Sintetizzatori... il prezzo conta?

stesgarbi 31-05-25 14.00
Ciao a tutti.
Mi piacerebbe avere una Vostra opinione su Questo video...
Deckard 31-05-25 14.03
Non conta, ma è consequenziale
afr 31-05-25 14.19
È un argomento un po' delicato, però volendo estremizzare, un behringer model D offre ad un prezzo molto competitivo caratteristiche prossime al moog originale, ovviamente ci saranno dei compromessi anche qualitativi da dover accettare

Il MOOG originale definiamolo pure come sinonimo di perfezione ma a che prezzo?

Quindi sulla base delle proprie aspettative ed esigenze dovremmo essere noi a fare le opportune valutazioni e dare ad un determinato oggetto il giusto valore
1paolo 31-05-25 14.54
@ stesgarbi
Ciao a tutti.
Mi piacerebbe avere una Vostra opinione su Questo video...
E’ un po’ come il confronto tra un B3 e un Vb3 o rack clone hammond; vuoi l’originale? Costa 6000€! Ti basta quel suono? Spendi pochi euro e lo usi ..
giosanta 31-05-25 15.02
Se si ha manico e gusto oggi basta poco.
Poi se si cerca esattamente "quel suono" è un'altra storia.
In generale, PER ME, in questi casi la scelta saggia NON È quella di mezzo.
Ovidio 31-05-25 17.12
Si va a gusti ed esigenze... io se dovessi scegliere, Prophet a occhi chiusi.
wildcat80 31-05-25 21.56
Mex è bravissimo ma la questione è un'altra.
È impossibile che uno strumento suoni sempre "male", anche fra i synth che meno ci aggradano generalmente un paio di sonorità piacevoli si tirano fuori.
Quindi il Deepmind, programmando opportunamente il suono e gli effetti, si riesce a non farlo sfigurare di fronte ai due americani, diversamente se si vanno a fare i paragoni 1:1, il discorso diventa molto diverso.
Ci sono cose che il Deepmind non può fare, e cose che invece non fa bene. Il Deepmind non può mettere in sync due oscillatori con la dente di sega (tanto per citare un classico), e non ha un low end degno degli illustri predecessori: però eccelle nei pad, nei suonino pluckettati arpeggiati, nei droni, nei landscape cangianti esaltati dal suo ottimo multieffetto.
Se ti gli fai fare queste cose non sfigura al fianco di P6 e Take5, se gli fai fare una linea di basso alla SH101 ciao.
stesgarbi 31-05-25 22.58
@ wildcat80
Mex è bravissimo ma la questione è un'altra.
È impossibile che uno strumento suoni sempre "male", anche fra i synth che meno ci aggradano generalmente un paio di sonorità piacevoli si tirano fuori.
Quindi il Deepmind, programmando opportunamente il suono e gli effetti, si riesce a non farlo sfigurare di fronte ai due americani, diversamente se si vanno a fare i paragoni 1:1, il discorso diventa molto diverso.
Ci sono cose che il Deepmind non può fare, e cose che invece non fa bene. Il Deepmind non può mettere in sync due oscillatori con la dente di sega (tanto per citare un classico), e non ha un low end degno degli illustri predecessori: però eccelle nei pad, nei suonino pluckettati arpeggiati, nei droni, nei landscape cangianti esaltati dal suo ottimo multieffetto.
Se ti gli fai fare queste cose non sfigura al fianco di P6 e Take5, se gli fai fare una linea di basso alla SH101 ciao.
in generale mi trovo d'accordo con tutti i Vostri commenti e Vi ringrazio.

La cosa che mi ha reso perplesso sono state le "conclusioni" del buon Mex - bravissimo come sempre - quando (dopo un po' di "supercazzola diplomatica" emo) sostanzialmente dice più o meno: "se vuoi un synth ben suonante un po' per tutto, allora il Deepmind va bene. Se vuoi un synth Pro, già il Take 5 fa per te.... ma se vuoi qualcosa per "fare produzione in studio", allora il P6".

Mi è sembrato un giudizio un pochino "tranchant".

Certamente Ovidio ha ragione, nel senso che l'alta qualità del P6 non si discute:

Tuttavia, mi sento di concordare anche con Josanta: "Se si ha manico e gusto oggi basta poco" .

Poi, a mio avviso giustamente, Wildcat fa notare che ogni sintetizzatore può eccellere in uno specifico "settore", in base alle sue caratteristiche e, aggiungo, alle necessità ed ai gusti del musicista.

La qualità ovviamente ha il suo prezzo e, se uno opta per un Behringer Model D deve accettare dei compromessi", ma come dice Afr, si tratta anche di dare il giusto valore allo strumento.

E mi chiedo anche se la "forbice qualitativa" tra fascia alta, media e bassa non si si sia ristretta, negli ultimi anni..

L'argomento è certamente complesso emo

P.S.
Mi viene in mente la storia del Roland TB 303, che all'epoca in cui uscì era considerato un giocattolo (infatti la produzione venne interrotta quasi subito), come quella del Juno 60, visto come il Jupiter 8 dei poveri, o del Korg MS20 all'epoca considerato un po' "sgrauso".... il "minimoog dei poveri" .
Queste macchine hanno poi trovato una loro "collocazione" anche in ambito professionale, ed hanno il loro posto nella storia delle grandi produzioni musicali.... oltre a fasi storiche in cui hanno raggiunto "picchi" di prezzo incredibili sul mercato dell'usato.
giosanta 31-05-25 23.47
stesgarbi ha scritto:
in generale mi trovo d'accordo con tutti i Vostri commenti e Vi ringrazio...

Grazie a te, ma guarda, ci dobbiamo intendere.
Se io, facendo una "media mentale" nel mare magnum dei suoni dei sinth cerco uno strumento che posso soddisfarmi ad un prezzo che ritengo ragionevole, anche se poi non è detto che lo faccia, ho ampia possibilità di scelta, analogico o digitale che sia.
È questo, mi pare, il succo del ragionamente del buon Mex, al netto delle considerazioni su amatoriale vs professionale che sono aggettivi che possono significare tutto o nulla, se avulsi dal significato strettamente etimologico: macchina associata alla produzione di reddito.
Se, viceversa, mi piace un suono/carattere/timbro specifico, caratteristico, riconoscibile allora ci vuole lo strumento che lo genera o un suo ottimo clone (Mini Moog - Model D,Poly D; ARP Odyssey - Berhinger Odyssey ecc. tanto per capirci), ovviamente considerato il tasso variabile della rispondenza della clonazione, perché non riescono tutte allo stesso modo.
Per cui se vado a cercare Il Prophet 6, o quello che ti pare, nel Deepmind, o quello che ti pare, non caverò un ragno dal buco, quindi anche il costo irrisorio del tedesco-cinese rispetto all'americano sarà comunque uno spreco.
PER ME, chiaramente.
Tuttavia il vero limite di questi e simili ragionamenti è che vanno inesorabilmente ad annichilirsi sul granitico quanto invalicabile muro della relatività / soggettività del rapporto costo-valore.
PER TUTTI, chiaramente.
JohnDeacon 01-06-25 01.26
@ stesgarbi
Ciao a tutti.
Mi piacerebbe avere una Vostra opinione su Questo video...
ciao
a me pare che sia molto bravo come musicista.
quel setup lo aiuta,perche' si ritrova psicologicamente in quella modalita'.

se posso fare post produzione una tastiera entry level per me basterebbe ( per me..opinione mia ) anche se non ho i suoni mitici che si sentono con quelle opere d arte.

in live,avrei difficolta',certe cose,timbri,dinamiche non potrei farle con una tastierina.
Da ragazzo conoscevo chitarristi che erano fenderisti che criticavano le ibanez..boh io non ho mai capito le critiche.
per me una stratosquier e' adatta a fare tutto..se non ho quel suono uso un effettore e se ho problemi intrinseci alla chitarra,cambio il genere musicale..
ma da ragazzo ero fissato..se avessi oggi 20 anni sbaverei su quei capolavori..ah sono un vecchio..tipo gunny,clint eastwood..
giosanta 01-06-25 09.28
JohnDeacon ha scritto:
... Da ragazzo conoscevo chitarristi che erano fenderisti che criticavano le ibanez..boh io non ho mai capito le critiche...

Io ricordo Fender vs Gibson, Ibanez era considerato marchio di secondo livello.
In ogni caso il Guelfoghibellinismo è endemico da noi. Vi risparmio gli esempi.
stesgarbi 01-06-25 09.57
@ JohnDeacon
ciao
a me pare che sia molto bravo come musicista.
quel setup lo aiuta,perche' si ritrova psicologicamente in quella modalita'.

se posso fare post produzione una tastiera entry level per me basterebbe ( per me..opinione mia ) anche se non ho i suoni mitici che si sentono con quelle opere d arte.

in live,avrei difficolta',certe cose,timbri,dinamiche non potrei farle con una tastierina.
Da ragazzo conoscevo chitarristi che erano fenderisti che criticavano le ibanez..boh io non ho mai capito le critiche.
per me una stratosquier e' adatta a fare tutto..se non ho quel suono uso un effettore e se ho problemi intrinseci alla chitarra,cambio il genere musicale..
ma da ragazzo ero fissato..se avessi oggi 20 anni sbaverei su quei capolavori..ah sono un vecchio..tipo gunny,clint eastwood..
Io, da ragazzo, una sera mi sono letteralmente trovato a "sbavare" vedendo un gruppo che aveva un Davolisynth (synth sgrausissimo, iperlimitato, ma che secondo me certi suoni li faceva ed aveva un suo perchè).
Con un altro gruppo facevamo cover dei Genesis (epoca Peter Gabriel) e il chitarrista aveva una Les Paul deluxe con un Memoryman e ampli Peavey, il bassista aveva uno di quei Rickenbaker, bianco e rosso, con un musicman.... ed io, "di mio" avevo un Crumar Performer (acquistato dopo infiniti risparmi al centesimo) ed un Eko Piano sgrausissimo, ma efficace nel riprodurre un simil RMI. Per il resto, prestati dall' "amico con grano", un Farfisa Vip 655 a due tastiere con 3P leslie e un synth Yamaha SY2.
Favoloso.... fino a quando un brutto giorno dalla Cantina non sparì tutto....emo
stesgarbi 01-06-25 10.03
JohnDeacon ha scritto:
a me pare che sia molto bravo come musicista.
quel setup lo aiuta,perche' si ritrova psicologicamente in quella modalita'.

Infatti, Enzo è un ottimo musicista.. Seguo il suo canale sul tubo sempre con grande interesse.
E' capace di tirare fuori cose egregie anche con strumenti di "fascia bassa".
Ha persino suonato utilizzando un portatile e plugin come il VB3 di Guido Scognamiglio (un plugin che suona veramente bene).
giosanta 01-06-25 10.14
stesgarbi ha scritto:
Davolisynth (synth sgrausissimo, iperlimitato, ma che secondo me certi suoni li faceva ed aveva un suo perchè).

Ricordo. Si, come citofono.
Assai più interessante, allora, come macchina per i poveri, il sinth FBT.
stesgarbi 01-06-25 10.28
@ giosanta
stesgarbi ha scritto:
in generale mi trovo d'accordo con tutti i Vostri commenti e Vi ringrazio...

Grazie a te, ma guarda, ci dobbiamo intendere.
Se io, facendo una "media mentale" nel mare magnum dei suoni dei sinth cerco uno strumento che posso soddisfarmi ad un prezzo che ritengo ragionevole, anche se poi non è detto che lo faccia, ho ampia possibilità di scelta, analogico o digitale che sia.
È questo, mi pare, il succo del ragionamente del buon Mex, al netto delle considerazioni su amatoriale vs professionale che sono aggettivi che possono significare tutto o nulla, se avulsi dal significato strettamente etimologico: macchina associata alla produzione di reddito.
Se, viceversa, mi piace un suono/carattere/timbro specifico, caratteristico, riconoscibile allora ci vuole lo strumento che lo genera o un suo ottimo clone (Mini Moog - Model D,Poly D; ARP Odyssey - Berhinger Odyssey ecc. tanto per capirci), ovviamente considerato il tasso variabile della rispondenza della clonazione, perché non riescono tutte allo stesso modo.
Per cui se vado a cercare Il Prophet 6, o quello che ti pare, nel Deepmind, o quello che ti pare, non caverò un ragno dal buco, quindi anche il costo irrisorio del tedesco-cinese rispetto all'americano sarà comunque uno spreco.
PER ME, chiaramente.
Tuttavia il vero limite di questi e simili ragionamenti è che vanno inesorabilmente ad annichilirsi sul granitico quanto invalicabile muro della relatività / soggettività del rapporto costo-valore.
PER TUTTI, chiaramente.
Capisco il ragionamento.
E sono d'accordo.

Quello che non mi "torna" del tutto del ragionamento dell'ottimo Mex si potrebbe riassumere così: un ottimo musicista, capace di tirare fuori l'anima da qualunque synth, si presenta in un grosso studio di registrazione con un Behringer Deepmind e produce alcuni brani destinati al mercato che conta. Non so (e non sono convinto) che l'ascoltatore - sia pure conoscitore di Synth - arriverebbe a dire "si sente che ha utilizzato un synth di fascia bassa.... aaahhh.... se solo ci avesse messo dentro un Prophet ..."
Ovviamente IMHO, fermo restando che molto può dipendere anche dal genere che si suona.

Poi, se ragioniamo di due synth come il Model D e l'Odyssey di Behrnger (che ho avuto modo di suonare) devo dire che la "vicinanza" con gli originali è strabiliante, quasi "coincidente", tenuto anche conto del fatto che non esistono due Model D o due Odyssey "oruiginali" che suonino del tutto "identici".
stesgarbi 01-06-25 10.34
giosanta ha scritto:
il sinth FBT.

Ahhhh l'FBT 2000.....me ne ero scordato! (eh. l'età che avanza..... emo).
giosanta 01-06-25 10.49
stesgarbi ha scritto:
... al mercato che conta...

Il "mercato che conta" adesso non distingue le differenze tra un carillon e l'organo dell'Opera House di Sidney.
stesgarbi 01-06-25 11.51
giosanta ha scritto:
Il "mercato che conta" adesso non distingue le differenze tra un carillon e l'organo dell'Opera House di Sidney.
Quota il testo selezionato Emoticons

Hahahahahah...... da quello che sento in radio, non riesco proprio a darti torto.... emoemoemo
greg 01-06-25 11.53
@ stesgarbi
giosanta ha scritto:
il sinth FBT.

Ahhhh l'FBT 2000.....me ne ero scordato! (eh. l'età che avanza..... emo).
SX 2000 JEN. Un oscillatore, ma filtro ed amplificatore notevoli, potenti. Non sopportavo le memorie, poco utili, Nel 1979, 500 mila lire non furono poche, ma il synth era una presenza costante, ricordo gli assoli da Una giornata uggiosa e Con il nastro rosa di Battisti. Ho ancora nastri registrati.
mima85 01-06-25 15.40
Il problema di Enzo Messina è che non riesce mai a parlar male di uno strumento e lo suona talmente bene che ti fa venir voglia di comprarlo, bello o brutto che sia emo

Scherzi a parte, lui stesso in quei 22 minuti di video fa passare il concetto che il prezzo conta. Ed è vero, però c'è anche da dire che grazie all'evoluzione dell'elettronica oggi con meno di 1000 euro si possono prendere strumenti dignitosissimi che possono far raggiungere risultati importanti anche in ambito professionale (parlo di synth e tastiere eh, con mixer ed outboard è già diverso, li se vuoi risultati degni di uno studio professionale devi spendere parecchio). 20 anni fa difficilmente era così, 40 anni fa sotto quella cifra ci compravi gli organetti da casa o le tastiere Yamaha PSR per principianti. Un Juno 60 nel 1982 costava l'equivalente di 3'500 euro odierni, oggi per quella cifra prendi un Prophet, cioè un top gamma. Da questo punto di vista abbiamo una gran fortuna in questi ultimi anni, e spesso non ce ne rendiamo conto.