quasi subito), come quella del Juno 60, visto come il Jupiter 8 dei poveri, o del Korg MS20 all'epoca considerato un po' "sgrauso".... il "minimoog dei poveri" .
Queste macchine hanno poi trovato una loro "collocazione" anche in ambito professionale, ed hanno il loro posto nella storia delle grandi produzioni musicali.... oltre a fasi storiche in cui hanno raggiunto "picchi" di prezzo incredibili sul mercato dell'usato.